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Autore: Arcieoctz    08/07/2015    1 recensioni
Loro sono tre normalissime ragazze che vivono nelle console di una sala giochi.
La prima, di nome Leah, vive in una console dove si gareggia a bordo di kart, ama queste velocissime vetture e desidera poter gareggiare, ma il padre si rifiuta di farla avvicinare alla pista.
La seconda, Elena, abita a Doom, un gioco in cui devi combattere per sopravvivere, il suo padre è l'eroe del gioco e tutti si aspettano che lei prenda il suo posto; lei però, sapendo cosa accade alla fine della partita, non si sente attratta dalla vita del padre per timore di non essere all'altezza delle aspettative altrui.
La terza viene dal tranquillo gioco di Diner Dash e vorrebbe rendersi utile, ma nessuno desidera il suo aiuto, per timore che accada qualcosa di sbagliato che possa mandare fuori servizio il gioco; questa ragazza è Merida.
Come possono queste ragazze, provenienti da mondi così diversi, trovarsi amiche e unite in un'avventura grande come quella che le sta per cominciare?
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Re Candito/Turbo
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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“Quindi avete fatto tutto questo per cercarmi?” chiede Leah alla fine del racconto, Dumper fa un cenno ed afferma: “Ed ora vieni a casa con me!”, è un ordine. Jonny chiede: “But, who is supposed to help me se lei torna a casa con voi?”, il moro afferma: “Nessuno”.

“Come prego?” chiede Merida, Dumper spiega: “Tutto quello che devo fare è riportarla a casa senza ulteriori complicazioni.”, Leah afferma: “Sei sempre stato il mio zio preferito, ma ora che qualcuno ha bisogno del nostro aiuto... tu non muovi un dito!”.

“Sei un vero egoista dentro!” urla Merida, si allontana pestando i piedi e aggiunge, sempre urlando: “Tu e Camper dovreste andare d'accordo! Siete identici!”, Jonny le corre dietro gridando: “Merida come back here!”

Leah prende il sacco dei pezzi della moto e dice: “Se non lo vuoi aiutare, almeno aiutami a portare questi da Elena: dovrebbe saper ricostruire la moto”.

“Anche lei ha avuto un incidente, ma sappiamo da una fonte affidabile che sta tornando a Doom mentre parliamo. Sbrigati! Così magari la incrociamo.” esorta Dumper con l'aria impaziente, Leah sbuffa e, tenendo in spalla il sacco, si infila nello scomparto del kart.

Lo zio si siede, non prima di aver guardato nella direzione che ha preso Merida sperando di vederla tornare indietro.

Con un profondissimo sospiro, Dumper accende il kart e guida verso l'uscita.

 

