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Autore: NekoRika e Happyaku    18/01/2009    1 recensioni
" E' bello qua sotto! Ma... c'è troppa acqua!"
"CHE CAZZO!!!!" Tobi per la seconda volta fu scaraventato via dalla sua cavalcatura.
Kisame forse era più spaventato dei pesci scappati a nascondersi al suo grido .
Ma cosa diavolo è 'sta cosa!?
" Portami dalla tua famiglia ora!"
"La mia famiglia?" balbettò incredulo. Non era naturalmente possibile.
Che fosse un alieno, un genio del male in vacanza?
Una favola da leggere ai bambini prima di andare a dormire... o qualcosa del genere.
Genere: Parodia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kisame Hoshigaki, Tobi
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Non c'era una volta... (Happyaku) Nato come puro crack.
In origine doveva essere una cosina da niente perché mi serviva solo un testo per poi modificarlo, rendendolo il più fastidioso possibile.
 Progetto che non è stato ancora accantonato, quindi state attenti ,voi!*w*
Ci sono diverse citazioni provenienti da telefilm, libri e giochi di ruolo ( questo secondo NekoRika), vediamo se riuscite a trovarli tutti.
Sinceramente non so come diavolo mi sia uscita una cosa del genere, davvero incomprensibile.
Per il carattere della madre di Kisame, mi sono ispirata alla madre di Leopardi, che davvero era una puritana incredibile, che gioiva della morte degli altri.
Voglio precisare che non era cattiva e che non la rendeva contenta il dolore altrui, ma era solo risultato di una educazione rigida e cieca.
Il "Vecchio" nasce da un film che non ho visto ma solamente sentito. Non mi ricordo il titolo ma c'era questo padre di famiglia che voleva il figlio divenire un pugile mentre il giovane voleva affermarsi nel modo del balletto classico. Idea strampalate ma è questa la fonte^^.
Se non fosse troppo chiaro il perché della scimmia Mimi, basta che riflettiate sul fatto che Mimi è una scimmia femmina e  Tobi è un maschio. Non perché è gay ma solamente perché ha la testa chissà dove, che non la nota.
Ah, l'autrice, sono io, Happyaku e la Beta, NekoRika. Infatti lo stile è un po' diverso.
Credo di essere più prolissa mentre lei scrive più snellamente. Comunque ad ognuno il suo stile, ne?^^ Spero che non sia troppo pesante.

(Rika) Questa volta il merito di quanto scritto va tutto ad Happychan, io ho solo betato^^ Prima di leggere il tutto sarebbe l'ideale guardare questo filmato: Candy Mountain, così quando arrivate alla citazione ve la gustate meglio^o^ Il tono di Tobi dovrebbe essere infatti tale e quale a quello dei due unicorni xD Così potrete comprendere al meglio anche la disperazione di Kisame.. XD Altra precisazione, al storia non è originale, è piuttosto una parodia di uno dei numeri di Hello English, più precisamente della storia all'interno del volume 31. Buona lettura!!^-^



Questa è la storia della scimmia Tobi e dello squalo Kisame.
Vivevano nell'esotico e misterioso Mondo di Naruto, un mondo che non aveva un nome suo a parte quello di un iperteenager biondo.
Nessuno sapeva perché.
Forse perché il cosiddetto teenager era un raccomandato.
Forse il Creatore Masashi Kishimoto, detto il Maestro, non aveva molta voglia di provare a dare un nome proprio a quel pezzo di terra che sostiene i piedini ammantati di chakra dei nostri ninja preferiti.  
E a loro naturalmente non era mai venuto il dubbio.
Comunque.
Su questa terra di Naruto la scimmia Tobi aveva trovato residenza su un albero, sulle spiagge bianche di Kimigakure.
"Ecco Tobi! E' Quassù!"
Nella letteratura contemporanea si è cercato di trovare la causa principe di tale drammatica scelta.
Il surriscaldamento globale aveva inondato tutto fino ad arrivare alla giungla di Konoha?
-Konoha aveva tutti gli assortimenti possibili di alberi-
Il disboscamento massiccio aveva comportato la migrazione di interi ecosistemi?
Il circo Akatsuki lo aveva proiettato in aria grazie al cannone Katsu perché rubava tutti gli snack alla star della comitiva, l'uomo-donna?
A causa del kilometrico ponte boschivo creato da Yamato-faccia-da-incubo perché necessitava di ombra per non rovinarsi la reputazione?
Purtroppo  ancora non è possibile dare una risposta certa, ma l'importante è sapere che Tobi, la scimmia, viveva da nababbo su una spiaggia tropicale magicamente assolata ogni giorno dell'anno Narutese, senza patire fame alcuna.
Nessun sempai che cercava di farlo esplodere con il suo Katsu.
L'altro protagonista di questa favola è lo squalo, anch'esso viveva nelle acque limpide di Kimi.
"Eccomi!Sono quaggiù!"
La scelta di quell'abitato da parte dello Squalo aveva radici molto più tristi.
Spinto dall'irrefrenabile e adrenalinico istinto della riproduzione, lo squalo si era spinto fino ai meandri del suo territorio e lì cercando ciecamente per una compagna si era perso, tra una foresta di magnolie.
Aveva tentato diverse volte di ritrovare la strada di casa, seguendo una volta una branco di pesciolini gialli, ma senza risultato.
Dopo essere scampato per una pinna dall'investimento di un ancora di quattro tonnellate, aveva deciso di rimanere dov'era.
La sua vita era importante, che la Natura cambiasse e le Femmine cercassero lui!
In ogni caso non si sentiva solo, c'era la scimmietta Tobi, un esserino strano che ogni giorno si dondolava e saltava da un ramo all'altro, cantando. Felice.

