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Autore: TimeStrangerRey    07/07/2015    3 recensioni
Tutti voi pensiate che le dichiarazioni d'amore hanno un'atmosfera romantica, non è così?
Ebbene: mi sono presa il disturbo di rovinarvi questa vostra illusione! Lo so, sono cattiva.
Come vi ho già detto, parla di una dichiarazione d'amore... molto molto divertente.
Dal testo:
"Quotidianamente si facevano dei dispetti. Inizialmente cominciavano con lo stuzzicarsi, ma, inesorabilmente, finivano col prendersi a pugni come quel giorno."
[Dedicata a _Breathing, che, poretta, ha dovuto soffrire per poter leggere la mia piccola shot! ♥]
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jordan/Ryuuji, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Breathing



I protagonisti di questa storia sono due giovani adolescenti di circa quindici anni: Midorikawa Ryuuji e Crystal Hatori.

Il ragazzo aveva la pelle ambrata e degli occhi così scuri che chiunque li avesse incrociati, si sarebbe perso, incantato da così tanta bellezza. Erano semplicemente... intriganti. Sembravano scrutarti dentro, come se potessero leggerti. Portava i suoi capelli color pistacchio, legati in un'alta coda e il fisico che aveva, era davvero niente male. La ragazza, invece, aveva gli occhi color lapislazzuli e i capelli, lasciati cadere sulla spalla, erano lisci e di un castano tendente al biondo. La carnagione rosea risaltava le labbra color ciliegia e il suo fisico era ben proporzionato, presentando le curve che ci si aspetta di vedere nell' età adolescenziale. Erano due persone dal carattere contrastante e in continuo battibecco.

Ma si erano innamorati senza saperlo.

Quotidianamente si facevano dei dispetti. Inizialmente cominciavano con lo stuzzicarsi, ma, inesorabilmente, finivano col prendersi a pugni come quel giorno.

 

Era da poco cominciata l'ultima ora di lezione e tra Crystal e Midorikawa, era già cominciata una lotta fatta di sguardi taglienti e smorfie.

.

.

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Si erano sempre odiati, ma proprio sempre sempre. Almeno, così credevano. Forse fu colpa del Fato o (molto probabilmente) l'insegnante era una sadica, ma accadde che un giorno, purtroppo, questa li mise vicini di banco. La rabbia che provò Crystal nel ritrovarsi come vicino di banco niente popò di meno che il suo nemico giurato, il ragazzo più odioso che avesse avuto l'onore di conoscere -Midorikawa Ryuuji-, era così tanta che le si vedevano i fumi uscire dalle orecchie.

Era passato un mese esatto da quel fatidico giorno che le cambiò la vita e da lì, iniziarono a farsi la guerra.

.

.

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Tanto per provocarla, dal momento che Crystal cercò di provare il metodo che le consigliò Gouenji "se non gli dai retta, lui si stuferà", le fece cadere a terra la sua matita color oro, tutta glitterata, che era la sua preferita.

"Bastardo!" lo guardò truce Crystal.

La rabbia glielo si leggeva negli occhi lapislazzuli in piena tempesta. Indispettita, la castana gli fece cadere la sua matita, una presa a caso dal banco del compagno.

'Così impari!' sibilò piano la ragazza, con un sorrisino soddisfatto stampato, ora, sul viso candido.

Ryuuji la guardò incredulo: doveva averla vinta lui! Non si sarebbe fatto mettere piedi in testa da una ragazza dai bellissimi occhi blu oceano.

"Aspetta" cercò di riflettere il pistacchio "Ho definito gli occhi di Crystal... bellissimi? Io sono da ricovero!"

Per cacciare quel pensiero assurdo, Ryuuji fece cadere il diario della ragazza, provocando l'attenzione dell' insegnante su di sé.

'Và tutto bene là in fondo?' chiese il professore, distaccato.

'Non c'è alcun problema!' fece Crystal, con un sorriso totalmente falso, prima di Ryuuji.

L'insegnante scrollò le spalle.

Una volta che si era voltato e che Crystal si fosse seduta, la ragazza assunse un' espressione che fece trasalire il compagno.

'Ora me la paghi!' sussurrò la castana, sorridendo sadica.

Dette queste parole, prese l'astuccio del pistacchio e glielo lanciò fuori dalla finestra. Midorikawa aveva la bocca semi-aperta per lo stupore. Gli aveva lanciato fuori il suo astuccio!

