Era un giorno speciale per Sakura. Il suo bambino compiva 3 anni. Il suo piccolo Sasuke Junior, volonta del padre che voleva chiamarlo come lui. -Nel mondo serve un altro Sasuke Uchiha.-disse. Si erano sposati subito dopo il suo ritorno,in un primo momento Sakura lo aveva evitato chiudendogli ogni volta la porta in faccia. Ma una sera mentre ritornava dal lavoro e dopo aver fatto mente locale che l'Uchiha non si era fatto vedere tutto il giorno, aveva tirato un sospiro di sollievo. O così almeno credeva. Infatti se lo trovó sdraiato sul letto che l'aspettava. -Che diavolo ci fai qui?-Domandó lei spaventata nel voltarsi. -Ti aspettavo, visto che non mi vuoi vedere.-Rispose lui. -Vattene via.- -No. Ora tu mi ascolti. Io voglio chiederti scusa; Dovevo tornare subito a casa, per questo voglio chiederti scusa.- -No,non posso Sas'ké. Non posso più aspettarti mi spiace.-disse lei. -Perché?-Domandó lui. -Ho un altro.-Mentì lei. -Va bene. Allora tolgo il disturbo. Addio Sakura.-Si avvicinó alla porta e l'aprì. -Se solo tu dicessi quelle paroline che voglio sentire.- -...-ci pensó lui. Ma non sapeva come dirgli ció che provava. Sakura aspettó che lui parlasse che dicesse "Ti amo." Ma assistì solo ad un silenzio macrabo. -Sara meglio che tu vada, credo che sia meglio così.-sussurrò lei. -Mi spiace non posso.-le disse andandosene. E lei aveva pianto ancora. Sasuke in quei giorni a detta dell'amico Naruto era pensieroso e aveva qualcosa in mente. Infatti due sere dopo, Sasuke era davanti casa di Sakura per invitarla a cena. Ci aveva riflettuto molto finché era arrivato ad una conclusione. -Cosa fai qui?-domandò lei. -Devo parlarti.-rispose lui. -Dimmi. Pero fai in fretta devo uscire.-mentì. -Va bene. Non so da dove iniziare. Tu mi piace da sempre. Mi piaci da quando eravamo ragazzini. E poi me ne sono andato, e quando tu hai cercato di fermarmi dicendomi "ti amo" be ecco volevo cambiare idea. Ma scontrarmi con Itachi era molto più importante. Ma ora sono qui sono tornato. E lo so che e tardi ma io....-non fini la frase che Sakura si era incollata alle sue labbra. Sapeva che si era sforzato per dirgli quelle parole e lei lo amava così tanto che avrebbe accettato anche un "ti voglio bene". -Ti amo Sasuke da una vita. Mi sta bene che tu sia qui e che ti piaccio. Mi sta bene anche un "ti voglio bene."Basta che siamo insieme.-finì lei. -Va bene. Ma non ho finito.-si mise in ginocchio e prese l' anello che aveva comprato.-Mi vuoi sposare e diventare la mia parte migliore?- -Sì.-rispose tra le lacrime. Lui si alzò e la baciò. Un mese dopo erano sposati. E dopo 9 mesi era nato il loro bambino. Ma se tutto andava per il verso giusto, Sasuke si sentiva soffocare. Così una sera era tornato tardi e avevano finito per litigare. Allora lei senza parlare aveva preso una valigia e l'aveva preparata e poi gliela mise davanti alla porta. -Ecco te ne puoi andare. Sei libero.-esordì lei. -Che ti prende?-domando lui. -Sei libero, so che ti senti soffocare. Per questo te ne puoi andare.-disse lei andandosene e chiudendosi in camera con suo figlio. Sasuke la guardò andare via,come sempre lei aveva capito ciò che sentiva e lo lasciava libero. Senza dire nulla aveva preso la sua valigia e aveva lasciato casa Haruno-Uchiha. Per sempre. Sakura era ritornata alla realtà li aspettava da un ora quasi. Sapeva che da Konoha a Suna ci sarebbero voluti 2 ore ma lei era ansiosa. Stava con Gaara da 4 mesi ed era serena. Non felice ma serena. Lei non voleva che Sasuke si presentasse alla festa, ma lui dopo un anno di silenzi e tramite Naruto l'aveva chiamata. Dicendole che sarebbe venuto con gli Uzumaki. E poi dopo aver parlato con Ino era venuta a conoscenza che lui aveva un'altra donna. E lei che aveva sempre sperato che tornasse da lei."Povera illusa"si era detta. Sentiva freddo, ma si era impegnata ad attendere. Mentre attendeva che arrivassero,ritornò ai suoi ricordi. Erano passati 11 mesi da quando lui se ne era andato e quel giorno SJ compiva un anno. Lei ora abitava a casa dei suoi lasciando definitivamente villa Uchiha. Non si erano rivolti a nessun avvocato,non volevano. Per legge erano ancora marito e moglie davanti a Dio. E poi era successo mentre era alla stazione con SJ per partire si scontrò con un rosso bellissimo. Lui era stato gentile e lei subito si era fidata. Si erano frequentati senza che lui sapesse che lei era sposata. E poi dopo 3 mesi l'aveva invitata a Suna e lei ci era andata con SJ allontanandosi da Konoha e dalla possibilità di riavere una possibilità con lui. Ne era consapevole. E poi aveva saputo che Sasuke aveva un'altra da quasi 5 mesi e lei aveva colto l'occasione di andare per sempre a Suna. E ora era lì e aveva scorto la 4X4 di Naruto e inconsapevolmente iniziò a tremare. Naruto fu il primo a scendere e correre ad abbracciarla "stritolarla" -Ehi Naruto calma.-disse lei. -Scusa Saky ma mi sei mancata.-sorrise lui. -Anche tu.-ricambiò il sorriso. -Che bella che sei Sakura.-si complimentò Naruto amichevolmente. -Grazie.-disse. -Ehi papà!!ci fai salutare la zia.-disse Boruto. -Sì. Ma andateci piano lei e la mia sorellina.-Rise Naruto. Boruto e la piccola Kushina saltarono in braccio a Sakura. -Come siete diventati grandi.-sorrise la rosa. -E SJ cresciuto?-domandò Boruto. -Sì. Non vede l'ora di giocare con voi.- e guardò Kushina che aveva preso tutto dalla mamma era timida. Si alzò e abbracciò Hinata che aveva sorriso per tutto il tempo. E poi aveva salutato con un "Ciao" forzato. Lui le presentò la compagna. -Karin, Sakura mia moglie. Sakura, Karin la mia fidanzata.-le presentò. -Piacere.-dissero entrambe. Continua al prossimo capitolo. Siccome e lunga siate buoni l'ho scritta tutta dal cellulare e ho i crampi.