" La foreste è verde,
gli alberi sono alti.
Tobi salta sui rami
grandi e piccoli.
Tobi si  lancia e si dondola
e non cade mai!
Tobi  è la scimmia più felice al mondo! "

Tralasciando il fatto che bisogna essere orgogliosi di quello che si fa, però Tobi non faceva altro.
Ogni giorno coglieva ananas, noci di cocco e banane nel mercato vicino
" Mmmmh.... Mi piace."
Naturalmente i locali avevano cercato di mettere fine a questa incredibile fuga di frutta, ma la scimmia Tobi era incredibilmente lesta e furba.
Aveva messo nel sacco quattro accalappiatori, due cacciatori e ignorato la scimmietta Mimi.

Tobi è un bravo ragazzo. Tobi è un mandrellino -un piccolo mandrellone-. E anche un birichino.

Infatti, una volta consumata la refurtiva su uno dei rami più alti del suo albero deluxe, lanciava gli avanzi in acqua, deturpando il fievole limite ecologico dell'ecosistema marittimo.
Naturalmente cantando.

" Bucce e pezzi,
con un splash splash,
vanno a fondo
in un flash flash "

Le bucce e i pezzi colpirono la superficie dell'acqua e... la testa dello squalo Kisame!
Ahi!
" Ehi!" esclamò sorpreso "Ananas e noci di cocco!Bucce di banana!" fissò le bucce lentamente inabissarsi nelle profondità.
Almeno fosse stato uno scoiattolo.
"Cosa significa questo?" si chiese perplesso lo squalo Kisame.
Come buona parte degli scienziati ormai sostiene da tempo, gli ormoni inappagati rincitrulliscono irrimediabilmente la vittima.
Ormai incuriosito nuotò verso la riva e vide la Scimmia.
Riconosciutola subito come colpevole del misfatto, le gridò con toni profondi.
" Ehi! Mi stai colpendo la testa!"

" Io sono lo Squalo,
 non un'allodola!
Io mordo e mordo e mordo. 
e abbaio! Così non dimenticare e non dubitare mai.
Apri bene gli occhi! Sta' attenta!
Io mordo e mordo e mordo
e abbaio! Non sono un'allodola!
Io sono lo Squalo! "

Era davvero soddisfatto. Era ormai da tempo che ci stava pensando e ripensando, e finalmente era riuscito a mettere in pratica la sua ambizione più grande.
Fin da piccolo aveva voluto diventare un pesciolino canterino, come quelli rosso e oro e le pinne lunghe e colori sgargianti.
Sua padre non aveva presa bene l'idea.
Per sua madre quelli erano della gente buona-a-nulla.
Invece ora, alla loro faccia!
Anche se il ritornello era stato abbastanza caustico era riuscito a creare un capolavoro!
Kisame fu un po' deluso dalla risposta schietta della Scimmia.
Neanche un attimo di esitazione di fronte a tale beltà?

