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Autore: Yoongixx    11/07/2015    4 recensioni
Hinata viene maltrattata e odiata dal padre, ma Sasuke riuscirà a salvarla? Riusciranno i due a essere felici?
SasukexHinata
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Sasuke
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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So che probabilmente voi cari lettori mi prenderete per pazza, per il semplice fatto che, avendo ancora la SasuHina1 da completare, ne sto scrivendo un’altra. Dovete sapere che la storia che segue è stata scritta a mano, quindi devo solo copiare dal quaderno al pc e pubblico, quindi state tranquilli. Questa storia la ho scritta tipo un anno e mezzo fa xD xD <3


SasuHina 2

Hinata era rimasta a scuola per finire una ricerca sul Sistema Solare, insieme a Sakura, Sasuke Kiba, Ten Ten e Naruto. Già, Naruto. Solo il nome di quel ragazzo la faceva crollare, figuriamoci ad averlo accanto tutto il pomeriggio. Fortuna che avevano finito, così non avrebbe più rischiato di fare brutte figure. Si era ritrovata a prendere il bus con Sasuke. E, nonostante questo accadesse tutti i giorni, loro due non si erano mai parlati, se non per qualche domanda riguardante la ricerca, quel ragazzo per lei era troppo tenebroso, le metteva quasi paura quelle poche volte che la guardava. Senza accorgersene, era rimasta a fissarlo per un bel po’-Cosa hai da guardare, Hyuga?- Hinata sussultò e si accorse di quello che stava succedendo quando si ridestò dai suoi pensieri -S-scusami, e-ero immersa nei miei pensieri, n-non volevo disturbarti- Disse rossa dall’imbarazzo -Tsk- A lui quella ragazza le sembrava un fantasma, e di sicuro lei avrebbe anche fatto a meno di rimanere a scuola, se non fosse stato per la ricerca.
Arrivata a destinazione, Hinata fece gli ultimi metri che la separavano dalla grande e maestosa Villa Hyuga. Per lei era un inferno entrare li dentro. Soprattutto da quando sua madre sua madre morì in un incidente stradale mentre la andava a prendere ad una festa di compleanno, e aveva solo 8 anni. Da quel giorno suo padre si rinchiuse nella sua sfera di odio e non ne uscì più, incolpando la figlia maggiore dell’accaduto, e arrivando persino a sbattergli in faccia che avrebbe preferito un figlio maschio a lei. Lei ne soffriva molto, anche perché il padre non era l’unico ad odiarla, ma anche suo cugino Neji e sua sorella Hanabi. Aprì la porta e si ritrovò davanti Neji che stava per uscire -E spostati- E se ne andò -Scusa Neji…- Perfetto, neanche il tempo di entrare che già il bentornata le era stato lanciato in faccia. Andò in sala da pranzo per cenare, e sentì il padre complimentarsi con Hanabi per il nove in italiano. Eppure quando era lei a prendere un dieci, nessuno si complimentava, o almeno mostrava un minimo segno positivo.
Arrivate le nove di sera, visto che era sabato, si preparò ad uscire, e visto che il padre era in ufficio, chiese a Neji di avvertire il padre per lei. Così uscì e si diresse verso il parco, punto di incontro con i suoi amici. Arrivò li in compagnia di Kiba e Ten Ten, ma quando vide Naruto baciare Sakura, le si spezzò il cuore e corse verso il bar più vicino. Ne uscì quindici minuti dopo, ritrovandosi un Kiba e una Ten Ten preoccupatissimi -Che è successo? Perché sei corsa via così?- Chiese Kiba. Ten Ten fu più veloce a capire -Sei corsa via per Naruto, vero?