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Autore: eolide98    12/07/2015    8 recensioni
“TERZA CLASSIFICATA al contest “Per il potere conferitomi vi dichiaro marito e...” indetto da AnnabethJackson].
Estratto della fic:
“- Papino, - chiese Bianca, riferendosi a Will. - Potresti raccontarmi della tua proposta di matrimonio?
Nico lanciò un'occhiataccia a suo marito, che purtroppo il biondino non colse. Al contrario, Will si accomodò sul divano e prese Bianca in braccio. Invitò poi Nico a sedersi accanto a lui. Il moro gli si avvicinò con riluttanza, rivolgendo un grosso sorriso alla piccola Bianca.
- È una storia un po' lunga, ma posso assicurarti che è anche la più bella che possa essere raccontata... - Will iniziò a raccontare, mentre un fiume di ricordi investiva lui e quello che ormai era suo marito.”
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nico di Angelo, Will Solace
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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TRA LE TUE BRACCIA


 

This is our Story


 


 

Nico staccò un pezzetto di quella deliziosa torta al cioccolato e lo mangiò in un sol boccone: era davvero ottima! Il ragazzo era già arrivato nel salone, dove era posizionato un grosso televisore ed un enorme lettore DVD. Nico era certo che al loro primo appuntamento avessero guardato un film, ma non ricordava precisamente quale. Poggiò quindi il piattino sul mobile (la torta avrebbe dovuto aspettare), ed iniziò ad esaminare ogni DVD della grossa collezione, sperando che il titolo gli tornasse in mente.

Nulla, nessun titolo lo ispirava...

Nico stava quasi per arrendersi, quando ricordò una piccola frase scritta nella lettera numero tre: “Ricordati di non ridere troppo, altrimenti ti si sloga la mascella”. Ma certo! Come aveva fatto a non pensarci prima?!?

Il ragazzo afferrò “World War Z” ed aprì il contenitore, nel quale c'era la solita busta, con su scritto il numero quattro. Effettivamente gli venne da ridere, quando erano andati a vederlo al cinema Will lo aveva circondato con le braccia ed aveva nascosto la testa nell'incavo del suo collo, morto di paura, anche se Nico sospettava che fosse stata tutta una strategia per tenerlo abbracciato per circa due ore.

Col sorriso sulle labbra, il moretto aprì la busta senza troppe cerimonie.

Caro Nico,

Sì, ce l'hai fatta, questa è l'ultima parte di questa caccia al tesoro... ci vuole qualcosa di difficile... Ti lascerò soltanto una piccola citazione, una piccolissima citazione del mio autore preferito, vediamo se indovini dove devi andare...

Se lo guardi non te ne accorgi: di quanto rumore faccia. Ma nel buio… Tutto quell’infinito diventa solo fragore, muro di suono, urlo assillante e cieco.”

Questa è difficile...

Stavolta niente ti amo... ma non ci riesco proprio... proviamo con qualcosa di diverso:

Sei tu il mio principio...

Will


 

Quest'ultimo quesito era leggermente più complicato delle altre. Nico era sempre stato bravo con gli indovinelli, tuttavia quella citazione lo mise leggermente in crisi. Eppure era certo di aver già sentito quelle parole.

Poi, d'improvviso, arrivò l'illuminazione. E quei vocaboli, dapprima sconnessi, iniziarono ad acquistare significato. Il ragazzo si ricordò di quando il suo fidanzato lo aveva portato al mare per la prima volta. Era sera tardi e c'erano un mucchio di stelle. E Will gliele aveva indicate ad una ad una, enunciando i nomi di diverse costellazioni e di diversi astri. Ma Nico aveva prestato molta più attenzione al movimento delle labbra del biondino piuttosto che alle parole che pronunciava.

Era stato proprio in quel momento che aveva sentito quella frase per la prima volta.

Will gli aveva indicato il mare con l'indice della mano destra e aveva lasciato che Nico gli si adagiasse sulla pancia. Poi aveva preso ad accarezzargli i capelli. Ed erano rimasti così tutta la notte, ad ascoltare il rumore del mare, a guardare le stelle, mute testimoni di ciò che provavano. Forse quello era stato il momento più bello, forse in quell'istante Nico si era reso conto di amare Will più di qualsiasi altra cosa.

Il ragazzo era oramai certo della risposta all'indovinello. Si diresse verso la spiaggia a piedi scalzi mentre il sole sorgeva all'orizzonte, regalando all'acqua una splendida e calda sfumatura.

E poi lo vide, in lontananza, quello scemo del suo ragazzo, che lo osservava seduto per terra e con una busta in mano.


 

Il cuore di Will batteva all'impazzata ed ogni passo che Nico faceva era come una piccola scossa elettrica che gli percorreva il corpo. Si ritrovò a pensare a quanto fosse carino di prima mattina, con il sole che lo illuminava.

Il biondino tremava un pochino, chi al suo posto non lo avrebbe fatto?!? Dopotutto stava per chiedere al ragazzo che amava di sposarlo!

