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Autore: White Queen of Asgard    08/07/2015    2 recensioni
Ormai per i quattro ragazzi tutto era tornato alla normalità.
La solita vita di sempre: università casa, casa università.
Quelle tre ragazze avevano dato una piccola svolta alla loro vita e quell'incidente li aveva cambiati ulteriormente.
Ma, come disse Roger, quello era "solamente l'inizio" e il tutto deve ancora accadere.
* * * * * * * * * *
Seguito di You Don't Need Nobody Else But Me
Genere: Commedia, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Brian May, Freddie Mercury, John Deacon, Roger Taylor
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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05) I LOVE YOU, THAT'S ALL I WANT TO SAY. UNTIL I FIND A WAY I WILL SAY THE ONLY WORDS I KNOW THAT YOU'LL UNDERSTAND
12-18/02/73

Freddie suonò il campanello ma nessuno rispose, così cominciò a bussare con tutta forza poiché con il vento che c'era non era un granché starsene fuori casa.
Non appena la ragazza aprì la porta l'altro si fiondò in casa.
"Ma che diavolo-"
"Scusa, cara mia, ma fuori c'è un po' si vento. Solo un po'" disse il ragazzo tutto trafelato.
"...Mi perdoni se non mi ricordo il tuo nome?" chiese lei con uno sguardo confuso. 
"Si, ti perdono. Anche 
perché mi sono lanciato in casa tua senza dire niente. Comunque, sono Freddie. Tu sei Roberta, giusto?" 
"Si, giusto. Però-"
"Roby"
"Esatto, Freddie" rispose ridendo "ma con questo vento sei venuto fin qui? E senza un cappello né niente?"
"Il cappello lo avevo, o almeno... lo avevo appena uscito di casa"
"E che fine ha fatto?"
"È volato via" rispose ridendo. 
"Ah ecco. Vuoi qualcosa da bere?"
"Un the ci starebbe, se non ti dispiace"
"Ma figurati" rispose alzandosi e andando in cucina "ma come mai sei venuto qui?"
"Be', John è il mio migliore amico, mi assicuro che stia in buona compagnia" rispose sorridendo.
"Ah, a proposito... dato che John è il tuo migliore amico credo ti dica tutto, giusto?"
"Si, è così. Che vuoi sapere, tesoro?" chiese avendo già capito l'intenzione della ragazza.
"Arrossisce sempre così tanto quando conosce delle ragazze?" Rise tornando in cucina.
"Si, abbastanza. Ma il punto è che con te non arrossisce più"
"Il che vuol dire...?"
"Gli piaci, tesoro. Si vede, dai"
"Effettivamente si vede. Volevo solo esserne sicura prima di illudermi, sai" rispose sorridendo.
Recuperò il the e tornò in salotto.
"E tu che ne pensi di John?" chiese il ragazzo versando zucchero nella tazza.
"Be', ecco..." Arrossì fermandosi di versare il the.
"Ti piace?" 
Roberta non rispose ma si fece capire con lo sguardo.
"Lo sapevo! Io so tutto, cara mia" rispose ridendo.
"Ma ora non è che vai a spifferare tutto come mi hai detto ciò che pensava John, vero?" chiese preoccupata.
Freddie bevve un altro sorso di the e poi rispose.
"Non lo faccio, fidati. Te l'ho detto solo perché sapevo che John non l'avrebbe mai fatto"
"Io mi fido, eh"
"Sono felice che John abbia trovato una come te, sai?"
"Be'... grazie" rispose sorridendo.
"Ma tu non provare ad andartene che poi quel poveretto si deprime" scherzò ridendo, nonostante non fosse del tutto finto.
"Prometto"
Finirono di bere e continuarono a parlare finché Freddie non vide il giradischi.
"Uh, che hai?" chiese inutilmente dato che si mise subito a frugare fra i dischi.
"Dov'è Hendrix? Perché non c'è Hendrix? Dove hai mes-"
"È qua Hendrix!" Rise e gli indicò l'unico disco che aveva saltato. 
"Are You Experienced. Ottimo album" disse inserendolo nel giradischi.
Ascoltarono tutto il lato A.
"Io potrei anche andare se non ti dispiace, tesoro" disse Freddie.
"Vada pure" rispose ridendo "comunque, grazie per avermi fatto sapere di John"
"Di niente. Alla fine... ho aiutato lui" fece una piccola pausa ma poi riprese "vado che se mi dovesse vedere qua mi odierebbe per sempre"

