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Autore: cin75    09/07/2015    7 recensioni
Che cosa l'amore può spingere a fare? Che cosa l'amore può far accettare?
Jared e Jensen avranno modo di poter rispondere a queste domande!!!!
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Jared Padalecki, Jensen Ackles, Misha Collins
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Jensen se ne stava con i gomiti appoggiati ad uno dei pensili alti della roulotte di Jared. Le dita delle mani incrociate dietro la nuca , come se avesse voluto riprendere il controllo. O magari respirare meglio.
Dietro di lui, seduto sul piccolo divano, Jared. Sapeva di aver ferito e deluso l’uomo che ormai da più di cinque anni era il suo compagno. L’uomo che amava e gli si spezzava il cuore a vederlo in quelle condizioni e a sapere che in parte era colpa sua.

“Jensen, ascolta..”
“Taci.  Jared, ti prego…taci.” lo zittì Jensen, ancora fermo in quella posizione che sembrava di difesa da quello che aveva appena scoperto.
“Jensen , io ti…”, ma in quel momento, qualcuno bussò alla porta del caravan del giovane attore. “Venite, siamo qui.” fece Jared.

Nel mezzo entrarono Eric Kripke, Bob Singer e Jeremy Carver. “Ok, ragazzi! Ora siamo qui. Possiamo sapere a che cosa dobbiamo questo incontro stile massoneria?” fece Eric notando lo sguardo dei suoi due attori di punta.
“Vi prego, sedetevi!” invitò Jared.
“Dalle vostre facce non è molto rassicurante!” fece Jeremy.
“Sedetevi!” insistette il giovane attore, mentre l’altro non sembrava avere né la forza né il coraggio di spostarsi da quella sua posizione. In disparte.
“E nemmeno questo lo è!” ribadì lo stesso.
“Voglio dirti solo una cosa, ragazzo!” intervenne Bob che per quanto cercava di non darlo a vedere , non poteva negare a se stesso che Jensen aveva un aspetto orribile in quel momento. “Se questo è un incontro per dirci che state passando una sorta di crisi del settimo anno, e che avete bisogno di tempo, vi giuro che vi prendo a  calci in culo fino ai set. Non ho mai visto in vita mia, persone più legate come voi, fatte per stare insieme , come lo siete voi!” ci tenne a dire.
“No, no.... Bob! Tra me e Jensen va tutto bene!” fece Jared anche se uno sbuffo e esasperato da parte di Jensen dietro di lui, sembrò dargli torto. E allora Jared provò a rimediare. “O per lo meno non abbiamo quel tipo di problema!”
“Allora Jared, vuoi dirci che succede?!” si fece avanti Eric.
“Allora..” iniziò con un respiro profondo. “Ricordate quando alcuni mesi fa non sono stato bene e…”
“..e ti mandammo a controllo, sì. Ma tutto risultò essere a posto. Eri solo stressato, giusto?” s’interpose Jeremy.
“Era quello che credevo io e che all’inizio credevano anche i dottori che mi visitarono!” spiegò Jared.
“Invece?!” chiese perplesso Eric.
“Qualche tempo dopo, il dottore mi richiamò e mi disse che avevano scoperto la vera ragione di quella mia stanchezza e di quei miei malori. Si trattava ….si tratta..”, si corresse. “..di una rara forma di infezioni ai reni. Loro la definiscono subdola, perché difficile da scoprire e diagnosticare.” spiegò senza entrare troppo nei dettagli.
“Che stai cercando di dire Jared?!” fece Bob, fissando il ragazzo da sopra i suoi immancabili occhialetti.
“Al punto in cui è adesso questa infezione,  insomma….come dire…mi ha quasi completamente distrutto i reni. Da mesi sto andando avanti con una cura palliativa che mi permetta di arrivare a fine stagione. Ma dopo l’ultimo controllo, i medici non credono che io possa…cioè…”
“Che mi venga un colpo, razza di incosciente. Che diavolo ci fai qui, invece di startene in ospedale a curarti!?” inveì Eric.
“Stare in ospedale non avrebbe risolto niente. Mentre qui, io avevo molto da portare a termine e…” e mentre stava per andare avanti un disperato “Dannazione!!” sfuggì dalle labbra di Jensen. “Mi hanno detto che l’unica soluzione per risolvere la cosa, sarebbe un trapianto di reni. Ma loro non sanno quando questo sarà possibile, quindi nel momento in cui la cosa non sarà più gestibile al di fuori dell’ospedale, dovranno ricoverarmi e attaccarmi ad una macchina per la dialisi, così da sostenere i reni e tutti gli altri organi che potrebbero comunque venire danneggiati dall’infezione.” Continuava a spiegare, abbassando di tanto in tanto lo sguardo, sentendosi sotto esame.
“Jared , perché siamo qui?!” chiese improvvisamente Bob.
“Come …” fece Jared sorprendendosi per quella domanda.
“Perché siamo qui?” ripetè e poi si sporse appena verso il ragazzo. “Dato quello che ci stai dicendo…posso capire la mia presenza come regista coordinatore. Posso capire la presenza di Eric come ideatore della serie. Quello che non mi spiego è la presenza di Jeremy!” disse, e sapeva che detta così quell’affermazione poteva sembrare offensiva, ma sapeva anche che Jeremy era un ragazzo intelligente e avrebbe capito il vero senso di quelle parole. Jared si sentì messo alle strette.
“Ok!, ha ragione. Il fatto è che loro…i dottori…non mi garantiscono..come dire…la piena guarigione..anzi…se le cose non vanno nel verso che loro sperano, potrebbe andare anche peggio..” e a quelle parole i tre videro Jensen posare pesantemente la testa contro il legno.

