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Autore: Meramadia94    12/07/2015    2 recensioni
Le tartarughe incontrano la giovane Paige, una ragazzina rimasta orfana da piccola e che ha sempre avuto come unico vero affetto il fratello maggiore, Robert. Ma adesso è scomparso, rapito da ignoti. Inizia così una corsa contro il tempo per salvare il giovane. Nel frattempo, una delle tartarughe inizia a riscoprire un sentimento che credeva non dovesse appartenergli.
Genere: Angst, Avventura, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leonardo Hamato, Nuovo personaggio, Sorpresa, Splinter, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~Vi chiedo mille volte scusa per l'increscioso ritardo. Oltre ai problemi tecnici con l'editor quest'anno ho dovuto affrontare l'esame di maturità e allo stesso tempo far fronte ad un grave lutto che ancora mi fa malissimo.
E vi chiedo scusa se questo capitolo non è un granchè.
Detto questo... divertitevi e siate clementi.

'' Quel che mi dite è terribile...''- borbottò Splinter rivolto ai suoi figli, seduto sul divano di April.
Le tartarughe erano tornate all'appartamento di April con la morte dipinta in volto con grande sconcerto di April e Casey che si aspettavano di vederli si malconci, ma vittoriosi.
Ed il loro sconcerto raggiunse i massimi livelli quando notarono l'assenza di Paige.
Poi... la drammatica notizia.
Paige era stata rapita ed ora era prigioniera assieme a Robert.
E non di un comune delinquente, di un boss mafioso o di chissà chi...
Paige e Robert erano prigionieri di Bishop.
L' uomo che era secondo a pericolosità soltanto a Shredder.
In breve la paura, il dolore della perdita, la rabbia... ed uno strano senso di morte interiore si era impossessato di tutti loro.
Ed anche di fallimento...
Leo non riusciva a smettere di fissare il vuoto davanti a se... aveva fallito in tutto e per tutto: non aveva mantenuto la promessa fatta a Paige, ovvero di riportarle suo fratello sano e salvo e non era nemmeno riuscito a proteggerla.
Aveva permesso che la catturassero.
Invano il suo maestro e i suoi fratelli avevano tentato di convincerlo che non era una sua responsabilità...
'' Non potevi prevedere cosa sarebbe successo.''
'' L' avevi gia salvata due volte...''
'' Non sei onnipotente... non puoi sempre farti carico di tutto e tutti da solo...''
'' Inoltre, è Paige ad aver preso questa decisione...''
Una decisione suicida e coraggiosa allo stesso tempo, che agli occhi di Leo l'aveva resa ancora più straordinaria di quanto non lo fosse di gia, per lui.
Aveva avuto la possibilità di mettersi in salvo... e l'aveva puntualmente gettata alle ortiche per rimanere accanto al fratello.
E come biasimarla?
Chiunque di loro avrebbe fatto la stessa scelta se ne avesse avuto la possibilità.
'' Ok, vediamo di ricapitolare...''- fece April dopo aver portato un succo d'arancia per tutti i presenti -'' Bishop ha ucciso i genitori di Paige e Robert... Robert da grande ha indagato...''
''... e quando Bishop ha scoperto che Robert poteva farlo arrestare, ha cercato di rapirlo ed è stato costretto a rapire anche Paige perchè poteva essere una testimone.''- concluse Don.
All'inizio il piano era riuscito solo a metà.
Paige libera, Robert prigioniero... ma adesso che importava?
Paige era stata presa in ostaggio da Bishop... un uomo che vedeva minacce aliene dappertutto... pericoli anche nella persona più inoffensiva che ci poteva essere... ricordava ancora quando li aveva presi in ostaggio per le sue manie di grandezza e '' protezione del genere umano''.
E prima di loro, altri avevano sofferto pene atroci prima di soccombere o di essere trasformati in creature rivoltanti che esistevano solo negli incubi.
Loro furono fortunati, perchè Splinter, April e Casey si erano accorti appena in tempo della loro scomparsa ed erano riusciti a rintracciarli e salvare loro la vita per il rotto della cuffia.
'' Pensate che i loro genitori fossero altre sue vittime?''- chiese Mik.
Don fece cenno di no con il capo.
