Fumetti/Cartoni americani > I Pinguini di Madagascar
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Autore: I_love_Beerus    12/07/2015    3 recensioni
Con un nuovo arrivo allo zoo di Central Park, ad uno dei nostri amici pinguini accadrà qualcosa di veramente impensabile.
Vi ho incuriositi? Spero proprio di sì.
Genere: Avventura, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Skipper, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nessuna risposta. L’unica cosa che il quel momento la pinguina riusciva a fare, era guardare il pulcinella infuriata.
Tutti continuavano a guardarla in attesa di una spiegazione, sorpresi del fatto che non aveva detto la verità.
-Avanti, cosa aspetti? Ti vergogni di raccontare quel momento?- la canzonò Hans.
Sam si irrigidì ancora di più, mentre gli altri non fiatavano. Skipper, ormai, aveva un brutto presentimento, ma voleva sentire la spiegazione di Sam.
-Perché, scusa? Come fai a sapere che non ho detto la verità? Tu che ne sai??- gli chiese, lanciandogli uno sguardo glaciale.
Hans fece un ghigno, come per dirle “Io lo so, io so sempre tutto”, cosa che fece imbestialire non poco Sam.
-Insomma, vuoi dire che cosa è successo?- A parlare fu Skipper, questa volta impaziente di conoscere la verità dalla pinguina. Marlene le rivolse uno sguardo interrogativo, mentre Kowalski, Rico e Soldato la guardavano curiosi.
Sentendosi tutti gli occhi puntati addosso, Sam abbassò lo sguardo con occhi sgranati, carichi di imbarazzo.
FLASHBACK:
Antartide. Cinque anni prima. Giornata come sempre gelida. La piccola Sam e la sua grande comitiva di amici (tutti maschi), se la spassano con giochi da pazzoidi, tipo: banging jumping dall’iceberg più alto della zona, braccio di ferro, mangiare più pesci possibile e molto altro.
A notte fonda, Sam e i suoi amici, dopo una giornata passata a spassarsela, decisero di tornare ognuno nelle proprie case a dormire.
Sam andò da una parte, mentre i suoi amici dalla parte opposta. Durante il tragitto, la pinguina andò a sbattere contro un altro pinguino.
-Ehi, ma sei fuori? Perché non guardi dove vai?- sbottò la piccola. Lei aveva sempre odiato gli imbranati.
-Scusami, non ti avevo vista…- disse l’altro, con voce che voleva sembrare sarcastica.
La pinguina ci mise qualche secondo affinché registrasse a pieno il suono di quella voce; la voce di un pinguino che conosceva bene…e, dopo un attimo di silenzio, tutta emozionata e cercando di controllarsi gli chiese:- Aspetta… ma tu sei forse Kyle? Il pinguino che era stato cacciato dalla compagnia?-.
-Ohhh, allora ti ricordi di me, piccola Sam!- esclamò felice, abbracciandola.
Ma la pinguina rimase rigida e per un momento arrossì: Kyle, il suo Kyle era tornato! Non ci poteva credere; il pinguino di cui si era presa una cotta era lì davanti a lei, ma cercò di non mostrare la sua emozione,anche se fu molto difficile: rivedere dopo tanto tempo quei grandi occhi neri, quel tatuaggio a forma di cuore spezzato e quel solito aspetto da fico…le mancava tutto di lui.
-Oh, mio Dio! Kyle! Certo che ne è passato di tempo dall’ultima volta, eh?- esclamò emozionata, facendo  pugno contro pugno e dandogli il cinque, il suo modo per salutare i suoi amici.
-Sì, in effetti è passato tanto tempo. Cosa mi dici di bello?-
-Tutto bene, come al solito. Ogni giorno ce la spassiamo…- spiegò, pensando che per lei non era lo stesso senza di lui. Ma all’improvviso avvampò di colpo: Kyle le si avvicinò e le mise le pinne in vita.
