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Autore: GReina    11/07/2015    3 recensioni
Cosa succederebbe se due semidei vedessero che la loro è solo una delle tante realtà? Cosa accadrebbe se capissero che il loro, non è l'unico mondo da scoprire? Vedremo Percy e Annabeth proiettati in un nuovo mondo a loro sconosciuto con mostri del tutto diversi da quelli che conoscono.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Percy/Annabeth
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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6. IN UFFICIO DALLA PRESIDE

Arrivati a destinazione, poterono ammirare la scuola. Più che una scuola era decisamente un castello, con torri, ponti e tutto il resto. Questo fece riprendere completamente Annabeth, distraendola dal ricordo di Luke, che riprese a blaterale roba sull'architettura come alla stazione di Londra.
Seguirono Teddy e Victoire al di là del cancello ed entrarono nell'enorme edificio. Continuarono a seguirli fino a superare il portone principale che dava in un cortile interno con quattro enormi clessidre ai lati dell'ingresso. Al loro interno vi erano delle pietre rosse, blu, gialle e verdi, un colore per ogni clessidra. Quella dal colore rosso, portava lo stesso stemma della loro divisa e tutte e quattro avevano la metà inferiore vuota. 
Videro che la massa entrava nella grande sala alla sinistra delle scale che si ritrovarono davanti una volta dentro, ma non ebbero il tempo di entrare perchè una donna con l'abito verde e il cappello a punta dello stesso colore, gli occhiali piccoli e rotondi e il naso appuntito li fermò.
''Salve professoressa McGranitt'' la salutò Teddy a quanto pare sorpreso di incontrarla all'ingresso della scuola
''oh buonasera signor Lupin, vorrei scambiare due parole con il signor Jackson e la signorina Chase, perchè tu e la signorina Weasley non iniziate ad entrare? Vi restituirò i vostri amici in un baleno. Volete seguirmi?'' chiese poi rivolgendosi ai semidei facendo segno con la mano verso le scale, e senza aspettare risposta iniziò a salire.
La seguirono per delle scale che sembravano infinite, persero il conto di quanti piani avevano superato quando la rampa di scale dove si trovavano iniziò a muoversi da sola. La professoressa liquidò il fatto dicendo che ''alle scale piace cambirare'' senza darci troppa importanza, come se fosse scontato che una scala a un certo punto decidesse di portare da un'altra parte. Finalmente lasciarono quelle maledette scale lunatiche per continuare lungo un corridoio che li portò davanti a una statua di un grifone in oro massiccio. I semidei non si stuporono del fatto che la statua si mosse alla parola ''Quidditch'', pronunciata dalla donna. Continuarono a salire su per le scale che la statua aveva rivelato arrivando a una grande porta in legno di quercia. La professoressa la apri e li invitò ad entrare.
La stanza era tappezzata di quadri, come tutte le pareti della scuola, e ovviamente si muovevano. Alle spalle della scrivania, regnavano tre ritratti, in quello centrale vi era un uomo anziano con i capelli bianchi e la barba lunga. Indossava una tunica celeste e degli occhiali a mezzaluna. Al loro ingresso li salutò gentilmente. Aveva un aspetto gentile e rassicurante. Uno di quelli che ispira fiducia al primo sguardo. Alla sua destra invece era ritratto un uomo sulla quarantina, con i capelli e la tunica nera, dall'aria molto più burbera. Per finire a sinistra c'era un altro uomo con i capelli grigi e un po' di pancia che li ignorò totalmente. Come se fosse da troppo tempo appeso lì, e si fosse scocciato di tutte le faccende della scuola.
''Prego accomodatevi'' disse la professoressa McGranitt. I semidei ubbidirono, fosse stato per Percy sarebbe rimasto in piedi, pronto all'azione, ma Annabeth gli appoggiò la mano sul braccio suggerendogli di seguire le sue mosse. Erano in una situazione troppo assurda, se finivano nei guai dovevano almeno sapere come comportarsi, dov'erano e da che parte avrebbero dovuto scappare.