- Disse tristemente. Si intristì anche Hinata, ma decise di non voler rovinare la serata, quindi sorrise e guardo i suoi due amici -Non fa niente, andiamo dagli altri, o si preoccuperanno- Tornati al parco Ino chiese a Hinata cosa fosse successo, ma lei usò una piccola scusa per non far capire niente. Sasuke, che aveva capito tutto, la fissò -Si come no- Hinata arrossì all’istante, ma poi si ricompose. Passeggiarono nel parco fino alle dieci, ma Hinata, nonostante e continue chiacchiere di Ino e Ten Ten, era stanca di vedere Naruto e Sakura insieme. Era felice che Naruto fosse felice con Sakura, ma il cuore le faceva male comunque. Ma, per sua fortuna, un ragazzo arrivò a salvarla. E chi era quel ragazzo? Di certo non Naruto o Kiba. Si, era Sasuke, e lo fece in un modo molto strano. Si avvicinò a Hinata da dietro e le sussurrò all’orecchio -Reggimi il gioco- Hinata si pietrificò, ma poi afferrò le parole di Sasuke e cercò di farlo. -Hinata non si sente tanto bene, visto che ho la macchina, la accompagno io a casa- E prese Hinata per il polso, che non aveva capito per bene cosa stava succedendo -Vieni con me- La fece salire in macchina e guidò fino ad un posto a lei sconosciuto -P-perché l’hai f-fatto?- Chiese ancora rossa. Sasuke, che non sembrava intenzionato a dare una risposta alla domanda di Hinata, rispose con un'altra domanda -Perché sei rimasta e non sei andata via?- Hinata si voltò a guardare Sasuke -Non sarebbe stata una buona azione, e lui avrebbe capito tutto sicuramente- -Quindi preferisci essere tu a soffrire, che fare un torto?- La guardò per qualche secondo -Io l’ ho sempre detto che tu sei strana-
-P-posso sapere d-dove mi stai portando?- -In una proprietà degli Uchiha, ci sono fiori, prati e “cose così” da tutte le parti, quindi ho pensato che li saresti stata meglio- Disse premendo sull’acceleratore --Ma n-non voglio d-disturbare- Sasuke non le rispose.
Arrivati davanti al cancello, Sasuke parcheggiò la sua auto sportiva nera in un vicolo, e poi guidò Hinata fino all’entrata. -Quanto hai in motoria?- Hinata si chiese cosa centrava in quel momento <> -Non ho il telecomando per aprire il cancello, quindi dobbiamo scavalcare- Hinata sbiancò, c’era un cancello di almeno due metri e mezzo di altezza, e lei aveva un vestitino, come avrebbe fatto? -Se stai pensando al tuo abbigliamento, tranquilla, vado prima io, così non avrò bei panorami da vedere- Disse ghignando -M-ma io…- Neanche il tempo di dirlo, che Sasuke era già dall’altra parte del cancello - Vado a prendere una scala, così appena arrivi in cima, non dovrai saltare- Torno poco dopo con una scala in mano. Hinata era imbarazzata, ma non aveva altra scelta, più o meno se la cavava ad arrampicarsi, ma ora sperava di non fare brutte figure. Si arrampicò fino a metà, e si accorse che le sbarre del cancello quasi le facilitavano l’arrampicata. -Aspetta, ti tengo ferma la scala- Scese dalla scala con un piccolo salto -Hai solo sette? Mi sembra poco. Vieni con me- Arrivarono nel bel mezzo di un giardino, c’era ogni tipo di fiori e piante -Ora vedi meglio?- Disse Sasuke dopo aver acceso la luce -Si, questo giardino è d-davvero immenso!- Disse Hinata quasi rapita da quei colori e profumi che si mescolavano. Passarono una bella oretta fra passeggiate e annusate di fiori da parte della Hyuga.
Uscirono dal cancello nello stesso modo di come vi erano entrati. Tornati in macchina Hinata chiamò Ten Ten per avvisarla che stava tornando a casa, Ten Ten era l’unica a sapere del gesto di Sasuke. -S-Sasuke, ti ringrazio d-davvero tanto d-della serata.- Disse rossa in volto, ancora non capiva il perché della sua azione di “salvarla” -Vuoi che ti riaccompagno a casa?- -Forse è meglio, non vorrei far arrabbiare mio padre- Un velo di paura coprì il viso di Hinata, e Sasuke si incuriosì, accorgendosene.