"Merida! Can we stop running?" chiede Jonny dopo aver bloccato la ragazza dai capelli azzurri e gli occhi smeraldo afferrandola per un braccio.
"Tu non sai quale orda di creature orribili ci sono qui!" afferma il ragazzo senza gambe, lei lo guarda dicendo: "Lasciami stare! Strano e... misterioso ragazzo senza due pezzi che neanche conosco.", lui glitcha in un profondo sospiro e lei aggiunge: "Che è pure un glitch."
"Senti, lo so: sono un glitch; vivo in un livello incompleto; sono nel dimenticatoio della testa di tutti che pensano di farmi male perché mi riempiono di pugni, ma in un giorno ci ho fatto l'abitudine; e peggio di tutto, mi mancano le gambe quindi sono costretto ad usare le protesi che cigolano ogni volta che faccio un passo. Ma tutti questo passa in secondo piano: siamo tutti in grave pericolo!" urla Jonny dopo aver elencato tutto quello che ha detto sulle dita.
"Lo so che è pericoloso,ìn questo posto: ci sono strane iene con le zampe a forma di trivelle che ti corrono dietro e bla bla bla!" afferma Merida facendo una smorfia, il ragazzo precisa: "Non solo, ci sono: terremoti; sabbie mobili; pipistrelli che ti fanno fare 'mulinello' e ti buttano contro il muro o gli alberi; frutti velenosi; melma che se inalata ti fa morire soffocata... e peggio di tutti, c'è una regina che ti sbranerebbe vivo senza pensarci due volte se non fai come dice lei!" una voce in lontananza urla: "Stai perlando di me, piccolo Orrore!"
Jonny si gira trovandosi faccia a faccia (beh, non proprio, è lontana almeno due metri) con Queen Flame che tiene sulle spalle quattro catene ed è circondata da cinque guardie vestite di nero.
"Ce l'avrei un nome, it's Jonathan!" afferma il ragazzo stringendo i pugni, la regina ride: "Un essere come te non è degno di un nome. Forza attacatelo!" ordina.
Gli uomini corrono subito addosso a Jonny che, agilmente, risponde dando calci (le protesi di metallo amplificano il dolore) e pugni a chiunque gli si avvicina.
"Lei imparerà a rispettarmi!" urla Jonny con gli occhi di fuoco saltando addosso alla regina che si scansa prontamente facendo volare il ragazzo contro la vettura nera screziata di rosso della donna che è stata parcheggiata sotto un albero dalle bacche simili a more arancioni.
"Spero che ti piacciano le Rockberry, saranno il tuo ultimo pasto decente per un po' di tempo!" ride Queen Flame lanciando ua fiammata su un ramo di quella strana pianta dalle foglie viola facendo cadere una bacca proprio in bocca al suo avversario.
Jonny si alza subito cercando invano di sputare fuori il frutto, ma è troppo tardi: prima le sue viscere, poi l'intero corpo, viene immobilizzato.
"Dovevi pensarci due volte prima di sfidarmi, ora passerai il resto dei tuoi giorni in una piccola cella fredda!" ride la regina, si avvicina al corpo immobile del ragazzo, con un movimento rapido e doloroso per chi lo ha ricevuto, chiude le placche metalliche delle catene lungo il corpo del povero ragazzo, quelle piccole sui polsi e quelle grandi sulle cosce.
"Lo lasci andare! Non ha fatto niente di male!" urla Merida, la sua mossa azzardata le ha procurato l'odio di Queen Flame, la donna si gira guardandola dritta negli occhi e urla: "Tu hai osato dare un ordine a me?! La mia vendetta ricadrà su di te!" con uno schiocco delle dita... le guardie la hanno già accerchiata.
"Lasciatemi stare!" urla la ragazza dando un pugno ad una delle guardie facendole sputare un dente, ma ne ha fatta fuori solo una, restano le altre quattro che, con un balzo la prendono senza troppe pretese.
"Portate questi due ribelli al castello, io ho altro a cui pensare adesso!" ordina la regina montando sulla sua moto e sgommando via.
Merida osserva inerme la donna allontanarsi e sospira: "Qualcuno deve aiutarci!" e una lacrima le scivola lungo la guancia.


“Ti aspetta una bella strillata. Eravamo tutti preoccupatissimi.” afferma Dumper, recuperando una certa tranquillità; Leah lo ignora.

Mentre è successa tutta quella faccenda a Jonny e Merida,
 I due hanno oltrepassato il portale sempre a bordo del kart blu (la macchina normale è stata recuperata tempo prima da Benzina), la ragazza si guarda attorno per tutta la Game Central Station alla ricerca dell'amica soldatessa.

Elena ha passato tutto il tempo assieme a Vector, che dovrebbe riportarla alla console, ma...

“Ferma il kart!” ordina Leah, ha visto Elena dirigersi alla sua console. Il kart frena violentemente spaventando tutti gli NCP, la ragazza scende velocemente.

“Ciao Leah. E' tutto a posto? Hai un'aria affannata.” dice Elena, l'amica prende dei respiri e spiega: “Ho avuto dei problemi. Sarò breve: devi aggiustarmi questa moto al volo!” e le rovescia il sacco davanti agli occhi con anche il progetto.

“Ma che diamine è successo?” chiede Elena scioccata da tutti quei pezzi, Leah spiega tutta la storia in poche parole; alla fine la soldatessa comincia a studiare i vari pezzi senza capirci niente.

