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Autore: Tabychan    07/07/2015    0 recensioni
Due uomini che per anni hanno svolto il difficile compito di ammazzadraghi si ritrovano all'improvviso a dover fare i conti con un mestiere molto più difficile: quello dei genitori.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era sera ormai, quasi notte, quel momento in cui le luci iniziano a spegnersi, i bambini ad andare a letto e i genitori a prepararsi per il giorno seguente.
Elias sedeva sul tetto della villetta da qualche minuto, fumando la sua pipa intrisa di foglie di menta essiccate, e intento a fissare un punto imprecisato dell'orizzonte mentre cercava di ragionare lucidamente sugli eventi della giornata. Ma non era facile. Era stato addestrato ad uccidere draghi, non ad affrontare il ritorno di una figlia.
Proprio quel pomeriggio infatti Lily, la bambina che per anni avevano affidato alle cure di un luogo che a loro sembrava il più adatto del mondo a crescerla in tranquillità, aveva bussato alla porta di casa e aveva chiaramente espresso la sua opinione riguardo alla scelta fatta dai suoi genitori adottivi. Questo solo prima di cominciare a travolgerli con un fiume di domande che pretendevano chiare riposte, alcune delle quali furono rimandate, la maggior parte evitate. Ma sapeva che le scuse non sarebbero durate per sempre.
Elias si sfilò gli occhiali e si passò una mano sul volto, sospirando, quando sentì il rumore della finestra sottostante che si apriva. Si girò di scatto e vide suo marito Yora guardare in alto verso di lui, uscire a fatica dall'infisso cercando di non distruggere la tapparella (Yora aveva le spalle decisamente più larghe) e raggiungerlo sul tetto.
-Mi avevi detto che volevi andare in bagno.-
-Mi sembrava un buon posto dove riflettere, ho cambiato idea solo all'ultimo.-
-Tutta quella fatica per dipingere il muro di un colore che ti ispirasse e poi nemmeno lo guardi.-
Yora estrasse una sigaretta dal pacchetto che teneva nella tasca dei pantaloni e la accese soffiando una debole fiammella. Elias lo guardò contrariato, ma decise di lasciar correre e tornò a fissare il suo punto morto, sospirando ancora. Uno sbuffo di fumo bianco si condensò dal suo respiro, seguito poco dopo dal fumo grigio della sigaretta.
-Mi lasci fumare? Devi sentirti davvero abbattuto.- disse il dragoniano più grande in tono più rassegnato che sarcastico.
-Tu no? Non ci aveva mai guardati, Yora. E' nata cieca, noi non eravamo lì quando ha recuperato la vista, non eravamo lì in centinaia di altre occasioni, e il primo sguardo che ci ha rivolto era per dirci che lei se le era segnate tutte.-
Yora non rispose, si limitò a inspirare profondamente e a rilasciare il fumo con un leggero ruggito sommesso, un brusco sospiro.
-Ha gli occhi molto simili a quelli di Selene- disse- se non sbaglio lei gli aveva bluastri.
-Già.. ma il colore dei capelli è un'eredità sia sua che di Jethro. Un interessante miscuglio, mezzosangue perfetto. Di quelli che nella nostra famiglia diventerebbero spazzini o addetti alle latrine.-
Quelle parole, pensate per essere una battuta, in realtà ebbero uno strano effetto sull'animo dei due. Fece loro tornare alla mente del motivo per cui, molti anni prima, accettarono la dura scelta di abbandonare la bimba in un convento. Non era per pigrizia, né per mancanza di affetto, né menefreghismo: era soltanto, come capitava spesso nel loro caso, convenienza. Nello specifico, convenienza per la vita di Lily.
Gli Weiss erano una stirpe di ammazzadraghi che ha ereditato i loro poteri da Ajora Weiss molti secoli prima. Il capofamiglia doveva occuparsi dell'addestramento militare, della gestione delle numerose risorse economiche, della gestione dei possedimenti e molte altre questioni che gli garantivano potere e autorità sulla famiglia principale, nonché le varie vassalle.
L'attuale capofamiglia era Rudra Weiss, una donna con l'ossessione della purezza del sangue, che aveva sposato suo cugino Gazra e dato alla luce due figlie, Mirra e Bedrana, entrambe morte in battaglia. Mirra aveva avuto una figlia, Laika, mentre Bedrana due maschi, Jethro e Yora. Jethro è morto insieme a Selene, sua moglie e sorella di Elias, poco dopo la nascita di Lily. Laika era una donna materiale, ben poco interessata ad assumere il problematico ruolo del capofamiglia, quindi, poiché il comando era ereditabile soltanto dalle donne, la prossima erede sarebbe stata proprio Lily. Tantopiù che aveva sviluppato poteri del drago bianco molto simili a quella della stessa Sant'Ajora, mentre Rudra si era sempre dimostrata piuttosto debole, avendo acquisito poche delle capacità della sua antenata. Il che, ovviamente, alla vecchia non sarebbe piaciuto per niente.