* * * * * * * * * *

"Geo! Georgia!" urlò il riccio con voce strozzata, dato che, essendo le sette di mattina, urlare non sarebbe stata la cosa migliore da fare.
Cominciò a bussare alla porta della ragazza premendo il campanello in continuazione.
"Georgia Medwall! Devo darle una notizia!"
"Dai, ma che diavolo. Apri sta porta!" si lamentò continuando a bussare.
A causa del rumore provocato dai suoi pugni sulla porta non riuscì a sentire il rumore di questa che si aprì e rischiò di tirare un pugno in pieno viso a Georgia.
La ragazza cominciò a fissarlo strizzando gli occhi sia per la luce del lampione piazzato proprio sopra alla porta di casa sua, sia per il fatto che l'aveva svegliata a quell'ora di domenica.
Rimasero in silenzio per qualche secondo.
"Ora tu spiegami. Spiegami cosa diavolo ti passa per il cervello per portarti a svegliarmi urlando come un dannato alle sette di mattina di domenica" disse la ragazza abbastanza innervosita "e per tua fortuna non mi hai colpito" continuò avvicinandoglisi e puntandogli un dito addosso "anche perché dal rumore che stavi facendo sembrava stessi picchiando abbastanza forte"
"S-Scusami, se vuoi ti lascio dormire" rispose il riccio con una faccia da cane bastonato.
"Nah, vieni dentro che fa freddo"
Lo fece entrare in casa, ma Brian continuò a fissarla come se lo avesse minacciato di morte.
"Ma che hai? Ti ho spaventato?" chiese lanciandosi sul divano.
"Si, devo dire che urlandomi contro mi hai spaventato abbastanza"
"Scusa, è che sono stanca. Ma cosa di così importante ti ha portato a svegliarmi?"
"John"
"John è così importante da farmi svegliarmi alle sette di mattina?" Dopo aver fatto questa domanda stette per un attimo in silenzio ma poi si rese conto di quello che aveva detto "aspetta, non fraintendere. Non sto dicendo che John non sia importante"
"Vuoi sapere cosa c'è o no?"
"Si, dai sbrigati"
"John ha la ragazza"
"Come scusa?" A questa domanda finalmente riuscì ad aprire del tutto gli occhi.
"Cioè, non proprio. Ha incontrato una ma Freddie mi ha detto che secondo lui c'è qualcosa in più"
"Freddie riesce sempre a capire tutto. Ancora non capisco come sia possibile. Comunque, tu l'hai vista?" 
"Si, l'altro giorno. John l'ha portata a casa di Freddie. C'eravamo anche io e Roger.  Non so che impressione abbia avuto di noi due. Io stavo morendo di fame e sono arrivato a parlare da solo perché non sapevo se bere the o caffè, mentre Roger era sverso sul divano. Credo avesse bevuto la sera prima"
"Ma quando l'hai vista scusa?"
"Era... sabato scorso"
Ci fu un attimo di silenzio.
"E tu sei venuto qua alle sette di oggi. Hai avuto una settimana in cui avresti potuto venire qua, ma no! Tu devi venire oggi" disse guardandolo peggio che mai.
"Dai, ti ho già chiesto scusa!"
"...mi fai morire quando hai quella faccia" Cominciò a ridere prendendo il necessario per fare colazione.
"Hai già mangiato?"
"No, mi sono svegliato e sono venuto qua"
"Proprio la prima cosa da fare oggi era 'svegliare Geo alle sette di mattina e tentare di tirarle un pugno bussando alla porta'" disse cominciando a prenderci gusto nel far sentire in colpa Brian "dai, vieni a mangiare qualcosa"
"Non capisco se hai sbalzi d'umore o se stai facendo di tutto pur di farmi sentire in colpa"
"Direi la seconda" rispose avvicinandosi al riccio "ma dai, lo sai che ti voglio bene. È solo per divertirmi, non per cattiveria" Lo abbracciò.
"Tu sei strana, ragazza mia" rispose ridendo e ricambiò l'abbraccio.
"Vuoi mangiare o no? Io ho fame"
Fecero colazione ascoltando dischi e dovendosi alzare ogni volta per cambiare lato.
"Guarda, ti ho anche fatto beccare l'alba" fece notare Brian indicando la finestra.
"Con questo ti perdono, dai"
Rimasero a guardare fuori dalla finestra sulle note della tranquilla Always On my Mind del loro amato Elvis.
"Ma com'è questa ragazza? Di aspetto intendo. Ah, e come si chiama?" chiese Georgia.
"Si chiama Roberta. È alta circa come te, forse un po' più bassa. Ha occhi verdi e capelli castani e corti"
"Be' sembra carina"
"Si, si lo è"
"Che vorresti dire?"
"Cioè, no... aspetta. Nel senso che-" Si ritrovò la ragazza attaccata alle labbra prima che potesse finire di parlare. 
"Ho capito, ma sta zitto un po'" disse ridendo.
"Non credo ti sopporterò ancora per molto"
Brian la abbracciò. Rimasero lì a guardare l'alba finché Brian non decise di tornare a casa.
"Vado che devo recuperare Roger. Mi ha invitato al cinema"
"Come una coppietta felice" aggiunse ridendo. 
"Si, esatto. Dai, vado"
Si salutarono e non appena il riccio uscì, Georgia si lanciò sul divano ricominciando a dormire.

