Libri > Percy Jackson
Segui la storia  |       
Autore: percabeth19    07/07/2015    1 recensioni
(Scritta a quattro mani con Pipeyna)
Vi siete mai chiesti cosa è successo quando Annabeth è tornata a casa dopo la guerra contro Crono?
C1:Pov's Annabeth-Ero davanti alla porta di casa ma non trovavo il coraggio di bussare.
C2:E’ già passato un mese da quando Annabeth è tornata a casa dopo la guerra contro Crono, e io sono felicissimo.
C3:L’Empulsa mi aveva ferito al fianco sinistro, il taglio non sembrava molto profondo ma faceva molto male.
C4:Oggi sono felicissima uscendo da scuola ho visto Percy in piedi che mi salutava con la mano.
C5-6:Siamo in viaggio da 2 ore più o meno, dove andiamo...alla riunione annuale della famiglia Chase. EVVIVA!
C7:--Tutto bene?- era Frederick.-Direi di no, ha un incubo.
C8:-Oh…lui è…-non ho finito la frase che qualcuno bussa alla porta.-…qui- ho detto a Roxy.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, Annabeth Chase, Malcolm, Percy Jackson
Note: Lime, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ritornare a casa.

Epilogo.

POV’S FREDERICK

E’ passato quasi un anno da quando Annabeth è andata via di casa, da quel giorno non l’abbiamo più sentita ne vista, abbiamo provato a contattare Chirone  ma lui non ha mai risposto.
Abbiamo provato anche a chiamarla ma partiva la segreteria telefonica <>
Dopo un bel po’ di mesi siamo riusciti a contattare la madre di Percy, Sally, lei ci ha spiegato che Gea stava risorgendo e che le cose al campo non andavano molto bene, ci ha anche detto che era normale che Annabeth non rispondesse perché era totalmente impegnata a cercare Percy e a fare ricerche sul pericolo imminente. Risultato di questa conversazione: Paura, panico e tristezza, molta tristezza.
Quest’anno la riunione di famiglia non mi sembra tanto divertente come quelle dell’anno scorso, mia figlia mi manca, manca a mia moglie ai miei figli a Roxy, Nick, a mia madre e mio padre praticamente un po’ a tutti.
C’è ancora chi pensa che mia figlia sia un “mostro” (Marta)  e chi invece la adora (Roxy).
Siamo tutti riuniti in salotto, stiamo parlottando tra noi di sport.

-Papà?

-Si Matt.

-A cosa pensi?

-A niente.

- Si come no. A chi la dai a bere papà.

-Penso ad Annie. Mi manca.

-Anche a me. Non mi ha finito di raccontare la storia della contesa di Atene.

-Da piccola era la sua storia preferita.


E’ quasi mezzogiorno così  le donne vanno in cucina a finire di preparare lasciando a noi maschietti l’arduo compito di mettere la tavola.
Risultato finale: Mancavano i tovaglioli, i coltelli, l’apri bottiglia, i sottopentola e i sottobicchieri.
Stiamo, finalmente, per metterci a tavola quando qualcuno suona al campanello, Sara si alza e va ad aprire.

-Guardate un po’ chi c’è.

Alzo la testa dal piatto e vedo mia figlia e Percy che si tengono per mano. Rimango  paralizzato per la gioia.

-Sapientona- sussurra Percy- Forse dovevamo avvisare.

-Annie-beth!!

Bobby e Matthew corrono verso Annabeth e le saltano letteralmente addosso buttandola per terra.

-Aiuto…mi stanno soffocando.

-Scusa
.- dicono i due mentre si alzano.

-Potevi anche darmi una mano Acquaman.

-Ci risiamo, basta con Acquaman! Preferisco Testa d’Alghe.


Finalmente mi alzo e vado ad abbracciare mia figlia. All’inizio rimane un po’ rigida ma poi appoggia la testa sul mio petto e mi abbraccia forte.

-Mi sei mancata.

-Anche tu papà.


Gli do un bacio sulla fronte e mi stacco da mia figlia tutti gli altri si sono alzati e aspettano per salutare Annabeth.

-Una domanda, tu chi sei?- chiede mia mamma.

-Oh giusto, lui e Percy ed è il mio fidanzato.

-Salve…

-Annabeth, Percy datemi le giacche.


I due si guardano ma alla fine si tolgono le giacche, sotto indossano entrambi la maglietta del Campo Mezzosangue.

-Dritti dritti dal campo, eh!

-Con scalo al Campo Giove. Il campo dei semidei romani.-
dice Annabeth.

-Semidei romani?-chiede Nick

-Sì, quando lo abbiamo scoperto eravamo sorpresi anche noi, gli Dei ci hanno tenuti separati perché ogni volta che ci incontravamo finivamo per tagliarci la gola a vicenda o scatenavamo guerre civili.

-Aspetta, quelli che hanno scatenato la Guerra Civile non erano i figli di Atena?

-Sì, ma avevamo una buona ragione. E teoricamente hai offeso anche me te ne rendi conto, vero?

-Ehm, no.


Ci sediamo a tavola e iniziamo a mangiare tanta di quella roba che un esercito poteva fare pranzo e cena. Finito di mangiare sparecchiamo e ci trasferiamo fuori.

