Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: H a n a e    07/07/2015    5 recensioni
|Sakura Haruno||Shikamaru Nara||SasuSaku||Sakura/Shikamaru friendship|
---Dal testo---
“E tu invece, che mi dici dell’Uchiha?”
Il cuore di Sakura perse un battito, era così evidente? Eppure in tutti quei lunghi anni aveva imparato a non farlo notare. Credeva che i suoi amici non ricordassero più della sua cotta per lui quando erano piccoli.
“Siamo solo amici.”
"Sì certo."

•••••
🌸H a n a e🌸
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ino Yamanaka, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Shikamaru Nara | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sigaretta
 
"Fumare.
Uno s’illude di favorire in questo modo la meditazione, ma la verità è che fumando disperde i pensieri come nebbia, e tutt’al più fantastica, cosa molto diversa dal pensare."
-Cesare Pavese






Non era la prima volta che si ritrovava in compagnia del Nara a fumare una sigaretta.
Non era nemmeno la prima volta che ne fumava una a dire il vero.
Lo aveva osservato per molto tempo; prendere la sigaretta e portarla alle labbra, accenderla ed aspirare a pieni polmoni l’odore fastidioso e allo stesso tempo inebriante del tabacco, per poi tirare un sospiro, che fosse di sollievo di frustrazione o qualunque altro sentimento.
Era stato lui ad offrirle la prima; lei aveva esitato prima di prenderla in mano e metterla in mezzo alle labbra, per poi accenderla e cercare di imitare Shikamaru.
Tentativo miseramente fallito.
Appena il fumo le era finito nei polmoni aveva iniziato a tossire e aveva gettato quella cosa infernale nel posacenere, provocando una risata divertita dell’amico, che subito dopo le offrì una seconda.
“Questa volta ti piacerà, te lo assicuro” le aveva detto lui porgendole la sigaretta che questa volta Sakura rifiutò sapendo già che l’avrebbe disgustata.
Però c’era un parte di lei, quella parte irrazionale che le diceva di prenderla, di smetterla di seguire le regole e provare quella sensazione che sembrava tanto rilassante e appagante, e di fregarsene per una volta delle conseguenze e di smettere di essere la solita noiosa.
Prese la sigaretta, questa volta convinta di volerla assaporare fino in fondo.
La portò ancora una volta alle labbra e la accese, aspirò nuovamente il fumo e questa volta provò una sensazione diversa, quasi come se tutti i suoi muscoli si fossero rilassati.
“La seconda è sempre la migliore” aveva detto Shikamaru.
Ed era così che Sakura Haruno aveva iniziato a fumare, di certo non come lui, ma quando ne aveva il bisogno lo faceva.
Lo cercava, e non appena lui la vedeva senza neanche dirsi una parola si dirigevano in un posto appartato per sfogare insieme i propri problemi, in modo silenzioso ovviamente.
Era diventato una specie di rito sacro il loro.
Si sedevano entrambi e lui le passava la sigaretta, mentre se ne metteva una fra le labbra e l’accendeva, passando dopo anche a Sakura l’accendino.
I due non erano mai stati grandi amici; frequentavano solo le stesse persone e così dopo un paio d’anni che si vedevano potevano considerarsi amici, non quel tipo di amici ma comunque una specie.
Era rilassante stare la, seduti da qualche parte e fumare e lasciarsi alle spalle tutti i problemi.
Poter far finta anche solo per qualche minuto che tutto il resto fosse esattamente come il fumo che usciva dalle loro labbra.
Uno scarto, semplice fumo che sarebbe andato a mescolarsi con il resto dell’aria attorno a loro.
Un residuo di quella sigaretta quasi finita.
Non aveva mai scambiato più di qualche parola con Shikamaru, solo lo stretto necessario, nonostante condividessero quei momenti a cui lei non riusciva a sottrarsi.