* * * * * * * * * *

Dopo il cinema, il riccio decise di fare un salto da Freddie per eventuali novità sulla nuova coppia.
"Be', tesoro? Cosa di così importante ti ha portato qui a casa mia?" chiese Freddie dopo averlo fatto entrare in casa.
"Be', ecco... sai se sia successo altro fra John e Roberta?" chiese sedendosi sul divano.
"Be'..." Si sedette anch'esso sul divano "l'altro giorno sono andato a casa di Roby e ho scoperto che lei ricambia i sentimenti di John. Ma non dirle che te l'ho detto perché non avrei dovuto, tesoro"
"Oh, sono felice per John" rispose sorridendo "comunque, non le dirò nulla. Sai che sto sempre muto su ste cose"
"Tranquillo, mi fido" gli appoggiò la mano sulla spalla "anche perché poi la colpa verrebbe rivolta su di me" sospirò sorridendo.
"Nah, non preoccuparti" rispose ricambiando il sorriso "ah, ha detto qualcosa su me e Roger?"
"Mi pare di no, se la memoria non mi inganna. Intanto che siamo qua, desideri un the?" chiese dirigendosi in cucina.
"Si, grazie" rispose seguendo Freddie con l'intento di aiutarlo.
"No no no, mio caro. Riaccomodati pure sul divano, faccio io" Lo spinse via e gli fece l'occhiolino per poi ritornare in cucina.
"Oh, va bene" rispose risedendosi. 
"Ma comunque, come mai ti interessi tanto alla storia tra Roby e John?" disse alzando leggermente la voce, dato che si trovavano in due stanze differenti.
"Niente, solo curiosità. E poi rendiamoci conto che finalmente John ha una ragazza!" Rise e mise sul giradischi un disco pescato a caso fra gli altri.
Freddie si fermò dal preparare il the e guardò il riccio posare il disco.
"Spero per te che sia Hendrix" rise posando la confezione di bustine nell'apposito scaffale.
"Ah, emm... non lo so, aspetta" Guardò il nome sul disco "è Buddy Holly. Ti va bene lo stesso?"
"Per questa volta chiudo un occhio. Faccia pure partire la musica"
"Se non ti piace perché l'hai comprato, scusa?" chiese ridendo "comunque, la ringrazio per il permesso signore" rispose poggiando delicatamente la puntina sul vinile.
"Ma tornando a John. Quel povero ragazzo lo sottovalutiamo troppo. È pur sempre una persona normale. Chi non trova almeno una volta l'amore della propria vita?!"
"Si, hai ragione. Da come ne stiamo parlando sembra che consideriamo impossibile il fatto che abbia una ragazza" disse ridendo.
"Già. Dovremmo prendere questa storia più...  'tranquillamente', ecco" Prese delicatamente le tazzine del the e camminò lentamente verso la sala.
"Et voilà!" le posò sul tavolino situato davanti al divano.
"Si, hai rag- aspetta, ma che ho messo, un singolo?" si lamentò notando che non partiva alcuna canzone "...e ho anche sbagliato lato" continuò rendendosi conto di aver messo il lato B per primo.
"Idiota" Gli accarezzò la testa.
"...certo che la mia mano sprofonda nella tua grande chioma riccioluta" Scoppiò in una risata e bevve un sorso della sua tazzina.
"Non toccare i miei capelli! Ce ne metto per farli stare così come sono, sai?" disse risistemandoseli e mettendo finalmente il lato giusto del disco con Crying, Waiting, Hoping.
"Agli ordini, mio caro" Glieli toccò nuovamente ridendo.