-Tu mi piaci- disse semplicemente il pinguino.
Sam si sentì svenire e prima che gli dicesse qualcosa, lui la precedette.
-Mi sei mancata molto. Vuoi uscire con me domani sera?- le chiese a bruciapelo.
Sam sgranò gli occhi e quasi non credette alle proprie orecchie.
-Wou…i-io n-non me l’aspettavo, giuro…- balbettò.
-Ehi, ti sei emozionata? Non hai risposto alla mia domanda, però. Vuoi uscire con me sì o no?- le chiese impaziente.
-Ma certo che sì! Sento che sarà forte uscire con te- gli disse felicissima come una bambina, anche se non saltellava come questi. Non si sarebbe mai aspettata una cosa del genere, ma ora il ragazzo che le piaceva da tanto le aveva chiesto un appuntamento e non voleva lasciarsi sfuggire quell’occasine per nessuna ragione al mondo.
-Bene, allora ci vediamo. A domani, Sam- e si chinò su di lei per darle un bacio sulla guancia.
Mentre si allontanava, Sam corse verso casa sua, più felice che mai, esultando e alzando le braccia verso il cielo in segno di trionfo.
 
Poco lontano, qualcuno aveva assistito alla scena stizzato a angosciato. Più precisamente, un pulcinella di mare innamorato perso della nostra Sam.
-Ehi, che ci fai tu qui dietro?-
Hans si voltò e davanti a lui vide un gruppo di pinguini piuttosto trasgressivo. C’era un pinguino che sembrava il leader del gruppo, perché aveva uno strano collare chiodato al collo, che gli altri non avevano. Era stato lui a fargli quella domanda, ma volle in tutti i modi negare l’evidenza.
-Sono venuto solo a fare un giro, che problema hai?- chiese, leggermente intimorito dall’atteggiamento di quel gruppetto.
- Voglio dirti innanzitutto che mi chiamo Zac. Nessun problema amico…- incominciò a dire il leader, ma, vedendo che il pulcinella tirava un sospiro di sollievo, continuò -…a parte il fatto che stavi fissando Sam!- sbottò infine.
Hans decise di ammetterlo, anche perché quelli lì gli avrebbero fatto sputare il rospo in tutti i modi.
-Sì, è vero. E’ un male?- ammise.
-Tks, e me lo chiedi?- gli chiese provocatorio il pinguino-leader –Tu non la devi guardare, mi hai sentito bene?? Nessuno deve permettersi di guardare in quel modo la nostra amica! Quindi, gira i tacchi e vattene se non vuoi una bella lezione!- lo minacciò poi, ma il pulcinella acquistò un po’ di coraggio.
-Come sarebbe a dire che nessuno può guardarla come ho fatto io?- gli chiese sfidandolo.
-Perché Sam non merita di stare con i pivellini!- gli rispose, facendo ridacchiare il resto del gruppetto.
-Allora perché quel Kyle le ha chiesto di uscire?? Ha dovuto chiedere a te il permesso???- gli domandò dopo aver riacquistato un altro po’ di coraggio.
A quella domanda, Zac ebbe come un moto di sorpresa, così come gli altri dietro di lui.
-Che cosa?? Kyle le ha chiesto di uscire?? Proprio quel Kyle?-
-A dire il vero non lo conosco, ma era alto e robusto con gli occhi neri- spiegò Hans.
Gli altri assunsero sguardi a metà fra l’infuriato e il sorpreso, che spaventò Hans, il quale cercò di restare calmo.
-No! Ma perché quell’elemento è tornato? E come si è permesso di chiedere a Sam di uscire?? Se gli metto le mani addosso io…-
-Ha dato appuntamento per domani sera- disse ancora Hans, sperando con tutto il cuore che fosse un’informazione utile che gli bastasse perché non decidessero di picchiarlo.