Sembrava quasi come se stesse cercando un qualche sostegno per non cadere.

“Jared che stai dicendo?!” fece decisamente confuso Eric.
“Non è sicuro che io riesca a trovare dei reni, in tempo per il trapianto e quindi…” ma non concluse la frase. “…io devo mettere a posto tutto quello a cui tengo prima che sia troppo tardi. E portare a termine la decima stagione di Supernatural fa parte delle cose a cui tengo.”
A questo punto fu Jeremy a farsi avanti. “Jared perché sono qui?” chiese guardandolo negli occhi.
“Jeremy, amico….io non so come andranno le cose, quanto tempo ci vorrà o che cosa mi aspetta, ma non voglio mandare all’aria il mio e il vostro lavoro. La decima ormai ha la storia già scritta, lo so. Ma i finali possono sempre cambiare.” Fece sorridendogli.
“Perché sono qui?!” disse ancora il writer.
“Lo hai sempre detto anche tu che fin quando non c’è scritto la parola fine tutto è possibile e …”
“Smettila, Jared. Perché sono qui?!” chiese più deciso.

“Uccidimi.”

E lo disse fissandolo, sapendo che comunque Jeremy aveva capito. E poi per tutti gli altri si spiegò. “Uccidi Sam. Non voglio che lo show si trovi in panne per colpa mia. Non lo sopporterei. Io…” ma mentre stava per dare la sua spiegazione, Jensen, non resistette più e quel “dannazione!” che prima aveva solo sussurrato, divenne un disperato e più forte “Maledizione!”. Il biondo colpì con furia l’anta che gli stava di fronte facendola vibrare rumorosamente e poi ignorando tutti i presenti, uscì dal caravan. O forse scappò via.
Troppa rabbia da mostrare. Troppo dolore da dover tenere nascosto. E le lacrime che questa volta non erano lacrime di scena, facevano troppo male. Bruciavano quasi come un acido sulla sua pelle.
“Jensen??” provò a fermarlo Eric, ma non fu ascoltato.
“Jared sei impazzito?!” chiese Bob. “Non possiamo uccidere Sam!”
“Sì che potete!” sembrò volerlo rassicurare il giovane attore. “Basta che quella falce non lo manchi. Tutto verrà da se , poi!” disse alzandosi. “Ascoltate, questa decisione fa male a voi quanto fa male a me. Ma Supernatural non merita una fine incerta o addirittura la cancellazione per “sopravvenute esigenze”!!” ironizzò. “Vi prego, sollevatemi almeno da questo…peso!” parve quasi supplicare. “Ora, scusatemi, ma devo raggiungere Jensen. Io non avevo detto niente a nessuno di quello che mi stava succedendo. Nemmeno a Jensen!”
“Cosa?!” si stupì Bob.
“Non volevo farlo preoccupare. Non immaginavo che la cosa arrivasse a questo punto. Ora lo so, ho sbagliato e per quanto io possa ancora fare qualcosa , devo cercare di rimediare.” Disse mentre si allontanava dai tre che invece , storditi da quello che avevano appena saputo, restarono seduti sulle loro sedie.  “Vi prego, pensateci!” disse ancora e poi uscì alla ricerca di Jensen.
 
Eric non riusciva a emettere parola. Sconvolto da ciò che Jared aveva confessato.
“Ditemi che è uno scherzo!” azzardò Bob, per la prima volta profondamente colpito e sconvolto.
Jeremy invece, in silenzio anche lui, non poteva fare a meno di pensare a quante volte aveva visto in Supernatural la morte di Sam, ma questa volta il solo pensare di doverla scrivere per quel motivo, gli dava la nausea.
 
Fuori, nello spazio adibito al parcheggio dei camper, Jared si aggirava alla ricerca di Jensen. Lo vide fermo tra i due mezzi del make-up e quando si avvicinò potè vedere il compagno stringere con nervosismo le ringhiere in acciaio che delimitavano l’area. Avrebbe giurato che stava tremando, esattamente come lo vide tremare e come lui stesso tremò quando tutto tra loro inizio.
 

Circa sei anni prima…..
   
 
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