Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: Julietds    07/07/2015    1 recensioni
L'adrenalina scorre sempre più veloce nelle vene, la testa ti pulsa e il sangue nelle orecchie le rende bollenti. Per un secondo ci pensi: vorresti scappare e fare finta di niente ma no, sei arrivato fino a qui e hai qualcosa da offrire e vuoi darlo in pasto alla folla perché è il tuo meglio e il meglio non merita di rimanere in soffitta a marcire.
Ci sei tu e ci sono loro e soprattutto c'è lei, appesa al tuo collo, tra poco sotto le tue dita.
Genere: Introspettivo, Poesia, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Cinque.


La tensione si fa palpabile. Ti sudano le mani, la mente cerca di ricordare tutti gli accordi ma è lontana anni luce e le dita ti tremano.
Andrà tutto uno schifo, te lo senti già.


Quattro.


Cerchi di non pensarci, conti le persone che come te sono dei blocchi di ghiaccio poi mandi tutto a ramengo, ti avvicini al palco, sbirci per vedere quanta gente è venuta a vedere te, la tua band, a sentire la tua musica, a darci dentro con te.


Tre.


Sposti il tuo peso da un piede all'altro poi inizi a fare avanti e indietro cercando di scacciare quella sensazione fastidiosa alla bocca dello stomaco che però non accenna a rilasciare il tuo corpo tremante.


Due.


L'adrenalina scorre sempre più veloce nelle vene, la testa ti pulsa e il sangue nelle orecchie le rende bollenti. Per un secondo ci pensi: vorresti scappare e fare finta di niente ma no, sei arrivato fino a qui e hai qualcosa da offrire e vuoi darlo in pasto alla folla perché è il tuo meglio e il tuo meglio non merita di rimanere in soffitta a marcire.
Ci sei tu, ci sono loro e soprattutto c'è lei, appesa al tuo collo, tra poco sotto le tue dita.


Uno.


Il suono si fa come ovattato mentre compi quell'unico passo in avanti che ti divide da una dimensione che si stacca dalla quotidianità; è un luogo senza tempo e coordinate geografiche, un luogo in cui la persona che eri fino a due secondi prima non può entrare perché dal momento che entri in contatto con la tua musica tutto cambia. Ogni stupido suono, fosse anche la gracchiante voce degli amplificatori, il suono metallico prodotto dalle corde... tutto è fantastico, tutto è sovraumano.


Zero.


Zero.
Ho detto zero.

Zero, il vuoto.


Perché tutto, dopo, è niente.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: Julietds