Zac si mise a riflettere e dopo qualche secondo sul suo volto apparve come un’espressione di uno a cui era venuta un’idea. Così, si girò verso gli amici e ne discusse. Hans continuava a sbattere la zampa a terra per il nervosismo. Cosa si stavano dicendo? Ma dopo un minuto si rigirarono verso di lui e Zac gli spiegò la situazione.
-Okay, ascolta…sappi che io ti considero solo un pivellino e che non sei degno per Sam, ma…penso che ti aiuteremo a conquistarla- disse infine.
Hans rimase senza parole.
-Come?- gli chiese dopo essersi ripreso. Prima gli dice di stare lontano da Sam e poi gli decide che lo aiuteranno a conquistarla??
Zac intuì il significato del suo sguardo e si affrettò a spiegare meglio.
-Noi cacciammo quel Kyle perché capimmo subito quello che voleva: rimorchiare il più possibile. E visto che nel nostro gruppo Sam è l’unica ragazza, la percentuale di probabilità che lei sarebbe caduta nella sua trappola era troppo alta e così lo cacciammo, anche perché, visto che siamo tutti pazzi di lei, facemmo un accordo tra di noi che diceva che non dovevamo farglielo capire né tantomeno provarci con lei. Ma a Kyle non importò e tentò di rimorchiarla. Però, per fortuna, lo buttammo fuori dal gruppo prima che finisse l’opera. Se, come hai detto tu, l’appuntamento è domani sera, allora ti faremo incontrare con lei domani mattina. Ovviamente, lei non sa il reale motivo per il quale quel pinguino è stato cacciato, perciò non provare a spiccare parola su questo argomento! E poi, sai…- aggiunse, guarandolo severamente negli occhi –Lei, un giorno mi disse che avrebbe tanto voluto uscire con te- rivelò infine, mentendo. Ma il pulcinella ci cascò e in un attimo sul suo volto apparve l’espressione dell’uomo più felice del mondo.
-Veramente? Le piaccio e vuole uscire con me?-
-Oh, sì che lo vuole- confermò Zac, appoggiato dagli sguardi degli amici che annuivano costantemente per sostenere l’opinione del capo -Tu cerca di convincerla, e dovrai fare del tuo meglio per farlo, perché con Sam, fidati, è molto molto difficile! Sai, per lei è l’uomo che deve fare il primo passo e se vede che è troppo timido lo scarica senza pensarci due volte-
Hans non capiva più niente, ma decise di non protestare e annuire, anche se era felicissimo che presto sarebbe stato insieme alla sua innamorata.
-Ovviamente…-ricominciò a parlare Zac –non pensare che a noi piacerà vedere Sam insieme a te. Tutto questo in realtà ci rode, perché tu non la meriti! Ma sappiamo che è meglio per lei che non si metta con Kyle e che se si mette con te tanto prima o poi ti mollerà non appena capirà che razza di perdente sei- concluse tranquillamente il leader. Hans si limitò ad annuire con decisione.
-Bene. Allora a domattina per far lasciare quei due. Ci stai?-
-Scherzi? E’ ovvio che ci sto!- gli rispose soddisfatto e un po’ perplesso.
 
La mattina dopo, Sam e i suoi amici si fermarono sul “Punto di ritrovo più cool”, dove di solito si fermavano i pinguini più giovani per divertirsi.
-Allora, io suggerisco di fare una gara a chi mangia più velocemente il pesce più grosso mai pescato prima!- esclamò eccitata la pinguina ai suoi amici. Prima dell’appuntamento con Kyle, aveva voglia di divertirsi alla grande.
-E secondo te, dove lo troviamo questo pesce?- le chiese ridendo Dag, un altro componente del gruppo.
Sam lo guadò divertita.
-Ah, mio caro…voi non sapete che io sono infallibile quando si tratta di pescare…- disse, con tono da superiore.
-Vuoi dire che lo hai catturato tu? Ce l’hai tu?...-le chiese incredulo Zac, pensando che era proprio forte.