'' No... questo lo escluderei...''- fece il genio con una sicurezza insolita persino per lui -'' Bishop voleva far sembrare la morte dei signori Collins una tragica fatalità... solo che non capisco perchè.''
Era davvero inspiegabile... in genere le persone prese di mira da Bishop morivano dopo atroci torture e nel caso non fossero decedute erano diventate degli orridi mostri senza più ricordi della loro vita da umani... invece aveva deciso di mascherare l'omicidio dei coniugi Collins con un incendio colposo.
Vi era una sola spiegazione per giustificare questo cambio di modus operandi.
'' Robert non era il primo ad aver indagato su Bishop.... secondo me è per questo che i loro genitori sono morti.''- fece April. Tutti furono d'accordo con lei.
Leo non diceva niente.... tutto quello che poteva fare, tutto quello a cui riusciva a pensare.... era la sua povera Paige, rinchiusa nel laboratorio di quel pazzo furioso.
'' E se l'avesse gia uccisa?''- non potè fare a meno di pensare.
Scacciò subito quel pensiero.
No... no... no... lei era viva. Doveva essere viva.
'' Ti troverò...''- promise a se stesso guardando la luna -'' ovunque tu sia.''
Nemmeno Leo e la sua famiglia avrebbero dormito quella notte.

Come aveva promesso a se stessa quella notte non aveva dormito. Non ci aveva nemmeno provato.
Aveva troppa paura di quello che sarebbe potuto succedere in caso si fosse addormentata.
Ed era terrorizzata all'idea che suo fratello fosse nelle mani di quel pazzo. Chissà se stava bene... se aveva avuto almeno la pietà di dargli qualcosa da mangiare... possibilmente non avvelenato. O peggio.
'' Ti prego Robert... non cedere per salvare me...''- non doveva. Consegnare a quel viscido tutto il lavoro che aveva fatto per raccogliere le prove che gli servivano per consegnare alla giustizia colui che li aveva condannati fin da piccoli a separarsi dall'amore e dall'affetto di loro padre e della loro madre.
Dopo tanti anni, finalmente era riuscito a rimettere insieme tutte le tessere del puzzle... no, non doveva cedere per salvare lei... salvare poi...
Bishop, anche se avesse ottenuto ciò che desiderava, non li avrebbe più fatti uscire vivi.
Vi era una sola cosa che poteva fare.
Riporre le proprie speranze in un miracolo.
Un miracolo che portava il nome di Leonardo.
In quel momento la porta della sua prigione si aprì.
Lei scattò subito in piedi e fissò lo sgradito ospite a muso duro.
'' Buongiorno, principessina...''- la salutò Bishop con un sorriso falso ai limiti dell'impossibile -'' ti ho portato da mangiare.''
'' No, grazie.''- borbottò lei tra i denti.
'' Dovrai pur mangiare, prima o poi.''- ribattè lui buttando nella gabbia una pagnotta.
'' E chi l'ha detto?''- lo sfidò la ragazza con un coraggio che non credeva fosse suo -'' per principio, io non accetto niente offerto da chi ha fatto del male alla mia famiglia. Dov'è mio fratello?''
Bishop sogghignò -'' Sta bene... fino allo scadere del tempo che vi ho concesso non gli sarà  torto nemmeno un capello. Se prende la decisione sbagliata morirà. E tu con lui.''
Paige sussultò.
Lo sapeva che sarebbe finita così... aveva programmato tutto.
Ogni finale alternativo della storia l'aveva gia previsto e manipolato a suo piacimento.
Ed era per questo che sapeva che anche se Robert avesse deciso che sua sorella era più importante della sua giustizia, non vi era modo che lei e suo fratello potessero uscire vivi da quel posto infernale.
A meno che Leo e le tartarughe non intervenissero in loro soccorso.

Alla fine aveva prevalso la preoccupazione per i due Collins sul buonsenso.
Le tartarughe, appena le tenebre furono calate, fecero ritorno all'edificio in cui erano tenuti prigionieri i fratelli Collins.
Il piano era semplice.
Prendere i due ragazzi e portarli in un posto sicuro. Quella notte stessa li avrebbero portati alla casa di campagna di Casey, nel New Hampshire, un posto di cui solo sette persone conoscevano l'esistenza.
