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Autore: multifandomiana    07/07/2015    0 recensioni
Ebbene si sono tornata. Il sequel di “Come tutto cambiò” è arrivato!!!!
Dove porterà questa volta il Destino i nostri due giovani fidanzati??
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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NdA ed eccoci al secondo capitolo!! Non ho molto da dire è stato un parto!  beh leggete e commentate se no niente biscotti blu!
 
Il giorno dopo si svegliarono presto ed uscirono. Fecero il giro dei bar e si fermarono vicino ad una scuola. Mangiarono e si diressero alla prima scuola che trovarono. Una scuola, a detta di Nico, dove si insegna psicologia. Che scuola! Se avessero avuto fortuna quella sarebbe stata la scuola giusta. Entrarono e si spacciarono: Nico come un tecnico e Percy come madrelingua appena arrivato da NY. Venne dato ad entrambi l’orario delle classi prime e il maggiore venne mandato in 1C. Quella classe aveva l’ora di inglese, ma il computer non andava e quindi Nico dovette raggiungere il suo amato.
Appena entrato trovò Percy mentre conversava con una ragazza, seduta da sola accanto alla porta. Era molto bella e sprigionava un’aura molto potente. Aspettate aura potente, bella… Non era possibile, le Parche per una volta erano dalla loro parte. La professoressa era bassa e con dei capelli a spaghetto lunghi fino al seno e biondi.
“Non riesce a leggere il cd, è già la quarta volta in un mese!” disse la profe
“Non c’è problema risolvo tutto in un attimo.” Replicò Nico convinto
((NdA questa parte è in inglese perché se no non rendeva l’idea della perfetta lezione inglese…))
“Hello, I am Percy and then today we will talk about mythology, someone knows somethings?” chiese Percy alla classe. Tutti sospirarono guardando in direzione della ragazza di prima. Fantastico conosceva già tutto.
“I know all about the Greek and Roman mythology, their beliefs and more myths” gli rispose lei
“It’s fantastic!”
“Oh, yes she is the best in epic!” disse infine la professoressa.
Nico sistemò il computer e purtroppo la lezione finì.
Finita l’intera giornata i due piccioncini parlarono della ragazza: non sapevano ancora il suo nome, ma il maggiore aveva stretto un buon rapporto con lei. E l’indomani avevano deciso di parlarle.
 
ELETTRA POV
Ormai era chiaro. Negli ultimi giorni di scuola sarebbe successo qualcosa, Electra però non aveva ancora idea di che cosa. Fino a quel giorno.
Si era alzata come tutte le mattine un quarto d’ora in ritardo e aveva maledetto le sue stupidissime malattie che la facevano sentire ogni giorno troppo diversa. Aveva fatto normalmente colazione ed aveva svegliato sua madre: Viola, così da poterla portare a scuola prima del lavoro. Si era vestita ed aveva scelto uno dei suoi soliti look estivi, cioè: pantaloni lunghi e maglietta, si era truccata ed era uscita. In macchina leggeva come ogni mattina, ma quel giorno si sentiva inquieta... Arrivata a scuola aveva affrontato la prima ora praticamente dormendo e alla seconda ora rimase spiazzata dall’arrivo di un supplente del loro vecchio madrelingua. Il ragazzo aveva si e no diciannove anni, era alto e muscoloso con i capelli neri. Era un bel ragazzo, anzi da mozzare il fiato, ma la cosa che più aveva colpito la ragazza erano stati gli occhi, si gli occhi di un verde-acqua che sembrava di perdersi nell’oceano semplicemente guardandoli. Si risvegliò dalla trance quando entrò un ragazzo sui diciotto anni, poco più basso di lei con i capelli neri scompigliati, gli occhi neri come l’ossidiana che sembravano nascondere tanto e una pelle diafana. Era bellissimo. Insomma quella era la giornata dei figaccioni! Si girò per vedere le sue compagne, visto che sedeva in posto da sola perché nessuno la voleva vicino, e si accorse che tutte stavano guardando il primo ragazzo, quello dagli occhi verde mare. Si voltò di nuovo avanti e sorrise al secondo ragazzo che la stava osservando. Doveva essere arrossita perché lo sguardo del ragazzo si addolci molto, poi guardò gli sguardi dei due ragazzi giunti nell’aula entrarono in contatto e chiunque avrebbe potuto leggere amore negli occhi di entrambi.
Il più grande parlò:
“Ciao, io sono Percy e oggi parleremo della mitologia greca, qualcuno conosce qualche mito?” chiese ovviamente in inglese. Electra alzo di scatto la mano e tutti sospirarono guardandola.
“Io so praticamente tutto sulla mitologia greca e romana, molti racconti e miti” disse fiera di se
“Oh ma è fantastico!” rispose fissandola dritta negli occhi e la ragazza ringraziò tutti gli dei che fosse seduta perché le sembrò per un momento di non sentire più la terra sotto i piedi
“Sisi lei è la migliore in epica” rispose la professoressa Calza.
La lezione continuò con spiegazioni varie e all’intervallo le sue compagne già parlavano di questo Percy. La sua migliore amica Cassandra la stava aspettando fuori dalla sua aula...
“Ciao amo’ come va?” chiese la ragazza
“Bene tu? Ho sentito le tue compagne di classe parlare di un supplente madrelingua stupefacente!!!”
“Si, si chiama Percy e oggi abbiamo chiacchierato di mitologia, ma domani mi presento sicuro! Andrò lì e dirò: “Ciao sono Electra Aria Greco piacere di conoscerti” e così scoprirò che non gli e ne frega una beata minchia delle ragazze come me” disse con un sorriso di convenzione, come i suoi soliti
“Oppure scoprirai che invece è un fanboy...” disse lei dandomi un bacio sulla guancia
“Cassie ti fai troppi libricini mentali tu!” rispose lei con uno sguardo tra il severo e il dolce.
“Ele credici!” le rispose in un nanosecondo.
La campanella suonò e lei scappò via con un saluto e un sorriso sghembo.
Le ultime due ore di lezione volarono pensando a come aveva conosciuto gli unici due suoi migliori amici... Cassie beh erano nello stesso corso di teatro avevano due anni di differenza (Ele aveva due anni in meno) e poi erano andate ad un raduno di Harry Potter insieme e quel giorno legarono molto. Una mattina uscirono insieme e la minore scoprì tantissime cose su di lei e anche che avevano molto in comune, ad esempio che erano entrambe bisex e che avevano una storia con due ragazzi che le filavano davvero poco... Lei era la “pazza” ed Ele la ”molto più pazza di lei”. Elias lo aveva conosciuto il giorno di quel raduno su HP ed era stato amore a prima vista finchè non aveva scoperto che era gay e che le andava così... Per il resto avevano instaurato un’amicizia davvero bella e lei di certo non ci avrebbe mai rinunciato!
Alla fine l’ultima campanella suonò e lei si preparò a tornare nel suo personale “Ade”, cioè dai suoi genitori... 
   
 
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