13/07/2015
7 recensioniLove is pain [Ferire e soffrire]
Sakura si chiedeva cosa ci facesse lì, in quel posto, con lui. Vedeva Naruto, il suo migliore amico, sorridere.
Lei aveva sollevato gli angoli delle labbra, come per sorridere a sua volta, però dentro era morta.
Non avrebbe neanche dovuto essere lì, lui non la meritava.
Naruto, occhi cerulei e capelli biondi come il grano, era un ragazzo solare, spiritoso, pieno di vitalità.
Le era sempre stato vicino, l’aveva sempre sostenuta e soprattutto l’aveva amata. L’aveva amata anche quando lei amava l’altro.
In quel momento un filo di malinconia l’aveva avvolta pensando a come e per quale motivo lei si trovasse in compagnia del biondino.
Il motivo era sempre lo stesso, sempre lui. La sua tortura fin da quando erano piccoli.
Ora però non erano più bambini, era cambiato tutto, anche i loro sentimenti.
Aveva sempre avuto una cotta per quel ragazzino, da quando avevano otto anni.
Però, crescendo, con lei era anche maturata la sua cotta.
Aveva scoperto che lui non era perfetto, anzi aveva molti difetti, che ai suoi occhi erano nulli.
Però questo invece di frenare tutte quelle sensazioni aveva contribuito ad aumentarle, fino ad innamorarsene perdutamente. Ricordava tutto: i sorrisi, le lacrime, le sensazioni di gioia, le perdite.
Tutti i momenti trascorsi con lui erano indelebili nella sua mente. Anche il suo “addio”, come poteva scordarlo quel momento.
La ragazza dai capelli rosa sentiva gli occhi pizzicarle e le lacrime che minacciavano di uscire. Sperava che le sue parole non fossero vere. Non potevano essere vere, era solo un incubo quello.
-T-Ti prego, dimmi c-che non dici sul s-serio…-
Il suo viso però affermava il contrario. Era vero, era tutto maledettamente vero. Non poteva credere che la persona più importante della sua vita la stesse abbandonando. Di nuovo. Non riusciva ad accettarlo.
-Sakura… è meglio se ci lasciamo- [È meglio per te]
Aveva detto quelle parole alla sua maniera gelida, all’apparenza.
Il suo tono era freddo, come al solito, niente di più e niente di meno.
Tutta via percepisco un filo di inclinazione nella sua voce.
Lo poteva notare anche dai suoi occhi che tentavano di mascherare ogni tipo di emozione.
I suoi occhi così neri, così misteriosi, così affascinanti.
-S-Sei un bugiardo! Lo fai solo per i c-comodi tuoi! È un p-piacere per t-te togliermi dalle s-scatole e i-ignorarmi per sempre? C-Come puoi farlo dopo tutto quello che abbiamo passato insieme? N-non p-puoi farlo, Sas’ke. N-non puoi abbandonarmi di nuovo! Tu… sei il mio tormento e la mia ossessione da sempre, sei il mio pensiero ventiquattro ore su ventiquattro, da quando mi sveglio a quando vado a dormire. T-Ti prego Sasuke… io ho bisogno di te! Ho maledettamente bisogno di te!-
Era sempre stato così il suo rapporto con lui. Litigavano molto, troppo, spesso. Ma dopotutto Sasuke era uno strano tipo.
Fin dai quattordici anni, Sasuke Uchiha si era distinto dalla popolazione maschile per via del suo carattere.
Era sempre stato un tipo silenzioso ed abbastanza sulle sue.
Però, dalla morte dei suoi genitori e del suo adorato fratello Itachi, il suo carattere era peggiorato notevolmente.
Era diventato più scorbutico del solito e si era chiuso come un riccio impedendo a chiunque di avvicinarsi.
Non aveva amici, anche perché lui non voleva essere amico di nessuno.
Secondo lui i legami e l’amicizia rendevano debole ogni essere umano, e lui debole non voleva esserlo.
Però due persone avevano osato sconfinare i suoi limiti ed avevano tentato di essere amici con quello strano ragazzino troppo chiuso, abbattendo quel muro che lo proteggeva da tutto e da tutti.
Naruto Uzumaki lo aveva ossessionato con la storia della loro reale amicizia e della loro rivalità.