Una volta che Paige e Robert sarebbero stati dichiarati fuori pericolo, loro quattro avrebbero fatto ritorno a NY... e avrebbero dato a quel pallone  gonfiato una lezione che non si sarebbe più dimenticato per moltissimo tempo.
Leo fu il primo a scendere dal furgone.
Respirò a pieni polmoni ed anche se non era mai stato un tipo molto religioso, in quel momento avrebbe voluto avere una croce da stringere per pregarLo di aiutarli a salvare sia Paige che suo fratello.
Era teso come una corda di violino.
D'altronde come poteva non esserlo? Era la donna che amava e suo fratello.
Non poteva permettersi di perdere lei e nemmeno di lasciar morire lui, per evitarle questo dolore.
Curioso che come l' affinità che li univa si trovasse proprio nelle loro paure più profonde.
'' Ok...''- fece Raffaello sfregandosi le mani -'' andiamo.''
Entrarono dalla porta principale.
Era tutto un po' troppo tranquillo considerato che avevano due prigionieri ed erano consci della possibilità che sarebbero tornati a prenderli.
'' Ed ora come li troviamo?''- fece Mik.
Presto detto.
Da una porta uscì un soldato che pareva portare un vassoio e che si allontanò.
Il vassoio era ancora carico.
'' Ragazzina viziata...''- borbottò il soldato tra i denti.
'' Brava Paige...''- sorrise Leo -'' evita di farti avvelenare e rimani viva...''- appena il soldato fu abbastanza lontano fece cenno di avvicinarsi alla porta da cui era uscito.
'' Lasciate fare a me...''- fece Raph estraendo uno dei suoi sai.
Infilò la punta nella serratura e la fece scattare.
La porta si aprì pochi secondi dopo.
All'interno della stanza non vi era niente se non un' enorme gabbia, tipo quelle usate al circo per i leoni.
Al suo interno vi era una figura accartocciata su se stessa.
'' Paige...?''- la chiamò piano Leo.
La figurina iniziò a muoversi.
'' Leo...''- fece Paige alzandosi dal suo immaginario giaciglio nella gabbia ove Bishop l'aveva fatta rinchiudere nemmeno fosse stata un animale selvatico -'' Leo... Leo... ragazzi, sono qui!''
I mutanti si precipitarono alla gabbia, ma solo Leo si aggrappò alle sbarre per dare alla ragazza un bacio, che seppur a stampo, era molto passionale.
'' Stai bene?''- le chiese Leo sentendo le lacrime di sollievo, paura e gioia invadergli gli occhi color nocciola.
La ragazza annuì.
'' Lo sapevo che sareste tornati...''
'' E che pensavi, che ti avremmo lasciata sola con quell'esaltato?''- fece Don armeggiando con la serratura.
Finito il momento di gioia per essersi riunita ai suoi amici e... si lo ammetteva, al suo Leo, però la preoccupazione tornò a mangiarsela viva.
Suo fratello non era con loro.
'' E Robert? Non avete visto Robert?''- domandò la ragazza.
Una voce tristemente conosciuta alle spalle dei mutanti li fece sobbalzare.
'' Calmati...''
Bishop era entrato nella cella- gabbiotto  con un paio di soldati alle loro spalle.
Loro.... perchè davanti a se, tenendolo fermo per una spalla, vi era il giovane Robert.
Mani legate dietro alla schiena e un bavaglio annodato in modo che il giovane mordesse il nodo, intorno alla bocca.
'' Tu...''- fece Raph pieno di rabbia e voglia di prendere l'agente a calci... e perchè no, anche di piantargli uno dei suoi amati sai nel punto in cui in teoria era posizionato il cuore.
'' Dammi una valida ragione per cui non dovrei invertire i ruoli...''
L'uomo, in risposta, avvicinò un Robert che non faceva che divincolarsi a se, trattenendolo per la vita e gli puntò alla gola un bisturi.
Il sangue dei presenti si gelò.
Paige si sentì ad un passo dal collasso.
'' NO! TI PREGO NO!''- E così anche lei aveva infranto la sua promessa di non supplicare mai quell'essere odioso.
'' Questa è una valida ragione, secondo te, Raffaello?''- fece Bishop disegnando cerchi immaginari sulla pelle del collo di Robert, con il bisturi.
