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Autore: Arya Rossa    12/07/2015    6 recensioni
Anastasia e Christian sono felicemente sposati da vent'anni, hanno solo un figlio Ted, di diciotto e vivono nella loro normalità. le cose cambieranno quando a mr Grey verranno rubati dei soldi, dopo poco tempo si scoprirà che la ladra del multimiliardario non è altri che una ragazzina di soli diciassette anni: Lilith.
la ragazza con un passato burrascoso ed un presente ancora peggiore si ritroverà affidata alla famiglia Grey ed a dover lottare per nascondere a tutti ciò che le è successo.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anastasia Steele, Christian Grey, Nuovo personaggio, Theodore Grey
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Quando Lilith scese dall’aereo fu contenta di assaporare l’aria di casa dopo tutto quel tempo. Aveva con se solamente un bagaglio a mano, quindi non dovette perder tempo a cercare una valigia e si diresse direttamente fuori dall’aeroporto.
Si stava incamminando verso casa quando vide una massa di capelli rossi appoggiata ad una macchina. “Ted?” chiese tra se e se. Iniziò a camminargli incontro e quando lo raggiunse gli saltò al collo, gettando la borsa per terra. “che diamine ci fai tu qui?”
“Sono venuto a prenderti, mi sembra ovvio. Sei stata via per tre settimane e mi mancavi!”
Lilith sorrise e gli diede un bacio. “Che ci vuoi fare, Londra è una città fantastica”
“Se mi facevi sapere prima del tuo ritorno mio padre ti avrebbe preso un biglietto in prima classe”
“Non m’interessa la classe e lo sai bene, volevo semplicemente volare, del resto che mi deve fregare?”
“E tuo fratello? Lo hai lasciato lì?”
“Ha trovato un lavoro davvero molto buono ed è rimasto. Tu che mi dici? Hai finito gli esami?”
“Puoi scommetterci, tra un po’ diventerò un avvocato come la tua amichetta Jade”
“Ehi, guarda che è stato merito mio se è chi è. È diventata famosa per aver liberato un caso disperato come me!”
Ted alzò le mani in segno di resa. “Ma è ovvio. Tu hai deciso cosa diamine fare?”
“Oddio, mi sembri tuo padre in questo momento. Anche Christian sta sempre a ripetermi che devo andare all’università ed altre stronzate varie. Il problema è che prima dovrei finire il liceo quindi preferirei di no perché la scuola non fa per me. specialmente a ventuno anni”
“Beh, mio padre avrebbe un’offerta allettante lo sai?”
“Che vuoi dire?”
Lui nascose un sorriso. “Andiamo dai”
Ted le aprì la porta dell’auto, la fece entrare e si mise al posto di guida, dirigendosi verso casa Grey.
Non era cambiata minimamente in quei tre anni, così come le persone che l’abitavano.
Anche se a dire il vero Anastasia era di nuovo incinta e quindi aveva messo su un paio di chili di troppo. Aspettava una bambina stavolta e progettavano di chiamarla Phoebe. Appena videro Lilith entrare corsero ad abbracciarla e quest’ultima ci mise un po’ troppo tempo per colpa del pancione. “Oh, tesoro. Londra ti ha fatto proprio bene lo sai? Stai benissimo” le sorrise apertamente.
“Grazie Ana, anche tu. Come sta il mio piccolo tesoro?”
“Al momento è più agitata di te. Mi prende a calci in un modo che non puoi neppure immaginare”
Christian anche si avvicinò per circondarla con le braccia. L’odio di Lilith verso il contatto esterno non faceva che diminuire. “No Ana, non può essere peggio di lei. non glielo permetterò”
Lilith gli fece una smorfia e poi si sedettero tutti quanti su un divano, tranne Anastasia che andò a preparare un theper tutti: voleva sentirti utile e per farlo praticamente rubava il lavoro a mrs Jones. “Papà” iniziò Theo. “non avevi una proposta per Lily?”
Lui la guardò, quasi emozionato. “Ah, certo. Lilith, ricordi quando sei diventata ricca e poi hai perso tutto quanto l’anno scorso?”
La ragazza alzò una mano per bloccarlo. “Ehi, non lo definirei così, sono stata un’eroina”
“Davvero? Eri una ladra e quindi hai riconosciuto l’atteggiamento di un ladro, non mi sembra una cosa di cui andare fieri”
“Aveva rapinato sette famiglie miliardarie e solo io sono riuscita a prenderlo. Sì che sono stata un’eroina”
“Io più che altro direi che sei riuscita a trovarlo mentre rapinava una famiglia così imbecille che come ricompensa ti ha pagato un patrimonio. Il bello è che per prenderlo anche tu hai fatto irruzione in casa quindi tecnicamente hai commesso un reato”
“Sì, ma lo sai che per principio non parlo con i poliziotti”
“Sta di fatto che ti volevo uccidere quando l’ho saputo”
“Già, ma sono anche riuscita ad estinguere il mio debito con te”
Christian si rilassò appoggiandosi sullo schienale. “Ed hai anche perso tutto il resto”
“Non ho perso niente. Ho investito i soldi per rendere il quartiere dei poveri un po’ più abitabile. La mia nipotina preferita Lucy non poteva vivere in quel modo. Inoltre o quello o li davo in beneficenza, non li avrei mai spesi per me e lo dovresti sapere”
“Come ti pare”
Ted si schiarì la voce. “A me sembra che stiate uscendo fuori tema”
“Già. Grey qual è il punto?”
“Al momento hai abbastanza denaro per vivere bene un altro paio di mesi, e poi?”
