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Autore: marika_3    07/07/2015    1 recensioni
Luca aveva provato in tutti i modi a dimenticare quella persona che lo aveva fatto “innamorare” di lui senza rendersene conto. Si era innamorato dei suoi occhi verdi; dei suoi modi di fare,del suo sorriso e della sua risata. Si conoscevano da un paio di anni, erano amici, buoni amici. Luca si era reso conto di provare qualcosa qualche mese fa quando tra un’ora di lezione e l’altra non faceva altro che guardare nella sua direzione. Si era reso conto di provare qualcosa, ma non voleva crederci,non voleva credere di essersi innamorato di Andrew, il suo migliore amico.
dal testo:
“Eri molto più carino da bambino eh!” esordì ad un certo punto il moro.
“ grazie eh! Sempre gentile tu!” Luca se la rideva sotto i baffi.
“ dai che scherzo!”
“Si si come no! Io mi sono offeso lo stesso!” disse Andrew scherzando.
“Che permaloso che sei oh!”
“ Se vuoi ti faccio sentire che stavo scherzando prima” continuò Luca guardando il suo amico negli occhi, sorridendo si avvicinò lentamente ad Andrew.[...]
“ Senti? Non sei affatto brutto,anzi!” disse Luca ridendo. Andrew nel frattempo era diventato tutto rosso in viso.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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CAPITOLO 7
Il mattino dopo, quando Andrew si svegliò era da solo nel letto, si guardò intorno ma non c’era nessuno.
Si alzò e andò in cucina, sua madre era già ai fornelli.
“ciao” le disse Andrew
“ciao Drew, allora tutto bene?”
“sisi ma…hai visto Luca?” chiese
“no, credevo che stesse ancora dormendo”
“no non è in camera.” Rispose Andrew preoccupato, tornò nella sua stanza e recuperò il cellulare. C’erano due messaggi,  tutti di Luca.
“sono tornato a casa. Perdonami se puoi.”  
“Oggi pomeriggio vado al lago hai voglia di venire con me?”  Andrew non rispose  a nessuno dei due messaggi. Voleva stare da solo, chiarirsi le idee. Trascorse  tutta la mattina sul letto a non fare niente. Verso l’ora di pranzo  decise di alzarsi per andare a fare una doccia.
Quando guardò il telefono si accorse che erano le 15:00, non sapeva se andare o no, forse stava gonfiando molto di più tutta la situazione, non era la fine del mondo no? Questo era quello che continuava chiedersi. Prese le chiavi del suo motorino e si diresse al lago.
Quando arrivò non lo vide subito, poi si accorse di una figura vicino ad un albero, era lui, stava parlando, probabilmente da solo.
Andrew si avvicinò lentamente, Luca non poteva vederlo.
“perché sono così stupido eh? Perché me lo sono lasciato scappare così? Cazzo!” questo è quello che Andrew sentì pronunciare da Luca, che continuava a strappare l’erba dal prato per rilassarsi, senza però riuscirci. Andrew si avvicinò silenziosamente al compagno e si sedette vicino a lui.
“ciao…” lo salutò Andrew con un piccolo ma sincero sorriso sulle labbra.
“Drew…pensavo non venissi…” Luca lo guardò e sorrise.
“come stai?”
“meglio…tu?” rispose Luca, continuando a giocare con l’erba.
“bene…”
“senti Drew mi dispiace per ieri sera, mi sento in colpa…ma ti prego dammi un’altra possibilità…” Luca pronunciò quelle parole con una nodo alla gola. Alla fine della frase Luca afferrò la mano di Andrew e si avvicinò a lui. Andrew si girò lo guardò, sorrise appena, si avvicinò all’amico e gli lasciò un leggerissimo bacio sulle labbra. Per tutta risposta Luca allacciò le braccia attorno al collo del biondino, lasciandogli baci su tutto il viso.
“grazie Drew!” gli sussurrò all’orecchio sorridendo.
“fallo un’altra volta e sei morto! Hai capito?” gli rispose Andrew ridendo e stringendolo a se.
“non succederà mai più, te lo giuro…per me ci sei solo tu…” disse guardando il biondino negli occhi. Andrew sorrise e lo baciò.
“perché sei andato via stamattina?” chiese Andrew.
“sarebbe stato imbarazzante fare colazione con tua madre, non credi?” Luca sorrise lasciando un bacio sulla guancia del compagno. Andrew sorrise e annuì.
“ però mi è piaciuto dormire con te…” continuò Luca sorridendo.
“e poi il tuo letto è veramente comodo!”
“ veramente sei stato tutta la notte attaccato a me!” rispose Andrew
“ah ecco!”
“mi hai usato come cuscino!” disse Andrew scherzando. Luca rise e gli lasciò una carezza sul viso.