" Mi dispiace, Squalo! Davvero! Non volevo farti del male! Davvero-Davvero!"
"Ehm, come se uno scricciolo come te mi potesse ferire!" Riuscì a interrompere il nuovo fiotto di scuse da parte della scimmia.
Un altro davvero lo avrebbe ammazzato.
"Si... Certo... Sei una scimmia buona!"
Non lo avesse mai detto!
"Si! Si! Tobi è una buona scimmia! Tobi è un bravo ragazzo!!" si bloccò colto da un idea folgorante, si portò le mani alla bocca come se avesse paura che gli potesse scappargli dalle labbra.
Sulle guance gonfie per il fiato trattenuto, svettava un occhietto lucido ed eccitato.
"Si! Tobi vuole che Kisame sia suo amico! Si! Suo amico!!!"
Oh, mio Dio.
" Potremmo andare alla ricerca della Candy Mountain, si,Candy Mountain , Kisame! Un mondo di dolci, gioie e dolcezze e..."
"BASTA!" Sarebbe impazzito " Non voglio andare a 'sta Candy qualcosa!"
Tobi si calò dal ramo rimanendo penzolante con la coda. Era a pochi centimetri dalla faccia appuntita di Kisame e lo fissava con l'occhietto lucido per le lacrime e il ditino in bocca come a trattenerne i singhiozzi.
Faceva davvero paura.
" Ahem... sono allergico agli zuccheri" mormorò allontanandosi di qualche centimetro dalla scimmia.
"Allora, va bene! Tobi non se l'è presa, perché Tobi è un bravo ragazzo!"  
Alquanto lunatico.
"Però anche se Tobi è una brava scimmia Kisame si deve far perdonare. Tobi voleva davvero, davvero, davv..."
Ecco che riniziava con i davvero.
"...ro andare alla Candy Mountain"
"Allora che vuoi?" chiese stancamente. La prossima volta se le mangerà le bucce.
"Portami in groppa!"
"COSA!? Mi hai preso per un-un cavalluccio di mare!" urlò adirato scuotendo la potente pinna.
Un cavalluccio di mare, IO?! Paragonato a quelle infime creature lingua-lunga!?
"Ti pregotipregotipregotipregotipregotipregotipregotipregotipregotipregotipr...."
"VA BENE!!! Non ho mai incontrata una scimmia scocciatrice come te."
"Siiiiii!!" ancora strillante la scimmia Tobi balzò senza preavviso sulla groppa dello squalo, che sbuffò per l'impatto.
"Verso il mareeee!!!"
"Frena i cavalli. Se avessi potuto sarei già tornato a casa mia, non venirmi a dire che sai la strada."
" Tzè Tzè. Mai sottostimare le abilità intrinseche delle scimmie"
"Non mi dire."
" Tutta a dritaaa!!!"
"Devi proprio strillare!?"
" Sennò non si crea l'umore adatto!"
In cosa si era invischiato?

La scimmia Tobi si stava davvero divertendo.
Finalmente poteva depennare dalla sua lista cavalcare uno squalo.
Le piccole onde gli accarezzavano i piedi e i movimenti sinuosi dello squalo Kisame conciliavano a una calma interiore mai sperimentata prima.
Kisame addirittura era quasi riuscito a dimenticare il leggero peso che aveva sulla schiena.
Tutto era pace, completamente in sintonia con la natura.
"Ne... come è la tua famiglia!?". La voce energica di Tobi ruppe facilmente il silenzio.
" Perché lo vuoi sapere?" sospirò Kisame. Quella scimmia davvero era il figlio del diavolo.
" Così."
"Ah"
Kisame aspettò con ansia la fine di di quei pochi momenti, secondi prima della tempesta.
" Siamo amici ,no?"
" Si..." rispose insicuro lo squalo.
" Allora, voglio conoscere la tua famiglia!"
"COSA!"
Quella scimmia non era solo una scocciatura ma anche una demente.
Tobi si rimise in posizione dopo essere stato catapultato più avanti per la brusca fermata dello squalo.
" Si, che c'è di male?"
" Senti, te lo dirò chiaramente. Tu sei una scimmia e le scimmie non sanno respirare sott'acqua"
"Aaahhh, sei proprio una squalo stupidino. Anche se sei carino a preoccuparti" dette degli schiaffetti affettuosi sul dorso dello squalo
" Come ho detto, mai sottostimare le abilità intrinseche di una scimmia. Un giorno raggiungeremo la Luna, sai?"
Va bene, ringhiò Kisame. Se voleva morire che si accomodasse pure.
Con un potente colpo di coda, si immerse nelle profondità marine.

