Libri > Percy Jackson
Segui la storia  |       
Autore: Eneri08    09/07/2015    3 recensioni
Cosa succederebbe se Hera, dea del matrimonio, dopo l'ennesimo tradimento di Zeus, decidesse a sua volta di tradirlo con un comune mortale, e se dalla loro unione nascesse una figlia semidea? L'appassionante storia di tre ragazze semidee che andranno incontro al loro cupo destino tra guerre, primi amori e satiri che mangiano lattine.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Era, Grover Underwood, Nuovo personaggio, Percy Jackson, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Dei maiali alati cercano di arrostirci
 
Stavamo tornando dalla Casa Grande per andare ognuna nella propria cabina e preparare l'occorrente per il viaggio. Le altre erano già tornate nelle loro case, mentre io mi affrettavo a valcare la soglia della mia cabina, quando notai che Percy era di nuovo ad aspettarmi.
-Nanetta!- Sospirai. -Ho sentito che ti hanno dato un'impresa, eh? Sono sicuro che riuscirai a portarla a termine, piccoletta.
-La smetti di darmi questi nomignoli?
-Come vuoi, piccoletta. Sono qui per darti questo.- Dalla tasca, tirò fuori un sacchettino di velluto.
-Che cosa contiene?
-Fragoline al burro!
-...eh?
-E' un dono da parte del signor D. Voleva farsi perdonare di ciò che era accaduto precedentemente. Era il suo regalo per il tuo funerale, ma a quanto pare...
-Ah. Meraviglioso.- Dissi con tono sarcastico. -Che cosa me ne faccio di queste fragoline al burro?
-Ed io che ne so?!- Esclamò. 
-Oh, fantastico.
-Comunque, Walle... Io volevo solo dirti che...- In quel momento, dal nulla comparve Travis. Credo che ci stesse spiando già da un po'. Si gettò su di me e mi mise il braccio attorno al collo.
-Cosa volevi dirle?!- Disse con tono da donnina isterica.
-Wooo, tranquillo. Non ci stavo provando con la tua ragazza, volevo solo augurarle buona fortuna per l'impresa.
-Ragazza?!- Esclamai. -Noi non siam...- Travis mi zittì.
-Gira a largo, Jackson.-
Percy fece spallucce e se ne andò. 
-Ma che diavolo ti prende?!
-Niente, dolcezza! E' solo che non voglio che ciò che è mio sia adulato da altri uomini. 
-Ma cosa diamine stai blaterando, Stoll?- Travis si inginocchiò e mi prese la mano destra, per pronunciare, in tono troppo serio:
-Foster, se tornerai viva da questa impresa... volevo chiederti se magari... tu volessi diventare la mia ragazza.- Probabilmente non appena aveva finito la frase ero diventata completamente rossa, ma non ne sono sicura. Mi ero imbarazzata talmente tanto che non riuscii nemmeno a rispondergli e corsi dentro la mia cabina, sbattendogli la porta in faccia. 
-Walle! Apri! Io ti amo!
-I..io nooo!
-No, lo so che tu mi ami! Sento che tra noi c'è un legame speciale!
-Non è vero, quello che senti sono solo le puzzette lasciate da Magalie!
-Io ti am... Oh dei.- Scostai le tende dalla finestra e vidi che un'armata di pavoni avevano circondato Travis, che incominciarono a beccarlo. Travis scappò urlando.
-Maledetti piccioni troppo cresciuti!
"Come ci hai chiamati?! Ragazzi, all'attacc-ooooooooo!"
Ammetto di aver ridacchiato nel vedere il lato bellicoso di Vincent. 
Dopo aver preparato lo zaino, uscii dalla cabina e mi diressi verso il mini-bus. Vidi una scena abbastanza comica, che mi ricordava quella che avevo già vissuto qualche minuto prima, solo che era Magalie a dichiarare il suo amore verso Grover. Magalie stava frignando e lo stritolava fra le sue poppe. Non si capiva se Grover fosse felice di ritrovarsi in quel luogo o no... Probabilmente no, stava soffocando. 
-Mi mancherai così tantooo, Groverino! Ti prego, non trovare altre fanciulle durante la mia assenza!
-Ma.. ma veramente io ho già una ragazz...
-Cosa?- Che ci crediate o no, riuscii a sentire il cuore di Magalie frantumarsi. Era una scena così triste. Subito dopo mi venne una gran voglia di depilare con la ceretta le lanugginose gambe di Grover. Mi promisi che al mio ritorno l'avrei fatto. Perché non gliel'aveva mai detto? Dopotutto anche lui era a conoscenza del suo amore.

