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Autore: salamandergirl    07/07/2015    2 recensioni
[NDA: La storia sarà revisionata e conclusa! Consiglio di partire a rileggerla dal primo capitolo perché cambieranno alcune cose. Grazie a chi aspetta il continuo da anni e spero di migliorarla e concluderla.]
[CAPITOLI MODIFICATI 1/15]
[ACEXOC]
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"Quando gli chiesi a quel ragazzo di portarmi via con lui non mi aspettavo la vita meravigliosa a cui sarei andata incontro, a tutte le avventure che avrei affrontato e a tutte le persone che avrei conosciuto. A quei tempi ero solo una ragazzina orfana che aveva solo conosciuto odio e rancore ma che continuava a sperare, sperare in un qualcosa di meglio.
Grazie per aver preso la mia mano tremolante, grazie per avermi fatta diventare una figlia di Barbabianca, grazie per avermi amata.
Se è per te non mi importa essere considerata un demone da tutti, se è per te morirò con il sorriso sulle labbra. Morirei per te Ace."
Genere: Avventura, Comico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Marco, Nuovo personaggio, Portuguese D. Ace, Shanks il rosso
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 2
 
Gli anni passavano, e una dolce fiore sbocciava nella casata Ress, i capelli come lingue di fuoco sfioravano il pavimento, mentre gli occhi grandi e vispi trasmettevano voglia di vivere, anche se la maggior parte delle persone lo scambiavano per degli occhi assatanati.
-Ma balia … perché tutti mi considerano un demonio?-
-E questo dove l’hai sentito?-
Chiese scandalizzata la balia dai lunghi capelli bianchi, mentre distorceva il viso segnato dall’eta, una smorfia di disgusto.
Odiava chi si rivolgeva così alla sua padroncina.
La bambina di appena 6 anni,la osservava con i suoi occhietti vispi, da sotto le morbide coperte, e al petto stringeva forte a se una bambolina di pezza.
La donna sorrise intenerita, nel rivedere in lei la sua padroncina ormai morta.
-Sai vero su che isola viviamo noi Akane?-
Chiese con tono materno la balia mentre si sedeva in parte a lei, passandosi le mani rugose sul grembiule.
- i̱ aió̱nia omorfiá .?-
chiese la rossa sputacchiando un po’ di saliva nel pronunciare la loro lingua madre.
-Esatto piccola, ci sono molti segreti nella nostra popolazione, che tu nemmeno immagini … uno di questi stà nel nostro DNA .-
-DMA?-
Ripete la piccola ancora più curiosa sedendosi a gambe incrociate e osservando meravigliata l’albina che la osservava.
- DNA, è un 
acido nucleico che contiene le informazioni genetiche necessarie alla biosintesi di RNA eproteine, molecole indispensabili per lo sviluppo ed il corretto funzionamento della maggior parte degli organismi viventi.-
Disse composta la donna andando fiera della sua conoscenza
-acido che?-
Ripete la piccola meravigliata da quel miscuglio di parole che la sua mente non riusciva ancora a capire.
-Possiamo dire che sia come un documento che abbiamo dentro di noi.-
-ma Akane non ha ingoiato nessun documento-
rispose sconvolta la piccola tastandosi la pancia.
-ahahahahaha, no Akane … stai tranquilla … è una cosa che abbiamo da sempre …  vedi il DNA delle persone sull’isola possiamo dire che sia simile ad ognuno di noi, anche se è una cosa impossibile in teoria.-
-come mai abbiamo tutti lo stesso DMA?-
-DNA-
la corresse la donna.
- E poi non è uguale piccolina, ma simile … il perché è semplice. Perché dalla notte dei tempi non abbiamo mai mescolato la nostra razza con qualcun’altra, in parole povere, tutti si sposavano con qualcuno dell’isola e procreava con esso.-
Finì la donna.
-Anche se la cosa può sembrare sorprendente perché sposarsi tra parenti porta gravi problemi genetici, non succede a noi. E quindi come puoi notare nasciamo tutti con i capelli biondi e con gli occhi che possono essere o ambrati o azzurri.-
e si indicò l’occhio celeste.
