Il giorno dopo, Keira non aveva alcuna voglia di alzarsi. Si,perchè per colpa di un idiota con le orecchie da volpe,il suo umore era andato a vendere gelati...(era andato a prostituirsi,in termini gentili ^.^) Ma chi si credeva di essere quel tipo?? Nessuno avrebbe dovuto giocare con i sentimenti delle persone... Un attimo: sentimenti? Keira aveva davvero pensato a quella parola?? Ma da quando provava dei sentimenti per lui?? -Accidenti!!-. La ragazza accartocció il foglio sul quale stava scribacchiando, e subito sentì un urlo provenire dalla direzione in cui lo aveva tirato. -Ahia....-. -Max! Cosa cavolo ci fai in casa mia?!-. -Come cosa ci faccio?-,domandò l'amico perplesso.-Dobbiamo tornare al Freddy's,ricordi?-. -Non ho voglia di tornarci-,mormorò Keira stringendo un cuscino. -E perchè?-. -Cosi...non mi va...-. -Non dirmi che Foxy ti ha fatto qualcosa-, disse Max preoccupato. -No,cioè si...cioè....lascia perdere...-. -Vuoi parlarne?-. -No-. -Ok allora parlo io. Sai... Credo che in fondo quella ragazza,Chica...non sia cosi male-. Keira lo guardò senza capire. -In che senso?-. -Nel senso che non è cattiva...-. -...-. -E io...-. -Dai sputa il rospo,cosa stai cercando di dirmi?-,chiese Keira impaziente. -Che lei...ecco.. Mi ... Sta simpatica..ecco...-. -Ah bene buon per te-, tirò corto Keira,mettendosi a gambe incrociate,con un peluches in grembo. -Tornando a te...sicura che non c'entra niente Foxy?-,chiese Max guardamdola. -Cosa ti fa pensare che sia lui la causa?!-. -Ehm...stai accarezzando le orecchie a quel peluches...-. -...-. -Senti,Keira...se non vuoi parlarne okay...peró sappi che se cambi idea sono qui-. -Si lo so,grazie-,rispose la ragazza con un mezzo sorriso. -Dimmi solamente se ti ha fatto del male...solo questo-. -Non fisicamente-,mormorò Keira abbracciando il peluches con aria un po' afflitta. -Oh... È un idiota...-. -No,l'idiota sono io che continuo a farmi stupidi complessi mentali-,disse Keira scendendo dal letto. -Comunque va bene,andiamo...tanto ancora due notti e avremo finito con questo lavoro del cavolo...- -Grazie. Sei forte-, le disse Max dandole il pugno. -Certo...andiamo-. *********** Arrivarono al Freddy's verso le due di pomeriggio,e ancora una volta,vennero allegramente accolti dai loro "amici". Chica in primis,salutò Max con un bacio all'angolo delle labbra,mentre Keira si guardava nervosamente intorno. -Stai cercando Foxy, baby?-,le chiese Bonnie,apparso magicamente dietro di lei. -Eh? No no...-,mentì lei. -Peccato,lui invece si...ha detto di dirti che devi andare al Covo dei Pirati perchè ..ti deve parlare-. -E perchè non è venuto lui di persona a dirmelo?-,domandò la ragazza scettica. Bonnie alzò le spalle,sorridendo,poi se ne andò. Keira sospirò e si avvcinò a Max per dirgli che sarebbe andata via un attimo... Quando però vide che il ragazzo era occupato con una certa biondina...bhe...decise di non disturbarli... Si limitò quindi a raggiungere il luogo dell'incontro (e non era per niente rassicurante...) e dopo essersi guardata in giro,vide Foxy seduto su una piattaforma alla base delle tende scure. Keira gli si avvicinò,sino a fermarsi davanti al ragazzo. -Cosa vuoi?-gli domandò bruscamente. -Parlarti-. -Non ho nulla da dirti-, -Io invece si-. -Hai gia detto tutto ieri notte,grazie-,disse Keira voltandosi,con l'intenzione di andarsene,ma il ragazzo si alzò di scatto e la prese per un polso,costringendola a fermarsi,e le fece voltare il viso verso di lui. -Lasciami!-. -No. Adesso mi ascolti,altrimenti perdo la pazienza-, disse Foxy spazientiro. -Guardami-. Il ragazzo le immobilizzò le braccia,tenendole gli occhi ambrati puntati addosso. -Posso sapere che ti prende?-, chiese. -Che mi prende? Mi prende che non ne posso più di essere usata!-. -Che?-. -Tu mi consideri solo come un'oggetto,vuoi solo...usarmi! Ma io non sono di nessuno e non permetterò mai a nessuno di usarmi come stai facendo te!-, disse Keira tutto ad un fiato. -Sei solo un... Un...-. -Un mostro? Dillo. Lo so che lo pensi-, disse Foxy senza distogliere lo sguardo da lei, e questa volta fu Keira ad abbassare lo sguardo. -Non ho detto quello...-, mormorò. -A me è sembrato chiaro,invece,che è quello che pensi-. -Io dico solo che a te di me non t'importa niente,e sai una cosa? Invece di stare qui a fare i tuoi comodi,avrei preferito che quella notte mi avessi uccisa!-.. Foxy sussultó leggermente,allentando la presa sui suoi polsi e lasciandola andare. -Perchè non mi hai uccisa? Eh? Hai avuto diverse opportunità e non l'hai fatto. Perchè??-. -...-. -Avanti,dimmelo!-. -Perchè tu sei diversa+. -Che...che cosa? In che senso?-,domandò Keira perplessa. Foxy abbozzò un mezzo sorriso. -Andiamo...chi si puo mettere a dialogare con il mostro che la stava per uccidere...chi è cosi...pazza da scrivere il suo nome su un foglio e invitare il suo carnefice a fare lo stesso?-. -Ah,è cosi??-, chiese la ragazza stizzita. -Chi è cosi imprudente da mettersi ad accarezzargli le orecchie...-, continuó Foxy sorridendo. -...-. -E chi è cosi folle da non aver paura di me...?-. -Perchè dovrei aver paura di te?-, chiese Keira. Foxy scoppiò in una risata sprezzante. -Guardami... Io sono..un mostro...una macchina...per uccidere...io...ho fatto del male in passato...-. Keira deglutì, avvicinandosi a lui titubante. -Non mi importa...-,sussurrò,a bassa voce. -Potrei...fare del male ancora...-. -...non mi importa nemmeno questo-. Il ragazzo la guardò incredulo,e sbarrò gli occhi quando Keira lo abbracciò,allacciandogli le braccia attorno alla schiena. -Tu non sei un mostro-,mormorò contro il suo collo. -Non lo sei...-. Il ragazzo rimase basito qualche secondo,prima di decidersi a ricambiare l