“Che fine ha fatto l'uovo?” chiede Elena ad un certo punto, Leah risponde: “Quella palla fosforescente che era nella capsula? Ecco, è caduta in una pozza di pece.”, la soldatessa si alza di scatto e la guarda negli occhi esclamando: “Non l'hai distrutto?! Ma ti sei bevuta il codice?! Ora siamo tutti, di nuovo, in pericolo!”

Elena imbraccia il fucile, Leah chiede: “Scusa! E la moto?”, la soldatessa afferma: “Non posso fare niente, mi dispiace. Ci sono troppi scarabocchi sul progetto. Solo un genio potrebbe rimontarla”.

“Io dovrei riportarti da tuo padre.” dice Vector che fino a quel momento è rimasto zitto, Elena afferma: “Mio padre può aspettare! La vita dell'Arcade è più importante!”, il bruno chiede: “E se io mi rifiutassi?”

“Non hai potere su di me. Io sono la figlia del generale di Doom e devo rispettare il mio codice. P.s. Non ti permettere mai più di tenermi segregata nel tuo gioco! E P.p.s. TU sei la persona più disgustosa che io abbia mai visto!” urla Elena in preda all'ira, poi stringe il fucile e corre verso la console di Mtor-Fire-Bike.

“Ma che cosa è successo?” chiede Dumper scioccato, Leah fissa i pezzi della moto e risponde: “Niente. Torniamo a casa.” e cammina verso il kart ad occhi bassi molto delusa: da quello che sapeva, Elena sa ricostruire un super-computer in un minuto e per un arma ci mette anche meno, e non è riuscita a ricostruire una moto?

Una nota positiva c'è: forse lasciare lì i pezzi della moto ed il progetto Lì è stata proprio la mossa più giusta che si possa fare in questa storia bislacca.

Mentre zio e nipote ritornano alla loro console, hanno uno strano incontro con un nuovo NCP di una qualche nuova console.

“Buon giorno! Siamo stati collegati da poco. Io mi chiamo Peter.” dice l'NCP rivolto a Dumper, il moro sorride e afferma: “Benvenuto! In questo periodo arrivano parecchie nuove console. L'altro giorno è stata installata Motor-Fire-Bike ed adesso...”

Prima che finisca la frase, Peter salta di gioia ed afferma: “Che fortuna! Anche loro sono qui! Saranno tutti stra-felici. Voi gli avete incontrati?”, Dumper risponde: “Sì, più o meno.”, il ragazzo sorride e sospira: “Che bello. E ditemi: come sta il loro re?”

“Loro non hanno un re, hanno una regina.” afferma Leah, Peter la sta incuriosendo; il ragazzo esclama: “Possibile? Io non lo mai visto e non rammento il suo nome, però, da quel che si parlava in giro per il nostro Arcade: egli ha un magnifico aspetto: capelli color del grano estivo; i suoi occhi sono come le profondità dell'oceano; dicono, che abbia senso dell'umorismo, bontà e determinazione. In oltre, dicevano che avesse vestiti color indaco e con sopra disegnata un'aquila dorata. Si mormorava che ci fosse un intero percorso dedicato a lui.”

Tutte queste informazioni lasciano dubbiosa Leah: da quel che sa, non c'è nessun avatar con la fisionomia descritta da Peter; ma una cosa è certa: Queen Flame nasconde qualcosa e, prima della fine della storia, è decisa a scoprire che cosa!

Nota autrice: Un capitolo bello lungo! Ne succedono di cose: cosa succederà a Merida? Jonny riuscirà a muoversi di nuovo? Leah come affronterà la situazione con suo padre? Dumper ritornerà buono come prima? Elena riuscirà a non morire nel tentativo di trovare l'uovo? E più importante di tutto... la moto tornerà intera?
Beh, mi dispiace per voi che mi seguite, ma, purtroppo, dovrete aspettare fino alla fine di Agosto per sapere come continua: venerdì mattina vado in montagna e non ho la connessione internet. 
Chiedo già scusa in anticipo per l'ansia che farò venire a tutti quelli che mi seguono.
Grazie per avermi letta e buone vacanze!

 

   
 
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