-Che ne dite di giocarea l gioco della bottiglia!

-Il gioco della bottiglia, sul serio
- chiede mio padre- si può fare!

-Cosa?- chiediamo tutti.

-Da quanto non facciamo cose da adolescenti, divertiamoci un po’.

Ci disponiamo in cerchio, abbiamo deciso di giocare a coppie forse così sarà un po’ più divertente.
 
Pov’s Annabeth

I turni passano e io Percy abbiamo dovuto rispondere solo a una domanda: “Come vi siete conosciuti?”
La bottiglia si ferma su Nick e Roxy, e poi su di me e Percy.

-Coppietta, obbligo o verità?

Ci guardiamo e rispondiamo- Obbligo.

-Dovete immergere totalmente le gambe in piscina.

-Ok.
–dice Percy.

Per lui è facile tanto non si bagna è figlio di Poseidone ma io invece si. Infatti quando usciamo io ho le scarpe e i pantaloni completamente bagnati invece lui è completamente asciutto, l’unica differenza e che è più felice di prima.

-E’ ingiusto! Potevi anche bagnarti!

-Non mi andava poi dovevo stendere al sole i pantaloni.

-Non ti preoccupare, ti stendo io! Sembro un pinguino!

-Io direi un gufo bagnato!

Mia reazione: pugno dritto allo stomaco.

-Fatto male?

-Sì.

-Era una domanda retorica, idiota!

-Vieni Annabeth-
dice Roxy-t
i presto qualcosa di asciutto.

Io e Roxy ci allontaniamo e andiamo in camera sua, apre l’armadio e tira fuori qualcosa di pulito.

-Tieni penso che ti vadano bene.

-Grazie, dove posso cambiarmi?

-La dentro, tiri la tenda e ti cambi-
dice indicandomi una piccola stanza.

Quando esco indosso un pantalone nero che arriva fino al ginocchio e delle scarpe nere che mi vanno bene.

-Posso chiederti una cosa?

-Sì Roxy.

-Cosa, cosa è successo in questi mesi?

-Roxy, io…è troppo difficile questo è ed è stato uno dei periodi più difficili della mia vita.


Senza volerlo mi scappa una lacrima, mia cugine se ne accorge e si avvicina.

-Annie, sai che puoi dirmi tutto e poi ti farà bene aprirti con qualcuno.

Mi siedo sul letto e inizio a parlare- Quando sono tornata al campo le cose erano fantastiche, avevo tutto i miei amici, i miei fratelli, il mio ragazzo, Chirone. Ma tutto è cambiato, il giorno dopo Percy è scomparso non avevamo nessun indizio e io ero distrutta. Una notte mi compare il sogno quell’odiosa di Era e mi dice che dovevo trovare un ragazzo da una scarpa solo. Adesso considera che Era mi odia e che gli  Dei non parlavano più con nessuno da tempo. Comunque trovo questo ragazzo con una scarpa sola, Jason insieme a Piper e Leo. Il primo arrivato al campo dice di non ricordare nulla invece gli altri due vengono riconosciuti come figlia di Afrodite e figlio di Efesto.

Continuo a raccontarle tutto quello che è successo, le ricerche, il tempo passato con Sally, l’incontro con mia madre e il Marchio di Atena, l’Argo II, i romani, la fuga, gli attacchi, la statua, Aracne, il Tartaro e la battaglia finale.

-Io…wow. – dice Roxy alla fine.

Inizio a piangere, proprio come un bimbo, Roxy mi abbraccia e cerca di consolarmi. Le immagini del tempo passato nel Tartaro mi scorrono davanti agli occhi e non riesco a smettere di piangere. Questa non sono io. Questa non è la figlia di Atena che ha sconfitto Crono e Gea e che è riuscita a trovare la statua di Atena.

-Annabeth, Roxy dove siete?

Una voce rimbomba per la casa è Percy, mia cugina gli risponde e Percy entra nella stanza e il suo sorriso si spegne quando mi vede in lacrime.

-Io ho provato a consolarla ma non ha funzionato.

-Non è colpa tua, questa esperienza ci ha segnato molto.

-Sì, lo so.

-Sapientona, Amore, guardami non siamo più li non sei più sola, ci sono io qui.


La sua voce riesce a calmarmi, smetto di piangere, mi asciugo le lacrime e lo bacio.

-Non mi lascerai mai, vero?

-No, io non ti lascerò mai ho promesso, sempre insieme, sempre!

-Ti amo.

-Ti amo anche io, Sapientona.


Roxy intanto è uscita dalla stanza e ci aspetta fuori. Torniamo giù e tra risate battute e colpi di scena la giornata finisce e io e il mio splendido fidanzato torniamo a casa, insieme.
 
Angola autrice: Salve semidei da quanto tempo, finalmente ho pubblicato l’epilogo di questa storia. *Esulta*
Come sempre recensite! Poi volevo informarvi di aver aperto un gruppo chiamato "Percabeth19-E' ora di fangirlare" vi lascio il link qui sotto. (Si apre nella stessa scheda)
Kiss Kiss da Percabeth19.

 
Link=https://www.facebook.com/pages/Percabeth19-E-ora-di-fangirlare/788347514618680?ref=bookmarks
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: percabeth19