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Autore: GiulyJ    13/07/2015    2 recensioni
25 Giugno, il giorno in cui nessuno sorride mai.
Quella sera io, Prince e Blanket uscimmo in terrazza a guardare le stelle. Nessuno di noi parlò ma tutti e tre avevamo quel sorriso dipinto sul viso che diceva più di mille parole. Sorridevamo, anche se era il 25 Giugno perché sapevamo quanto nostro padre ci amasse e sapevamo che adesso era lì, da qualche parte e ci guardava con lo stesso sorriso.
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Paris Jackson
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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-Sono tornata!- urlai entrando in soggiorno.

-Paris? Tesoro sei tu?- chiese nonna dalla cucina.

Alzai gli occhi al cielo. Chi altri poteva essere?

-Sì nonna sono io-

Senza darle il tempo di aprire bocca corsi in camera.

Una volta dentro buttai la borsa a terra e chiusi la porta.

Mi buttai sul letto e azionai la musica, iniziando ad osservare la foto di me e papà formato gigante che avevo proprio sopra il mio letto in modo che fosse la prima cosa che vedevo al mattino e l’ultima prima di andare a letto.

Mio padre mi teneva stretta guardando davanti a sé.

Sembrava che stesse guardando proprio me.

Amavo quella foto.

Le note di You are not alone mi riempivano la mente di ricordi e gli occhi di lacrime.

Voltai la testa e diedi uno sguardo al calendario.

La data di oggi era segnata con un grande cerchio rosso: 25 Giugno, il giorno in cui nessuno sorride mai.

Odio questo giorno.

Il fatto è che ce ne saranno tanti altri ma la sofferenza provata quel giorno nel 2009 non si affievolirà mai.

*FLASHBACK*

Kathrin uscì dalla stanza dell’ospedale in lacrime. Joseph era al suo fianco, con la mano poggiata sulla sua spalla.

Prince e Paris erano seduti sulle scomode sedie della sala d’aspetto e la bambina teneva stretto il piccolo Blanket, di appena sette anni.

Le loro guance erano rigate di lacrime che scendevano imperterrite da quella mattina.

Il loro papà era morto e lo avevano capito anche troppo bene.

Quando videro la nonna andargli incontro corsero da lei ad abbracciarla.

-Su bambini, non fate così. Il papà adesso è in un posto bellissimo ed il Signore si prenderà cura di lui- disse la donna singhiozzando.

In realtà stava parlando più a sé stessa che ai nipoti.

Non riusciva a capacitarsi di aver perso il suo adorato figlio, il suo dolce Michael.

Fuori dall’ospedale milioni di fan in lacrime attendevano il verdetto finale, con il fiato sospeso. Loro ancora non avevano la consapevolezza che il loro idolo se n’era andato per sempre.

A Kathrin dispiaceva molto per tutte quelle persone le quali speranze sarebbero svanite di lì a poco.

Ad un tratto la donna sentì una manina tirarle il vestito.

Abbassò il capo ed incontrò gli occhioni azzurri pieni di lacrime di Paris.

-Nonna…ma adesso noi dove andiamo?-

Quelle parole quasi mormorate dalla vocina rotta dal pianto di sua nipote la colpirono dritta al cuore.

Il loro papà, il loro punto di riferimento e il loro unico genitore li aveva lasciati e adesso erano soli.

-Tesoro, verrete a stare dalla nonna. Volete venire a casa con me?-

I bambini annuirono.

Per fortuna, avevano ancora dei parenti che li amavano e che non li avrebbero mai lasciati ma superare quella mancanza e il vuoto che Michael aveva lasciato nei loro cuori, sarebbe stato impossibile e Kathrin lo sapeva bene.

*FINE FLASHBACK*

Mi alzai dal letto asciugandomi le lacrime.

Quei ricordi dolorosi mi ossessionavano ogni giorno, quello in particolare.

Decisi di vedere qualche video come facevo di solito in quella data benché mi facesse male rivedere quei momenti felici consapevole che non ce ne sarebbero stati altri.

Azionai il registratore e feci partire il primo video.

L’intervista che papà ci fece a Natale.

Blanket era così dolce ed impacciato, non sapeva cosa rispondere a quelle domande per lui ancora così strane e con il suo imbarazzo e la sua tenerezza suscitava le risate di papà.

Io, invece, volevo imitarlo in tutto e per tutto, così risposi che da grande avrei voluto aiutare i poveri, come faceva lui.

Prince, poi, aveva sempre la risposta pronta, con quel completo con tanto di cravatta rossa sembrava quasi un uomo d’affari.

A quel video seguirono molti altri. Le immagini scorrevano veloci, così come le mie lacrime.

Vidi tutti i video che avevo, osservavo le scene senza sosta ridendo e piangendo al contempo.

Quando anche l’ultimo video terminò, presi tutte le videocassette e le riposi nell’apposita scatola.

Mentre le sistemavo, notai una cassetta diversa dalle altre: era rossa e sopra l’etichetta c’era scritto “20/05/2009”.

La presi un po’ titubante, chiedendomi come avessi fatto a non notarla prima.

La inserii nel registratore impaziente e schiacciai play.

Dopo qualche istante sullo schermo apparve papà.

Era seduto su un divano e guardava dritto verso la telecamera, senza dire una parola.

-Ehm…okay, credo sia il momento di aprire bocca…- disse passandosi una mano dietro il collo.

Ridacchiai mentre sentivo gli occhi pizzicare.

-Prince, Paris, Blanket. Se state guardando questo video, vuol dire che non sono più con voi, che non sono più su questa terra…-

Tipico di papà, sceglieva sempre le parole con cura…” mi dissi asciugandomi una lacrime che era sfuggita al mio controllo.