Lilith assunse un’espressione a dir poco strana, ma allo stesso tempo allegra. “Non lo so. Sai bene che mi piace improvvisare”
“Già, ma io ho una proposta più allettante”
“Non voglio la tua carità, quante volte te lo devo dire?”
“Lily, puoi ascoltarlo?” si intromise Ted.
Lei sbuffò e Grey andò avanti alzandosi ed iniziando a camminare. “Bene, tu hai un talento particolare, lo sai? Visto che sei stata una ladra riesci a comprendere i criminali e sei anche molto intuitiva e…”
“Ora stai un filino esagerando”
“Fammi finire. So che sei molto intelligente e che riconosci le bugie”
“Sì, libri e libri di psicologia me l’hanno insegnato. Non vedo dove tu voglia arrivare però”
Ted sorrise. “Hai una mentalità da psicologa”
“Beh, ma non ho una laurea in psicologia quindi non mi cambia nulla”
Christian continuò. “Ted mi ha detto che una volta volevi lavorare in polizia”
“Sì, finché non ho scoperto che razza di merde fossero. A quel punto ho iniziato a progettare di creare un nuovo corpo di polizia che catturassero i poliziotti”
“Non esagerare, ti ricordo che mio fratello ci lavora e comunque non ho finito. Sai, io ho molta influenza un po’ ovunque ed ho saputo di una squadra dell’ FBI, più precisamente della BAU…”
“La BAU? L’unità analisi comportamentale? Guarda che continuo a non capire niente”
“Beh, il punto è che se vuoi si è liberato un posto in una squadra e potresti diventare una profiler”
La fissava in modo spaventosamente serio e lei sgranò gli occhi. “Grey, ti conosco abbastanza da sapere che non scherzi, ma dubito che questa cosa sarebbe legale, lo sai?”
“Questi dettagli lasciali a me. Ti serve un lavoro e questo ti permetterebbe anche di viaggiare molto lo sai?”
“Tu sei malato. Non ho le competenze per una cosa del genere”
“Beh, chiariamo subito, io posso farti avere un colloquio, poi controlleranno i tuoi livelli e se sei all’altezza di un lavoro del genere”
“Perché hai pensato proprio a me?”
Grey si risedette per guardarla negli occhi. “So che sei cocciuta e, come ti ho già detto, riesci ad entrare nella testa delle persone. Te la caveresti bene”
“No, non era questo che intendevo”
“Perché so benissimo che tu ti venderesti l’anima per aiutare le persone che hanno subito cose come i maltrattamenti”
Lilith abbassò lo sguardo. “Okay, questo era veramente un colpo basso Christian”
“Comunque riflettici”
Ted decise di stroncare quell’atmosfera tesa e si sedette accanto a Lilith, passandole un braccio attorno alle spalle. “Perché adesso non ci parli un po’ di Londra?”
Lilith sorrise e, quando Anastasia arrivò, iniziò a raccontare.
Era praticamente entrata a far parte della famiglia in modo definitivo da quando aveva ufficializzato la sua relazione con Ted. Mancava poco ormai al loro terzo anniversario, ma non contava molto il tempo in quanto avevano bruciato varie tappe: siccome Christian non voleva che Lilith vivesse nel quartiere dei poveri le aveva chiesto di spostarsi e lei si era trasferita in un piccolissimo appartamento con il suo ragazzo.
Sì, lo so, probabilmente non erano quelli i piani originali di mr. Maniaco del controllo, però poco importava.
Da quando Lilith era stata rilasciata le cose andavano a dir poco benissimo. Anche se Christian continuava a tentare di controllarla e quindi disapprovava radicalmente i suoi viaggi… ma poco importava visto che Anastasia riusciva a calmarlo.
Inoltre non faceva che cercarle possibilità di lavoro: visto che non accettava “la sua carità” voleva assolutamente che trovasse un modo per guadagnare, ma lei rifiutava sempre, quando poi era riuscita con l’ingegno a trovare il prossimo obbiettivo di un ladro e l’aveva catturato con le sue mani Grey aveva capito la sua vocazione.
Anche se prima di parlargliene aveva dovuto aspettare che tornasse da uno dei suoi viaggi assolutamente non previsti.
Nel complesso quei tre anni avevano avuto solamente una cosa in comune: la felicità.
Lilith e Ted non potevano essere più felici ed ora che Ana era di nuovo incinta anche per il resto della famiglia Grey quel periodo sembrava particolarmente roseo.
In pratica le cose non sarebbero potute andare meglio.
 
*Angolo me*
*Si asciuga una lacrimuccia*
Okay, allora, so benissimo che sono passati solamente tre giorni da quando ho pubblicato l’ultimo capitolo, però mi è venuta l’ispirazione e volevo porre definitivamente la parola fine a questa storia. In effetti credo che un giorno scriverò un sequel, però ce ne vorrà di tempo quindi nel frattempo mi limito, come sempre, a ringraziare tutte le persone che mi hanno seguita fino a questo momento. Se Lilith è sopravvissuta fino ad ora è soprattutto merito vostro e, visto che oramai mi sono affezionata, raddoppiamo i ringraziamenti.
In effetti devo dire che, anche se non è la mia prima storia, è sempre strano concluderla, insomma, non aprirò più documenti word per scrivere di questa gente così maledettamente stramba, però ne sono anche soddisfatta, molto.
Beh, ho concluso il mio ultimo e strappalacrime messaggio e quindi me ne vado.
A presto, spero :D
Arya Rossa
  
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