"Il mio amato pistacchietto ha una bellissima espressione scioccata!" ridacchiò Crystal "Aspettate! Fermi tutti! Il mio pistacchietto? Bellissima espressione? Sto andando fuori di testa?! Lui non mi piace! Lo odio! Lo odio con tutta me stessa!"

Midorikawa, a quel punto, prese il suo fidato evidenziatore blu e iniziò a scarabocchiare il quaderno della compagna. Voleva vendetta e siccome sapeva benissimo che Crystal amava prendere appunti e che non sarebbe mai riuscita a strappare la pagina del suo quaderno, si beò di quegli occhi attoniti, non appena concluse il suo lavoretto.

'Vediamo come risponderai a questo!' disse provocatorio, avvicinandosi pericolosamente al viso di Crystal.

Quel sorriso che aveva il ragazzo mandò in tilt la castana. Questa volta aveva esagerato! Gliel'avrebbe fatta pagare molto cara. Il suo amato quaderno... ora sembrava un arlecchino!

Andarono avanti a farsi dispetti, finché non si rovesciarono i banchi con tanto di sedie e il tutto, sotto lo sguardo attonito del professore che si girò per il fracasso causato dalla caduta dei banchi. Come se non bastasse, per concludere in bellezza, iniziarono anche ad azzuffarsi. Dovettero intervenire Hiroto e Gouenji per porre fine a quella rissa.

'Lasciami! Hiroto!' gli gridò Midorikawa, mentre si divincolava affinché potesse liberarsi.

'Ti odio! Stupido pistacchio!' gli gridò Crystal.

'RAGAZZI!' urlò il professore.

Ma sembrava che l' uomo non ci fosse, perché i due continuarono ad offendersi.

'Tu sei solo una sciocca ragazzina viziata!'

'E tu sei soltanto una femminuccia!'

'Senti chi parla! Quella che per un quaderno scarabocchiato ha dato di matto!' disse Midorikawa rosso dalla rabbia.

'Certo! E mi hai fatto questa cattiveria solo per un futile astuccio!' disse nera Crystal.

'Che mi hai gettato dalla finestra!' concluse il ragazzo.

'SMETTETELA SUBITO!' riprovò l'insegnante, con scarso successo.

Crystal e Midorikawa volevano assolutamente vincere quella guerra. Hiroto e Gouenji facevano fatica a tenerli, poiché, entrambi, continuavano a tentare di liberarsi dalla loro presa.

'E tu mi hai gettato la mia penna preferita, solamente perché non ti davo retta!' sbottò, arrabbiata, la castana.

Midorikawa non riuscì a trattenersi. La rabbia ormai, era arrivata al culmine.

'Secondo te, come avrei potuto attirare l'attenzione della ragazza che mi piace, se questa neanche mi può vedere?!'

'Anche tu mi piaci, ma, di certo, avrei attirato la tua attenzione in un altro modo!'

Silenzio.

Hiroto e Gouenji mollarono la presa, dal momento che Midorikawa e Crystal non cercarono più di divincolarsi e si guardarono increduli. Avevano detto quelle parole veritiere davanti a tutti. I loro compagni di classe, nonché il loro professore, li guardarono allibiti.

La castana e il ragazzo dalla pelle ambrata, dopo aver realizzato ciò che avevano detto, ma soprattutto le parole uscite dalla bocca dell' altro, divennero paonazzi.

'Cos-?' tentò di dire dopo un po' la ragazza.

Pensava di aver capito male, che non poteva essere vero. Il ragazzo che odiava, quello che però, riusciva a farle battere il cuore a mille, aveva detto che voleva attirare l'attenzione della ragazza che gli piaceva.

Era un sogno. Doveva essere un suo trip mentale. Ne era certa: stava sognando ad occhi aperti, ma qualcosa di caldo, morbido e al sapore di cioccolato, era appoggiato sulle sue labbra.

No, non era un sogno. Quelle labbra erano vere, esistevano, e stavano assaporando le sue. Crystal non fece attendere la risposta: schiuse le labbra, invitando la lingua di Midorikawa ad intraprendere una lotta con la sua. Era felice, non ne sapeva il motivo, ma lo era e non le importava di conoscere il perché.

Era un bacio bellissimo che però, venne interrotto dal professore.