-Quando invecchiamo i capelli diventano bianchi come la neve. Così sono nate molte dicerie per intimare le persone a non accoppiarsi con estranei … perché molte persone hanno semplicemente paura del diverso. Ricordati una cosa Akane.-
Le accarezzo con una mano i suoi capelli.
-Non ascoltare quello che dicono gli altri, tu non sei un demonio.-
-Ma se tutti lo dicono ci sarà un perché … -
disse la bambina non convinta dalla spiegazione dell’anziana.
-Allora hai mai desiderato la morte di qualcuno?-
-Mai?-
-Hai mai desiderato di fare dispetti che potessero nuocere in modo irreparabile alle persone?-
-Mai!-
Rispose decisa la bambina
-Visto? Tu non sei un demonio, tu sei forte perché anche se sai che tutti ti considerano tale tu non li odi, non desideri vendetta.-
La donna abbraccio la bambina e le donò un bacio sulla fronte.
-Notte Akane.-
-Aspetta … -
Sussurrò la bambina con gli occhietti assonnati.
-Perché io non ho una mamma e un papà?
Questa domanda la chiedeva tutte le sere prima di lasciarsi cullare tra le braccia di morfeo e fare sospirare la balia.
-Meglio che tu non lo sappia piccola.-
Con il passare degli anni la bambina smise di fare quella domanda capendo da se, che la sua nascita aveva ucciso suo madre, mentre il padre …
forse era sparito, e non voleva sapere niente di lei.
Crescendo la balia aveva riconosciuto in lei l’amore per la conoscenza, la bellezza e la semplicità della madre; mentre un carattere ereditato dal padre era la testardaggine, il sarcasmo e la positività, e forse la giocosità.
Naturalmente queste cose le aveva scoperte mentre la spiava a giocare con le sue bambole oppure mentre pensava ad alta voce durante i suoi pomeriggi di solitudine nella sua stanza, oppure la sera prima di andare a dormire mentre le raccontava con molta fantasia le avventure che avrebbe vissuto da grande.
Quella stanza era una gabbia d’orata per la bambina, un letto a baldacchino dominava la stanza mentre in un angolo a destra stava una casa delle bambole usata, probabilmente appartenuta a Saphira, con delle 4 bambole, tre di porcellana e una di pezza, sicuramente quella che adorava di più era quella di pezza.
I capelli boccolosi le incorniciavano il viso bianco decorato con due guance rosse, gli occhi due puntini azzurri, e indossava un vestitino rosa lei era per Akane “la perfezione” su ogni libro che aveva letto la principessa era sempre una bionda ragazza con occhi simili a due oceani, e lei che cose era?
Per molti domestici la figlia del diavolo.
Così cresce il piccolo demone,sperava che il principe azzurro un giorno la venisse a salvare.
Ma con gli anni la figura del principe divenne un vago ricordo mentre la speranza di essere salvata una sfumatura lasciata da una matita anni addietro.
Dalla sua nascita sono passati diciassette anni, e ormai la ragazza era una giovane donna, una giovane donna amante del pericolo.
La rossa sapeva bene che le era proibito uscire dalle proprie stanze, ma come faceva a non desiderare di varcare la soglia della sua stanza solo per arrivare al suo “paradiso” in fondo al corridoio?
come un ninja, o meglio un ladro, prese tra le mani la semplice gonna verde e si incamminò in punta di piedi verso la stanza a fine corridoio, doveva sbrigarsi, se qualcuno l’avrebbe vista nessuno gli avrebbe tolto quelle sberle che con molta fortuna nell’ultimo mese era riuscita a evitare; prese il pomello dorato tra le mani ed entrò velocemente chiudendo la porta alle sue spalle.
Entrò in una stanza circolare dal soffitto beige, mentre attaccate alle pareti si estendeva una libreria circolare anche essa circolare però color panna, l’unico contrasto di colori che c’era erano tutti quei libri dai svariati colori diversi tra di loro; che soltanto lei poteva averli letti tutti,alcuni libri erano scritti in “greco” la loro lingua madre che la Balia le aveva insegnato, insieme alle buone maniere, la matematica etc … ma da quando molti millenni addietro avevano deciso di appoggiare il giapponese “la lingua universale” il greco si usava solo per riti religiosi o tra le vecchie anziane del villaggio che ancora si ricordavano i tempi della approvazione alla lingua universale.
