Quanto tempo avrò trascorso
sognando di sfiorare le stelle ed i pianeti?
Sembra non esserci mai stato un prima.
Ho levitato per nove anni e mezzo,
ho osservato il suolo farsi più distante,
e già era l'Universo riflesso nel mio iride
Ancora ricordo la partenza del mio viaggio,
la rivedo ed ho le lacrime agli occhi
Ho levato gli ormeggi, alzato le mie vele dorate
verso l'eternità di un mare oscuro e sterminato
Una nave diretta verso un'Isola nel vuoto,
poi soltanto l'infinito.
Non vi è solitudine neppure in mezzo al nulla
che accarezzo nel mio viaggio: sono tutto ciò che è
Non basterebbero mille unità astronomiche
per separarmi dalla vita, né spegnendomi
terminerà la mia silente traversata
Io ho visto la Bellezza e mai conoscerò la morte
Non omnis moriar.