-Esatto!- confermò la pinguina eccitata. Dopodiché, andò dietro un pezzo di ghiaccio, dove aveva nascosto il pesce e tirò fuori un enorme salmone del peso di quasi dieci chili. Il gruppetto rimase senza parole e rivolse a Sam sguardi d’ammirazione.
-Allora, diamo il via alla gara?- chiese impaziente Sam.
I suoi amici si scambiarono sguardi complici e, con una scusa preparata precedentemente, Zac prese parola e disse:- No, Sam. Ora non possiamo giocare-
-Che cosa? Perché proprio ora, che dovete fare?- chiese la pinguina. Non s’aspettava certo che i suoi amici rinunciassero a giocare proposto da lei!
-Non possiamo perché dobbiamo svolgere un compito e le femmine non sono ammesse- spiegò Zac, sperando che cedesse, ma si dovette ricredere. Sam lo guardava quasi stizzata.
-Niente femmine, dici? E quando mai non posso fare qualcosa che riguarda solo maschi? Ho fatto sempre tutto con voi, perché ora non dovrei esserci?-. Sam non sopportava i misteri e voleva una spiegazione dagli amici, che la guardavano come per dirle “farai meglio ad ubbidire” e lei odiava chi le dava ordini; ma era strano perché non lo avevano mai fatto.
-Dobbiamo partire per fare compagnia a mia nonna, che sta morendo. Sei contenta? Vuoi partecipare ora?- s’inventò, questa volta scocciato dall’atteggiamento di Sam.
Quest’ultima gli rivolse uno sguardo disgustato.
-Oh, mio dio, no! Fammi il piacere, vacci da solo da tua nonna!-
-Dobbiamo andare tutti- si affrettò a precisare Dag.
-Non ne capisco il motivo visto che è sua nonna, ma non voglio sapere altro. Potete anche andare e questo pesce me lo pappo tutto io; alla faccia vostra!- esclamò ridendo.
-D’accordo, allora noi andiamo. Ciao, Sam. Ci vediamo stasera-. E si allontanarono frettolosamente, mentre Sam continuava a guardarli stupita e mangiava il suo adorato salmone.
 
-Ok, piano iniziato. Esci fuori e fa’ la tua parte, muoviti!!-. Zac diede uno spintone ad Hans, che era nascosto dietro una colonna di ghiaccio, e ubbidendo, corse verso la pinguina, pensando, però, che si trovava in una situazione piuttosto piacevole. Avrebbe dato del suo meglio per conquistare l’amore della sua vita e forse entro quella sera la bellissima Sam sarebbe diventata la sua ragazza.
Il gruppo si mise dietro un iceberg ed assistì alla scena.
-Ehi, ciao- la salutò più nervoso che mai Hans.
Sam si girò e si ritrovò davanti il pulcinella, che non smetteva di fissarla.
-Che hai da guardarmi così?- sbottò, irritata del fatto che la guardava come un ebete incantato.
-Ohh…n-no, niente, stavo solo…- balbettò, senza pensare che il bel gruppetto stava assistendo alla scena mentre si mettevano una pinna sulle tempia.
-…andiamo a fare un giro?- chiese il pulcinella, prima di arrossire lievemente.
-A fare cosa?- gli chiese indifferente senza nemmeno guardarlo in faccia, continuando a gustare il suo pesce.
-Beh…non so…a fare una nuotata?- propose Hans, non sapendo cos’altro inventarsi, sempre timidamente.
-Veramente ora non posso: sto mangiando e, se non te lo hanno insegnato, non si deve entrare in acqua senza prima aver digerito- disse divertita la pinguina. Hans, se per questo, avvampò ancora di più.
-C-certo, emh… allora posso mangiare anch’io?-
-No- disse con tutta la semplicità del mondo la pinguina –Questo pesce l’ho preso io e me lo mangio io. Se hai fame vattelo a pescare da solo. Andiamo, lasciami mangiare in pace!- esclamò ora infastidita dalla presenza intrusiva del pulcinella.