Eravamo nel mini-bus del Campo, guidato come al solito da Argo. Isabelle aveva la testa china sul petto e le cuffie inforcate sulle orecchie. Probabilmente stava dormendo. 
Magalie alitava sul finestrino, e con l'indice disegnava cuori spezzati. Poverina. Pensai a Travis, forse anche lui si sentiva come lei, non avrei mai dovuto trattarlo così. Mi sentivo un "monstrum", come diceva la madre di Magalie. Al mio ritorno, anzi, se fossi tornata, forse avrei accettato di essere la sua ragazza. Infondo era un ragazzo dolce. Molto infondo. TERRIBILMENTE infondo. 
Aprii lo zaino per prendere dell'acqua, per poi trovarvi un bigliettino stropicciato e pieno di glitter rosa. Lo aprii, ed all'interno vi era scritto:

Vuoi stare con me?

-Sì
-Decisamente
-Assolutamente


Era firmato con il nome di Travis, ma la scrittura non era la sua. Era quella di Drew Tanaka, la capocabina della casa di Afrodite. Se qualche istante prima avevo pensato di essere la sua ragazza, adesso se lo poteva pure scordare.

Dopo due ore ed un quarto di viaggio, composte da piagnistei da parte di Magalie, sfuriate da parte di Isabelle, il mini-bus si fermò per un guasto. Ne avevo già fin sopra i capelli di quell'impresa, così dissi in tono seccato ad Argo,
-Non ti preoccupare di noi. Possiamo proseguire da sole, adesso.- Isabelle e Magalie protestarono, ma io feci finta di non ascoltarle e scesi comunque dal mini-bus. Loro dovettero seguirmi per forza. Ci ritrovammo nella cittadina di Scranton, in Pennsylvania. Non era granché come posto, ma comunque non potevamo restare lì a lungo. Concordammo che sarebbe stato meglio prendere un treno, ma poi ci accorgemmo di aver dimenticato tutte tre lo zaino sul bus.
-Siamo delle idiote.- Disse Isabelle, sbattendosi una mano sulla fronte.
-Dai, non vi preoccupate, troveremo un modo di cavarcela, spero. Intanto diamo un'occhiata in giro.- 
Così, girammo attorno alla cittadina. Non c'era nulla di che. Magalie mi tirò la maglia ed indicò piagnucolando un negozio di frozen yogurt. Si chiamava MuuMilk ed accanto all'insegna del negozio, un enorme mucca stava leccando un frozen yogurt. Frugammo nelle nostre tasche e riuscimmo a raccimulare abbastanza denaro per tre frozen yogurt.
Entrate nel negozio, mi sentii osservata da migliaia di occhi, ma realmente nessuno mi stava guardando. Così, feci spallucce ed andai al bancone insieme alle mie amiche.
-Tre frozen yogurt alla fragola, grazie- disse Isabelle alla commessa. La donna era forse una fra le più brutte che avessi mai visto: era grassa, per non dire obesa, e la testa sembrava attaccata alle spalle, come se il collo fosse inglobato nel grasso di quella donna. Sotto le sue ascelle, c'erano due enormi macchie di sudore che arrivavano fino infondo alla maglia della divisa del MuuMilk. I capelli erano unti e nascosti sotto la cuffietta della divisa. Le labbra erano esageratamente sottili. Infine, come tocco di classe, aveva un enorme neo sotto al labbro inferiore, dalla quale uscivano peletti neri. 
Ci porse i frozen yogurt con le sue tozze dita, mentre i suoi occhi porcini ci scrutavano. 
-Che simpatiche bambine!- Disse con tono fra lo sdolcinato e il lacrimevole.
-Grazie, signora.- Dicemmo in coro. 
-Oh, come siete belle rotondette!
-Come si permette?! Questi sono tutti muscoli!- Replicò offesa Isabelle.
-Oh, sì, certo. Volete sapere qual è l'ingradiente segreto per fare un ottimo frozen yogurt?- Ci guardammo negli occhi, ma non ci dette tempo di rispondere.
-Sono fatti- cominciò la frase con tono sdolcinato, -con ottima carne di eroe.- Impallidimmo tutte e tre, e lasciando cadere gli yogurt di eroe, scappammo verso l'uscita, ma la porta era bloccata. 
-Oh, non vorrete andarvene proprio adesso! Non vorrete illudere i miei piccoli figlioletti, vero?- Gli altri clienti, che prima mi sembravano tutti esseri umani, lentamente si trasfromarono in... maiali? Con le ali? E... cominciarono a sputare... fuoco? Era così pazzesco che il mio cervello stava andando in tilt. Anche la signora che stava al bancone incominciò a trasformarsi in un'enorme scrofa. E sapete cos'era la cosa divertente? Che era molto più bella da scrofa che da essere umano.
Isabelle si tolse il bracciale, che si trasformò nel "pugnale della morte eterna". Era così che l'avevo soprannominato, carino, non trovate?
Magalie fece comparire dal nulla l'arco e la faretra. Isabelle ruggì:
-Faia, lasciaci andare o farai una brutta fine!
-Cosa diavolo è una faia?
