Raccatto qualsiasi indumento mi ritrovi sotto gli occhi, infilandolo nella mia valigia. Asciugo con il palmo della mano, le lacrime che stanno rigando da ore il mio volto, quando il mio sguardo cade su Kayla, mia figlia. Gioca tranquillamente con il suo pupazzo di pezza preferito, mentre non capisce che la nostra famiglia sta cadendo a pezzi. Come biasimarla, dopotutto ha solo tre anni.

Sento Harry urlare a gran voce il mio nome, disperato, da fuori la porta della camera da letto in cui mi sono rintanata con mia figlia da ore. Chiudo velocemente la zip della valigia, afferrandola. Prendo Kayla in braccio e la tengo stretta a me, quando apro la porta.

Harry è davanti a noi, gli occhi umidi e i ricci in disordine. Mantengo il suo sguardo per qualche attimo, prima di superarlo ed uscire una volta per tutte da questa casa, un tempo il nido del nostro amore.

"Lux, aspetta, ti prego!" Harry sbraita, afferrandomi dal polso e facendomi quasi perdere l'equilibrio. Corrugo la fronte, sentendolo urlare per riuscire a giustificarsi.

La verità è che non c'è una giustificazione per quello che ha fatto.

Kayla prende a piangere, richiamando insistentemente il padre, mentre stringe a sè il suo pupazzetto. È terrorizzata, non ha mai visto i suoi genitori litigare così.

"Hai visto cos'hai combinato?!" Tento di rimanere calma, ma la voce che si spezza, crea l'effetto contrario. Le lacrime ricominciano a scorrere velocemente sul mio volto, quando mi divincolo dalla presa di Harry, uscendo dall'abitazione. Ora come ora, rimanere in quella casa, mi farebbe completamente ribrezzo.

"Perdonami, ti prego" Ora il suo tono di voce è più pacato e Kayla smette un attimo di piangere, osservando il padre cingerci in un abbraccio. Mi scosto, lasciandogli la bambina tra le braccia, mentre carico la nostra unica valigia nella mia auto.

"Ho bisogno di te, di voi, Lux" Cerco di mostrarmi forte, mentre gli levo Kayla dalle braccia, infilandola in macchina. Non gli rivolgo la parola, mentre lo vedo prendersi il capo tra le mani e scuoterlo. Voltandomi, osservo come Kayla cerchi di chiamare Harry, anche con il finestrino completamente chiuso. Sbatte le sue piccole manine contro il vetro, sfoggiando una delle sue espressioni più tenere in assoluto.

"Dovevi pensarci prima" Scrollo le spalle, mentre sento gli occhi pizzicare. Rimando indietro le lacrime e salgo in macchina, quasi correndo via da tutti i pensieri che stanno invadendo la mia mente.

Mentre mi allontano con la mia vettura, guardo dallo specchietto retrovisore come Harry si sia letteralmente accasciato sul ciglio della strada. Ora non c'è più un noi. Ora ci sono solo io e sono devastata.

"Mami, quando torniamo a prendere papà?" Sento le parole di Kayla risuonare nella mia testa, mentre scoppio in un pianto triste e disperato, guidando fino a casa di mia madre.