Hans incominciò a pensare che faceva così solo per farsi desiderare e, capito il suo gioco, incominciò a canzonarla.
-D’accordo…allora resto qui a guardarti- e la guardò di sbieco, ma Sam non se ne accorse.
-Mi prendi in giro? Ti ho detto di levarti dai piedi. Se ci tieni alle tue piume faresti meglio a scappare: sto incominciando a pensare di mollarti una sberla, quindi vattene!- ordinò la pinguina, più furiosa che mai.
 
-Oh-oh…la piccola Sam si sta arrabbiando!- esclamò Greg, un altro del gruppetto.
-Non preoccupatevi. Credo che Hans abbia capito come rimorchiare- assicurò Zac.
 
-Io invece resto qui. Infondo non ti do’ alcun fastidio-
-Invece sì, mi dai fastidio. Anzi, ora credo proprio che ti darò due schiaffi, così…-
 
-Ragazzi, cambio di piano: dobbiamo essere presenti con quei due. Forza, prima che lo metta in coma…-
 
-Siamo tornati, Sam- disse Zac, con grande sorpresa di Sam e soprattutto di Hans: il piano diceva chiaramente che dovevano stare nascosti fino a sera, quando sarebbe arrivato Kyle.
-Già qui? E’ già morta tua nonna, Zac??- gli chiese, ancora meravigliata.
-Sì…sì, è schiattata se lo vuoi sapere. Fortunatamente ha sofferto poco- disse Zac con la prima cosa che gli venne in mente.
-Da quando sei così sdolcinato, Zac? Mi fai venire il volta stomaco…A proposito, che ci fa questo qui? Lo conoscete?- chiese loro, guardando il pulcinella.
-Ma dai…tu non mi conosci?- la provocò Hans. Questo gesto fece infuriare la pinguina che, per un pelo, non lo strangolò, dato che si era fiondato a trattenerla Zac.
-Lui…lui è una vecchia conoscenza- le rispose Zac, lasciandola libera dopo qualche secondo.
-Tu conosci gli idioti?-
-Lo so che è un idiota, Sam-
-Beh, allora lo prendo a calci- e si avvicinò pericolosamente ad Hans che se la stava godendo come un pazzo.
-Che ne dici invece di mangiare tutti insieme il tuo bel pesciolone?- le chiese serio e un po’ scocciato il leader.
-Se non mi sbaglio ho detto che era mio- gli ricordò Sam irritata.
-Beh, ora siamo qui, dico bene? E qui comando io, se non lo sai ancora!-
-Uffa, e va bene, mangiate anche voi. Basta che l’ebete non tocchi neanche un boccone- disse, guadagnandosi risatine sarcastiche e divertite da parte del pulcinella.
E passarono la giornata così: chiacchierando, ridendo e scherzando e facendo giochi pericolosi, mentre Hans non la smetteva di provocare Sam con i suoi sorrisetti e le risatine sarcastiche, che la comitiva riteneva geniali per farla impazzire, ma la pinguina decise di lasciarlo perdere.
La giornata passò in fretta e presto arrivò la sera.
-Ragazzi, oggi esco con il ragazzo che mi è sempre piaciuto, quindi non aspettatevi che vada a dormire stanotte- disse felicissima, avviandosi verso il luogo dove si erano incontrati lei e Kyle la sera prima. A quelle parole, Zac e gli altri si girarono verso Hans, che capì il concetto.
-Ricorda che non si devono neppure vedere. Devi fare il più in fretta possibile per portartela insieme, chiaro?-. Hans annuì con decisione. Così, si alzò e le andò incontro.
-Aspetta, Sam!- la chiamò, avvicinandosi a lei.
Quando Sam sentì la sua voce, roteò gli occhi all’indietro in segno di noia, ma non si girò verso di lui.