Lui diceva di riuscire a capirlo e per questo, fregandosene delle voci che circolavano, si era avvicinato.
Il biondino era unico che poteva dire di aver scambiato quattro parole con Sasuke Uchiha.
L’altra persona era Sakura Haruno, la ragazzina dai capelli rosa timida e tutte coccole davanti al moro, ma irascibile e manesca con gli altri, specialmente con Naruto.
Se il primo aveva tentato di sciogliere quel ragazzo cercando di non escluderlo e di stargli vicino, la seconda aveva cercato di fargli capire la vera forza dell’amore.
La ragazza infatti aveva cercato di farlo sentire apprezzato con le sue moine e il suo amore, che già allora si era accorta di provare.
Peccato che allora lui la ritenesse insopportabile e credeva che la sua fosse una stupida cottarella infantile.
Ed effettivamente Sasuke era veramente un bel ragazzo.
Con i capelli corvini scompigliati e lunghi davanti, gli occhi di un nero così profondo che mai si era visto prima, la pelle diafana che faceva concorrenza a quella degli Hyuuga, l’aura da tenebroso che attirava la maggior parte delle sue coetanee.
-Sakura, noi non possiamo stare insieme. Siamo diversi- [Tu meriti di meglio]
La ragazza si era avvicinata, come per impedirgli di andarsene, ma lui aveva scosso la testa in segno di rifiuto. Il suo cuore si era ormai rotto in mille pezzettini.
-No Sakura.-
-M-Ma io…-
-Torna da Naruto- [Lui ti merita, più di quanto ti merito io]
-S-Sasuke-kun…-
-Sakura… grazie. Per tutto- [Perdonami Sakura, perdonami se puoi]
E Sasuke si era girati dandole le spalle, le sue meravigliose spalle, prima di chiudere la porta dietro di sé.
Il mondo sembrava esserle caduto addosso in quel momento.
Quando era abbastanza lontano da non poterla sentire, Sakura si era accasciata al suolo contro la porta e piangeva silenziosamente.
Tanto nessuno avrebbe potuto sentirla.
-Sakura-chan, stai bene?-
La rosa non si era accorta di aver ignorato Naruto per tutto questo tempo, passato a pensare a Sasuke. il biondino ora la guardava confuso mentre lei cercava di intrattenere una conversazione con lui.
-Si Naruto, sto bene. Perché me lo chiedi?-
-Beh, sembravi nel mondo dei sogni. E non volevo disturbarti altrimenti avrei assaggiato uno dei tuoi pugni-
Sakura era riuscita a trattenere una risata. Naruto era fatto così, era impossibile resistere al suo carattere solare. Le faceva tenerezza, quella sua spensieratezza e sbadataggine.
-Hai ragione, scusa Naruto.-
Lui si era grattato la testa buffamente sorridendo in modo dolce, troppo dolce, per poi scoppiare in una risata allegra. Sakura aveva sorriso, veramente questa volta.
-Eh? Ah figurati Sakura-chan!-
Naruto era il principe perfetto. Era dolce con lei, la trattava come una principessa, la faceva ridere, stava bene in sua compagnia e l’amava. Lui era il ragazzo che tutte avrebbero voluto al proprio fianco. Ed era perfetto per lei. Forse col tempo avrebbe imparato ad amarlo e si sarebbe dimenticata di Sasuke.
No, forse il suo ricordo non sarebbe stato più doloroso, però non avrebbe mai potuto dimenticarlo dopo che l’aveva amato così profondamente e per tutto questo tempo. Perché Sasuke aveva quel qualcosa che nessun altro ragazzo possedeva. Solo lui riusciva a farla sciogliere con i suoi quasi sorrisi, più unici che rari. Solo la sua voce riusciva a mandarla in tilt. Solamente la sua presenza le faceva provare le farfalle nello stomaco e la mandava in confusione. Solo lui avrebbe voluto al proprio fianco. Perché lei lo amava, ed amava solamente Sasuke.
-Naruto, sei proprio un baka-
Nel frattempo un ragazzo moro stava osservando quei due di nascosto. Non l’aveva mai vista ridere a quella maniera.