Ormai stava scendendo per diversi metri, l'acqua stava diventando più tetra e fredda anche se ancora erano presenti una moltitudine di pesci multicolori e di tutte le forme.
" E' bello qua sotto! Ma... c'è troppa acqua!"
"CHE CAZZO!!!!" Tobi per la seconda volta fu scaraventato via dalla sua cavalcatura.Kisame forse era più spaventato dei pesci scappati a nascondersi al suo grido .
Ma cosa diavolo è 'sta cosa!?
" Portami dalla tua famiglia ora!"
"La mia famiglia?" balbettò incredulo. Non era naturalmente possibile. Che fosse un alieno, un genio del male in vacanza?
" Si! Sono felice che sei amico di Tobi. Anche la tua famiglia sarà felice!"
Kisame ancora sbalordito non poté che non rispondere ai colpetti ai fianchi di Tobi, che lo stava spronando. Come un cavallo.

Kisame era sorpreso, non credeva che a trenta anni suonati sarebbe tornato a casa dei suoi genitori.
Aveva sperato che questo momento non sarebbe mai arrivato.
La sua casa era una comunissima villetta anni '90 del mare.
Molti squali avevano preferito trovare abitazione tra le rovine di una nave naufragata o un galeotto olandese luccicante d'oro.
Questo era stato uno dei suoi sogni, ma naturalmente sua madre non era stata daccordo.
Era un covo di deviati, senza speranza di un futuro e schiavi dei loro vizi, diceva.
Alla fine i suoi si erano accontentati di una carcassa di un van della Ford, finito lì chissà come.
I suoi genitori non erano, per così dire, dei grandi modelli di paternità.
" Mia madre è una puritana esagerata, ha preso tutto da zia Olga e non parlare mai con mio padre di spettacolo"
 Era da un po' che avevano ritardato l'andatura e Tobi si stava un po' annoiato di star a sentire Kisame raccontargli della sua vita.
"...e sopratutto!" una pausa di enfatizzazione " Non parlare di canto. Capito!?"
" Si, si"
" Guarda che è una cosa importante"
" Va bene Tobi ha capito! Mica è scemo!"
Ho qualche dubbio a proposito.
Girato l'angolo della grossa alga mangiapesci, fu facilmente localizzabile uno struttura metallica con ancora attaccato qualche crosta di colore che verniciava le portiere vuote.
Al contrario dello spazio vicino, mancava la gioviale vitalità dei piccoli pesci colorati che popolavano quelle acque.
Era un grigiume.
Casa dolce casa.
"Kisamuuucciiuuuuuuo"
"Di sicuro questa è tua madre"
Un squalo di dimensioni colossali di avvicinò ballonzolando tra le alghe alte. Aveva l'espressione tirata ma sorridente, come se avesse usato quei muscoli poco.
"Kisamuccio! Da quanto tempo!Credevo che ti fossi dimenticato di noi!"
"No, mamm..."
" Ti sei ricordato di lavarti ogni giorno i denti? Lo sapevi che i vicini Sharptooth hanno perso il loro figlio, fortunata quella creatura che ora è nelle mani del Grande Creatore!"
"Mamma" cercò di ammonirla. Non gli piacevano quei discorsi.
"MA chi è questo peloso giovanotto che ti porti appresso?"
"L'ho incontrato in superf..."
"Salve! Tobi si chiama Tobi. Tobi è il cavaliere che ha riportato alla dama il suo bambino disperso"
Stava facendo il lecchino? Kisame pensò sconcertato.
" Oh, oh" rise sonoramente lo squalo femmina "Che giovanotto simpatico. Kisame fallo accomodare dentro"
Lo squalo non poté che obbedire e seguì la madre che placidamente conversava con la scimmia.
"Lo sa come sono fatti questi giovani. Troppi grilli per la testa. Femmine di qua, femmine di là. Per fortuna il mio Kisamuccio non ha fortuna con le ragazze, sia lodato il Cielo!"
"Mamma!"