Quelle vecchiacce avevano vissuto per millenni e ora ne erano rimaste poche, beh come ogni persona della sua razza vivevano per secoli se non per millenni!
Si affretto a prendere un paio di volumi rilegati in copertine verdi e gialle, in pelle, e uscì di corsa dall’immensa sala.
Dei passi risuonarono dietro di ei, e l’istinto la fece scivolare sotto un tavolino li in parte e rannicchiarsi così da non essere scoperta, e così fu.
-Benedetto il mio istinto …
Sussurrò lei correndo verso le sue stanze senza inciamparsi nella gonna e con un’abile balzo sedersi sul letto aprendo un libro.
-Signorina Ress !
“Appena in tempo” penso la ragazza dando il permesso alla sua balia di entrare.
L’anziana  entrò con il suo solito passo pesante e si mise subito a tirare fuori dei vestiti osservandoli.
-Cosa succede ….
chiese con la voce flebile osservando la balia.
-Vestiti bene, tuo nonno ti vuole ricevere quest’oggi alle 14:00-
Quelle parole le rimbombavano ancora nella testa, ancora dopo 30 minuti che aveva ricevuto la notizia, mentre con entusiasmo si faceva stringere un corpetto da una cameriera.
Poi si guardò allo specchio, le calze, i pantaloncini  a palloncino e il sotto gonna erano stati messi, e il suo busto era fasciato in un corpetto color crema, e sul letto era steso un vestito giallo canarino,  rigorosamente ricco di dettagli in pizzo, e sul corpetto decorazioni in un giallo più chiaro che ricreavano piccole greche deliziose, e al centro della scollatura a cuore, un fiocco arancione vistoso faceva bella figura.
indossato il vestito la cameriera le lego alla vita un nastro arancione e sul retro fece un fiocco, subito dopo la rossa andò al suo portagioie e litigando un po’ con le sue maniche a “campane” riuscì a prendere un medaglione che posizionò al centro del fiocco.
Lo aprì, dentro il medaglione c’era una foto di sua madre e nell’altra parte non c’era niente, era ancora vuota ad aspettare una foto di suo padre.
La ragazza si sedette sulla sedia e chiuse il medaglione mentre una cameriera le acconciava i capelli in una crocchia alta.
Dopo una buona mezz’ora la cameriera dichiarò finito il proprio lavoro aggiungendo l’ultima forcina.
gli occhi bianchi della giovane balenarono sulla porta dove spuntò la sua balia con un sorriso raggiante.
-Signorina Akane siete semplicemente divina.
-Oh Sakura!-
 Disse prendendo le mani della donna e facendo una piroetta.
-Sto per conoscere il mio nonno, sono così emozionata!-
-sono felice per voi-
Sussurrò la donna con un sorriso tirato.
La rossa scese le lunghe scale in noce ricoperte da un tappeto persiano dove il rosso e il marrone giocavano tra di loro intrecciandosi.
Quando giunse in salone vide per la prima volta suo nonno.
Era un uomo alto e robusto, i capelli bianchi erano tagliati in modo impeccabile mentre i suoi baffi erano quadrati e sotto il mento c’era un pizzetto perfettamente rettangolare.
Indossava uno smoking grigio e al taschino un tovagliolino rosso che tirò fuori per pulirsi gli occhiali.
Subito i suoi occhi si imbatterono in un altro individuo, i capelli erano di un biondo platino quasi accecante, gli occhi azzurri erano racchiusi in due fessure ricche di lussuria quando i loro occhi si incrociarono, il naso all’insù e una bocca larga dove fuoriuscivano dei denti accavallati tra di loro, era basso con una pancia e indossava uno smoking attillato che lo rendevano ancora più grasso.
-Oh, mio caro amico!-
Suo nonno si avvicino mettendole una mano sulla spalla.
-Lei è mia nipote Akane-
-Akane lui è tuo cugino di terzo grado Ilay Bass.-
Subito la ragazza  fece un inchino sussurrando un “piacere”.
-Ah siediti vicino a me! Come è ben educata.-
La ragazza venne spinta lievemente dal nonno e accettò l’invito di quello sconosciuto che pareva che la conoscesse da anni, quando in realtà non si erano mai visti.