Ed inaspettatamente si era sentito geloso. Voleva che quel sorriso fosse solo suo, voleva che ridesse solo per lui e con lui.
Non voleva condividerla con gli altri, neanche con il suo migliore amico.
Aveva iniziato a pensare alle peggiori torture da infliggere a Naruto, anche se era sbagliato.
Perché era colpa sua e della sua codardia se ora lei si trovava lì, con Naruto, e non con lui.
Si era girato e si era allontanato, non riuscendo a sopportare quella visuale.
E più i suoi passi aumentavano, più sentiva la sua risata nella sua mente e il suo cuore perdere troppi battiti.
“Ora è il mio turno di soffrire mentre ti vedo in compagnia di un altro. Me lo merito. Ti ho ferita, ti ho abbandonata, talvolta ti ho persino ignorata. Ma… credo di averti amata Sakura. Ti ho amata come un Uchiha può fare”
Ed in quel momento lui voleva scappare, voleva urlare a tutto il mondo che lei era sua.
Però doveva tenersi tutto dentro, perché non era più sua. E forse non lo sarebbe stato mai più.
Una donna dai capelli rosa si trovava su un prato verde, come il colore dei suoi occhi. Guardava il cielo con sguardo perso. Erano passati otto mesi da quando era successo tutto, da quando lei e Sasuke si erano lasciati. Ed ancora le faceva così male.
-Sasuke…-
Aveva abbassato lo sguardo sulla rotondità della sua pancia e l’aveva lentamente accarezzata.
Poche settimane dopo la rottura aveva scoperto di essere incinta. Inutile dire che era incinta di Sasuke.
Quando lo aveva scoperto era così felice ma allo stesso tempo così triste.
Lei e Sasuke si erano lasciati, a mala pena parlavano, come avrebbe potuto dirgli di portare la loro creatura in grembo? Quando poi si era decisa a raccontargli tutto aveva scoperto, con enorme e triste sorpresa, che lui non c’era più.
Era andato via e l’aveva abbandonata al suo destino. Era triste, arrabbiata e delusa, con lui e con se stessa.
Se solo lei fosse stata più forte a quest’ora lui sarebbe in sua compagnia e non a gironzolare per chissà dove.
-Mi manchi…-
Una lacrime traditrice scese dal suo occhio ed aveva attraversato una guancia. In pochi secondi era scoppiata a piangere silenziosamente, come otto mesi fa, quando si erano lasciati.
-Sasuke…perché?-
Una mano si era posata sulla sua spalla. Lei era sobbalzata un attimo per poi girarsi a rallentatore.
Aveva spalancato gli occhi sorpresa, ritrovandoselo a pochi centimetri di distanza.
Si era fatto più alto, i capelli neri si erano allungati e dei ciuffi scadevano sulla fronte –proprio come piacevano a lei- e gli occhi le sembravano ancora più profondi del solito. Voleva affogarci dentro e non uscirne mai più.
-S-Sasuke… Sasuke!-
Lui aveva sollevato il braccio asciugandole una lacrima per poi abbracciarla.
Sapeva che anche lui era contento di vederla, solo che era troppo orgoglioso per ammetterlo.
Subito aveva ricambiato l’abbraccio affondando la testa sulla sua spalla e piangendo, questa volta di gioia.
Forse non sarebbero più tornati insieme, forse lui aveva finalmente trovato il vero amore, però non le importava.
L’aveva lì, insieme a lei, e questo le bastava. Perché alla fine il loro amore era così, il loro amore era pura sofferenza.
*.* Angolo Autrice *.*
*prende un pacco di fazzoletti*
Non scriverò mai più delle SasuSaku tristi.
MAI! MAI! NEVER! xD
Loro meritano di essere felici xD
Beh spero che questa "storia" vi piaccia!
Avevo perso tutto e mi era imbestialita!
Quindi ho dovuto riscrivere tutto d'accapo.
Sapete che faticaccia!
Non ho messo "angst" per andare sul sicuro.
E neanche la coppia NaruSaku perchè sono accenni.
Il finale è abbastanza aperto. Potete pensare tutto.
Sasuke e Sakura ritornano insieme oppure no.
Sasuke ha trovato il vero amore e la considera un'amica.
Lei è prossima a sposarsi con un'altro.
