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Autore: Tabychan    07/07/2015    0 recensioni
Piccola avventura di due ragazze amanti dell'azione, che un giorno decidono di passare il tempo... andando a caccia di teste.
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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In realtà un portale avrebbe fatto comodo, ma non potevo dire a Rookie che non ho intenzione di andare da sola perché voglio portare con me anche sua sorella. Roxane Saintepeter è un bel tipetto vivace, ma è anche e soprattutto la figlia di un nobile casato, e come tutte le donne di quello status la trattano come nient’altro se non carne da matrimonio. Anche lei, come Rookie, ha particolari poteri magici che le permettono di creare illusioni, ma a differenza del fratello non le è concessa la possibilità di allenarsi e migliorare. Ovviamente prima che arrivassi io. Cioè, in realtà probabilmente mi caccerebbero a pedate nel sedere se le facessi davvero fare qualcosa di serio, così ogni tanto mi limito a darle qualche lezione di nascosto, come oggi.
Attraverso la città e la sua maestosa piazza traboccante di luci ed energia. Grandi palazzi, negozi forniti, cibo… a prima vista si potrebbe pensare a questo come un pianeta sfarzoso, se non fosse che praticamente tutto il benessere è concentrato in quest’unico luogo, solo qui, solo perché qui vive il governatore e a lui piace trattarsi bene. Basta infatti allontanarsi appena per vedere il vero volto della popolazione, un volto sfigurato dalla fame e dalla povertà di chi riesce a malapena a sostentarsi. Per questo combatto insieme ai miei compagni, per questo, nonostante tutto, non posso dare ragione a Rookie. Lui è un soldato fedele e un combattente astuto, le cui motivazioni forse non riesco a capire, o ad accettare…
…e questa è la sua villa di famiglia. Che in realtà è grossa quanto un villaggio intero, niente a che vedere con la casa in cui stiamo solo io e lui, già quella enorme. D’altronde il padre è il fondatore e dirigente della rete bancaria più grande del pianeta, il governatore stesso spende particolari attenzioni nei riguardi di questa famiglia, in modo da tenersela cara.
E io ho praticamente sottratto loro un figlio, che avrebbe potuto sposarsi con chissà quale nobildonna, e sto portando la figlia nei bassifondi a fare a botte. Dovrei cominciare a sentirmi in colpa, ci manca solo che faccia qualcosa anche al terzo fratello, il primogenito, e poi avrei completato il set.
Faccio un lungo giro passando dal chilometrico lato della casa fino a raggiungere il retro, dal quale si intravedono le finestre delle camere. Sono decine, ovviamente, ma quella di Roxy è semplice da trovare: c’è lei dentro. E infatti eccola lì, in piedi davanti ad uno specchio, intenta a pettinarsi i lunghi capelli dello stesso colore di quelli di Rookie, così come dello stesso colore sono gli occhi. Busso piano alla finestra e lei si gira subito, illuminandosi appena mi vede e corre ad aprirmi.
«Erica! Buongiorno! Perché non sei passata dall’ingresso principale? Ti avrei fatto preparare la colazione!» Esordisce abbracciandomi come se fossi io sua sorella.
«Ciao, Roxy! Meglio di no, in realtà sono qua in gran segreto, voglio proporti un’uscita… hai impegni stamattina?»
Alza le spalle con aria noncurante, tipica di chi sa che tanto una sua parola può annullare qualsiasi appuntamento.
«Qualche lezione, danza, pianoforte… le solite cose che mi fanno fare per tenermi impegnata e non farmi brontolare.»
«Dalla tua faccia non sembrano funzionare molto bene.»
«Infatti m’importa poco, ma serve al buon nome della famiglia. Già non sono sposata e non intendo diventarlo a breve, ci manca solo che passi anche per ignorante.»
«Beh, io ti vorrei portare in un posto dove non serve né saper ballare, né saper suonare il pianoforte. Ti va di venire a cacciare ricercati con me?» Per un attimo un lampo di entusiasmo le guizza negli occhi, per poi spegnersi subito.