Tobi si accomodò su un sedile di cuoio mangiucchiato, era davvero felice di poter incontrare quella famiglia. Si stava divertendo tanto ad ascoltare il passato vergognoso del piccolo Kisame.
A quanto pare mettere tardi i dentini gli aveva fatto guadagnare un soprannome interessante...
"Gengive bianche Kisame, è davvero un grazioso soprannome Signora"
"Lo credo anch'io! Quando l'ho sentito per la prima volta ho pianto dalla felicità. Il mio Kisamuccio che non conosceva le illusioni della felicità delle cose vane, mi riempì di gioia"
Il cosiddetto Gengive Bianche era afflosciato sul tettuccio sventrato della macchina, il suo unico segno di vita erano i periodici ringhi sommessi.
"Se a Tobi è permesso domandare una cosa. Il Signore dove è?"
"Oh, è un duro lavoratore, dovrebbe arrivare con la cena tra poco. Vuole sapere di quando Kisame provò a corteggiare la prima ragazza? Le scrisse una poesia, sa?"
"Davvero?"
Non ancora con quella storia della poesia!
Un ruggito fece tremare la carcassa dell'auto.
"Oh, che tempismo!"
Ecco il suo Vecchio. Per la prima volta era felice di rivederlo.
Numerose cicatrici percorrevano come una intricate rete la pelle tirata sul corpo muscoloso. Il muso era storto risultato di una delle numerose baruffe a cui aveva preso parte.
E a quanto pare ancora partecipava al suo sport preferito, Sputa più denti Bob!.
Infatti Kisame era sicuro che suo padre avesse fatto sputare il doppio dei denti che gli mancavano al malcapitato di turno.
"Donna sono a casa!"
"Bentornato, caro! Oggi abbiamo visite! Un galante giovanotto e pure nostro figlio"
Naturalmente sono il meno importante.
"Galante giovanotto? Chi è questo damerino? Che lo raddrizzo io!"
Ora  si che le cose stavano migliorando. Kisame stava già pregustando un massacro di sangue.
"Buongiorno, Signore! Tobi è qui con il piacere di conoscerla!"
Il vecchio squalo fissò la fonte della voce squillante.
La scimmia strizzò l'occhio.
Si, ecco il momento!
Tobi concentrò tutte le sue forze in uno sguardo inceneritore. Non avrebbe perso!
Anche se sott'acqua poteva sentire il sudore scendergli dalla fronte. Era un degno avversario, quello squalo, forgiato dal fuoco di mille battaglia.
Un attimo. Qualcosa si ruppe.
Le lamiere metalliche vibrarono leggermente tale era la forza di quella risata roca che come piccoli tsunami fendevano l'acqua circostante.
Kisame si afflosciò ancora una volta con un lamento.
Non.Era.Possibile. Il suo Vecchio che rideva!
"Sei un tipo apposto! Ho sempre avuto un certo rispetto per la gente con il pelo. Figlio mio impara da questo soldo di cacio!"
Tobi era troppo contento per rispondere, voleva cantare dalla contentezza!
Kisame lo fissò per un secondo. Un ghignò diabolico si dipinse sul suo volto.
Nuotò distrattamente vicino alla scimmia intenta a guardare i due coniugi mentre discutevano sulla cena, che il maschio aveva portato a casa.
"Tobi come ti sembra la mia famiglia?"
"Sono tutti molto simpatici e gentili"
"Davvero. E sai cosa potrebbero farli ancora più felici?"
Tobi scosse vigorosamente la testa.
Lo squalo si avvicinò ancora di più.
" Una canzone" gli bisbigliò nell'orecchio teso.
"Ma non avevi detto che non dovevo assolutamente cant.?"
"Sssh! O rovinerai la sorpresa! In realtà volevo cantare io perché ai miei piace tanto, ma visto che sei mio amico, ti concedo l'onore"
"Davvero?" Annuì solo una volta.
"Grazie!"
"Il piacere è mio!" replicò diabolico prima di allontanarsi a distanza di sicurezza.
"Scusatemi, Tobi vorrebbe mostrarvi una cosa" attirò l'attenzione dei due squali anziani "Poiché oggi è per Tobi un giorno molto importante, vuole condividere la sua gioia con tutti voi"
La Scimmia aspettò che l'attenzione fosse totalmente concentrata su di lui.
And the show begins.

" Filastrocca in alto mare
quanti pesci puoi portare?
Cinque tonni, tre sardine,
quattro triglie piccoline,
uno squalo e una balena
sette orate e una murenaaaaaa. "

Kisame stava per morire, non sarebbe riuscito più a trattenere le risate. Aveva le labbra sigillate tra i denti e di sicuro il viso paonazzo per lo sforzo.
Era un imbecille!
Sua madre aveva perso tutto il colore del viso e sembrava sul punto di svenire. Tutto l'incontrario del marito, che era più rosso di un pomodoro di mare.
Tobi li guardava perplesso. Quello era il pezzo meglio del suo repertorio. Perché una reazione simile?
"Tobi, un consiglio d'amico..." la scimmia si girò ad ascoltare la voce strozzata di Kisame.
"...SCAPPA!!!!"
 Reagendo solo di impulso mancò solo di un pelo il morso assassino del vecchio squalo che strappò dal suo vano il povero sedile.
Non ebbe tempo neanche di gustarsi la scena che Kisame vide saettare verso la superficie la scimmia che con le braccia disegnava dei vortici di potenza con il suo vecchio alle calcagna.
Intanto sua madre si era accasciata con un gridolino disperato sul cofano del van.

Dolce vendetta.




 








 









  
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