Mi siedo davanti al computer. Non ho voglia di continuare la storia, ma lo devo fare.
Potrei farlo un altro giorno, no? Adesso vorrei riposarmi.
Ma non ti sei già riposato ieri?
In meno di un secondo la bugia che ho usato con me stesso crolla. La verità è un altra...
Prima avrei dato il rene sinistro e l'appendicite per avere più tempo per scrivere, continuare le mie storie, accontentare i lettori... Oppure più che altro mi interessavano le recensioni? A essere sinceri ammetto che avevo anzi ho una morbosa voglia di recensioni. Ricevere recensioni mi fa sentire bene, mi soddisfa, mi fa capire che ho fatto un buon lavoro. Ma quindi sto così affermando che non penso ai lettori come persone, ma a semplici righe, frasi scritte che mi eccitano come una sculacciata, che rafforzano la mia vanità.
Benissimo, facciamo così: Ogni volta che mi comporto da stronzo scriverò STRONZO! In grassetto.
STRONZO!

Dunque sono qui davanti al computer, senza la voglia di scrivere. Perché?
Insomma, non è una mia passione in fondo? Non mi piace scrivere? Perché sto prendendo questa azione, di passare un ora o due a scrivere un fottuto capitolo come un dovere?
Ieri ho provato a continuare "Codici". Ho scritto solo una pagina nel tempo che avrei impiegato per sfornare un intero capitolo, caricarlo, mangiarmi un panino e aspettare le recensioni. Perché?
In questo momento vorrei guardarmi qualche video su youtube, ma non posso, prima devo scrivere.
Bhe' il lettori possono sempre aspettare no?
Certo, ma stanno aspettando da quasi un mese un nuovo capitolo STRONZO!

Mi sento in colpa.
Ormai dopo tutto questo tempo è chiaro che non voglio più continuare a scrivere. Possibile che non riesca a concludere niente, su sto' benedetto sito? Facciamo qualche calcolo.

Solar, figlia del sole: INCOMPIUTA, STRONZO!
Il destino di un animatronic: INCOMPIUTA, STRONZO!
Codici: INCOMPIUTA, STRONZO!

Non ho mai concluso un progetto a lungo termine. Ma cosa voglio fare adesso? Non ho più voglia di scrivere e poi nessuno mi costringe, no?
STRONZO!
Ma che figura di merda ci farei? Non posso interrrompere Codici così all'improvviso come ho fatto con Il destino di un animatronic. Passerei per quello che non ha voglia di fare una beata minchia. Ed effettivamente è quello che realmente sono. Possiamo dire che la costanza non è mai stato il mio forte. Facciamo un esempio.
Ho visto un film horror e voglio provare a fare una realizzazione amatoriale. Prendo videocamera e tutto e provo a cominciare. Ma mi accorgo che non posso recitare solo io. Provo a convincere mio fratello: Non vuole. Non posso certo chiedere a i miei genitori, sarebbe ridicolo. Inoltre mia sorella è imprevedibile, se gli chiedessi una cosa del genere non saprei come potrebbe reagire, quindi lasciamo perdere. Vabbè mollo tutto e tanti saluti.
STRONZO!

Poi pensandoci su, mi viene in mente un altro problema. Le mie storie le scrivo al volo, non ho la trama ben definita nella mia mente. Ho giusto uno schizzo,  che poi cerco di elaborare mentre comincio a scrivere. Insomma, quando comincio un racconto non so bene dove può finire. Ad esempio, il destino di un animatronic sarebbe dovuto continuare per diversi capitoli, ma non avevo la più pallida idea di come sarebbe potuto finire.
In pratica le mie storie è come se fossero destinate a continuare per l'eternità. Non possono avere una fine.
Forse è anche per questo che non riesco mai a finire le mie storie? No, non credo.
Penso sia solo questione di voglia.

Mi stacco dal computer e vado a riposarmi.

#Angolo dell'autore triste#

Come avrete già intuito questa è una storia in un certo senso autobiografica. Ho cercato di spiegare il perché ultimamente sono così assente su EFP. Credetemi, mi sento uno STRONZO! 
Esatto.
Spero che possiate capirmi. E forse perdoanarmi... Forse...