O magari è stato tutto un sogno xD
Interpretatelo come volete.
Alla prossima!
H_G_C
Lei aveva sollevato gli angoli delle labbra, come per sorridere a sua volta, però dentro era morta.
Non avrebbe neanche dovuto essere lì, lui non la meritava.
Naruto, occhi cerulei e capelli biondi come il grano, era un ragazzo solare, spiritoso, pieno di vitalità.
Le era sempre stato vicino, l’aveva sempre sostenuta e soprattutto l’aveva amata. L’aveva amata anche quando lei amava l’altro.
In quel momento un filo di malinconia l’aveva avvolta pensando a come e per quale motivo lei si trovasse in compagnia del biondino.
Il motivo era sempre lo stesso, sempre lui. La sua tortura fin da quando erano piccoli.
Ora però non erano più bambini, era cambiato tutto, anche i loro sentimenti.
Aveva sempre avuto una cotta per quel ragazzino, da quando avevano otto anni.
Però, crescendo, con lei era anche maturata la sua cotta.
Aveva scoperto che lui non era perfetto, anzi aveva molti difetti, che ai suoi occhi erano nulli.
Però questo invece di frenare tutte quelle sensazioni aveva contribuito ad aumentarle, fino ad innamorarsene perdutamente. Ricordava tutto: i sorrisi, le lacrime, le sensazioni di gioia, le perdite.
Tutti i momenti trascorsi con lui erano indelebili nella sua mente. Anche il suo “addio”, come poteva scordarlo quel momento.
La ragazza dai capelli rosa sentiva gli occhi pizzicarle e le lacrime che minacciavano di uscire. Sperava che le sue parole non fossero vere. Non potevano essere vere, era solo un incubo quello.
-T-Ti prego, dimmi c-che non dici sul s-serio…-
Il suo viso però affermava il contrario. Era vero, era tutto maledettamente vero. Non poteva credere che la persona più importante della sua vita la stesse abbandonando. Di nuovo. Non riusciva ad accettarlo.
-Sakura… è meglio se ci lasciamo- [È meglio per te]
Aveva detto quelle parole alla sua maniera gelida, all’apparenza.
Il suo tono era freddo, come al solito, niente di più e niente di meno.
Tutta via percepisco un filo di inclinazione nella sua voce.
Lo poteva notare anche dai suoi occhi che tentavano di mascherare ogni tipo di emozione.
I suoi occhi così neri, così misteriosi, così affascinanti.
-S-Sei un bugiardo! Lo fai solo per i c-comodi tuoi! È un p-piacere per t-te togliermi dalle s-scatole e i-ignorarmi per sempre? C-Come puoi farlo dopo tutto quello che abbiamo passato insieme? N-non p-puoi farlo, Sas’ke. N-non puoi abbandonarmi di nuovo! Tu… sei il mio tormento e la mia ossessione da sempre, sei il mio pensiero ventiquattro ore su ventiquattro, da quando mi sveglio a quando vado a dormire. T-Ti prego Sasuke… io ho bisogno di te! Ho maledettamente bisogno di te!-
Era sempre stato così il suo rapporto con lui. Litigavano molto, troppo, spesso. Ma dopotutto Sasuke era uno strano tipo.
Fin dai quattordici anni, Sasuke Uchiha si era distinto dalla popolazione maschile per via del suo carattere.
Era sempre stato un tipo silenzioso ed abbastanza sulle sue.
Però, dalla morte dei suoi genitori e del suo adorato fratello Itachi, il suo carattere era peggiorato notevolmente.
Era diventato più scorbutico del solito e si era chiuso come un riccio impedendo a chiunque di avvicinarsi.
Non aveva amici, anche perché lui non voleva essere amico di nessuno.
Secondo lui i legami e l’amicizia rendevano debole ogni essere umano, e lui debole non voleva esserlo.
Però due persone avevano osato sconfinare i suoi limiti ed avevano tentato di essere amici con quello strano ragazzino troppo chiuso, abbattendo quel muro che lo proteggeva da tutto e da tutti.
Naruto Uzumaki lo aveva ossessionato con la storia della loro reale amicizia e della loro rivalità.
Lui diceva di riuscire a capirlo e per questo, fregandosene delle voci che circolavano, si era avvicinato.
