Ben ritrovate ragazze! Avete
passato un buon fine settimana? Eheheh io sono di ritorno da una gita e
sono
stanca morta, quindi per la vostra gioia oggi non mi
dilungherò in discorsi
inutili! Voglio solo ricordarvi che questo capitolo è
speciale perché…finalmente
arriva Robert!!!!!!
Eheheh!
Allora, prima di tutto
ringrazio:
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per aver messo la storia
nei
preferiti, chi ha solo letto e chi ha anche recensito!
debblovers: hey ciao! Sono
contenta che anche se
non avevi mai recensito comunque avevi sempre letto la storia, grazie!
Sono
davvero contenta che ti piaccia e grazie anche per i bei complimenti,
sono
commossa! Eheheh anche a te piace Jared Leto per caso? xD Spero ti
piaccia
anche il capitolo 5 ;) un bacio
memi16(x2): due
recensioni? xD beh, grazie!
Addirittura il FACCI SOGNARE? Wow, sono veramente onorata!
Così mi fai
arrossire!!! Eheheh senti mi sono stufata! Ce lo giochiamo a testa o
croce Teo?
Anzi, sai che ti dico? Litigatelo con le altre Teo, così io
mi tengo Robert!
U.U ehm…c’hai creduto veramente? TEO IS MINE! Ciao
mia VIP preferita! Ti voglio
bene! :)
Rosalie_Hale_Cullen: :( la mia
cognatina ammalata! Tesoro
grazie 1000 per i complimenti, veramente! Sei sempre tanto carina :D ti
amo e
lo sai! Un bacione e vedi di guarire presto, chiaro?? ;)
kiarab: eheheh
addirittura un genio? Wow era da
tanto che non me lo sentivo dire, sono commossa e onorata! E grazie
1000 anche
per i complimenti, sono contenta che ti piaccia la storia :D ah,
comunque ora è
un po’ presto per sapere le reazioni delle amiche ma
tranquilla, arriveranno :D
Hey, eccoti Roooobert xD spero ti piaccia il primo
approccio…devo dire che
quando hai scritto il NON DELUDERMI mi sono paralizzata dal
terrore…eheheheh
speriamo bene! Un bacio terrorizzato xD
LaPiccolaPrincess: eheheh ormai
quando vedo una recensione
lunga mi viene spontaneo dire È LA RECENSIONE DEL MIO
TESORO, ANZI…DEL MIO
ROSPETTO TESOROSO PRINCESSOSO (eheheh visto che nome? xD) guarda che
per me i
genitori non direbbero niente, perché non
c’è niente di incestuoso! E poi Teo
non è veramente loro figlio, quindi, come dico sempre, non
ci sono legami di
sangue! È inutile ho il coltello dalla parte del manico ed
ho ragione io :D mi
dispiace deluderti! Allora, voglio chiederti una cosa: visto che non
posso
usare che palle e che scatole, me lo lasci usare almeno
poffarbaccolino? xD
NOOO! Non ci posso credere che tu abbia starnutito veramente! Ahahahah
grande
xD …e poi comunque io non sono commestibile, uffi!
>.< eheheheh ciao
tesoro! Spero ti piaccia questo nuovo capitolo! Un bacione ti voglio
bene =D
milly92: mo ciaooooooo!!!
Guarda per il concerto
ormai è tardi, ma se vuoi andiamo da Jared che
farà un concerto solo per noi
due! Ci stai? Sai, penso anche io che Giulia sia strafortunata, ma
sai…non
sempre la fortuna è per sempre…che vuol dire?
Boh, sinceramente è la prima
frase che mi è venuta in mente, non farci troppo
caso…è la stanchezza post
gita…sai com’è, questa mattina dovevo
essere a scuola per le 6.45…quindi immagina
a che ora mi sia svegliata io…che sonnooooooooooooooooooo!
