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Autore: dontlookback    10/07/2015    0 recensioni
"Caro Babbo Natale,
sono io, Ariana... So che è passato molto dall'ultima volta che ti ho scritto ma quest'anno ho davvero bisogno del tuo aiuto; lascia che ti spieghi. Vedi, io lo amo molto però è dura perché lui sarà in città soltanto per le vacanze e domani volerà via, lontano da me.
Non ho bisogno di un altro regalo, ho solo un desiderio... Quest'anno puoi far soltanto nevicare in California? Mi accontenterò anche della pioggia; non voglio che domani mattina vada via. Per favore, dammi qualcosa per farlo rimanere! Ti prego, fà nevicare!"
/1843 words/ /Ispirata a "Snow in California" di Ariana Grande"
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vi consiglio di leggere ascoltando “Snow in California” di ArianaGrande :)

 

Snow in California

Devi proprio andare?”

Richiusi la porta alle mie spalle sfilandomi il berretto, guardando il ragazzo moro davanti a me fare lo stesso con la sciarpa e il cappotto. Sbuffando appesi anch'io il mio piumino all'attaccapanni e mi avviai in cucina seguita da lui.

Ti va una cioccolata calda?” arrivata ai fornelli mi girai verso il moro che si era appoggiato al ripiano di marmo del tavolo, al centro della stanza.

Ancora? Ne abbiamo appena bevuta una!”

Appena... In realtà è già passata più di un'ora e poi io ho freddo...”

Con un dolce sorriso in volto mi venne incontro spalancando le braccia e accogliendomi tra di esse. Nascosi la testa nell'incavo del suo collo respirado a fondo e inebriandomi del suo profumo. Allaccia le braccia attorno alla sua vita, stringendomi più a lui in quell'abbraccio.

Va meglio così?”

Potrebbe andare meglio se tu domani mattina non te ne andassi...” alzai lo sguardo nel suo, incontrando quelle iridi tanto scure quanto profonde di cui mi ero innamorata fin dalla prima volta che le avevo incrociate.

Lo vidi sospirare appena per poi portarmi dietro l'orecchio una ciocca di capelli rossi scappata dall'elastico, accarezzandomi subito dopo la guancia.

Piccola, manca ancora poco alla fine del tour, soltanto un mese, durante il quale avrò qualche giorno di pausa in cui potremo stare insieme. E alla fine di esso, avrò molto più di qualche giorno; staremo fermi più di quattro mesi che potrò passare qui con te e faremo tutto quello che vorrai.”

Lo so Zayn, ma vorrei che ti fermassi qui ancora un po'. Insomma, è Natale!”

Era uno dei membri della band più famosa sulla Terra e per la maggior parte dell'anno era stato impegnato nel loro tour mondiale. Stava realizzando il suo sogno e di questo ero contentissima; cantava con i suoi quattro migliori amici, era amato dalle sue fan e non c'era cosa migliore nel vederlo sorridere sul palco. Spesso però mi era difficile riuscire a stargli lontana, a non piangere dopo una sua telefonata e ad osservare i suoi occhi meravigliosi soltanto attraverso lo schermo del computer. Sapevo comunque quanto fosse felice e mai e poi mai gli avrei chiesto di scegliere tra me e la sua band; lo amavo e lui amava me e questo mi avrebbe sempre aiutato a farmi bastare le telefonate o le videochiamate e tutti i suoi sorrisi visti dietro uno schermo. Tuttavia, non avrei mai represso la voglia di riempire di calci il didietro dei suoi manager che gli avevano concesso soltanto una settimana di vacanze durante il periodo natalizio. A mio avviso era davvero troppo poco; Natale è Natale!

 

Dopo aver cenato e aver guardato la televisione, o per meglio dire, aver fissato l'uno gli occhi dell'altra e avre fatto combaciare più volte le nostre labbra, salimmo in camera per prepararci per la notte.

Allora, hai preso tutto?”

Credo di sì... O almeno spero!”

Sei sempre il solito!” sorrisi, un po' malinconica e mi avvicinai a lui cingendogli la vita con un braccio. Il moro mi avvolse con le sue, lasciandomi un bacio tra i capelli, facendomi poi poggiare il mento sulla sua spalla.