"Stai fermo una buona volta!" rispose facendo la sua mossa mortale, nonché conosciuta solo da loro due: la fatale 'presa del polso' (ovvero la presa del polso di Freddie da parte del pollice e dell'indice di Brian e, infine, la stretta di questi).
"BRIAN! BRIAN, MOLLA LA PRESA!" urlò dal dolore, ma continuando comunque a ridere.
La tazza cadde e tutto il thè rimasto si rovesciò sul tappeto. Finalmente il riccio mollò la presa.
"No! Il tappeto nuovo" Si accasciò a terra per sentire quanto fosse bagnato.
"Va be'... si asciugherà. Non mi arrabbio solo perché sei tu" disse colpendogli il braccio.
"Oddio scusa. Devo prendere qualcosa?" chiese disperato.
"No, dammi il tovagliolino" rispose strappandoglielo di mano.
"Mi dispiace"
"Ti ho detto che non mi arrabbio! Non fossi stato tu ti avrei già cacciato di casa"
"Se non fossi stato io perché dovrei essere qua?"
"Non lo so, ma dettagli. Certo però che la tua fottutissima 'presa del polso' fa dannatamente male!" disse guardandosi il polso ancora rosso.
"Si, ma lo sai che che lo faccio solo quando mi infastidisci" rispose cominciando a bere il suo the.
"Ma va! Io non infastidisco nessuno" disse girando la testa dalla parte opposta rispetto a Brian, sapendo di aver detto una cazzata.
Percepiva lo sguardo dell'amico fisso su di lui.
"Certo certo. Questa cosa sarà vera quando uno dei due morirà" Continuò a fissarlo con un mezzo sorriso sulle labbra.
"Non dire cose del genere, sto male solo a pensarci!" Appoggiò la testa sulla mano.
"Scusami scusami" Finalmente finì la sua tazza di the e la porse a Freddie "dato che non devo aiutarti... su forza, lava sta roba"
"Ma che maniere! Comunque, ero già intenzionato a farlo" gliela strappò mano e andò a lavarla.
"Ecco bravo" Rise e si accorse che il cucchiaino era rimasto lì.
"Hai lasciato questo!" urlò sventolandolo per aria.
"Alza il culo e portamelo!" disse con molta grazia e gentilezza.
"E va bene!" Si alzò facendo uno sforzo enorme e, arrivato in cucina, lanciò il cucchiaio nel lavandino.
Freddie sbattè un pugno sul lavandino.
"M'hai spaventato!"
"Ho spaventato Freddie Mercury l'Impavido con un cucchiaino. Rendiamocene conto" Rise mettendo una mano sulla spalla dell'amico, o piuttosto ci si appoggiò.
"Non prendermi per il culo, tesoro" Lo guardò per un secondo per poi continuare il lavaggio.
"Si si certo" rispose non facendo molto caso a ciò che aveva detto l'amico.
Freddie finì di lavare tutto e, guardando l'ora, si ricordò di avere un impegno.
"Senti Brian, io fra poco avrei delle commissioni da fare. Non vorrei buttarti fuori casa ma devo!" disse ridendo e trascinando il riccio per un braccio fino alla porta d'ingresso.
"Grazie per la visita. Ciao ciao tesoro!" aprì la porta, lo buttò fuori e subito la richiuse.
Brian rimase con gli occhi spalancati non avendo capito esattamente cosa fosse successo.
"Grazie, eh! Io me vado a fare il cespuglio vagante per la città! Alla prossima!" urlò ridendo.
"Resterà per sempre un bambino"



Angolo della Queenie:
Spero mi perdoniate per il fatto che abbia caricato un giorno in ritardo XD
Comunque, ringrazio ancora per le recensioni :)
Ci tengo a dire che nell'ultima parte, quella di Freddie e Brian, mi ha aiutato una mia amica (che ringrazio)
Vado e... alla prossima!

  
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