Il biondino era unico che poteva dire di aver scambiato quattro parole con Sasuke Uchiha.
L’altra persona era Sakura Haruno, la ragazzina dai capelli rosa timida e tutte coccole davanti al moro, ma irascibile e manesca con gli altri, specialmente con Naruto.
Se il primo aveva tentato di sciogliere quel ragazzo cercando di non escluderlo e di stargli vicino, la seconda aveva cercato di fargli capire la vera forza dell’amore.
La ragazza infatti aveva cercato di farlo sentire apprezzato con le sue moine e il suo amore, che già allora si era accorta di provare.
Peccato che allora lui la ritenesse insopportabile e credeva che la sua fosse una stupida cottarella infantile.
Ed effettivamente Sasuke era veramente un bel ragazzo.
Con i capelli corvini scompigliati e lunghi davanti, gli occhi di un nero così profondo che mai si era visto prima, la pelle diafana che faceva concorrenza a quella degli Hyuuga, l’aura da tenebroso che attirava la maggior parte delle sue coetanee.
-Sakura, noi non possiamo stare insieme. Siamo diversi- [Tu meriti di meglio]
La ragazza si era avvicinata, come per impedirgli di andarsene, ma lui aveva scosso la testa in segno di rifiuto. Il suo cuore si era ormai rotto in mille pezzettini.
-No Sakura.-
-M-Ma io…-
-Torna da Naruto- [Lui ti merita, più di quanto ti merito io]
-S-Sasuke-kun…-
-Sakura… grazie. Per tutto- [Perdonami Sakura, perdonami se puoi]
E Sasuke si era girati dandole le spalle, le sue meravigliose spalle, prima di chiudere la porta dietro di sé.
Il mondo sembrava esserle caduto addosso in quel momento.
Quando era abbastanza lontano da non poterla sentire, Sakura si era accasciata al suolo contro la porta e piangeva silenziosamente.
Tanto nessuno avrebbe potuto sentirla.
-Sakura-chan, stai bene?-
La rosa non si era accorta di aver ignorato Naruto per tutto questo tempo, passato a pensare a Sasuke. il biondino ora la guardava confuso mentre lei cercava di intrattenere una conversazione con lui.
-Si Naruto, sto bene. Perché me lo chiedi?-
-Beh, sembravi nel mondo dei sogni. E non volevo disturbarti altrimenti avrei assaggiato uno dei tuoi pugni-
Sakura era riuscita a trattenere una risata. Naruto era fatto così, era impossibile resistere al suo carattere solare. Le faceva tenerezza, quella sua spensieratezza e sbadataggine.
-Hai ragione, scusa Naruto.-
Lui si era grattato la testa buffamente sorridendo in modo dolce, troppo dolce, per poi scoppiare in una risata allegra. Sakura aveva sorriso, veramente questa volta.
-Eh? Ah figurati Sakura-chan!-
Naruto era il principe perfetto. Era dolce con lei, la trattava come una principessa, la faceva ridere, stava bene in sua compagnia e l’amava. Lui era il ragazzo che tutte avrebbero voluto al proprio fianco. Ed era perfetto per lei. Forse col tempo avrebbe imparato ad amarlo e si sarebbe dimenticata di Sasuke.
No, forse il suo ricordo non sarebbe stato più doloroso, però non avrebbe mai potuto dimenticarlo dopo che l’aveva amato così profondamente e per tutto questo tempo. Perché Sasuke aveva quel qualcosa che nessun altro ragazzo possedeva. Solo lui riusciva a farla sciogliere con i suoi quasi sorrisi, più unici che rari. Solo la sua voce riusciva a mandarla in tilt. Solamente la sua presenza le faceva provare le farfalle nello stomaco e la mandava in confusione. Solo lui avrebbe voluto al proprio fianco. Perché lei lo amava, ed amava solamente Sasuke.
-Naruto, sei proprio un baka-
Nel frattempo un ragazzo moro stava osservando quei due di nascosto. Non l’aveva mai vista ridere a quella maniera.
Ed inaspettatamente si era sentito geloso. Voleva che quel sorriso fosse solo suo, voleva che ridesse solo per lui e con lui.