Tornerò presto piccola”

Non risposi, mi limitai a stringerlo di più, respirando il suo profumo e sentendo gli occhi gonfiarsi di lacrime. Passò una mano sulla mia schiena, accaezzandola lentamente, mentre io lo baciai nell'incavo del collo. Dandomi un altro bacio in fronte si staccò da me per infilarsi sotto le coperte e prendermi ancora una volta tra le sue braccia. Puntammo entrambe le nostre sveglie alle tre in punto in modo da non fargli perdere il volo delle cinque e ci stendemmo sul materasso, abbracciati. Mi addormentai con la testa appoggiata al suo petto e le gambe incrociate alle sue, con la sua voce in sottofondo che cantava una delle mie canzoni preferite tra i suoi album, come faceva sempre quando dormivamo insieme.

Verso mezzanotte però, mi svegliai perché una strana idea stava tormentando il mio sonno. Così, dopo essermi assicurata che il ragazzo al mio fianco stesse dormendo profondamente, facendo più attenzione possibile, slaccia la presa dal suo corpo caldo e mi diressi in cucina, dove mi sedetti al tavolo con in mano un quadernino nero e una penna fucsia. Mi sembrava una cosa davvero stupida da fare, eppure cominciai comunque a scrivere.

 

<< Caro Babbo Natale,

sono io, Ariana... So che è passato molto dall'ultima volta che ti ho scritto ma quest'anno ho davvero bisogno del tuo aiuto; lascia che ti spieghi. >>

 

Mi fermai dopo aver scritto le prime tre righe, mi sentivo una sciocca; insomma chi era l'idiota che a ventidue anni nel bel mezzo della notte, invece di dormire, scriveva una lettera per Babbo Natale?! Ma tentar non nuoce, giusto?

 

<< Vedi, io lo amo molto però è dura perché lui sarà in città soltanto per le vacanze e domani volerà via, lontano da me.

Non ho bisogno di un altro regalo, ho solo un desiderio... Quest'anno puoi far soltanto nevicare in California? Mi accontenterò anche della pioggia; non voglio che domani mattina vada via. Per favore, dammi qualcosa per farlo rimanere! Ti prego, fà nevicare! >>

 

Mentre lasciavo scivolare la penna sul foglio, scrivendo quel mucchio di assurdità, tutti i bei momenti passati durante quei cinque giorni con il mio Zayn, si fecero spazio nella mia mente, portando una lacrima a rigarmi il viso. Era incredibile come il tempo fosse volato e la consapevolezza di doverlo lasciar andare ancora una volta, mi faceva davvero male. In quel momento le immagini di noi due mano nella mano intenti a passeggiare sulla spiaggia di Santa Monica, scorrevano vivide davanti ai miei occhi, facendomi sorridere tra le lacrime.

Spesso, quando lui era in tour andavo in spiaggia ad osservare l'oceano. Esso era profondo come i suoi occhi e, anche se di colore diverso – quelli di Zayn ricordavano il cioccolato fuso, a volte solcato da venature caramellate, altre dorate – riusciva a tranquillizzarmi. Però quell'enorme distesa scura era quella che il più delle volte ci divideva; la stessa che lui, al telefono, mi diceva di guardare per ricordarmi dei suoi occhi, per ricordarmi di tutti i momenti passati insieme lì immersi e di quelli che ancora avremo passato.

Guardai dalla finestra quella distesa scura che stava riflettendo la luna e tutte quelle meravigliose stelle prima di voltarmi e riprendere a scrivere.

 

<< Ho visto le previsioni meteo in televisione e hanno detto che ci sarà il sole domani; per favore fallo andare via!

Ho davvero bisogno che lui rimanga qualche altro giorno con me. Non puoi far cancellare il suo volo delle cinque? Non puoi trovare il modo?

Non ho bisogno di un altro regalo, ho soltanto un desiderio. Quest'anno puoi far nevicare in California? Non voglio che vada via domani mattina. Dammi qualcosa che lo faccia rimanere tra le mie braccia davanti al caminetto. Sarebbe un regalo perfetto.

So di star chiedendo l'impossibile, ma credo nei miracoli. Ho bisogno del mio amore qui con me quindi ti prego, per favore, fà nevicare in California!