“poverino! Hai dormito male?” chiese Luca prendendo in giro l’amico che lo guardò male.
“ no guarda! Ho dormito benissimo!” rispose Andrew in modo ironico. Luca scoppiò a ridere.
“scommetto che tu hai dormito bene eh!” continuò Andrew. Luca sorrise e annuì.
“ non ho mai dormito così bene come stanotte con te” continuò Luca, avvicinandosi all’amico e baciandolo lentamente.
“ieri sera, Cris e Nick hanno saputo quello che è successo con Elena…credo che abbiano capito tutto,e se lo hanno capito loro…” sussurrò Andrew. Lasciando delle lievi carezze sulle braccia del suo ragazzo.
“hai fatto una scenata di gelosia assurda, amore, per forza che Cris e Nick hanno capito tutto, sono due ragazze sveglie eh!” disse ridendo Luca. Andrew lo colpì sulla spalla e rise.
“se lo hanno capito loro…lo avranno capito anche gli altri…”continuò Andrew.
“nessuno ha capito niente Drew,erano tutti ubriachi” lo tranquillizzò Luca sorridendo.
“ma se..”
“stai zitto gelosone che non sei altro” disse Luca lasciando un bacio sulle labbra di Andrew.
Rimasero un paio di ore al lago, erano da soli, solo qualche ragazzo in lontananza.
Quando decisero di tornare in casa e ormai ora di cena, si diedero appuntamento per il giorno dopo a
scuola. 
Durante la cena a casa, Luca continuava a sorridere e a pensare al suo Andrew, era così immerso nel suo mondo che anche i suoi genitori se ne resero conto.
“guarda come ride Luca!” disse ad un tratto suo padre,rivolgendosi alla moglie. Luca alzò gli occhi dal cibo per la prima volta e guardò suo padre, che gli sorrise.
“va tutto bene?” continuò il padre.
“si tutto bene” rispose sorridendo.
“qualche novità? È successo qualcosa?” continuò suo padre, per la prima volta interessato alla vita del figlio. Luca aggrottò le sopracciglia. Da quando a suo padre importava di lui e della sua vita?
“no,ehm no niente di che…” rispose Luca, non poteva rivelare a suoi la sua relazione con Andrew, non il quel momento.
“sicuro?” chiese la madre sorridendo.
“non ci starai nascondendo una ragazza eh?” scherzò il padre. Luca quasi si strozzò, tossì e poi scosse la testa.
“ NO! Non c’è nessuna ragazza” disse Luca continuando a tossire.
“se lo dici tu!” rispose il padre ridendo.
“dico sul serio!” continuò Luca
“va bene, quando avrai voglia di presentarcela, invitala a cena da noi ok?” gli disse il padre ridacchiando.
“ma…” provò a opporsi Luca, ma alla fine si arrese.
 
Quando l’indomani i due si videro a scuola erano molto più tranquilli e rilassati. Entrano nell’istituto, erano in corridoio quando un ragazzo della loro classe,Alex, si presentò alle loro spalle battendogli una pacca sulle spalle per poi stringere e non lasciarli più andare.
“Allora vi siete divertiti ieri al lago?” disse ai due ragazzi sottovoce, sorrise e poi se ne andò.
Andrew si bloccò di colpo e guardo Luca, che ancora fissava il loro compagno di classe.
“cosa? Che vuol dire? No, Luca…” Andrew stava andando nel panico.
“non c’era nessuno ieri…Luca cosa facciamo?” in corridoi ormai non c’era più nessuno, la campanella era suonata. Luca si avvicinò ad Andrew e gli poggiò le mani sulle spalle e cerco di tranquillizzarlo.
“Drew, stai tranquillo…troveremo una soluzione…non è successo nulla, non l’ ha detto a nessuno…”
“per adesso! Potrebbe dirlo a tutti! Succederebbe un casino” cominciò a dire Andrew agitandosi ancora di più.
“Drew ascoltami! Non succederà niente! E poi non abbiamo ucciso nessuno ok? stiamo insieme non abbiamo fatto niente di male ok?” rispose Luca, sussurrando le ultime parole. Andrew annuì, prese un bel respiro.
“si ma…ci mancava solo questo! Non bastava quello che è successo l’altra sera!” disse Andrew
“lo sapranno tutti! Nel giro di due giorni! Io non ce la posso fare Luca, non sono pronto, io, io…”  continuò Andrew.
“Drew! Drew! Guardami!” urlò Luca prendendolo per le spalle.
“nessuno saprà niente finché non saremo noi a dire la verità ok?” continuò Luca, riuscendo a calmare un po’ Andrew.
