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Autore: Bad Bionda Bana    09/07/2015    1 recensioni
Taei, una normale ragazza interessata di giornalismo, porta sulle sue spalle il peso di un passato difficile e doloroso. Spinta dal dovere di scoprire la verità sul suo passato, si ritroverà a fare i conti con un segreto ancora più grande.
Genere: Avventura, Dark, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Quasi tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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-Congratulazioni!- e tutti lanciamo il tocco in aria esultando di felicità, siamo liberi. Finita la cerimonia raggiungiamo i nostri genitori, io vado dal mio patrigno. I miei genitori sono divorziati, mio padre se ne è andato abbandonando mia madre e me, mentre mia mamma si è risposata.
-Congratulazioni Taei, ti sei finalmente laureata.- dice lui abbracciandomi -Mi dispiace solo che tua madre non sia potuta venire.- il suo sorriso si è fatto più malinconico.
-Anche a me dispiace, ma sono felice che abbia finalmente trovato un editore disposto a pubblicare il suo libro. Non è certo colpa sua se l'appuntamento glielo hanno preso per oggi.- sorrido cercando di tranquillizzarlo, questo deve essere un giorno felice, non voglio vedere visi tristi. Ora posso finalmente dedicarmi a ciò che ho sempre sognato, il giornalismo.
La giornata passa in un lampo, tra il pranzo con il mio patrigno, la festa con i miei amici, la sera torno a casa esausta, per non parlare di tutto il lavoro che mi aspetterà il giorno seguente.
Dopo un fresco energy drink, adatto a svegliarmi per bene, mi tiro su le maniche per iniziare i miei doveri: in tempo tre giorni devo liberare l'appartamento per il trasloco. Mi sono trasferita a Seoul in un primo momento per il lavoro di mia madre e del mio patrigno, poi per l'università. Ora che il mio percorso è finito, ho intenzione di tornare alla mia città natale, un paesino sperduto sulla costa sud.
Il secondo giorno finisco di chiudere tutti gli scatoloni, chiamo l'agenzia di trasloco per aiutarmi con lo spostamento per la mattina dopo. Il camion parte per le tre del pomeriggio, io parto più tardi per non dover aspettare, la strada è lunga e io me la voglio godere. Mi infilo il casco, salgo in sella e con la mia amata moto sfreccio via per le strade. Non sono mai stata amante delle automobili, preferisco sentirmi il vento contro il viso, la pioggia cadere contro la tuta d'acqua, in moto mi sento più libera.
Arrivo alla vecchia casa della mia famiglia pochi minuti prima del camion, quando sono in moto non mi risparmio sull'andare veloce, e in più conosco bene il mio paese e le sue scorciatoie, come anche i suoi misteri. Sono grata ai miei genitori perché non hanno venduto la nostra vecchia casa, appunto nel caso avessi voluto tornarci.

-Min Taei?- mi chiama il segretario dell'ufficio, mi alzo sistemandomi la camicetta e i capelli -Prego, da questa parte.- mi accompagna nell'ufficio del capo redazione. Nervosa ma sicura di me mi siedo davanti alla sua scrivania, di fronte alla targa trasparente con le lettere in nero di “Kim Kibum capo redattore”. Lo vedo sfogliare qualcosa, probabilmente il mio curriculum.
-Bene signorina Min, il suo curriculum è impeccabile. Per di più ha anche già fatto esperienza con il giornale dell'università.- anche se non ha molti più anni di me, sembra molto maturo, forse un po' troppo -Che dire, spero faccia un buon lavoro.- mi mostra un sorriso quasi di cortesia giusto per farmi capire che sono stata assunta per poi tornare al suo lavoro. Con un inchino mi congedo e una volta fuori dal suo ufficio tiro un sospiro di sollievo, il primo passo lo avevo fatto.
-Prego mi segua signorina Min.- spunta fuori il segretario spaventandomi, per poi mostrarmi la mia scrivania. Mentre mi sistemo vedo un ragazzo sedersi alla scrivani davanti alla mia.
-Sei la ragazza nuova?- mi dice sorridendo e indicandomi, annuisco -Benvenuta, io sono Choi Minho, sarò un tuo collega.- mi porge la mano.
-Io sono Min Taei.- sorrido e gli stringo la mano.
Tutti i colleghi sono molto amichevoli e disponibili, hanno anche organizzato un piccolo rinfresco come benvenuto per me. Avendo appena aperto questo giornale, tutti i datori di lavoro sono alle prime armi, quindi non mi sento nemmeno l'ultima arrivata, siamo tutti allo stesso livello, pronti a partire da zero. Purtroppo per me hanno portato quasi tutti alcolici, ed essendo astemia, devo rifiutarli tutti ritrovandomi a bere un semplice bicchiere di acqua.
-Sei astemia?- Minho si è avvicinato a me curioso di quello che sto bevendo.
-Ehm, non saprei se definirmi tale.- ridacchio un po' imbarazzata -Sono pochi, molto pochi i drink alcolici che riesco a bere, ma il problema non è che mi ubriachi facilmente, ma che proprio non mi piace il sapore dell'alcool.- Minho inizia a ridere con me.

Finalmente a casa, il primo giorno di lavoro è andato più che bene, ho conosciuto molte persone simpatiche, soprattutto Minho, colui che diventerà il mio compagno di lavoro. Da quello che ho capito alla riunione, quello era uno studio di sperimentazione, proveremo vari metodi per gestire il giornale e le sue notizie, e una di queste sarà lavorare in coppie.
Ho ancora tantissimi scatoloni da disfare, ma sono troppo stanza per rimboccarmi le mani, e poi sono sempre stata famosa per la mia capacità di rimandare le cose per giorni e giorni, di certo non ne vado fiera, ma cosa posso farci, io sono fatta così. Mi butto pesantemente sul letto senza nemmeno cambiarmi, gli occhi mi si stanno chiudendo e non riesco a contrastarli, così decido di eseguire gli ordini e mi addormento in pochi secondi.

  
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