-So che adesso state male e mi dispiace, non sapete quanto. Ho deciso di fare questo video perché so che non durerò per sempre. Sto male, sono malato e non ce la faccio più. Ma sappiate che proverò a tirare avanti il più possibile, per voi e per i miei fan. In ogni caso sto facendo questo video anche per rassicurarvi e dirvi che vi amo tanto. Siete stati la mia luce per anni ed io sarò la vostra quando lascerò questa terra. Starò bene, non preoccupatevi per me e continuerò ad amarvi e proteggervi anche da lassù così come farò con i miei fan. Non smettete di ricordargli quanto li amo, è importante per loro e per me. Dite ai miei cari fratelli e sorelle che conto su di loro, che so che vi ameranno come avrei fatto io e ricordategli che gli voglio tanto bene. Recapitate queste testuali parole a Joseph: Papà, non ho mai smesso di volerti bene, so che tutto quello che hai fatto lo hai fatto per noi e per questo ti ringrazio e ti perdono se sei stato così duro per anni. Non importa, ti amo comunque. Scusate se vi sto chiedendo tutte queste cose ma per me è molto importante che tutti voi sappiate quanto vi amo e perdonatemi se vi sto facendo piangere, mi dispiace tanto- ora anche lui piangeva.

-Per finire dite a Kathrin che è stata una madre fantastica, la madre perfetta e so che non sarà da meno nel suo ruolo di nonna. Ditele di continuare a sorridere perché il suo sorriso è meraviglioso e illumina tutto ciò che la circonda, ditele che la amo tanto- fece una pausa, abbassò la testa e sospirò.

Quando la rialzò sorrideva.

-Ora passiamo a voi, i miei piccoli angeli. In questi anni ho cercato di proteggervi e di darvi tutto ciò di cui avreste potuto aver bisogno. Ho cercato di essere un buon padre, spero di esserci riuscito-

Oh sì papà, eccome se lo sei stato” ormai non riuscivo più a trattenere le lacrime.

-Prince, sei il maggiore quindi partirò da te. Sei stato e sempre sarai il mio principino. Comportati come un padre per i tuoi fratellini  e sii forte, so che puoi farcela. Mia piccola Paris, con il tuo sorriso fai sì che nelle mie giornate ci sia sempre il sole e la tua dolcezza è infinita, non perderla mai. Blanket, la mia copertina, c’è un motivo per cui abbiamo deciso di soprannominarti così. Sei sempre stato timido e affettuoso e le tue manifestazioni d’amore scaldano il cuore di chiunque. Non cambiate mai angioletti miei, per niente e nessuno al mondo. Vi amo tanto, siete tutta la mia vita e ricordate, io sono sempre con voi, portate l’amore nel mondo, diffondete il mio messaggio. So che lo farete. Vi voglio bene.-

E lo schermo tornò nero. Singhiozzavo senza freno ormai. Rimasi per qualche minuto accoccolata su me stessa continuando a piangere.

All’improvviso sentii bussare alla porta e subito dopo la sentii aprirsi cigolando leggermente.

Blanket era sulla soglia, immobile.

Mi asciugai velocemente le lacrime; non volevo che mi vedesse in quelle condizioni, facevo di tutto per proteggerlo e per sembrare forte ai suoi occhi anche se questa volta proprio non ce la facevo a sembrare allegra.

Ci guardammo per qualche istante in silenzio quando, all’improvviso, lui mi corse incontro e mi abbracciò.

Lo strinsi a me e restammo immobili per un po’.

Ad un tratto mi ricordai del video.

-Ehi Blanky, andiamo a chiamare Prince, papà vuole che vi faccia vedere una cosa-

Lui mi guardò stranito e confuso, poi mi prese la mano e andammo a chiamarlo.

Bussammo alla porta della sua camera, che ci venne aperta solo dopo qualche secondo.

Prince aveva gli occhi rossi e lucidi, le occhiaie ed era pallido; sapevo di avere lo stesso aspetto.

-Cosa c’è?- chiese.

-Devo mostrarvi una cosa- risposi io vagamente.

Li portai nella mia stanza e li feci sedere sul letto.

Azionai il video e aspettai che partisse.

Piangemmo tanto durante tutta la durata del video e così facemmo anche quando lo mostrammo agli altri familiari ma nonostante tutto avevamo il sorriso sulle labbra.

Quella sera io, Prince e Blanket uscimmo in terrazza a guardare le stelle. Nessuno di noi parlò ma tutti e tre avevamo quel sorriso dipinto sul viso che diceva più di mille parole. Sorridevamo, anche se era il 25 Giugno perché sapevamo quanto nostro padre ci amasse e sapevamo che adesso era lì, da qualche parte e ci guardava con lo stesso sorriso.

 

ANGOLO EMO-AUTRICE

Okay okay, lo so. E’ appena la seconda one-shot che pubblico ed è anche più deprimente dell’altra! I’m sorry.

Non so nemmeno come mi sia venuta! Avevo intenzione di scrivere qualcosa e mentre scrivevo una cosa completamente diversa, sono corsa ad aprire una nuova pagina per scrivere…questo (qualunque cosa sia). Spero non sia un problema la lunghezza, ma mi sono fatta prendere forse un po’ troppo ^-^”

Volevo solo ricordarvi  che Michael non ci ha mai lasciati completamente e ci ama tanto, ogni giorno ci osserva e ci protegge!

Un piccolo pensierino per Mike, molto in ritardo (eh sì, ho sforato di ben 17 giorni).

Ricevere una recensione mi farebbe felice ma mi fa piacere anche se leggete solamente.

Grazie a tutti, God bless you <3

Bye bye <3 <3


  
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