Andrew non poteva credere che Alex li avesse visti al parco ieri, poteva dirlo a tutti senza farsi problemi, in fondo non erano in buoni rapporti, non erano mai stati grandi amici. Alex era un tipo solitario, fino a qualche anno fa. Veniva preso in giro dai sui compagni delle medie, in classe con lui c’erano anche Andrew e Luca, che però non avevano mai detto niente di offensivo nei suoi confronti. con l’inizio delle superiori era cambiato del tutto, ha fatto nuove amicizie, per la maggior parte sbagliate che lo hanno portato a commettere un errore dopo l’altro. Arrivarono in classe in ritardo, la professoressa li rimproverò, ma loro non la ascoltarono più di tanto,andarono a sedersi e finsero di ascoltare la lezione. Andrew continuava pensare,era nervoso. Doveva trovare una soluzione,non voleva che tutti venissero a sapere di lui e Luca. Aveva paura, sapeva che non tutti avrebbero accettato la loro relazione. tutti avrebbero iniziato a parlare di loro, lo avrebbero scoperto anche i genitori di Luca. No, non poteva andare così. Alex non era nessuno non poteva rovinare la loro vita, non poteva decidere lui per il loro futuro. Non aveva ancora rivelato il loro segreto a nessuno, questo era un buon segno. Andrew continuava a chiedersi cosa avrebbe potuto fare per evitare che la loro relazione venisse sbandierata in giro. Alla fine delle lezioni Andrew e Luca si diressero a casa del biondino, nessuno aveva detto niente durante il tragitto. Quando arrivarono a casa non c’era nessuno, erano da soli, potevano finalmente parlare. Andrew si lasciò cadere sul divano e Luca lo seguì.
“Luca…” sussurrò Andrew, torturandosi le mani. Luca aveva circondato le spalle di Andrew con un braccio e lo aveva stretto a se in modo da fare appoggiare la testa dell’amico sul suo petto. Andrew si mise comodo, tirò su un gamba e la poggiò sulle cosce dell’altro. Luca sorrise e prese ad accarezzargli i capelli.
“Drew, stai tranquillo ok? Non dirà niente a nessuno…è un cretino lascialo perdere” disse Luca, cercando di tranquillizzare il biondino.
“e se lo dice a tutti? Abbiamo già rischiato sabato…ho paura…” sussurrò Andrew.
“di cosa hai paura Drew?”
“ di tutto e di tutti, e se lo vengono a sapere anche i tuoi genitori? Come facciamo? Non posso permettere che tutto vada a rotoli…”
“ti ricordo che io lo volevo dire ai miei già qualche tempo fa…forse…” disse Luca.
“forse cosa?” chiese Andrew, sollevandosi per guardarlo negli occhi.
“forse dovremmo essere noi a dirlo a tutti, non dobbiamo aspettare che siano gli altri a dire di noi…” sussurrò Luca trattenendo il respiro.
“cosa?” chiese Andrew alzando le sopracciglia. Luca sapeva che Andrew non era ancora pronto, però lo aveva detto alla persona più importante per lui,lo aveva detto a sua madre. Doveva solo lasciar perdere il giudizio degli altri, non era importante il loro parere. Luca si sentiva pronto, aveva nascosto i suoi sentimenti per Andrew per troppo tempo e adesso voleva dire a tutti che era il suo ragazzo, che lo amava e che era solo suo. Era pronto anche a rivelare di loro ai suoi genitori. Questo da un lato lo terrorizzava, aveva paura che potessero prenderla male. Ma non voleva pensarci.
“dico sul serio Drew…è l’unica cosa da fare…” rispose Luca. Andrew si era allontanato e adesso lo guardava
“ma…io non so se…”
“ lo so che è un passo importante, ma siamo insieme, ce la possiamo fare….” Continuò Luca.
“ tu ce la puoi fare! Io no ok?” esplose Andrew, alzandosi di scatto dal divano. Luca lo seguì.
“Drew che ti prende?” rispose Luca, completamente spiazzato dalla reazione di Andrew. Lo prese per un braccio e lo fece girare verso di lui.
“non voglio dirlo a nessuno capito? Non voglio che nessuno lo sappia!” urlò Andrew.
“ cosa? E per quanto?” chiese Luca, sempre più arrabbiato.
“fino a quando non mi sentirò pronto! Non puoi costringermi a fare qualcosa che non voglio!” rispose Andrew.
“ non posso costringerti lo so,però almeno potremmo parlarne!” continuò Luca.
“non c’è niente di cui parlare! Fine della storia!” rispose Andrew, alzando il tono di voce.
“come vuoi!” rispose Luca, prendendo il suo zaino.
“ fammi sapere quando sei pronto! Ci si vede Drew!” disse Luca.
“cosa? Luca dove vai?” chiese Andrew confuso.
“me ne vado! A quanto pare non sono il ragazzo di nessuno!” esclamò Luca aprendo la porta di casa. Andrew riuscì a fermarlo, tirandolo per un braccio.