-Allora che tristezza, quando ho appreso la notizia di Saphira, volevo annullare tutto ma vedo che l’hai cresciuta bene questa ragazza.-
-Beh si,  per fortuna non ha preso niente da quel presuntuoso di suo padre.
disse secco il signor Ress.-
“Cosa sta dicendo nonno?” Si chiese mentalmente la ragazza mentre sentiva una mano dell’uomo posarsi sulla sua spalla e attirarla vicino a lui.
“Ma che vuole questo da me??”
Si divincolò con discrezione dalla presa del nobile.
-Per questi schifosi occhi bianchi, non ci posso fare niente, ma ha un bel visino e poi …-
Allungò l’occhio sulla scollatura e subito la ragazza mise una mano per coprirla.
-E’ molto bella con questa pelle da ninfa.-
Sogghignò l’uomo, mentre Akane dipingeva pian piano sul suo volto una faccia schifata.
-Quanti anni?-
-Oh ne ha solo 14 è solo una bambina.-
-Beh però sig. Ress fin dall’antichità le giovani ragazze come vostra nipote venivano date in sposa a uomini più grandi.
Disse sorridendo.
-Quindi le nozze a quando?-
-Mi scusi?-
Chiese Akane non poco contrariata.
-Cose c’è piccola non lo sapevi?-
Suo nonno le rivolse uno sguardo rabbioso,e la intimo di tenere la bocca chiusa e così fece, non voleva dargli una brutta impressione quindi si ricordo delle regole del galateo e sorrise gentile.
-Mi scusi me ne ero scordata-
“Magari dopo spiegherò ciò ch penso al nonno e lui non mi farà sposare” pensò ottimista la piccola Akane.
-Sa, mia nipote è un po’ smemorata, non ci deve far caso!-
-Allora, io crederei che questo fine settimana vada bene.-
-Domani, sig. Bass, potremmo vederci domani  per stabilire l contratto matrimoniale.-
I due si strinsero la mano e il conte se ne andò.
-Nonno perché … -
Iniziò la giovane interrogativa, ricevendo come risposta uno schiaffo.
-STUPIDA MOCCIOSA PER COLPA TUA STAVA SALTANDO TUTTO L’ACCORDO!-
Disse suo nonno sedendosi sulla poltrona esasperato.
-Ma nonno …-
-NON OSARMI CHIAMARMI COSI’! IO NON SONO TUO NONNO METTITELO BENE IN TESTA! TUA MADRE ERA SOLO UNA SCIOCCA TU SEI STATO UN ERRORE, SAPHIRA QUANDO GLI AVEVO DETTO DI ABORTIRTI DOVEVA FARLO, TI HA TENUTO SOLOPER IL RICORDO DI QUEL PIRATA!-
Disse alzandosi minaccioso.
-Figlia di un pirata …-
-Sei un demonio non solo per questo, non hai tratti i noi aió̱ni, e non la possederai mai. Guarda ti va bene che Bass, sia in cerca di una moglie e che per un nostro vecchio accordo abbia scelto te, altrimenti saresti già morta un’ora più tardi della tua nascita!-
Finì rifilandole altre due sberle lasciandole ben impresso  sulle guance due mani ben rosse.
Senza dire nessun’altra parola salì le scale e si chiuse nella sua stanza, facendosi scivolare conto la porta, portando le mani al cuore che aveva accelerato pericolosamente la sua corsa e iniziando a versare lacrime salate, per la decisione presa da un famigliare che per lei doveva rimanere per sempre un estraneo.
Si sentiva tradita dal sangue del suo sangue, da quella figura che per anni aveva fantasticato per anni immaginandosela con un bel sorriso stampato in faccia che l’accogliesse tra le braccia e sussurrandole un “ti voglio bene” paterno.
Ma non sarà mai così.
-La speranza è una troia-
 Farfugliò, vedendo che il cielo era scuro e su di esso nessuna stella luccicava in tutto il suo splendore. Sbuffo pensando a tutte quelle emozioni che gli si erano accavallate una sopra l’altra per poi annullarsi lasciando solo una fitta nebbia di delusione e confusione.
