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Autore: Linda1990    08/07/2015    2 recensioni
"Io sono nata per combattere e la mia casa è il campo da battaglia, il resto sono solo menzogne e distrazioni.
Eppure per un attimo... ho sentito qualcosa." - (Fan fiction post FIN)
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Gabrielle, Xena
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Non appena le loro labbra si toccarono, l'amazzone si sentì attraversare da quel fuoco che solo la guerriera di Amphipolis riusciva ad accenderle dentro.
Il desiderio di lei, di averla lì e subito, divampò in ogni angolo del suo corpo ma in quel momento, sarebbe stato davvero troppo sperare di essere ricambiata con la stessa intensità.
Quando si conobbero, Xena era ancora prigioniera di se stessa e di quel passato turbolento che l'aveva segnata irrimediabilmente. Gli anni trascorsi come warlord, avevano infatti lasciato in lei numerose cicatrici, ferite sanguinanti che forse mai si sarebbero chiuse definitivamente e questo l'aveva portata ad isolarsi, allontanando le persone al punto da diventare impenetrabile... o quasi.
Sì, perché nessuno avrebbe mai scommesso un solo dinaro sulla fanciulla di Potidaea che la mora salvò evitandole una vita di schiavitù. Eppure lei, con il suo entusiasmo e la sua ostinazione, non solo riuscì a seguirla in giro per il mondo ma soprattutto ne ruppe la corazza.
Dapprima la spaccatura che si venne a creare era piccola se non addirittura impercettibile ma con il trascorrere del tempo e il legame tra le due che andava via via a rafforzarsi, essa finì con l'allargarsi a tal punto che ogni barriera tra di loro crolló definitivamente, portandole ad essere amiche prima ed amanti poi.
Per la combattente trace, affrontare dei cannibali o le Valchirie risultava tuttora più semplice che esprimere a parole i suoi sentimenti ma il bardo che la conosceva bene, riusciva a vedere l'amore che la sua compagna nutriva per lei, in ogni gesto o attenzione che le rivolgeva.
La guerriera non era il tipo di persona che scriveva poemi o che dichiarava apertamente ciò che si celava nel suo cuore; piuttosto era colei che attizzava il fuoco in piena notte per non farle sentire freddo, che le porgeva l'ultimo pezzo di formaggio per placare il suo stomaco brontolone oppure che le si parava davanti per proteggerla durante un combattimento.
In alcuni frangenti però, riusciva a superare la sua naturale riservatezza e l'imbarazzo che le procura il mostrarsi dolce e stupiva Gabrielle con dichiarazioni che avrebbero sciolto anche l'animo più duro e freddo.

"Quando scavo nel profondo di me e faccio cose di cui non sono capace, è per te. Non l'hai ancora capito?"

Ogni volta che la Xena si esponeva così, la poetessa non solo si innamorava ancora di più ma veniva colta di sorpresa non aspettandosi uno slancio del genere da parte della sua amata.
Il destino però si sa, non manca di ironia e in quel momento aveva capovolto la situazione.
La bocca della bionda era infatti unita a quella della warlord in un bacio casto ma colmo dei sogni e delle speranze della donna, un gesto del tutto inatteso che la mora non aveva previsto e che l'aveva presa in contropiede, al punto che impiegò più di qualche istante per realizzare quanto stava avvenendo e reagire.
Veloce com'era arrivato quel contatto però, altrettanto lo fu nello sciogliersi con la trace che spinse letteralmente via l'amazzone, facendola finire a terra.
<< Come hai osato baciarmi?! >> chiese furente, lanciando occhiate di fuoco capaci di far tremare anche il più valoroso dei combattenti.
<< Sei stata proprio tu a farlo la prima volta, ricordi? Eri morta e ci incontrammo sul piano astrale... >>
Senza perdersi d'animo a causa del rifiuto appena ricevuto, il bardo si rialzò e iniziò a rievocare degli aneddoti che riteneva importanti per il loro rapporto. Il suo intento era chiaro quanto semplice e consisteva nel cercare di smuovere qualcosa nell'animo della guerriera, riportando così la luce dove ora regnavano le tenebre.
<< Sta zitta, le tue chiacchiere sono inutili! >> ribattè causticamente l'altra come se ciò che le era stato appena detto, non fossero altro che parole prive di senso.
<< ....o quando hai attraversato la fiamma di Brunhilde e mi hai baciata, destandomi dal sonno in cui ero imprigionata. Solo la mia anima gemella sarebbe stata in grado farlo >> continuò Gabrielle con testardaggine.
L'unica reazione che ottenne dalla donna tuttavia, fu una risata.
Una risata che la umiliava, che la scherniva e da cui non trapelava la benchè minima emozione ad eccezion fatta del divertimento nell'ascoltare quelle che riteneva soltanto delle sciocchezze a cui lei aveva dato fin troppa importanza.
<< Ancora non lo hai capito? Qualsiasi cosa sia successa in passato, non conta nulla per me. Tu non conti nulla >>
Con il cuore ad un passo dal rompersi, la poetessa guardò la sua compagna in volto.
Quello sguardo, quella freddezza nell'azzurro dei suoi occhi non lasciava spazio ad interpretazioni. Non stava mentendo e quell'evidenza la destabilizzò profondamente, rendendola sempre più vulnerabile di fronte a colei che amava ma che non riconosceva.
<< Sei tutta la mia vita Xena, non voglio perderti >>
La bionda pronunciò le stesse parole che le aveva rivolto quando aveva scoperto che era morta per poter combattere contro Yodoshi ed esattamente come allora, la sua non era una supplica ma solamente la verità.
Starle accanto aveva significato perdere la sua innocenza, essersi macchiata le mani di sangue e aver guardato la morte in faccia più volte di quante riuscisse a ricordare ma ciò che le era stato donato in cambio, era qualcosa di un valore inestimabile.
Grazie a lei aveva imparato a cavarsela da sola, aveva visitato luoghi lontani, terre misteriose e vissuto più avventure di quante le sue pergamene avrebbero mai potuto narrare ma soprattutto aveva scoperto il reale significato della parola amore.
Tutti i sogni che l'amazzone aveva da fanciulla, lei li aveva fatti avverare, facendone addirittura nascere di nuovi.
Non importava se si trattasse di vivere in una piccola dimora vicina al mare con Eve che di tanto in tanto le veniva a trovare oppure di proseguire il loro cammino spostandosi in sella ad Argo finché non fossero state troppo vecchie per continuare a farlo, l'unico punto fermo nei suoi pensieri riguardanti il futuro era Xena ed è per questo che non poteva perderla. Non di nuovo, non così.
<< Tu mi hai già persa >> rispose secca la warlord. << Ed ora fatti avanti, la tua fine è arrivata >>

   
 
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