Anime & Manga > Rossana/Kodocha
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Autore: Light Clary    10/07/2015    4 recensioni
♬ Rossana credeva che la sua vita fosse perfetta. Era una semplice ragazzina di diciassette anni con una fama internazionale, fin quando un incontro inatteso non le ha rivelato di essere l'ultima discendente della stirpe degli Angeli Guardiani.
Tocca a lei e a Eric, intrepido ragazzo Demone, ad affrontare mille peripezie tra Vampiri, Streghe e Mostri, per salvare il fantastico mondo di IMPERIA. I due scopriranno presto di appartenere l'uno all'altro, ma potrà la loro unione sconfiggere la forza oscura che vuole impossessarsi dei loro cuori e annientare l'umanità? ♬
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Sana Kurata/Rossana Smith | Coppie: Sana/Akito
Note: Lemon | Avvertimenti: Violenza
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Dopo aver trascorso i minuti peggiori della sua vita, restando sospeso in aria, retto dall’invisibilità, Rei atterrò oltre i cancelli di un enorme palazzo, nel cortile di fronte il portone principale.
Si trattava di un’altissima struttura dorata, con il sole che si rifletteva sulla grossa cupola centrale e le torri. Gli ingressi erano affiancati da enormi statue raffiguranti splendide veneri e ai lati delle scale che portavano a loro, c’erano coppe fumanti di incenso:
Il Dicastero.

Ogni volta che se lo trovava davanti restava affatturato dal suo splendore. Ma stavolta non si fermò a contemplarlo. Avanzò verso l’entrata.
-Sei dietro di me? – chiese.
Sentì qualcuno spingerlo: - Non farti vedere che parli al vento o ci sgamano.
-Okay. Ma tu non parlare.
-E chi parla?
Non ci fu bisogno di bussare o di dire una parola d’ordine o cose simili.
Non appena Rei si posizionò di fronte il portone, questo per un attimo cigolò, poi si aprì lentamente piegando i battenti e lasciando una via di entrata sottile.
Entrando si ritrovarono in un enorme androne con fiaccole spente attaccate al muro. La luce filtrava dalle grosse vetrate luminose. Il pavimento era ricoperto da un tappeto rosso di lino. Il soffitto a botte raffigurava incisioni di angeli e scene di guerra. Non c’erano lampadari. Una grossa scalinata conduceva a un lungo corridoio pieno di porte. Rei le percorse a passetti piccoli finché non sentì Eric Invisibile, spingerlo per accelerare.
-Ti ricordo che non ho tutta la vita! Tornerò visibile fra trentacinque minuti esatti!
-Okay scusa! – bisbigliò l’uomo indignato.
Impallidì quando vide che una donna appoggiata ad una porta cerea aveva assunto un’aria stranita quando lo aveva scorto.
-Mi perdoni Sopraintendente, “scusa” per cosa? – domandò.
-Ehm … niente … non parlavo con lei – arrossì Rei grattandosi la nuca – ero in conversazione telepatica!
-Ah … okay – la donna finse di aver capito – Desidera qualcosa?
-Sì. Chiedo un’udienza di dieci minuti.
-Non penso potrà, Sopraintendente. I Ministri sono in riunione.
-La prego. È importante. Ci metterò pochissimo.
-E va bene. Io ci provo. Ma non le prometto niente – detto questo la donna bussò alla porta su cui era poggiata e la aprì – Scusate tanto il disturbo signori. Ma il Sopraintendente della Sicurezza Marziale, chiede di vedervi. Lo faccio entrare o lo respingo?
Rei non sentì la risposta proveniente dalla stanza. Ma quando vide la donna scostarsi e indicarli con la testa la porta, capì che avevano accettato l’incontro.
Entrò nella Sala delle Riunioni, dov’era presente un lungo tavolo occupato da soli due candelabri, con dodici sedie tutte occupate. Una ragazza dai capelli corvini e gli occhi di ghiaccio, seduta a capotavola si alzò: - Vieni pure Rei – lo invitò a entrare.

