10 Ottobre - Will
-Tu.Will si guardò intorno, il cortile che stava attraversando era deserto quindi si stavano rivolgendo per forza a lui, pensò di ignorare chi l’avesse chiamato, ma forse avrebbe solo peggiorato la situazione.
Si girò e fece un sorriso tirato ai tre ragazzi di Serpeverde che si erano appena avvicinati.
-Vedete- iniziò –Io credo di essere già in ritardo per la lezione di difesa contro le arti oscure quindi se non vi dispiace …
-Voi di Tassorosso siete sempre così adorabili!- lo prese in giro il più grande del gruppo, poi uscì la bacchetta.
-Difesa contro le arti oscure hai detto? Fantastico, perché non ti alleni un po’ con noi? Così arrivi più preparato in classe.
No che Will non voleva duellare con loro.
Punto primo: perché non voleva una settimana di punizione.
Punto secondo: perché erano in tre contro uno.
-Sentite non è che potremo …
Naturalmente parlare non servì a nulla.
Il ragazzo lanciò un incantesimo.
Will si preparò al colpo che, però, non arrivò mai.
Tra lui e i ragazzi si era formata una barriera trasparente.
Il colpo rimbalzò e fece volare all’indietro proprio chi l’aveva lanciato.
Gli altri due si guardarono intorno spaventati, cercando di capire chi fosse stato, ma non videro nessuno. Il cortile era completamente deserto, come lo era stato pochi minuti prima.
Fecero qualche passo indietro e andarono via, o meglio dire, scapparono.
Il ragazzo che si era preso il suo stesso incantesimo si alzò furibondo, urlò qualcosa tipo “non finisce qui” e corse dietro i suoi compagni.
Nessuno notò il piccolo ragazzino, sempre con la divisa decorata dai colori argento e verde, che nascondeva un ghigno con i lunghi capelli corvini.
Nascosto sopra i rami più alti di un albero proprio li accanto, metteva tranquillamente via la bacchetta appena utilizzata.