Sapeva che il Nara avesse una ragazza: Temari, qualche volta usciva con loro, ma da quello che sapeva viveva lontano; a Suna.
Lui andava spesso a trovarla ma era difficile mantenere una relazione a distanza.
La sua migliore amica, Ino Yamanaka, le aveva raccontato tutto ciò, per lei lui era come un fratello.
Sempre secondo la bionda Shikamaru ne soffriva molto, ma in silenzio; non voleva far vedere che il suo cuore era stato definitivamente e irreparabilmente rubato da una donna, e per di più da una seccatura – come era solito chiamarla lui.
Orgoglio, tipico degli uomini.
Sarebbe stato un peccato mortale lasciar trasparire i loro sentimenti.
E guarda caso Sakura ne era un’esperta, aveva vissuto quell’esperienza in prima persona.
Aveva finito per innamorarsi del più stronzo, figo, strafottente, bello e chiuso dei ragazzi sulla faccia della terra, conosciuto anche come Sasuke Uchiha.
Erano stati compagni sin dall’asilo, lei Naruto e Sasuke erano inseparabili, nonostante quest’ultimo era un po’ restio alle amicizie e preferiva stare da solo.
Man mano che gli anni passavano Sakura aveva iniziato ad invaghirsi di lui.
Quella che all’inizio era una semplice cotta si era trasformato in amore e non riusciva a farne a meno.
Lui come da protocollo l’aveva rifiutata diverse volte, sperando che lo lasciasse in pace, ma era servito solo ad intestardirla.
Ne aveva sofferto, aveva pianto e aveva addirittura tagliato i suoi preziosissimi e amatissimi capelli lunghi.
Aveva provato in tutti i modi a dimenticarlo, ma senza risultati.
Aveva cercato di negare a se stessa che l’amasse ancora e forse anche più di prima.
A volte è più facile non accettarle le cose, fingere che non esistano e che siano superficiali.
Lui dal canto suo con il passare degli anni non aveva mutato i suoi sentimenti per lei, o almeno così credeva.
“Come va con Temari?” Decise di interrompere quel flusso di pensieri che scendevano coma una cascata. Era venuta lì per distrarsi e non per rimuginare sul suo passato e sulla sua vita.
Era la prima volta che faceva domande sulla loro vita.
Shikamaru buttò fuori il fumo che aveva aspirato poco prima e la guardò con la coda dell’occhio, avvicinando la sigaretta al posacenere e dandole dei piccoli colpetti per far cadere la parte ormai consumata.
“E’ una seccatura. Però bene, almeno credo. Con l’inizio dell’università verrà a stare qui a Konoha.”
Sembrava felice.
“E tu invece, che mi dici dell’Uchiha?”
Il cuore di Sakura perse un battito, era così evidente? Eppure in tutti quei lunghi anni aveva imparato a non farlo notare. Credeva che i suoi amici non ricordassero più della sua cotta per lui quando erano piccoli.
“Siamo solo amici.”
“Si certo.”
Sakura abbassò lo sguardo e spense la sigaretta nel posacenere.
“Non sono Ino ma non sono nemmeno stupido. Lo hanno capito tutti che ne sei ancora innamorata.”
“N-non è vero. Quella era una semplice cotta di quando ero piccola.” Stava mentendo. Stava scappando, ancora.
“Senti, non sono qui per farti la predica o darti consigli sulla tua vita sentimentale, però non puoi continuare in questo modo.”
Lei aveva iniziato a torturarsi una ciocca di capelli rosa con le dita.
“E’ inutile fare finta che le cose non ci siano, io stesso ci ho provato ma senza risultato. Noi due non siamo grandi amici ma voglio comunque darti un consiglio.”
Sakura si costrinse a guardarlo negli occhi.
“La cosa migliore sarebbe dimenticarlo, sarebbe più facile per te e forse anche per lui.”
Si alzò e infilò le mani in tasca.