“non te ne andare, non puoi lasciarmi da solo!” disse Andrew con le lacrime agli occhi, aumentando la stretta sul braccio dell’altro ragazzo. Luca fece un smorfia, strattonò il braccio e riuscì a liberarsi.
“si che posso! Non vuoi dire a nessuno di noi, neanche a Cris, perché dovrei rimanere con qualcuno che vuole nascondere la nostra relazione? Perché dovrei rimanere con qualcuno a cui non importa niente di me e di quello che penso eh?!” gli chiese Luca guardandolo dritto negli occhi. Le sue parole avevano spiazzato Andrew, che non sapeva cosa rispondere. Certo che gli importava di lui, glielo aveva sempre detto, era sempre stato innamorato di lui. Solo che non si sentiva pronto a dirlo a tutti, cosa c’era di male.
“Luca…no-non è vero che non mi importa di te” rispose Andrew tremando.
“dimostramelo allora!” disse Luca. Andrew aveva gli occhi lucidi.
“chiamami quando ti sarai schiarito le idee!”  continuò Luca, uscendo da casa dell’amico.
Andrew rimase sulla soglia della porta per parecchi minuti. Poi chiuse lentamente la porta e tornò sul divano, dove fino a pochi minuti prima si stavano abbracciando. Si sdraiò e si rannicchiò su se stesso. Rimase delle ore in quella posizione, senza fare niente, pensava solo a quello che aveva perso. La persona più importante per lui era andato via, lo aveva lasciato. Non voleva che andasse a fine così, perché non capisce che per lui era una cosa importante? E se la loro storia fosse finita nel giro di un paio di mesi? Non voleva diventare lo zimbello della scuola, non voleva che tutti parlassero di lui,non voleva essere etichettato, non voleva che gli altri ricordassero il suo orientamento sessuale più del suo nome, perché è quello che sarebbe successo se lo qualcuno lo avesse saputo. Aveva paura, paura del giudizio degli altri, aveva paura di tutto, ma non era disposto a perdere Luca. più ci pensava e più le lacrime aumentavano. Lo aveva già perso. Era rimasto sul divano per il resto del pomeriggio. Quando sua madre era tornata a casa, lo aveva trovato in uno stato pietoso. Si era subito preoccupata, non aveva mai visto suo figlio così triste.
“Andrew tutto bene? È successo qualcosa?” chiese la madre preoccupata, sedendosi vicino al figlio.
“niente! Niente mamma non sono affari tuoi!”
“sei mio figlio! Sono affari miei, cosa sta succedendo Drew?” chiese Maria.
“questa volta non ne voglio parlare, scusa…”
“voglio stare da solo…” continuò Andrew alzandosi dal divano.
“va bene, ma se hai bisogno io sono qui” rispose la madre, con in volto un’ espressione preoccupata.
Andrew andò in camera sua e si buttò sul letto. Aveva solo bisogno di stare da solo,senza nessuno. Prese il suo cellulare e le cuffiette e iniziò ad ascoltare la musica. Era l’unico modo per sfuggire dalla realtà, continuava a chiedersi se aveva fatto la cosa giusta, se era giusto lasciar scappare Luca solo per degli stupidi pregiudizi. Ma le persone a volte sono cattive, giudicano senza conoscere. Aveva perso il suo Luca, la persona che amava di più di tutti. Non riusciva a capire se tutto questo sarebbe bastato a tenerlo lontano da lui. non capiva. La musica gli perforava i timpani, era l’unico modo per schiarirsi le idee. Ma non c’era molto da dire,nel profondo del suo cuore Andrew sapeva benissimo che niente e nessuno poteva tenerlo lontano dal suo primo e vero amore. Andrew dopo varie ore passate sul letto, a rimuginare su ciò che era accaduto,si alzò di scatto e si precipitò verso la porta di casa. La mamma preoccupata, corse in corridoi e vide Andrew sulla porta.
“dove stai andando a quest’ora?” chiese Maria.
“non ti preoccupare, torno presto” rispose Andrew. La madre non ebbe il tempo di rispondere che Andrew era già in strada. Prese la moto e si diresse verso la casa di Luca. quando arrivò si trovò di fronte a una scena che mai si sarebbe immaginato di vedere. Elena stava entrando nel palazzo di Luca.
Gli mancò il respiro. Vide tutto quello in cui aveva sperato frantumarsi davanti ai suoi occhi. Così un’altro dubbio gli riempì la mente. Ne valeva la pena? Valeva la pena lottare per lui? Questo non lo sapeva più.


Angolo Autrice
sono in super ritardo lo so! vi chiedo scusa, ma oggi finalmente sono riuscita a pubblicare.
fatemi sapere cosa ne pensate.
a presto:)
  
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