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Autore: RoseRouge    12/07/2015    22 recensioni
La notte del 12 luglio... tra passione e rimpianto.
"Innanzi a te e alla grandezza del tuo amore non ho più barriere.
Abbiamo aspettato troppo, ed è stato troppo il dolore che ci siamo inflitti"...
Buona lettura!
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Oscar François de Jarjayes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il bellissimo disegno è di Lina Fm, che ringrazio di cuore per avermi concesso l'onore di pubblicarlo. Image and video hosting by TinyPic  
Tempo.
Ne resta poco, ormai. E accade proprio adesso che invece vorrei saperlo dilatato all’infinito, ora che siamo qui, in questo bosco che profuma di fiori di tiglio e camminiamo vicini, in silenzio. Com’è da una vita.
Solo che adesso so tutto di me, di te, di noi.
 
So che ti amo.
Ti amo.
 
Sono queste le parole che mi hanno graffiato all’improvviso il cuore quando ho creduto di averti perso, quella sera. E da allora in poi, ogni volta che questa maledetta vita che ho scelto, e che tu hai seguito solo per amor mio, mi ha portato qualcosa di te.
Il tuo odore, che sa di casa e di noi due bambini.
Il tuo sguardo, che è riflesso di schiuma di mare e di prati estivi.
Il tuo sorriso, che irradia luce d’alba e poesia.
Sempre, in ogni occasione da allora, non ho potuto fare a meno di pensare che ti amo.
Eppure non te l’ho mai detto e ho lasciato diventare più profondo questo abisso di dolore e di solitudine. Ma sopra ad ogni cosa, ed è ciò che più mi rammarica, non ho saputo salvarti da me.
E adesso che so, che so tutto questo e so del buio che presto spegnerà i tuoi occhi a me così cari, mi coglie immensa la paura.
Torna a casa, André.
Ti prego.
Te lo ordino quasi, mentre in realtà ti supplico in cuor mio di non lasciarmi mai. Perché questa poca vita che mi resta la vorrei passare tra le tue braccia a dirti tutte le parole che finora ho taciuto. A donarti tutto quello che codardamente ti ho negato.
 
Dimmi di no, dimmi che non te ne andrai.
Se ancora mi ami, resta qui con me.
Se ancora mi ami…
 
Mi ami…?
Mi sale alle labbra questa domanda, dopo averti sentito rispondere, nell’unico modo per te possibile, alla mia supplica inespressa di non lasciarmi mai. Era il nostro patto di sangue, una vita fa. Forse già allora sapevamo che questa sera saremmo stati qui, chiamati ad onorarlo, quando ci incidemmo la pelle fingendo che non facesse male, e mischiammo sangue caldo a promesse eterne.
Mi amavi già allora? E mi ami ancora adesso, nonostante tutto…
Mi ami da sempre.
 
Innanzi a te e alla grandezza del tuo amore non ho più barriere.
Abbiamo aspettato troppo, ed è stato troppo il dolore che ci siamo inflitti.
Adesso basta però, è arrivato anche il nostro tempo… Questa è la nostra notte.
È istinto, e le mie mani sono sul tuo petto, in un tocco dapprima leggero che si trasforma in una stretta disperata sulla tua uniforme. Trovo il coraggio.
Anch’io ti amo.
Te lo dico finalmente, ed è bellissimo.
Fluiscono parole e lacrime, mentre approdo come un naufrago sperso nel tuo abbraccio sicuro.
Tremo sul tuo cuore.
Sì, stringimi forte, e baciami.
Baciami e non smettere mai, ché non potrei sopportarlo… non più, adesso che conosco il sapore delle tue labbra e la dolcezza delle tue mani tra i miei capelli.
E io pure ti bacio, ti bacio e ti amo.
 
Eppure l’idea del tempo che non avremo mi toglie il respiro e getta mille ombre maligne su di noi.
Mi perdonerai per non avertelo detto, André?
E adesso, perdonerai l’egoismo che muove le mie mani mentre ti attiro a me, come in un ballo senza musica, e ti trascino verso questo letto d’erba?
Ti voglio e voglio essere tua, fosse anche per una volta sola.
 
Il tuo corpo, la tua bocca, i tuoi sospiri… voglio tutto di te.
Amami, rendi vero questo sogno.
Spogliami… rendi nuda la mia pelle e visibile la mia anima.
Siamo arco e violino, melodia sublime dei nostri corpi che si cercano nell’intreccio umido delle nostre gambe.
Scavi dentro di me il tuo cammino e io ti lascio arrivare fin dove vuoi, mentre soffochi i miei gemiti mordendomi piano le labbra.
Sono tua, adesso. Veramente.
Ti amo, ti amo... quante volte me lo sussurri, e io di rimando, all’infinito, perché non è mai abbastanza. Perché è da una vita che avrei dovuto dirtelo.
E tutta questa dolcezza si trasforma in frenesia e passione. I tuoi movimenti diventano anche i miei, ti seguo su questa strada sconosciuta. Insegnami come si fa.
Annego nella tua bocca, non so più chi sono.
È bellissimo… non ti fermare… non…
E poi è oblio.
 
Dio, cosa sei, André… cosa sei.
Che cos’è questo tuo amore incrollabile che io non merito.
Cosa sono questi occhi tuoi che mi guardano con struggente tenerezza.
Non guardarmi così, come se questo fosse un addio… non farlo, ti prego.
Non sono pronta a lasciarti, non voglio…
Non voglio morire.
Vieni qui.
André…
Tra poco dovremo andare, è quasi l’alba…
ma adesso dimmi ancora che mi ami.
 

 
   
 
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