«Cara Erica, tu sei tanto gentile a volermi coinvolgere nel tuo mondo vivace, ma se si scoprisse che la figlia dei Saintpeter litiga con i furfanti come se fosse una di loro, sarebbe un disonore enorme per la famiglia.>
«Ma sarà una cosa veloce, tanto per allenare la mano! Tu non correrai alcun rischio, ci penserò io a proteggerti! Poi basterà nascondere quei bei capelli viola, metterti un paio di pantaloni e passerai così inosservata che pure io potrei dimenticarmi di averti con me!>
Roxy abbassa lo sguardo e fissa perplessa il pavimento, continuando a pettinarsi i capelli con le dita, ma dopo qualche attimo la sua espressione torma solare: 
«Massí dai, non se ne accorgerà nessuno! Mio padre lavora, e a mia madre dirò qualcosa tipo che vado a fare compere in vista di un ballo, o simile!>
«Ottimo! -Esclamo entusiasta quanto lei, prendendole le mani- vedrai, sarà l'avvio di un nuovo, imbattibile duo di cacciatrici!»
«Le più belle e temute del continente! Ma aspetta qua un attimo per favore, vado a sottrarre qualche abito da uomo a mio fratello Rudy, tanto stanotte è tornato ubriaco e dormirà fino a pomeriggio inoltrato... Torno subito!»
Roxy si lancia fuori mentre io la guardo compiaciuta: sarà qualcosa di facile e divertente, tanto per far sfogare entrambe. Ne approfitto per ricaricare un po' le pietre trattate che uso per potenziare i pugni. Tiro fuori da un sacchetto un topazio grezzo di circa 4cm di diametro, la pietra che accumula l'energia della terra: la stringo tra le mani qualche secondo, facendola passare la magia da me alla pietra, e quando la riapro brilla di un giallo scuro. Ripeto il procedimento con un rubino, la pietra del fuoco, e proprio mentre rimetto tutto in saccoccia Roxy rientra vestita con un paio di pantaloni e una camicia evidentemente troppo grandi per lei.
«Eccomi! Come ti sembro?> Chiede lei, guardandosi allo specchio.
«Si vede che sono vestiti lussuosi, non sei molto credibile in realtà...»
«Oh, nessun problema!> Risponde, e inizia a strappare qua e là quegli abiti il cui valore probabilmente permetterebbe di sfamare una persona per un anno.
«Rudy non si arrabbierà...?»
«Ne prenderà altri. -Conclude lei fiera- Ma tu vieni con la gonna...? Vuoi che prenda dei pantaloni anche per te?»
«Non preoccuparti, a me danno fastidio perché li sento stretti... tanto questa è fatta apposta, guarda!»
Sollevò un lembo di stoffa sul fianco della gonna per mostrarle una cinghietta cucita all'interno, che stacco e riattacco su un bottone sistemato sulla cintura.
«Ecco vedi, così la stoffa si solleva dalla gamba e non impiccia! Certo, sembra un tendone da circo ma vabbé, basta che sia comodo...»
«Ma è geniale! Potrei farmene confezionare una così anche io!»
«Te ne regalerò una quando avrai imparato a combattere come Rookie!»
«Ah, allora... Ci vorrà un po'.»
Apre un armadio prendendo un grosso basco scuro, raccoglie i capelli e li copre con il cappello; poi estrae anche una mantellina con cappuccio e la porge a me.
«Questa però ti può servire, no?»
«Giusto, nasconderà il ciuffo! Un po' di mimetismo fa sempre bene!»
Indosso il mantello nascondendo ben bene la mia mazzetta di capelli rossi dentro il cappuccio, così almeno non spicca sul resto dei capelli castani come un faretto catarifrangente. Esco poi dalla finestra e traccio per terra le rune che mi hanno insegnato ad usare per teletrasportarmi. Anche Roxy esce in giardino, guardando stupita il cerchio completato che ora brilla di verde, come l'erba.
«É diverso dai portali di mio fratello...!»
«Esistono tanti tipi di magie, sai... io sono un po' stupida, ma tu sei portata, magari un giorno le imparerai tutte!» Mi sorride e ride.
«In quel caso le userei per far apparire un marito come si deve! Dai, è tutto pronto qua?»
Io annuisco: «Si, possiamo andare! Tieniti!»
La prendo in braccio e ci tuffiamo nel cerchio, sparendo nella terra.
   
 
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