All’ennesimo sbuffo sentì un rumore sul vetro.
“TOC”
Sembrava qualche cosa che sbattesse su esso con forza.
“TOC”
Ancora, non capiva cosa era e così si alzò avvicinandosi alla finestra e aprendola.
Niente di niente, tutto vuoto.
Ma poi arrivò, veloce e silenzioso come un felino atterrò sulla ringhiera facendo forza solo nelle gambe e si accucciò li, la ragazza per lo spavento cadde all’indietro lanciando un debole urlò smorzato da il ragazzo che le tappo la bocca con una mano.
Il cuore galoppava veloce, velocissimo, il respiro affannato.
L’ansia e la paura presero posto nei suoi occhi mostrandosi piccoli e impauriti, il corpò iniziò a tremare fortemente mentre si portò una mano al petto.
-Oddio che hai?!
Sbraitò il ragazzo lasciandole la bocca e prendendola in braccio la appoggiò sul letto.
-N … n … n …non ti avvicinare-
Sibilò la ragazza riacquistando un poco di quiete alla vista del letto e capendo che forse non aveva cattive intenzioni.
Perse un cuscino e lo usò a mo di bastone mentre cercava di tenere il sangue freddo.
Lui la guardò stranita, e sorrise malandrino.
“Ma è tutto scemo questo qui!”
Pensò subito la ragazza guardandolo dubbiosa.
I suoi pensieri furono bloccati da un continuò bussare e la ragazza urlò con tutta la voce che poteva
-Cosa c’è?
-Un ragazzo si è intrufolato mi lady …
Sussurrò terrorizzato l’uomo.
-Chi è?
-Non lo sappiamo, sappiamo solo che è entrato in cucina è ha rubato 5 anatre a rosto, 3 scodelle di patate, 8 cosce di pollo!
-Qua non c’è nessuno, andatevene.
Sibilò la ragazza con la voce più spaventosa che potesse usare, e capì che il suo intento era andato a buon fine quando sentì dei passi, molto veloci, allontanarsi sempre di più.
La rossa si girò verso lo straniero, ma imprevedibilmente gli cadde sulle ginocchia a peso morto.
Si dovette tappare la bocca per non urlare.
-Mh? No ma mi prendi in giro?
Disse vedendo il corpo del ragazzo ormai in balia delle braccia di  Morfeo, mentre si rannicchiava abbracciando la vita della ragazza.
“Ma io non sono un cuscino”
Piagnucolò mentalmente.
Si riprese subito e iniziò a scrutarlo meglio vedendo che ha coprire il volto c’era un enorme cappello arancione, e che più torace era … nudo?
La ragazza arrossi di colpo coprendosi gli occhi color neve dalla vergogna.
L’oscurità della notte giocò a favore dello sconosciuto non facendo capire cosa ben indossasse, o se aveva segni particolari.
L’unico motivo per il quale aveva capito del torso nudo era perché aveva sfiorato la sua schiena.
-Akane, stà tranquilla e respira, respira hai solo un ragazzo mezzo nudo, e forse non solo, nel tuo letto che ti abbraccia. Grazie kami che mi hai ricordato prima di chiudere la porta.-
Sussurrò Akane che ormai poteva confondersi con i suoi capelli, m subito l’imbarazzo lascio il posto alla curiosità.
“Chissà chi è … è molto bello … magari è un pirata! Però sui miei libri non si parla di bei pirati, oppure di pirati simpatici e gentili … magari è un principe, però dal suo abbigliamento …”
Si addormentò con quegli interrogativi, povera ragazza.
Non sapeva che il mondo non era così.
Che molte volte dietro a un principe si nasconde un animo da pirata, e dietro a un pirata un animo da principe.


angolo autrice
aggiornato! non ci posso credere c'è l'ho fatta!
chi sarà mai questo bel pirata a torso nudo? ehehheeheh.
sarà il suo salvatore o la sua rovina?
un grazie speciale a colore che hanno recensito, e messo la storia nelle preferite/ricordate/da recensire.
grazie infinite!
quello che ho usato è veramente greco, preso da google traduttore quindi pietà se non è giusto.
  • i̱ aió̱nia omorfiá= La bellezza eterna
  • aió̱nia = eterni
   
 
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