Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: Count0    10/07/2015    0 recensioni
Questo brevissimo scritto è più una presentazione che altro...
Pur non essendoci personaggi noti vi sono tratti distintivi di alcuni personaggi dell'immaginario fantastico.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nonostante il raggio verde avesse già solcato i flutti, il miraggio trasformava l’asfalto in una liquida lingua nera; In lontananza le immagini sfumavano in una danza irregolare.

le parole portate dal vento:

1… 2… 3… 6… mia!

Uno, due, tre rimbalzi, un pallone si ferma davanti ai miei piedi…

Palla…

Una ragazza dai lunghi capelli biondi si avvicina, non tocco la palla, mi allontano spero che la solita fortuna mi assista… non è così!

Giochi?

Un sorriso le illumina il volto; lenti nere celano i miei occhi, salvifico velo di Maya su di un timore che non avrei saputo nascondere.

Non rispondo, sorrido, procedo dritto verso il mio veicolo…

Attesa… grida, risate musica…

Il tempo, quello che vedo costantemente scorrere su ogni cosa, accompagnandola, trascinandola, all’ineluttabile… per un attimo ero stato cieco, il peso della mia colpa mi aveva abbandonato, per un istante i miei occhi erano stati quelli di un uomo comune… o forse la ragazza era troppo giovane perché persino io potessi scorgere la decadenza sul suo volto.

Il grande cetaceo d’acciaio apriva il suo ventre permettendo l’accesso al serpente le cui squame, i nostri veicoli, ronzavano di un suono sinistro e consueto.

I motori si spengono ma il suono aumenta, decine di corpi si accalcano sulle scale, il gelo dei condizionatori solleva gli spiriti ridando voglia di esserci.

La nave offre ogni tipo di attrattiva e gli alcolici scorrono a fiumi, il sapore orribilmente acido del mio cocktail mi assale e finalmente l’alcol ha la meglio su di me, o almeno riesco a convincermene…

Anch’io sono un corpo

I corridoi si allungano, scuri anfratti, in prospettive di folli architetti spagnoli…voci lontane attraverso i condotti dell'aria, figure furtive escono da finestre sui ponti… la ragazza,

l’attimo si dilata.

È sul ponte più alto con due amici, stanno cercando di raggiungere la vetta dell’imbarcazione lei si protegge dall’aria salmastra con una drappo di cui al momento non distinguo colori e foggia.

Raggiunta la meta l’immagine è grottesca e il tempo si distorce incapace di toccarla ma fin troppo operoso sui suoi compagni d’avventura, morti, come nel più scontato dei film il drappo che solo ora riconosco essere un Jolly Roger, si scioglie dal cavo cui era assicurato si gonfia d’aria allontanandosi dai tre che in quell’istante di trionfo sono vivi al punto da aver la meglio sulla mia vista, lei mi sorride,

forse mi riconosce.

Ringrazio ancora il mio velo di proteggermi dal suo sguardo, seguo per quanto mi è possibile il volo di quell’icona da sempre collegata a libertà e sfrontatezza…

Lei svanisce.

Ora li vedo, due cadaveri di vecchi bucanieri intenti a godersi il bottino seduti intorno ad un tavolo giocando a carte.

Al mattino , il serpente stava abbandonando il suo ospite e anch'io come parte di esso…

Nella macchina accanto, la ragazza ma questa volta non mi vede non sorride: morte.

La musica che giunge dalla radio della loro auto:

Nice To Meet You

La voce di Axl sottolinea quel nuovo incontro.

Ormai sono lontano e probabilmente abbastanza fortunato da dimenticare.

   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: Count0