Eccoti l’attesissimo
capitolo 5! Un bacione my dear!
dormigliona: eheheh vedi che
alla fine serve rompere
le balle? xD sono orgogliosa di me stessa, finalmente! No scherzo! Sono
contenta che tu abbia commentato *-* Beh, se non finisco i capitoli
cosa mi
fai? xD un bacio mia cara!!!
Un bacione e a sabato Giulls
Quella
stessa
mattina Teo era andato da Jared a prendere i nostri pass ed io ne avevo
approfittato per
pulire un po’ casa, visto che
in quei giorni eravamo usciti molto spesso e per forza di cose avevamo
trascurato un po’ le pulizie: ad esempio
lunedì verso le undici di mattina eravamo andati a St James
Park per fare un
picnic e c’eravamo rimasti più o meno fino al
tramonto; martedì, mercoledì e
giovedì visto che era bel tempo andammo al mare e Teo si era
addirittura
scottato, visto che non si era messo nemmeno una volta la crema solare,
al
contrario di me che avevo preso un bel colore e ciò era
veramente strano visto
che era solo maggio e giovedì, infine, Teo mi
accompagnò in un negozietto non
molto distante da casa dove avevano di tutto a i prezzi più
che abbordabili.
Mio fratello si provò un
sacco di vestiti e ne comprò altrettanti: si prese tre
camicie: una bianca, una
nera e una hawaiana rossa e bianca, che non era un granché
ma addosso a lui
stava da dio e quattro paia di jeans: due bianchi, uno blu scuro e uno
blu
chiaro.
Io invece optai per due paia
di jeans a vita bassa: i primi erano a righe azzurro chiaro e scuro a
pinocchietto, mentre i secondi erano bianchi con delle piccole righe
blu scuro,
lunghi e stretti; sinceramente io non li avrei mai presi visto che la
vita era
troppo bassa, ma Teo mi aveva convinto dicendomi che sarebbe stata una
pazzia
non prenderli, poiché, come diceva lui: “mi
stavano una favola addosso“ ed effettivamente non
aveva torto, perché mi
slanciavano ancora di più le mie gambe magre e mi
appiattivano maggiormente la
pancia. Presi anche una camicetta nera molto semplice a maniche corte e
due
cinture: una marrone e una nera.
Per il concerto decisi di
mettere la camicia nera con i jeans bianchi, la cintura nera che
serviva per
evitare che scendessero troppo i pantaloni, ai piedi un paio di sandali
neri;
inoltre quella sera mi piastrai i capelli.
Prima di scendere di sotto,
Teo mi disse uscendo dal bagno:
< Piccola tu così stasera
non esci! Accidenti sei uno schianto! >
< Grazie Teo! >
risposi sorridendogli.
In quel momento suonò il
campanello.
< Sono le pizze. Vai tu
per favore? >
< Ok! >
Corsi di sotto e aprii la
porta. Pagai venti sterline per tre pizze, due bottiglie di birra e una
lattina
di coca cola.
< Teo, perché hai
ordinato tre pizze? > gli urlai dal piano di sotto.
< Abbiamo un ospite
stasera…hey Giu ti sta squillando il cellulare! >
rispose urlando.
< Adesso salgo >
Corsi in camera mia e
risposi al telefono: era mio padre. Parlammo del più e del
meno per una ventina
di minuti, poi dovemmo andare entrambi dal momento che lui doveva
uscire mentre
io dovevo mangiare.
Prima di scendere di sotto
m’infilai i sandali e guardai fuori dalla finestra, notando
che l’ospite
misterioso di Teo era arrivato.
“Wow! Chissà chi
è ad avere una BMW…“ pensai
guardando la macchina
parcheggiata davanti a casa nostra.
Scesi di sotto per
presentarmi ma rimasi senza fiato non appena vidi l’ospite di
mio fratello:
Robert Pattinson.
Entrai in cucina titubante e
cercando con tutta me stessa di non mettermi ad urlare e di non
saltargli
addosso.
< Oh piccola eccoti
finalmente! > mi disse in italiano, per poi proseguire in
inglese:
< Giulia, Robert, Robert,
Giulia >
< Ciao! > mi disse lui
con il suo inglese perfetto, come lui.