Rei avanzò deglutendo. Tutte le volte che entrava in quella stanza si sentiva a disagio. Tutti gli sguardi erano puntati su di lui. Alcuni infastiditi per l’interruzione.
-Scusate infinitamente il disturbo, Koralyn – balbettò Rei – Ma ho un urgente questione da discutere.
-Ha per caso a che fare con la ragazza? – tirò a indovinare la donna, azzeccando al primo colpo.
-Proprio così.
-Ebbene. Parla.
-Ecco … - Rei esitò e chinò un po’ all’indietro la testa, come ad appoggiarsi a qualcosa.
Sentì la fievole voce di Eric che gli sussurrava tempestivamente.
Desidero proseguire al più presto con la ricerca delle perle”
-Vorrei proseguire con la ricerca delle perle il più presto possibile.
-Cosa? – esclamò uno degli uomini – Ma sei impazzito? È ancora troppo presto.
- Lo so ma … - Rei esitò ancora aspettando il suggerimento.
Abbiamo già avuto a che fare con un Rakasa. Ce la siamo cavati per miracolo
Lui ripeté e aspettò il seguito.
Per questo penso che l’esercito nemico ormai abbia capito di chi sia lei, dove vive e cosa fa. Non è più al sicuro. Prima ritroviamo le perle, prima Imperia ritroverà la pace”
Una donna inarcò le sopracciglia sottili: - Non sentite anche voi un certo echeggiare? – chiese ai colleghi seduti di fronte a lei, che fecero spallucce.
Rei deglutì: - Quindi … vi chiedo di procedere con la ricerca delle perle.
-E’ una richiesta assurda – commentò un uomo rigido – la ragazza ancora non è esperta! Non sa ancora di che incredibili capacità è capace L’Angelo Guardiano. Non possiamo mandarla in trasferta come se fosse una gita scolastica. Senza esperienza morirà prima di aver trovato la Prima Perla e allora sì che per tutti noi sarà la fine.
-Di questo mi occuperò io – stavolta Rei parlava senza suggeritore – la abituerò a tutto quello che questo viaggio ci riserverà. L’attrezzatura necessaria che l’aiuterà nella Conversione.
-Sei pazzo, Sagami – continuò lo stesso uomo – se pensi che fare da insegnate personale all’unica salvezza di Imperia, servirà a prepararla per la battaglia alla quale andrà incontro, possiamo anche risparmiare la fatica ai Rakasa e morire tutti suicidi!
-Basta Rook – lo fermò Koralyn alzando una mano. I suoi occhi cerulei si posarono su Rei e lo guardarono come si guarda una persona cocciuta e insistente – Saresti pronto a prenderti una tale responsabilità, Rei? Hai già fatto abbastanza rilevando la posizione della ragazza, cercandola e svelandole ogni cosa. Ma quella della Ricerca delle Perle è un’impresa ardua il doppia. Ne va della nostra stessa esistenza.
-Sono pronto a rischiare, Koralyn – disse Rei – Rossana è coraggiosa e intelligente. Se le spiegherò tutto fin nei minimi dettagli sono certo che capirà.
-Beh, in questo caso …
-Mi oppongo Koralyn! – la fermò Rook alzandosi in piedi – Dobbiamo riflettere molto attentamente prima di prendere decisioni simili. Rei è troppo affrettato. Non vuole dare tempo al tempo e …
-Il tempo è l’unica cosa che non abbiamo! – sbottò Rei ripetendo la stessa risposta che gli aveva dato Eric sulla riva del Mare dei Paesaggi – Portare qui Rossana, istruirla nell’Antro D’avorio, farle leggere tutti i volumi di negromanzia, farla esercitare e ambientare … è troppo! Richiederà almeno due mesi!!! E intanto la città sarà mezza invasa! Ciò di cui abbiamo bisogno, sono quelle perle! Ora che finalmente l’abbiamo trovata, lei riuscirà a recuperarle, ricomporre il Ciottolo D’Idra e rilegare la luce con il buio. Il viaggio inoltre, potrebbe durare più di due mesi se non lo intraprendiamo … anche domani! Le cose vanno fatte in fretta o si ritorcono contro i piani mandando tutti in fumo. Vi prego di darmi il consenso di partire!
A quel discorso anche Eric si stupì.
Gli aveva suggerito pochissime parole eppure Rei aveva parlato da solo con grande saggezza. Fu la prima volta che vide i membri del Ministero con la faccia esterrefatta.
E Koralyn cedere.
-Va bene. Acconsento.
-Che cosa? – sbraitarono alcuni suoi colleghi.
Lei gli zittì di nuovo: - Le parole di Rei sono più che esatte. Se non passiamo direttamente all’azione, facendo tornare l’Angelo Guardiano vigoroso come una volta, per questo modo non ci sarà un futuro.
-Un momento Koralyn – disse Rook ostinato – pensa molto attentamente a quello che stiamo facendo. Stiamo dando il nostro consenso a quest’uomo perché parta in avanscoperta per una pericolosissima caccia all’oro dal quale potrebbe benissimo non ritornare – Rei deglutì – e in più stiamo mettendo sotto la sua protezione l’unica ragazza che potrebbe dare una chance a questa guerra invincibile. È una responsabilità troppo alta e non credo che ne sarà all’altezza.
-Concordo pienamente – disse una donna dalla pelle scura – pensa se morissero al primo colpo. Che cosa ne sarà di tutto quello che i nostri antenati hanno generato in questi secoli?
-Concordo anch’io Koralyn. La responsabilità è troppo alta – disse un altro uomo.
E così via tutti i membri del consiglio disapprovarono la richiesta.
Rei cominciò a rassegnarsi ma non aveva ancora sentito l’ultima parola del superiore.
-Fermi tutti – esclamò infatti Koralyn stanca delle lamentele dei suoi colleghi. Si rivolse a Rei – Ti chiediamo di lasciarci in riunione qualche minuto. A breve sarai aggiornato sulla trattativa finale.
Rei accennò un piccolo inchino ringraziando e senza nemmeno salutare lasciò la stanza.
Andò a sedersi su una fila di sedie sistemata in corridoio.
Vicino a lui, Eric, ancora invisibile gli sussurrò: - Non era propri necessario che mi scomodassi a venire.
-Di che parli? – gli chiese l’uomo.
-Ora voglio che tu mi dica quante cose hai detto sotto mio suggerimento e quante ne hai dette tu di tuo – lui non rispose – Li hai lasciati tutti a bocca aperta. Scommetto che è la prima volta che hai un atteggiamento così aggressivo verso il Ministero.
-Sarà – commentò Rei facendo spallucce – Infondo ripensando a quello che mi hai detto prima, mi sono detto che dovevo dare loro le tue stesse motivazioni.
-Lo hai fatto ma in un modo più coerente. Koralyn ha acconsentito subito.
-Speriamo che riesca a convincere anche gli altri.
Attesero qualche minuto in silenzio.
Poi la gentile ragazza che stava di guardia alla porta venne ad avvertire la sua convocazione.
L’uomo, ansioso e con mani tremanti, impose a Eric di restare fuori ad aspettare e sparì dietro la porta.
Il ragazzo accettò suo malgrado, di rimanere seduto. Ma passò più tempo del previsto.
 