''Immagino siate confusi'' continuò la donna ''mi presento, mi chiamo Minerva McGranitt, e sono la preside di questa scuola. Probabilmente avete già conosciuto il professor Neville Paciock.'' 
''Già, che invece di darci risposte ci ha portato a porci più domande.'' 
''Mi dispiace molto per quest'aria così sospetta, ma non possiamo rischiare di mandare a monte tutto quanto. E' troppo pericoloso...'' 
''Ma cosa è pericoloso??? Cos'è che non possiamo mandare a monte!? Può perfavore dirci cosa sta succedendo!?'' Chiese Annabeth esasperata. Percy la capiva, e sapeva bene come si sentiva la figlia di Atena quando non sapeva qualcosa: entrava nel panico ed era difficile calmarla.
''Mi scuso ancora signorina Chase, non posso far luce su tutti i vostri dubbi. Riguardo alla vostra missione dovete solo sapere che è della massima importanza e che dovete fidarvi di noi come noi ci fidiamo di voi.''
''Ma come possiamo?'' chiese stavolta Percy ''Insomma ci avete trascinato in questo strano posto a tradimento, non ci dite niente per tutto il tragitto da Londra a qui e ora pretendete che ci fidiamo di voi senza fare domande?'' 
''E' proprio quello che intendo signor Jackson. So che è difficile da accettare ma non avete scelta. Come garanzia per la nostra lealtà posso solo darvi la parola di Chirone. E' stato lui a fare i vostri nomi.'' 
''Chirone??'' chiesero all'unisono ''Che cosa c'entra lui?'' 
''Ascoltate, abbiamo bisogno di aiuto, e voi siete i più qualificati per salvare il nostro mondo. Il mio compito è solo quello di istruirvi affinchè voi riusciate a ricoprire il ruolo di due studenti di Hogwarts, cosicchè possiate partecipare al torneo che vi permetterà di sconfiggere l'uomo che desidera la nostra rovina.'' 
''Immagino sia inutile chiedere di che uomo sta parlando vero? Dobbiamo solo fingere di essere degli studenti e vedere cosa succede'' 
''allora non è vero quello che Chirone dice di te Jackson, capisci alla svelta.'' 
''Cos-?'' 
''D'accordo allora'' iniziò Annabeth ''ci spieghi almeno in che posto siamo finiti e come si comporterebbero il Percy e l'Annabeth che tutti credono di conoscere.'' 
''Molto bene.'' risprese la McGranitt ''Vi trovate nella scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, qui sono i benvenuti tutti i ragazzi che sono nati con poteri magici. In questa scuola apprendono come è meglio usare il loro dono e a controllarlo. Ho lanciato un incantesimo che farà credere a un numero molto esteso di persone di conoscervi già, ma è un incantesimo debole, deve durare un anno e non sono così potente da renderlo infrangibile per tutto il tempo. Al minimo dubbio potrebbe spezzarsi, per questo è essenziale che gli studenti non sospettino mai che voi non fate parte del mondo dei maghi. Per far sì che ciò non accada dovete sapere la nostra storia''. 
La professoressa continuò a parlare per un bel po', raccontò ai semidei di un potentissimo mago di nome Tom Riddle, meglio noto come Voldemort, e della sua sconfitta, arrivata grazie al Prescelto, Harry Potter. Il che spiegò almeno in parte la conversazione avuta con Teddy e Victoire. Gli aveva spiegato che il professore Neville era stato essenziale per la sconfitta del mago oscuro perchè con la spada di Grifondoro aveva distrutto l'ultimo pezzo di anima che rendeva immortale Tom Riddle ed era per questo che lui e la sua materia avevano successo tra gli studenti. Gli spiegò de ''l'Ordine della Fenice'' e di una serie di altre cose che i semidei poterono solo provare a capire
''So che è molto da assimilare in pochi minuti, ma tutto vi apparirà più chiaro andando avanti. Adesso dobbiamo tornare in Sala Grande, il Cappello avrà già finito lo smistamento.'' concluse la professoressa, e li riaccompagnò dove li aveva presi.
   
 
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