< Ciao… > risposi io
timidamente.
“Oh mio Dio! Ho Robert Pattinson
davanti a me! QUEL Robert Pattinson! L’Edward
Cullen di Twilight! Sto sognando, non
è possibile! Non posso credere
che Teo, mio fratello Teo, sia suo amico…eppure me
l’ha appena
presentato…aspetta…mi stanno guardando
strano…“
< Come? >
< Ho detto che non ci
speravo più a conoscerti…Teo ha sempre parlato di
te, solo che né io né gli
altri abbiamo mai visto una tua foto…credevamo fossi frutto
della sua
immaginazione > mi disse sfoderando il sorriso più
bello che avessi mai
visto in tutta la mia vita.
< Ehm…invece eccomi qui!
> risposi imbarazzatissima come non mai.
Represso il mio istinto di
saltargli addosso, ci sedemmo subito a tavola e iniziammo a cenare:
scoprii che
Robert era veramente simpatico e senza fatica riuscii ad avere una
conversazione senza essere né troppo timida né
troppo sfacciata, trascorrendo
un piacevole pre concerto in compagnia di Teo e del suo migliore amico.
Per l’ennesima volta Teo mi raccontò
di quando conobbe Robert la prima volta: andavano entrambi al liceo e
Robert
era il nuovo arrivato, così Teo si offrì di
aiutarlo ad ambientarsi, dal
momento che era molto popolare scuola. Fu così che nel giro
di poco tempo divennero
migliori amici; ma quando Teo venne a Ravenna dovettero separarsi,
anche se
rimasero comunque in contatto; per questo mia madre e Mirco fecero
mettere una
seconda linea che potesse usare Teo e che ovviamente ogni volta pagava
di tasca
sua.
Quella volta lì però, mentre
riascoltavo per l’ennesima volta il racconto di Teo, capii
perché all’inizio
mio fratello detestava me e gli altri: aveva lasciato i suoi amici e un
posto
che amava per andare a vivere con degli sconosciuti.
< Ragazzi…sono solo le
nove e venti e il concertò inizierà alla undici e
mezza…che ne dite, vi va un
gelato? > propose Robert dopo aver finito la pizza.
< Sì, perché no? >
risposi sorridendo, evitando deliberatamente di aggiungere che con lui
sarei
perfino andata all’inferno.
Anche Teo annuì e dopo aver
sparecchiato uscimmo di casa e raggiungemmo la gelateria a piedi, anche
se ogni
due metri venivamo fermati dalle fan di Robert che gli si avvicinavano
per
chiedere autografi e fare foto; infatti quando arrivammo alla gelateria
una
nuova cerchia di ragazze aveva fatto fermare Robert per
l’ennesima volta, per
questo lui chiese a me e a mio fratello di andare avanti e di prendere
il
gelato anche per lui.
Una volta entrati dentro la
gelateria, Teo si voltò verso di me.
< Hai fatto colpo lo sai?
> disse squadrandomi.
< Cosa? > domandai
stranita.
< Hai fatto colpo. Rob
non ha fatto altro che guardarti per tutto il tragitto…e
mentre stava firmando
gli autografi… >
< Ma smettila! Te lo
sarai sognato… >
“Ma
mi sta
prendendo in giro per caso? Robert Pattinson che guarda ME?
Sì, come no…”
pensai poco convinta.
Si
voltò indietro per vedere
in che condizioni era il suo migliore amico.
< Oh no…Giu è stata una
brutta idea lasciarlo là da solo. Vado a ripescarlo. Prendi
il gelato anche per
me? >
Annuì e mi girai verso il
bancone, trovandomi davanti ad un bel ragazzo pronto a servirmi: era
alto,
aveva capelli corti e castani, come gli occhi ed era magro, ma allo
stesso
tempo muscoloso.