“Strano” si disse dopo un po’ “infondo devono solo dire o no. Perché …” non finì il pensiero.
Vide la porta della sala riunioni aprirsi e Rei, andare verso di lui. Era pallido come un fantasma e in mano teneva un foglio di carta verde.
-Allora? – volle sapere, agitato.
L’uomo ingoiò saliva prima di rispondere: - Hanno accettato.
Eric sbuffò sollevato: - Sì! Evvai! Sono proprio … Ei … cos’è quella faccia? Non sei soddisfatto?
Rei lo guardò ( o meglio pensò di guardare un punto a caso che identificò come i suoi occhi) e lentamente porse il foglio che reggeva in mano.
-L’ho firmato … prima di leggerlo – spiegò mentre il foglio si sollevava afferrato da una mano invisibile.
Eric lesse attentamente le parole scritte a inchiostro nero.

CONTRATTO DI LEGGITIMITA’ PER LA SICUREZZA DI IMPERIA.
Il soggetto, Rei Sagami, Sopraintendente della Sicurezza Marziale, si assume la piena responsabilità di condurre la ricerca delle Perle di Kuban , scortando l’ultima discendente degli Angeli Guardiani, Rossana Kurata proteggendola e istruendola per la difesa di Imperia.
I PRO effettivi di una quasi improbabile riuscita dell’impresa, consentirebbero al soggetto di entrare a far parte del Dicastero Del Regno dei Mille, avvicendando il posto del Curatore Generale Rook Barnus.
I CONTRO effettivi di un assai probabile fallimento, garantirebbero la fine di Imperia e il perenne dominio dei Diavoli Oscuri nonché morte di tutti i Perpetui.
In questo caso, il soggetto verrà condannato senza processo alla sentenza di morte.
A meno che non sacrifichi sé stesso per salvare la vita dell’Angelo Guardiano, molto più elargibile della sua.
Qualunque cosa accada a Rossana Kurata, Rei Sagami ne sarà ritenuto responsabile e anche se farà ritorno in patria con le Perle di Kuban, ma senza la ragazza, verrà in ogni modo giustiziato.

PRIMO MINISTRO ECCELSO
Koralyn Fervably.
 

Il foglio terminava con la firma di Rei.
Quando Eric finì di leggere, involontariamente, tornò visibile e poté mostrarsi ringhiante e con gli occhi che emanavano scintille di rabbia.

 
  
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