-Ehi, Sam! Neanche mi saluti?-
-E perché dovrei? Io saluto sempre gli amici e visto che tu non sei mio amico, mi sento in dovere di non salutarti, hai qualche problema?- gli chiese, indifferente della sua risposta.
 
Nel frattempo, la comitiva guardava speranzosa da lontano la scena e Zac pregò affinché il piano funzionasse.
 In quel momento il pulcinella le prese la pinna e le si avvicinò col muso. Sam capì immediatamente le sue intenzioni, ma prima di sputargli in faccia si accorse con orrore che c’era lì qualcuno che aspettava da tanto: Kyle, era poco più avanti a loro, a becco spalancato e una pinna aveva lasciato cadere a terra una scatoletta di alici, il pesce preferito dalla pinguina.
Continuava a guardarli stranito. Sam con un calcio nei connotati riuscì a levarselo d’avanti e, vedendo che Kyle stava per andare via, si affrettò a sistemare le cose.
-No, Kyle! Non è come sembra!-
-Ma come hai potuto? Accetti di uscire con me e poi ti fiondi su un altro ragazzo?- le chiese deluso e arrabbiato il ragazzo.
-Lei voleva da tempo uscire con me- disse poi Hans, dopo essersi ripreso dal colpo ricevuto.
-Che cosa!- esclamò Kyle, questa volta urlando.
-Che cosa?! Ma chi è uscito con te?? Io dovevo vedermi solo con Kyle e…-
-Ahhh, quindi vuoi dire che non sei innamorata di me? Perché non lo ammetti? Hai accettato l’uscita con questo Kyle solo per farmi ingelosire!-
-Ma che stai dicendo, brutto idiota?! Io fino a stamattina non ti conoscevo neanche!- ed era sul punto di dargli una sberla, di quelle potenti, ma decise di lasciar perdere il pulcinella per chiarire quella faccenda con Kyle, ma quest’ultimo la guardava con amarezza e pura delusione.
-Io non ci posso credere!- disse il pinguino, prima di girarsi e andarsene. Sam era senza parole, non si era mai aspettata un finale del genere.
-N-no, Kyle, aspetta…- fu tutto quello che riuscì a dire la pinguina prima di vedere l’ombra del suo amato sparire nell’angolo e prima di vedere Hans che la guardava sarcastico e il suo gruppo che assisteva con occhi sgranati la scena (il loro piano era fallito, ma Zac era felice lo stesso perché con quella scena non si sarebbero mai messi insieme quei due) per poi  guardarsi l’un l’altro e dileguarsi a zampe levate nel buio per far perdere le loro tracce e impedire a Sam di trovarli.
La pinguina ormai non aveva più dubbi: i suoi amici l’avevano presa in giro e avevano organizzato tutto alle sue spalle. Come avevano potuto farle una cosa del genere? Tutto quello che riuscì a fare fu arrossire violentemente per la vergogna e l’imbarazzo dell’accaduto e tenere lo sguardo basso per tutta la serata.
FINE FLASHBACK
Tutti i presenti continuavano a fissarla in attesa della risposta. Skipper incominciò ad avere il suo tic all’occhio per l’impazienza, ma come un alito di vento, la risposta arrivò, flebile ma chiara.
-Il momento più imbarazzante della mia vita è stato quando sono “uscita” con Hans-
Silenzio. Nessuno fiatava. L’atmosfera cambiò di colpo, caricatasi d’imbarazzo da parte della pinguina, che teneva ancora la testa bassa incapace di guardare gli altri negli occhi. Tra i presenti, solo Hans riuscì a rompere il ghiaccio dicendo:- Finalmente lo hai ammesso!- con un ghigno insopportabilmente sarcastico.
 
ANGOLO AUTRICE: Ma salve, gente!! Si sono svelati un bel po’ di misteri, eh? Ve lo aspettavate un finale del genere?? Io no di certo XD!! Comunque, recensite in molti, aspetto un vostro giudizio. Al prossimo capitoloJ
Baci, Natystar
   
 
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