Quasi come se avessero scoperto solo in quel momento il motivo del loro agire, i due dragoniani appollaiati sul tetto per un momento ricominciarono a sperare di aver preso davvero la decisione migliore. Ripresero a respirare più tranquillamente.
-E io che pensavo che la parte più dura sarebbe stata dirle che ha due padri.- disse Yora
-Non gliene importa niente di noi, Yora. Non le importa se siamo gay, rifiutati dalle nostre stesse famiglie o con un mutuo sulla casa. L'abbiamo mollata là e siamo spariti dalla sua vita, senza mai darle una sola spiegazione.-
Yora emise un brontolio seccato e spense la sigaretta su una mattonella.
-Cosa volevi spiegarle, Elias? Che nella nostra famiglia se non uccidi non sei nessuno? Che la sua fortuna è proprio quella di non essere obbligata a uccidere, e per questo poter vivere serenamente, senza il terrore di vedere un giorno la testa di tuo fratello incastrata tra i denti di un drago? Che Rudra ha goduto come non mai quando ha visto Kulshedra maledirla e renderla cieca, così da servire alla vecchia una scusa perfetta per escluderla da ogni testamento? Almeno questi anni li ha trascorsi pensando che la sua famiglia fosse ammirevole. Almeno, è arrabbiata solo con noi.-
Elias ghignò freddamente, sempre senza distogliere lo sguardo dal suo infinito.
-Hai fatto un bel discorso, sai? Sembriamo quasi dei veri genitori. Ci avresti mai immaginati qua, noi due, intenti a pensare a come farci perdonare dalla nostra figlioccia?-
Yora appoggiò le mani sulle tegole dietro di lui e si distese un po'.
-Ti immaginavo sempre morto. Pestato dai tuoi compagni di classe-
Ancora sbuffi bianchi, ancora ricordi portati alla mente. Ricordi di un ragazzo magrolino e schivo, con un grosso paio di occhiali, che veniva sempre difeso dal suo compagno alto e bello e forte e per questo insopportabile. Elias pensava, al tempo, che volesse prenderlo in giro, come tutti gli altri. Yora pensava, al tempo, che lo ritenesse uno stupido scimmione, a differenza di tutti gli altri. Yora sapeva di godere di un'ottima reputazione da parte dei suoi parenti e conoscenti, esclusa qualche persona invidiosa (sua nonna Rudra, per citarne una a caso), ma sapeva anche che non gli sarebbe stata di nessun aiuto, anzi. Lo avrebbero mandato in prima linea sperando facesse da scudo e tanti saluti all'onore, al rispetto e a tutto il resto. E così accadde, in effetti. Dopo avergli fatto uccidere draghi già indeboliti o cuccioli, in modo da far comparire nel suo corpo i primi poteri, fu mandato contro esseri che nemmeno entravano del tutto nella visuale di un ragazzo neanche maggiorenne. Fortunatamente scoprì che qualcuno aveva una vista molto migliore della sua. Scoprì le capacità di Elias, la sua abilità nel modellare il ghiaccio che lui stesso creava e la sua precisione visiva. Cominciò ad avvicinarsi a lui, a studiare strategie apposta per loro, gli confessò il suo amore e alla fine, non senza timore, lo dichiarò anche al resto della famiglia. Furono entrambi rimossi dai testamenti, sopportati nelle battaglie, sostenuti soltanto dai rispettivi fratelli, gli stessi fratelli che erano morti lasciando una bambina, la stessa bambina che adesso, dopo anni, era tornata da loro. E loro l'avevano allontanata, come gli Weiss avevano allontanato loro.
Yora sbuffò, abbracciò Elias da dietro e lo trascinò vicino a sé, appoggiandogli il mento sulla testa.
-Dici che siamo troppo vecchi per fare i papà?-
-Dico che lei è troppo grande per fare la bambina.-
-Non le è mai stata data la possibilità di farlo. Abbiamo dato per scontato che tenerla all'oscuro sarebbe stata l'unica soluzione, che altrimenti non avrebbe capito.-
-Il rischio era troppo grande.-
Yora sospirò.
-Ti fidavi di Jethro e Selene, Elias...?-
-Ovviamente.-
-E secondo te, invece, i nostri genitori si fidavano di noi?-
Elias rimase in silenzio ed emise un'ultima, piccola nuvola di fumo.

   
 
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