Non voleva condividerla con gli altri, neanche con il suo migliore amico.
Aveva iniziato a pensare alle peggiori torture da infliggere a Naruto, anche se era sbagliato.
Perché era colpa sua e della sua codardia se ora lei si trovava lì, con Naruto, e non con lui.
Si era girato e si era allontanato, non riuscendo a sopportare quella visuale.
E più i suoi passi aumentavano, più sentiva la sua risata nella sua mente e il suo cuore perdere troppi battiti.
“Ora è il mio turno di soffrire mentre ti vedo in compagnia di un altro. Me lo merito. Ti ho ferita, ti ho abbandonata, talvolta ti ho persino ignorata. Ma… credo di averti amata Sakura. Ti ho amata come un Uchiha può fare”
Ed in quel momento lui voleva scappare, voleva urlare a tutto il mondo che lei era sua.
Però doveva tenersi tutto dentro, perché non era più sua. E forse non lo sarebbe stato mai più.
Una donna dai capelli rosa si trovava su un prato verde, come il colore dei suoi occhi. Guardava il cielo con sguardo perso. Erano passati otto mesi da quando era successo tutto, da quando lei e Sasuke si erano lasciati. Ed ancora le faceva così male.
-Sasuke…-
Aveva abbassato lo sguardo sulla rotondità della sua pancia e l’aveva lentamente accarezzata.
Poche settimane dopo la rottura aveva scoperto di essere incinta. Inutile dire che era incinta di Sasuke.
Quando lo aveva scoperto era così felice ma allo stesso tempo così triste.
Lei e Sasuke si erano lasciati, a mala pena parlavano, come avrebbe potuto dirgli di portare la loro creatura in grembo? Quando poi si era decisa a raccontargli tutto aveva scoperto, con enorme e triste sorpresa, che lui non c’era più.
Era andato via e l’aveva abbandonata al suo destino. Era triste, arrabbiata e delusa, con lui e con se stessa.
Se solo lei fosse stata più forte a quest’ora lui sarebbe in sua compagnia e non a gironzolare per chissà dove.
-Mi manchi…-
Una lacrime traditrice scese dal suo occhio ed aveva attraversato una guancia. In pochi secondi era scoppiata a piangere silenziosamente, come otto mesi fa, quando si erano lasciati.
-Sasuke…perché?-
Una mano si era posata sulla sua spalla. Lei era sobbalzata un attimo per poi girarsi a rallentatore.
Aveva spalancato gli occhi sorpresa, ritrovandoselo a pochi centimetri di distanza.
Si era fatto più alto, i capelli neri si erano allungati e dei ciuffi scadevano sulla fronte –proprio come piacevano a lei- e gli occhi le sembravano ancora più profondi del solito. Voleva affogarci dentro e non uscirne mai più.
-S-Sasuke… Sasuke!-
Lui aveva sollevato il braccio asciugandole una lacrima per poi abbracciarla.
Sapeva che anche lui era contento di vederla, solo che era troppo orgoglioso per ammetterlo.
Subito aveva ricambiato l’abbraccio affondando la testa sulla sua spalla e piangendo, questa volta di gioia.
Forse non sarebbero più tornati insieme, forse lui aveva finalmente trovato il vero amore, però non le importava.
L’aveva lì, insieme a lei, e questo le bastava. Perché alla fine il loro amore era così, il loro amore era pura sofferenza.
*.* Angolo Autrice *.*
*prende un pacco di fazzoletti*
Non scriverò mai più delle SasuSaku tristi.
MAI! MAI! NEVER! xD
Loro meritano di essere felici xD
Beh spero che questa "storia" vi piaccia!
Avevo perso tutto e mi era imbestialita!
Quindi ho dovuto riscrivere tutto d'accapo.
Sapete che faticaccia!
Non ho messo "angst" per andare sul sicuro.
E neanche la coppia NaruSaku perchè sono accenni.
Il finale è abbastanza aperto. Potete pensare tutto.
Sasuke e Sakura ritornano insieme oppure no.
Sasuke ha trovato il vero amore e la considera un'amica.
Lei è prossima a sposarsi con un'altro.
O magari è stato tutto un sogno xD
Interpretatelo come volete.
Alla prossima!
H_G_C