Le lacrime iniziarono a rigare il viso della ragazza.
'' Raph... ti imploro...''- fece giungendo le mani come se fosse una preghiera -'' non fare pazzie... ti prego...''
La visione di quel volto disperato e coperto di lacrime fu l'unica cosa che convinse Raph a desistere... più di qualunque ramanzina che suo fratello o suo padre avrebbero potuto dargli per convincerlo a desistere.
'' Ma che gentiluomo... devo dirtelo Paige, te li sai scegliere davvero bene gli amici.''
Leo si frappose tra i fratelli e lo scienziato.
'' Bishop... pensa attentamente a quello che fai...''- lo ammonì il leader -'' con Alfred Collins e signora te la sei cavata con la storiella dell'incendio... ma se dopo dieci anni vengono ritrovati cadaveri anche i figli, non credo che ne uscirai pulito.''
'' Forse hai ragione...''- fece lo scienziato. Per un breve attimo, la convinzione di essere riusciti a far ragionare il perfido agente aleggiò nell'aria.
Giusto per una frazione di minuto.
Per poi trasformarsi in vivo terrore.
'' Ma in fin dei conti siamo a New York...''- fece l'uomo -'' e francamente non ci sarebbe niente di sospetto per le autorità se uno de due venisse trovato morto per strada senza portafoglio o cellulare. Sarebbe uno dei tanti casi di omicidio causale, irrisolti nell'archivio della polizia.''
I mutanti avrebbero voluto ucciderlo, ma dovettero ammettere che in quel caso aveva ragione.
New York era piena di delinquenti e come tutte le grandi città nessuno si sarebbe stupito se i giornali avessero comunicato la notizia di un omicidio per rapina.
Aveva studiato proprio tutto.
'' Però...''- Bishop parve ripensarci -'' avete ragione... ucciderli entrambi sarebbe poco prudente... avanti scegliete.''
I mutanti, la ragazza e suo fratello sgranarono gli occhi dal terrore, pregando ogni santo in cielo di non aver capito bene.
'' C-C-C- Cosa...?''- balbettò Donatello pallido come un morto.
Bishop rise maleficamente.
'' Avete capito benissimo.''- ribadì l'agente -'' ne risparmierò uno. Uno va... l'altro muore.''
'' SEI PAZZO?!?''- urlò Mik in preda al panico -'' Non puoi chiederci di decidere chi vive e chi muore... sei solo un pazzo!''
'' Si, non è la prima volta che mi chiamano così...''- fece lui con nochalance -'' ma le cose stanno così. O voi ne salvate uno o deciderò io...''
In quel momento uno dei soldati puntò un fucile alla testa di Robert.
L'altro fece altrettanto con Paige.
Leo le si parò prontamente davanti per proteggerla.
'' Paige dunque, avete deciso?''- fece malignamente l'agente.
La ragazza lo supplicò con le lacrime agli occhi -'' No, ti prego!''- poi passò a implorare Leo -'' Ti prego... salvagli la vita...''
'' Non servirebbe...''- fece Leo sottovoce -'' sta bluffando... ''
Bishop rise.
Non era tanto per vedere chi dei due avrebbero sacrificato per salvare l'altro... ma per vedere la paura e il terrore sulle loro facce.
Questo soprattutto gli dava gioia.
'' Ebbene?''- fece sfregando la lama del bisturi contro la gola di Robert causandogli un piccolo graffio e strappandogli un gemito di dolore -'' chi avete scelto?''
Salvate lei... dicevano gli occhi di Robert.
Salvategli la vita... la voce di Paige che supplicava in lacrime rimbombava nelle loro teste.
Se non fosse stato per la soddisfazione che gli avrebbe dato, Leo si sarebbe messo a urlare per la disperazione.
Ma non potè fare a meno di pensare - '' Dio, ma quanto è ingiusto il mondo.''
Se salvava Robert... avrebbe perso la sua amata per sempre... se avesse salvato lei e condannato lui, l'avrebbe persa lo stesso.
In ogni caso avrebbero avuto una vita umana sulla coscienza e nessuna garanzia che l'altra sarebbe stata risparmiata.
E la cosa pareva divertire quel bastardo... oh, se lo divertiva...
'' Il tempo scorre...''- fece di nuovo l'agente.

  
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