< Ciao vorrei tre coni da
quattro sterline. Uno me lo fai bacio e nocciola, l’altro
amarena e yogurt ai
frutti di bosco e l’ultimo me lo fai cioccolato bianco e
cocco per favore? >
< Certo arrivano subito
>
Il ragazzo di prima mi fece i
coni ad una velocità stratosferica e me li
consegnò e, appena tirai fuori i
soldi per pagare, mi sorrise e mi disse:
< Lascia stare, offre la
casa. Non posso far pagare un gelato ad una ragazza così
carina come te… >
< Ehm…beh grazie ma non è
necessario… > replicai
imbarazzata, ma anche
lusingata.
< Insisto invece…io sono Philip,
ma puoi chiamarmi Phil >
< Piacere, io sono
Giulia. Ora scusami ma devo proprio andare…ci vediamo Phil!
E grazie ancora!
>
Uscii dalla gelateria e
trovai Teo e Robert senza ammiratrici.
< Hai firmato tutto? >
domandai sorridendogli.
< Sì…ma non erano
intenzionate ad andarsene…ci credi che ho fatto quattro foto
e firmato otto autografi ad
una stessa ragazza? >
< Wow! Abbiamo fatto
colpo qui! > esclamai per sdrammatizzare e vidi Teo con la coda
dell’occhio
inarcare un sopracciglio.
< Ragazzi, il gelato ve
lo offro io…quanto ti devo? > disse Robert
guardandomi e sorridendomi.
< Assolutamente niente
> risposi sorridendo e dandogli il suo gelato.
< Dai, voglio offrirvelo
io il gelato… >
< No, seriamente…Phil, il
ragazzo che mi ha servito, ha detto che offriva la casa, visto che non
poteva “far pagare ad una ragazza
così carina come
me…“ > dissi citando le sue
parole.
< Wow Giulia! Prima il
ragazzo che consegna la pizza, poi il barista ed infine il gelataio!
Guarda che
non puoi rimorchiare tutti facendo gli occhietti dolci! >
esclamò Teo
ridendo.
< Io non ho fatto gli
occhi dolci a nessuno! > risposi imbarazzatissima.
< Beh, potremmo andare a
mangiare ad un ristorante di lusso e vedere se ci fanno uno
sconto… > disse
di getto Robert ed io lo fulminai immediatamente con lo sguardo.
Quando Teo vide l’orario,
propose di tornare a casa per avviarci verso casa per prendere la
macchina di
Robert e dirigerci verso il concerto. Entrambi annuimmo e ripartimmo e,
dopo
cinque minuti, eravamo avanti casa. Teo entrò di corsa per
cercare i pass che
aveva dimenticato da qualche parte e così Robert ed io
rimanemmo fuori ad
aspettarlo.
< Spero di non averti
offeso con la battuta di prima…stavo scherzando…
> disse guardandomi e mi
sembrava davvero dispiaciuto.
< Ma no figurati! È solo
che mi imbarazza un po’ tutto questo, perché non
sono molto abituata… >
< Timida? >
< Un po’ > dissi
ridendo.
Calò un silenzio
imbarazzante tra noi due e così, per alleggerire la
situazione, iniziai a
parlare della macchina.
< Cavolo, la tua auto è
bellissima! > esclamai, riuscendo a trattenere un “e
tu ancora di più!”
< Ti piace? > sembrava
sollevato di aver trovato un argomento di cui parlare.
< Da morire! Che modello
di BMW è? >
< Una m6 >
< Adoro le cabrio! >
< Davvero? Che
coincidenza…anche io… >
In quel momento arrivò Teo
tutto di corsa dicendoci che aveva lasciato i pass sopra il suo
comodino.
Entrammo in macchina e mi
sedetti nel sedile posteriore, mentre Teo in quello anteriore con
Robert ed
arrivammo a destinazione in venti minuti. Facemmo vedere un pass ad una
guardia
che ci indicò dove andare a parcheggiare indisturbati e, una
volta arrivati al
parcheggio, ci dirigemmo all’interno del locale.