-...Ma dove vivi? E' la scrofa che è stata uccisa da Teseo!
-...chi è Teseo...?
-Questo non è il momento di chiederlo!- Disse pugnalando un maiale volante che stava imitando un kamikaze diretto sulla mia faccia. Magalie continuava a tirare frecce a destra e manca, e dal soffitto caddero stecchiti diversi maiali volanti. Io non sapevo cosa fare. Poi, d'un tratto, un maialino volante mi comparve davanti, ed aprendo la sua boccuccia mi sfiatò del fuoco in faccia. Lo schivai appena in tempo, ma lui riuscì comunque a bruciarmi un sopracciglio. Ciò mi fece arrabbiare talmente tanto che presi la lama rotante e divisi in due il maialino, e poi, rivolgendomi ad Isabelle, le feci:
-Ehi, ti va un po' di porchetta?- Lei ridacchiò e ricommentò:
-Non rubarmi il lavoro, donna, qui l'unica che può fare battutine sono io!- Disse mentre sgozzava un maiale.
Faia stava per divampare del fuoco dal suo muso. Isabelle ci prese per la collottola e ci buttammo dentro la macchina del frozen yogurt. 
-Okay, ci serve un piano. Tu,- disse indicando me, -le vai dietro, e la tranci a metà quando ti darò il segnale.- Magalie alzò la mano ed Isabelle le diede il consenso di parlare.
-Qual è il segnale?
-Non lo so, decidi te, Magalie. Renditi utile.
-Ammaccabanane!
-Okay, ci sto- Dissi.
-Noi intanto la distraiamo.- Così dicendo, schizzarono fuori sporche di frozen yogurt. Isabelle lanciò un bicchiere di carta alla scrofa.
-Ehi scrofa, da quant'è che non vai in un centro estetico, eh?
-Questa faceva veramente schifo- disse Magalie. La scrofa grugnì e cominciò a caricare contro Isabelle. Era a dieci metri di distanza quando Isabelle urlò:
-AMMACCABANANEEEEE! Usa il chakram!
-IL CHE?
-IL CHAKRAM! LA SPILLA!
-Oh.- Corsi incontro alla scrofa e le saltai addosso, tirandola dalle orecchie e facendola deviare dalla traiettoria delle mie amiche. Liberai una mano ed afferrai il Chakram, che avevo appeso alla fibbia dei jeans, per poi trafiggerle la testa. Non era come mi aveva detto di fare Isabelle, ma funzionò comunque. La scrofa si dissolse in un cumolo di polvere, come avevano fatto in precedenza i maialini defunti. Eravamo tutte e tre sporche di sangue di maiale alato e di frozen yogurt, il che faceva abbastanza schifo. Mi avvicinai alle mie amiche.
-Isabelle, ma come facevi a sapere che si chiamava chakram?- Isabelle sogghignò.
-Mah, doti di famiglia.- E con un calcio, spalancò la porta. La macchina del frozen yogurt aveva preso fuoco, così come il resto della stanza. I mobili erano completamente distrutti, maledetti maialini piromani!
-Ragazze, aspettate, io devo andare in bagno.
-Ma sta andando tutto a fuoco!
-Ma nel bagno c'è l'acqua...- In effetti il discorso di Magalie non faceva una piega. La seguimmo, almeno ci saremmo potute levare il sangue ed il frozen yogurt che ci colava di dosso con le poche tubature dell'acqua che rimanevano.
Il bagno era tutto in ordine, più o meno. C'era solo un gabinetto, che in più non aveva la porta.
Mentre ci stavamo ripulendo alla meglio, Magalie squittì:
-Ragazze, venite, guardate cos'ho trovato!- Dentro la tazza del water, un maialino era sopravvissuto, forse perché durante lo scontro era scappato, nel tentativo di salvarsi le chiappette porcine. 
-Ohh, piccolo maialino alato, che c'è, ti sei perso?- Disse Isabelle. -Non ti preoccupare, adesso zia Isabelle ti metterà in un bel pentolone e ti cuocerà a fuoco lento!- Disse cantando.
-NO!- strillò Magalie. -Lo voglio tenere!- Lo tirò fuori dalla tazza e lo abbracciò. -Guardate com'è adorabile, ha persino una macchia sull'occhio! Lo chiamerò Sparkle.- Avrei protestato, ma fra donne che usavano eroi come ingradienti per frozen yogurt, maiali volanti che mi bruciavano il sopracciglio ed ammaccabanane, non ebbi la forza per commentare, e sospirando, decretai:
-Okay, può venire con noi. Ma se mi brucia l'altro sopracciglio, aiuterò Isabelle a metterlo su uno spiedo ed a girarlo a fuoco lento.- Isabelle annuì. 
Prima di andarcene, prendemmo i soldi della cassa del MuuMilk, fra cui c'erano pure diverse dracme. Pero', vendevano bene i frozen yogurt all'eroe.
Così, uscimmo ed andammo in cerca di una stazione. La nostra avventura era solo agli inizi.

Nota delle autrici
En: Io amo i maialini volanti, sono come bacon con le ali.
Gum: Sparkle è appena diventato il mio personaggio preferito.
Deb: Io me lo sarei mangiato volentieri Sparkle, ohohohoh.


 
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: Eneri08