“Però se davvero lo ami sarebbe da stupidi lasciarlo andare, io non lo conosco come te o Naruto. Anzi non mi sta neanche tanto simpatico, ma sono sicuro che tu tra tutte le ragazze che conosce sei quella a cui tiene di più. Lo fa a modo suo è vero, però ricorda che noi maschi alla fine siamo dei codardi e abbiamo paura di ciò che proviamo, soprattutto se questo significa rinunciare alla propria libertà.”
“Ci vediamo.” L’aveva salutata con un gesto della mano, per poi rimetterla nella tasca dei jeans.
Qualcosa dentro il cuore di Sakura si era mosso, aveva sentito una specie di calore che non sapeva nemmeno spiegarsi, era come se un piccolo braccio meccanico avesse raccolto da terra un pezzetto di cuore ormai spezzato e avesse provato a riattaccarlo.
Aveva intravisto un barlume di speranza, nato da delle semplici parole che potevano significare tutto e niente.
Naruto glielo aveva sempre detto che secondo lui Sasuke a modo suo l’amava, che aveva occupato almeno una piccola parte del suo cuore.
“E’ ovvio che Sasuke ci tiene a te. Lo sai che è solo un teme! Non arrenderti Sakura-chan!”
Ma non ci aveva dato peso perché sapeva che Naruto – in qualità di suo migliore amico – l’avrebbe sempre incoraggiata e aiutata.
Però quelle parole le aveva dette un estraneo, una persona che di lei sapeva poco e che conosceva ancora meno.
Se ne era reso conto anche lui, che aveva definito se stesso e tutti gli altri maschi dei codardi.
Aveva dato un giudizio obiettivo, senza essere influenzato da nessun tipo di legame.
Forse Shikamaru aveva ragione, non doveva arrendersi e continuare a sperare e pazientare.
Poteva arrendersi questo era vero, però sarebbe stato da stupidi.
E lei non era una stupida, lei lo amava e anche tanto. Era stata messa alla prova svariate volte dalla vita e nonostante ciò il suo cuore aveva continuato a battere per lui. E non si sarebbe fermato di certo adesso.
Si alzò anche lei, con un piccolo sorrisetto stampato sulle labbra, le mani in tasca e i corti capelli rosa che le svolazzavano sul collo e davanti al viso.
Non riusciva a capire come un semplice oggetto tanto nocivo per la salute e con l’aiuto di un amico fosse riuscita a ritrovare la speranza.
A volte fumare non è sbagliato, fa anche bene. Non ai polmoni questo è sicuro.
Però quando si ha la sigaretta in mano si vede il mondo da un’altra prospettiva, con occhi e mente diversi.
Si può credere di riuscire a fare tutto per il semplice fatto che fra le labbra si possiede una delle tante cause della morte e che è possibile controllarla, semplicemente evitando di accenderla.
Ma il bello sta proprio nel farlo, nel correre il rischio.
Sasuke era come quella sigaretta; nociva solo se veniva accesa e Sakura l’aveva fatto, aveva corso il rischio di farlo.
E forse non era mai stata più felice.














 
Angolo autrice:
Salve a tutti!
Sono tornata con un'altra One.
Ci ho lavorato su per tre mesi e ancora non mi convince, questo non è un modo di pensare
che solitamente uso.
Solo nei momenti di pura depressione e tristezza - che per fortuna sono pochi.
Non ho mai fumato e questo lo posso assicurare, però molti miei amici lo fanno e molte volte ho anche chiesto perché lo facevano e come si sentissero.
Non so davvero cosa dire al riguardo e non so nemmeno se ciò che ho scritto è qualcosa di sensato.
Conosco molte persone che fumano; alcune per moda, altre per sfogarsi e altre ancora perché le piace.
Spero che vi sia piaciuto e che non abbia scritto una cavolta, rendendo il tutto un schifo - come mio solito.
Mi farebbe davvero piacere poter leggere un vostro pensierino al rigaurdo, magari anche una vostra esperienza con il fumo.
Un bacione,
Leilah
   
 
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: H a n a e