Salutò e ringraziò ancora una volta Sasuke e scese dalla macchina. Ma Sasuke decise di non andare via subito. Hinata aprì la porta e si ritrovò il padre che la guardava con uno sguardo che di rassicurante non aveva nulla -Dove sei stata?- Intanto Sasuke era dietro la finestra a guardare, aveva capito fin da subito il motivo per cui Hinata era come un fantasma, grazie anche ai racconti della madre di Sasuke. -I-io sono stata al parco- -Perché non mi ha informato?- -V-veramente avevo c-chiesto a Neji di informarti..- Un sonoro schiaffo da parte del padre la fece sbattere contro il tavolino su cui era poggiato un vecchio telefono. Non passò poco più di qualche secondo che dalla guancia di Hinata scese del sangue dovuto alla botta dovuta al tavolino. Sasuke drizzò in piedi, ma doveva mantenere la calma. Per fortuna ebbe una grande idea. Andò alla porta degli Hyuga e suonò. Hiashi aprì e si ritrovò davanti Sasuke -Scusi potrei vedere Hinata?- Mentì, la aveva già vista, e si trattenne dal rompere la faccia a quell’essere che Hinata chiamava ancora Padre. Superò velocemente Hiashi e prese Hinata in braccio, per poi caricarla in macchina e partire a tutta velocità.
-Dove mi s-stai portando?- Chiese ancora tra i singhiozzi, il moro non si girò a guardarla -Ti porto a Villa Uchiha, non mi dirai che volevi restare alla tua Villa?- Disse sorpreso Sasuke -No, ma ti ringrazio- Disse leggermente sollevata. Il viaggio durò solo qualche minuto. Una volta arrivati, Sasuke aprì il grande portone della sua Villa, e fu subito accolto dalla madre, Mikoto. -Bentornato Sasuke. Oh, tu sei Hinata? Cielo, cosa è successo alla tua guancia??- Chiese immaginando il tutto, conosceva il padre di Hinata. La Hyuga non riuscì a rispondere per bene, per questo Sasuke lo fece per lei. -Siamo stati ai giardini comprati qualche mese fa, e dopo un po’ la ho accompagnata in casa. Ho voluto aspettare e non andarmene subito, e mettendomi alla finestra ho visto che il padre di Hinata ha urlato e picchiato Hinata, non potevo lasciarla li, così ho deciso di portarla qui- Sasuke la fece sedere sul divano di pelle nera e poi andò a prendere un batuffolo di cotone e del disinfettante. Portò una mano ai capelli di Hinata e li portò indietro, così da non sporcarli con il disinfettante. -Tieni i capelli, o si sporcheranno- Impregnò il batuffolo di disinfettante e lo portò alla guancia della mora, tamponandola per disinfettarla. Emise un piccolo gemito di dolore -Ti ringrazio Sasuke- Disse sorridendogli, se non fosse stato per lui, sarebbe finita molto peggio di sicuro. -Di niente. Se hai sonno avvertimi, così ti porto nella tua stanza- Hinata strabuzzò gli occhi -M-ma io n-non vorrei disturb..- -Nessun disturbo- - Si sedettero in giardino a parlare un po’, e Hinata riuscì ad aprirsi come non mai verso un ragazzo. Hinata poi era tanto felice perché c’era il gattino di casa che le era saltato addosso. Era piccolino ed era bianco con delle sfumature nere. Mikoto nel vederli parlare così apertamente a bordo piscina, decise di non disturbarli e di lasciare un biglietto sul tavolo del salone. Era contenta che Sasuke la aveva tranquillizzata così facilmente.
Sasuke scoprì qualcosa in più su Hinata, e non sapeva perché, ma sentiva che non la avrebbe lasciata tanto facilmente nelle grinfie di quel pazzo di suo “padre”. Se la ricordava quando era piccola, aveva 4 anni forse, e gli Hyuga erano spesso in compagnia degli Uchiha, e lei e Sasuke giocavano spesso insieme. Ai suoi occhi era carina quando metteva il broncio o sorrideva. Quando sua madre morì, lui non poté più avere il privilegio di vederla sorridere, fino ad oggi. Si, perché oggi stava sorridendo davvero, si era aperta come non mai, e questo faceva sentire bene anche lui. Si, la avrebbe protetta da quell’inferno di cui era vittima ogni giorno.

Si, ma non sapeva perché lo faceva..



Eccomi qui con il primo capitolo, spero sia di vostro gradimento <3 Se si, fatemelo sapere <3

Al prossimo aggiornamento :*

SasuHina17
   
 
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