'Molto commovente, Crystal... Midorikawa... Ma mancano ancora cinque minuti. Se ora non ve ne state buoni, vi metto una nota e racconto della vostra incantevole dichiarazione ai miei colleghi, al preside e ai vostri genitori' fece l' insegnante trattenendo il sorriso. Ora, era più che certo che sarebbe riuscito a fare lezione, senza più sentirli battibeccare.

Arrossirono per l'imbarazzo e sotto gli occhi di tutti -perché si sa: quando accadono certe cose, nessuno ha una vita propria-, misero a posto i banchi che erano a terra, raccolsero gli oggetti caduti e si sedettero.

'Non ti chiederò scusa per l'astuccio' fece la ragazza dopo un po'.

Midorikawa la guardò stupito e prima di poter rispondere, suonò la campanella.

La classe si svuotò in un lampo. Non c'era più un' anima lì dentro.

'E sentiamo: perché?' chiese Ryuuji, inarcando un sopracciglio.

La ragazza preferì non rispondergli. L'orgoglio glielo impediva.

Uscirono dalla classe, dalla scuola e s' incamminarono verso casa.

'Perché è stato l'astuccio ad aiutarci' disse d'un tratto la ragazza lanciando a Ryuuji il suo famoso astuccio che aveva recuperato poco prima e distogliendo lo sguardo dal quello del ragazzo.

A Midorikawa non ci volle molto per fare uno più uno: se non avessero litigato, se Crystal non gli avesse gettato fuori l'astuccio, non si sarebbero né dichiarati né tanto meno messi insieme.

Si avvicinò alla ragazza che in quel momento aveva le gote tutte arrossate. A vederla così, si intenerì.

'Baciami!' setenziò il ragazzo.

'No! Sei matto?' arrossì ancora di più Crystal, lanciando un' occhiataccia al suo neo fidanzato.

'Manca solo la tua risposta...'

La castana tenne lo sguardo fisso su di lui. Baciarlo o non baciarlo... questo era il problema! Lei non era fatta per le smancerie, anche se, il bacio che le aveva dato Midorikawa prima, era stato davvero niente male. Il ragazzo stava per rassegnarsi, quando si ritrovò delle labbra al sapore di menta appoggiate sulle sue. Dolce, casto. Poi divenne passionale, ma niente di malizioso. Le braccia di Ryuuji circondarono la vita di Crystal, mentre le mani di quest' ultima, una andò ad appoggiarsi sulla guancia del ragazzo, mentre l'altra gli sfilò l'elastico per i capelli. Si staccarono, dopo che ebbero bisogno di riprendere fiato.

'E ora, non domandarmi più di baciarti!' disse imbarazzata Crystal.

Midorikawa scoppiò in una risata genuina.

'Perché ridi?'

'Niente, niente. Sei solo tutta rossa!' le rispose tirandole un affettuoso buffetto sul naso.

'Stupido'

'Perché mi hai tolto l'elastico?' chiese il ragazzo, inarcando un sopracciglio.

'Perché mi andava'

Sicuramente, non gli avrebbe detto la verità. Infatti, a Crystal, quei capelli sono sempre piaciuti e quando non erano legati, lei ci vedeva un altro lato di Ryuuji, quello più dolce, infantile.

'Se non mi accompagni a casa, ci torno da sola'

'Va bene, va bene. Mi ridai l'elastico?'

'No. Ora è mio e me lo tengo!'

Se questo non è l'atteggiamento di un bambino... Ma un tipo freddo e un altro infantile, non possono che dar vita ad una coppia davvero interessante!

'Mi dai un altro bacio?' fece Ryuuji, poi.

'Quando mi avrai riportata a casa sana e salva' sorrise la ragazza.


 

***Angoletto dell' insana di mente***

Ale!!! Voilà! Spero ti piaccia *^*

Mi sono divertita a scriverti questa shot! Grazie per tutti i complimenti che mi fai, per aver sopportato le mie follie più folli su whatsapp e anche per aver letto le mie storie! xD

 

La tua lott- ehm... il tuo diverbio è stato riportato in questa storia -anche se il protagonista è molto più figo (credo) del personaggio reale e la storia ha un finale molto più da urlo xD-!

Dimmi cosa ne pensi <3

Ringrazio già tutti coloro che la leggeranno e la recensiranno *^*

Ora faccio "puff",

Ci si vede bella gente~

Baci, Bebe <3


P.S.: Hai notato che ho messo il tuo nome come titolo? Sono un genio, ammettilo! xD

  
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