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Autore: WhiteAndDarkWolf    08/07/2015    0 recensioni
"Tempi bui si nascondo nell'ombra pronti a mostrare il loro volto nel momento più opportuno... Forse tra un ora, un giorno o forse tra cento anni.. Nessuno può prevederlo.."
Il male sta tornando, un mondo destinato alla rovina... Ma una speranza nel buio si riaccende.
Una giovane ragazza e il suo fedele drago tenteranno di salvare la loro amata terra... Pronti a perdere la vita per raggiungere il loro fine.
Genere: Avventura, Fantasy, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Freddo... Faceva molto freddo quella mattina di pieno inverno, la candida neve si posava dolcemente sul terreno del bosco, creando un immensa distesa bianca. 
Gli alberi senza foglie si riempivano di neve e ogni essere di quel luogo fantastico cercava incessantemente del cibo per sopravvivere alla fredda stagione.
Il verde degli alberi sempre verdi, il bianco della neve e il grigio del cielo predominavano sul paesaggio dandogli il tipico aspetto invernale, il bosco era scuro e fitto pieno di alberi innevati, qualche intrepido fiore solitario aveva avuto il coraggio e la forza di riuscire a sopravvivere tra la neve, rendendo ancora più affascinante quel misterioso posto.
Molti ruscelli correvano senza sosta tra gli alberi del bosco solo che in quel rigido inverno la loro superficie era ghiacciata.
Il terreno era un susseguirsi di salite alternate a ripide o a loro volta lievi discese con qualche piccola radura qua e là.
Si poteva udire solo il dolce richiamo degli uccelli e i deboli latrati di qualche cervo tutto il resto pareva in un sonno eterno.
Proprio in questo luogo aveva sede la capitale degli Elfi, chiamata dai popoli Eraldas, si trovava nel cuore del bosco, raggiungerla poteva essere assai difficoltoso se non conoscevi quelle lande.
Vierthel era esperta di quel bosco, ogni singola strada, piccola o grande, non erano un mistero per lei.
Quella mattina galoppava sul suo destriero bianco per il bosco, gli zoccoli del cavallo lasciavano delle leggeri tracce sulla neve che facevano intuire che qualcuno era passato per di lì.
Percorreva di fretta un sentiero a nord est del bosco, uno dei più insidiosi, aveva sentito parlare di strane creature, che avevano anche ucciso, aggirarsi nella zona nord, nonostante suo padre le avesse proibito di andarci lei disubbidendo era scappata da casa, amava l'avventura e voleva scoprire cosa stava accadendo.
Più il tempo passava più la neve scendeva impetuosa, bagnando il viso della giovane, dei brividi di freddo le percorrevano il corpo mentre i suoi occhi cercavano di capire la giusta direzione, in quella situazione era davvero difficile intuire la giusta strada per via della condizione del tempo.
Fece rallentare il cavallo, i tempi di galoppo si trasformarono presto in un trotto veloce fino a un lento passo per poi fermarsi.
Scese rapidamente da cavallo con un agile balzo e si mise ad esaminare le strade presenti.
Innanzi a lei si riuscivano a scorgere tre sentieri, ma la neve era così fitta che non permetteva di vedere se ce n'erano altri.
La neve aumentava ancora e ormai era difficile anche camminare, Vierthel decise di fermarsi, continuare a il percorso senza sapere nemmeno la giusta direzione sarebbe stato impossibile.
Cercò con lo sguardo un possibile nascondiglio, nel quale poteva nascondere anche il suo cavallo che stava anche lui congelando dal freddo nonostante la pesante coperta che Vierthel  gli aveva messo sul dorso prima di partire.
Tra un fiocco di neve e l'altro riuscì a scorgere un posto abbastanza riparato, distava un centinaio di metri da lei, quindi si mise in cammino per raggiungerlo.
La sua andatura era rallentata dalla neve che le arrivava poco sotto il ginocchio, facendola inciampare più volte.
Ora il rimpianto di aver disubbidito al padre si fece sentire e sfogò la rabbia tirando un calcio alla neve:

"Maledetta, guarda ora in che guaio sei finita... Se mi vedesse mio padre sarebbe la fine."

La distanza dal punto di sosta diminuiva man mano che l'ardua camminata della ragazza procedeva ma il livello della neve aumentava senza sosta preoccupando sempre di più la giovane, ormai la situazione si faceva critica.

Con grande sforzo Vierthel raggiunse il punto che aveva visto: si trattava di una piccola caverna abbastanza riparata dal vento.
Fortunatamente nella caverna poteva portare anche il cavallo, che se fosse restato ancora un po' in balia del gelo avrebbe rischiato di perdere la vita.
Dal soffitto della  caverna pendevano alcune stalattiti, mentre le pareti erano ricoperte da un leggero strato di ghiaccio.
Almeno nella caverna non si trovava della neve e potevi tenere il tuo corpo asciutto.
Vierthel passò due lunghe ore nelle caverna, la neve non cessava la sua caduta anzi continuava ad aumentare e ormai aveva ricoperto l'entrata della caverna, uscire sarebbe stato difficoltoso.
La ragazza non sapeva cosa fare, pensieri senza speranza aleggiavano nella sua mente... Sospirò profondamente, non riusciva a pensare, il suo corpo stava congelando, si strinse forte al cavallo con la speranza di trovare un po' di tepore nel morbido pelo dell'animale.
Il freddo ebbe la meglio, Vierthel non resistette ancora molto la sua vista e il suo respiro si fecero meno, dopo poco perse i sensi in quella caverna.. Tutto ormai sembrava perso. 
   
 
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