Ariana >>

 

Ripiegai il foglio scrivendo sopra “Per Babbo Natale” e richiusi la penna, poggiandola lì vicino. Presi il latte e lo versai in un bicchiere, mettendo poi quattro biscotti al cioccolato in un piatto e posando tutto vicino al foglio. Dopodiché tornai sotto le coperte e mi riaccoccolai al corpo di Zayn che aveva continuato a dormire indisturbato. Cominciai a pensare di essere davvero stupida; sapevo benissimo che Babbo Natale non esisteva, che era tutta un'invenzione. Allora perché gli avevo scritto? Ero davvero così disperata? O ero semplicemente innamorata?

 

Al mio risveglio notai quanto fosse terribilmente tardi: erano le otto e Zayn era andato via da tre ore. Iniziò a mancarmi l'aria; sul serio non avevo sentito la sveglia e l'avevo lasciato partire senza salutarlo? Perchè diavolo non mi aveva svegliato?

A un tratto scattò la serratura del bagno e la porta si spalancò mostrandomi uno Zayn ancora assonnato ma terribilmente bellissimo e soprattutto reale. Spalancai gli occhi per la sorpresa, guardandolo confusa mentre un sorrisino divertito faceva capolineo sul suo volto.

Buongiorno piccola dormigliona”

Zen tu cosa... Non dovevi...?!”

Questa notte mi ha chiamato Paul, uno dei manager, e mi ha detto che a causa di una bufera di neve tutti gli aeroporti della California sono stati chiusi e quindi i voli cancellati. Fin quando non smetterà di nevicare, non potremo partire. Se ci pensi è assurda come cosa, no?”

Continuai a fissarlo incredula finchè con un balzo non lasciai il tepore del letto per guardare fuori dalla finestra. Appena scostai la tenda, rimasi sbalordita: la spiaggia e le strade erano completamente bianche e dal cielo continuavano a scendere candidi fiocchi che andavano a depositarsi sulla neve già ferma e sull'acqua del mare, creando un paesaggio spettacolare. Mi voltai verso il moro che si era avvicinato a me, e gli saltai letteralmente addosso, allacciando le braccia attorno al suo collo e le gambe alla sua vita. Barcollò leggermente, stringendomi forte a lui, lasciando che la sua risata riecheggiasse per la stanza. Scesi poco dopo senza smettere di sorridere e continuando a fissarlo. Mi sorrise di rimando, incrociando le dita della sua mano con la mia e sporgendosi per lasciarmi un bacio in fronte.

Che dici, scendiamo a fare colazione? Sbrigati perché ho intenzione di godermi a pieno questi giorni in più con te”

Se possibile, il mio sorriso si allargò ancora di più e, lasciando la presa della sua mano, mi precipitai giù per le scale con lui dietro che rideva, facendomi beare di quel suono paradisiaco. Intanto continuavo a ringraziare mentalmente la persona che aveva espresso il mio desiderio e, arrivata davanti al tavolo, trovai un bicchiere vuoto, due biscotti nel piatto e un foglio accanto. Spiegai il foglio e sorrisi ancora una volta leggendo il contenuto, prima di girarmi verso il moro che aveva appena fatto il suo ingresso in cucina.

Allora piccola, ti va una cioccolata calda?”

Sorrisi annuendo, ripiegando il bigliettino che ancora tenevo in mano e infilandolo in tasca, solo dopo aver riletto quella semplice frase.

 

<< Buone vacanze piccola Ariana.

Babbo Natale >>

 

 

 

 

 

 

 

Ciao a tutti/e!

È un sacco di tempo che non scrivo o pubblico qualcosa e ora – finamente – dopo più di due settimane, sono riuscita a trovare l'ispirazione!

Diciamo pure che ho sbagliato periodo per scrivere, visti i quaranta gradi degli ultimi giorni, e pubblicare qualcosa sul Natale non è del tutto appropriato... Evidentemente il caldo mi ha dato alla testa!

Comunque, questa cosa in teoria, dovrebbe essere uno dei compiti che, con le dovute modifiche, dovrei consegnare alla prof. di italiano al rientro a scuola. Ho però deciso di pubblicarla prima qui per vedere se è il caso o meno di riscriverla su un foglio... Quindi mi farebbe davvero piacere ricevere un vostro parere; se vi va, ovvio.

Grazie comunque per aver letto,

buone vacanze a tutti xx

  
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