Nico ormai era a pochi passi da lui, tanto vicino che il ragazzo poteva sentire il suo odore. Sapeva di gelsomino e dentifricio anche se si era appena svegliato. Will arrossì: in tutto quel trambusto si era dimenticato di fare la doccia! Ma ormai il danno era fatto, e poi era abbastanza sicuro che il suo ragazzo non avrebbe fatto troppa attenzione al suo odore.

- Allora, Solace... - Quanto diamine era sexy quando lo chiamava usando il cognome. -Potresti gentilmente spiegarmi per quale motivo mi hai coinvolto in un'assurda caccia al tesoro mattutina e soprattutto per quale motivo mi hai fatto alzare alle cinque!?!

Nico non era arrabbiato, di questo Will era certo. Era curioso di sapere per quale motivo si trovasse in riva al mare, con quello splendido sole nascente, proprio a quell'ora. Ed il biondo non poteva dargli torto.

- Ehm... ecco... - Will non si era mai sentito tanto in imbarazzo ed in ansia. Eppure era determinato a non lasciar perdere. Non questa volta!

Il biondino fece un sospiro e si inginocchiò, mentre sulla spiaggia iniziava a tirare un po' di vento.

Il panorama era splendido, tutto sembrava perfetto: il sole che si specchiava nel mare, le onde, il rumore del mare.

- Nico... io... ho pensato e ripensato a ciò che avrei dovuto dirti. Mi ero preparato un bel discorso sai? Il problema è che adesso... ehm... mi sembra di aver rimosso ogni cosa.

Nico era davvero confuso e guardava Will come se fosse un alieno. In fondo ne aveva tutte le ragioni.

- Non... non so come dirtelo ma... - Il biondino aprì la busta di carta contrassegnata dal numero cinque, traendone un pacchettino color argento, con un piccolo bottoncino sul davanti. - Nico... - lo chiamò il ragazzo, puntando i suoi occhi azzurri in quelli color cioccolato del suo fidanzato. - In questi mesi, standoti vicino, mi sono reso conto di che persona meravigliosa tu sia. Ho iniziato ad innamorarmi sul serio... e ho capito che sei tu la persona con la quale voglio passare il resto della mia vita. Quindi… eh... ecco...Vorresti sposarmi? - concluse, premendo il pulsante e rivelando un piccolo anello argentato.

Nico lo guardò, solo per un istante, negli occhi. Poi abbassò lo sguardo, mugugnando un “no” con voce spezzata.


 

- È perché non ho fatto la doccia?

Nico si sorprese, una volta di più, di quanto assurdamente inopportuno potesse essere il suo ragazzo.

- Ovviamente no, Solace! - rispose sibilando, nascondendosi dietro una falsa maschera di sarcasmo. Non osava alzare lo sguardo, sapeva che non sarebbe riuscito a reggere la profonda delusione negli occhi del suo compagno.

- E allora... perché? Ho sbagliato qualcosa? Forse... forse credi che io sia noioso? In effetti alle volte sono un po' pedante, ma ti assicuro che non lo faccio apposta! - Nico stava arretrando lentamente, quasi volesse fuggire da quella spiacevole situazione.

- Non è per questo... è... non... non voglio parlarne okay? - oramai il ragazzino era davvero lontano da Will, aveva anche iniziato ad urlare, quasi senza accorgersene. Eppure il suo ragazzo non sembrava essere intenzionato a desistere.

- Adesso ascoltami piccoletto, - Will afferrò le mani di Nico e le accostò al suo cuore, quasi volesse fargli sentire quanto batteva forte. -Io... voglio la verità, Nico. Non bugie né risposte evasive! - Il ragazzo dai capelli scuri indietreggiò ancora, gli occhi rivolti verso il basso.

- Nico, guardami! Ascolta...io ero pronto anche ad un rifiuto... è tutto parte del gioco, no?!? Solo... vorrei la verità, so che c'è qualcosa che ti trattiene dal dire quel maledetto “sì”... - Will non era solo curioso, gli sembrava che Nico stesse evitando il suo sguardo e questo non poteva che farlo preoccupare. Fu solo dopo un breve istante, quando i loro occhi si incrociarono, che il biondino fu certo che il suo ragazzo avesse qualcosa di strano.


 

- Amore, - disse Will. -Te la ricordi quella frase che ripeteva sempre la tua professoressa di letteratura al liceo? - E Nico, quella frase, la ricordava fin troppo bene. Era stato lui stesso a farla imparare al suo ragazzo, tante erano state le volte che gliel'aveva ripetuta.

- La verità è bella, - iniziò Nico, mentre sentiva il battito del cuore del suo fidanzato accelerare. - Qualunque essa sia. Anche se fa paura, o se è brutta. È bella semplicemente perché è vera. E la verità è luce, ti rende più te... - Il ragazzo si rese finalmente conto di cosa significasse quell'ultima frase, di quale valore avesse.

Sì”, si disse, “io voglio essere me...”, e si rese conto che a Will avrebbe potuto dire ogni cosa, anche la più brutta: lui l'avrebbe accettato per quello che era, senza batter ciglio.


 

- Ho paura, - disse il corvino, con immensa semplicità. - Tanta! - Nico sentì le braccia del suo ragazzo che passavano a stringergli i fianchi. - Tutto ciò che ho amato è stato distrutto: mia madre, mia sorella... non voglio che ti succeda la stessa cosa. Io non sono fatto per i legami a lungo termine, te ne rendi conto anche tu, no?!? - Will incrociò lo sguardo di Nico e lo strinse in un abbraccio, facendogli assaporare il suo calore.

- Non dire mai più un'idiozia del genere, okay? Tu sei tutto ciò che voglio, sei parte di me, oramai! Io non voglio stare senza di te... capito? - E Nico si sentì al sicuro, protetto, difeso. E un mare di farfalle tornarono a ronzargli nello stomaco... e si ricordò di quanto amasse il suo ragazzo.

- La... la proposta... è ancora valida? - chiese il corvino, con una voce tanto flebile da essere appena udibile.

Will lo lasciò andare, portò le mani sui fianchi del ragazzo e lo baciò. Con una semplicità tale da annientare ogni dubbio.

E Nico fu certo che quel momento fosse perfetto... e forse lo era davvero...


 

Il racconto era finito. Molte erano le cose che Will aveva omesso, ancor di più le piccole, fantasiose, aggiunte. Ma il ricordo che era scaturito da quella bella storia era nitido nelle menti dei due innamorati. Nico strinse la mano a suo marito, mentre Bianca li osservava tutta orgogliosa.

- Non è che me la racconti di nuovo? - chiese la piccola, soffocando uno sbadiglio. Will sorrise e si caricò la figlia in spalla, portandola verso la piccola stanza rosa in fondo al corridoio.

- Credo sia ora di andare a dormire... - disse il biondino poggiandola sul letto. Le rimboccò le coperte ed accese la lucetta viola che Bianca aveva in camera. – Domani dovrai accompagnare Nico in classe... e tu sai quanto le sue alunne ti adorino! Passeranno l'intera giornata a coccolarti... insomma, sarà davvero estenuante... - Will non fece nemmeno in tempo ad arrivare alla fine del discorso, che la piccoletta già dormiva. Il biondino sorrise ed uscì dalla stanza, dirigendosi verso la TV.

Nico era sul divano, accoccolato al suo posto. Il biondino non poté resistere, gli si lanciò addosso e lo strinse forte forte. Il corvino all'inizio protestò, ma le braccia di Will ed il suo odore (stavolta si era fatto la doccia) lo fecero addormentare immediatamente.

Will cadde addormentato poco dopo. E, anche se il divano era parecchio scomodo, i due dormirono benissimo. Perché alle volte solo tra le braccia di chi si ama si riesce a star bene... ad essere sé stessi.


 


 

N.D.A.

Eccomi tornato, cari ragazzi, dall'Inghilterra con un be po' di novità...

Innanzitutto devo dire che mi sono parecchio dispiaciuto per l'esiguo numero di recensioni al primo capitolo e se ho continuato a pubblicare è stato solo per far contenti coloro i quali hanno ardentemente chiesto che la storia venisse pubblicata per intero.

Vi invito, quindi, per favooooore, a lasciare una piccola recensione... per me è davvero importante.

Per tutti coloro i quali hanno messo la storia tra le seguite, preferite ecc. o che hanno recensito.... VI ADORO! SUL SERIO!

Passiamo, però, ad un po' di burocrazia...


 

ANNUNCIO


 

Per tutta l'estate ( quelle poche settimane che sarò a casa) non vorrei dedicarmi subito ad una nuova long troppo corposa ( salterei troppe pubblicazioni e non voglio farvi aspettare) ma concentrarmi su qualcosa di meno impegnativo. Domenica prossima pubblicherò il primo capitolo della mia mini-long “Travelling by plane”, una percico comica moooolto carina dedicata a Multifandomania.

Chiunque volesse commissionarmi una storia ( dai fatevi sentire!) può mandarmi un messaggio o scrivere alla mia pagina facebook (https://www.facebook.com/pages/Eolide98/1811128499111467?ref=hl)


 

ANNUNCIO IMPORTANTISSIMO!!!

Ho un problema... per tutta l'estate accedere al pc si farà sempre più complicato... avrei bisogno di una/ un assistente : una persona che possa trascrivere al pc le storie che io andrò a scrivere A MANO... vi supplico, se ci siete, fatevi sentire...

nel caso voleste proporvi potete contattarmi via messaggio privato o sulla mia pagina fb …

Ah... mi servirebbe anche qualcuno bravo abbastanza da tradurre le mie storie in inglese... sì, pretendo decisamente troppo...


 

un abbraccio,

credo in voi,

E.f.

   
 
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