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Autore: Meramadia94    13/07/2015    1 recensioni
Le tartarughe incontrano la giovane Paige, una ragazzina rimasta orfana da piccola e che ha sempre avuto come unico vero affetto il fratello maggiore, Robert. Ma adesso è scomparso, rapito da ignoti. Inizia così una corsa contro il tempo per salvare il giovane. Nel frattempo, una delle tartarughe inizia a riscoprire un sentimento che credeva non dovesse appartenergli.
Genere: Angst, Avventura, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leonardo Hamato, Nuovo personaggio, Sorpresa, Splinter, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~Le scelte erano il vero ritmo con cui la vita di ogni essere umano veniva scandita.
Prendere il bivio di destra anzichè quello di snistra poteva significare rimanere imbottigliati nel traffico, come poteva voler dire  arrivare a destinazione con largo anticipo.
Ogni scelta aveva una sua normale conseguenza.
Ma in nome del cielo... le tartarughe avrebbero di gran lunga preferito dover segliere di fare i turni delle odiate pulizie  vita natural durante o ascoltare una delle interminabile conferenze filosofiche di Splinter, piuttosto che fare una scelta del genere.
Bishop esigeva che uno dei due fratelli venisse giustiziato.
Giustiziato?
Assassinato, era la parola giusta.
Era gia incocepibile che il sistema giudiziario di molti paesi, inclusi gli USA, ritenesse giusto uccidere per dimostrare che uccidere era sbagliato... ma qui si trattava di far uccidere due persone innocenti.
Un uomo che aveva fatto della ricerca delle verità la propria ragione di vita, e la sua sorellina di appena sedici anni.
Loro quattro dovevano scegliere chi doveva essere risparmiato e chi invece doveva morire...
In quel momento, Leo desiderò essere con tutte le sue forze al posto di Robert... allora si che la scelta sarebbe stata più semplice.
Avrebbe scelto da solo... si sarebbe fatto uccidere al posto di Paige.
Vero, non avrebbe avuto nemmeno in quel caso la certezza che la sua amata avrebbe vissuto, ma sarebbe stato sicuramente meglio che sopravviverle anche solo per pochi minuti.
'' Mettiamola in questo modo...''- li torturò ancora l'agente -'' se nel giro di un minuto non mi fate il nome di chi avete scelto di salvare... moriranno entrambi.''
Gli occhi di Leo si ridussero a due fessure -'' Non importa quale nome faremo... li uccideresti tutti e due.''
'' Questo non lo puoi sapere, caro Leonardo...''- lo sbeffeggiò Bishop -'' andiamo, non è difficile... non vorrai mica condannare a morte la tua bella. O sbaglio?''
A quel punto, fu Robert a non poterne più.
A fatica riuscì a liberarsi la bocca.
'' Basta... in nome del cielo, ti supplico... basta...''- fece il giornalista respirando a fatica -'' è con me che ce l'hai... scelgo io. Uccidi me, ma lascia libera lei.''
I mutanti sgranarono gli occhi per il terrore e la sopresa.
'' Robert, sta calmo... adesso risolviamo tutto...''- fece Raph allungando un braccio per implorarlo di non prendere decisioni affrettate.
'' ROBERT, TI PREGO, NO!!!''- urlò Paige aggrappandosi alle sbarre lasciando scappare due lucciconi.
Robert le sorrise tristemente, ma con affetto.
'' L'affido a voi... abbiatene cura...''- dopo di che, chiuse gli occhi pronto ad affrontare la morte.
'' Beh...''- fece Bishop -'' la scelta è fatta. Fucilere. Procedi.''
In quel momento, per i quattro mutanti e la ragazza fu come essere morsi da una sanguisuga.
Non potevano fare niente, nemmeno scattare per cercare di reagire per timore che l'altro soldato facesse fuoco anche su Paige a discapito della '' parola d'onore'' del suo capo.
Dietro di loro, anche se respirava, parlava e piangeva, un' altra persona moriva silenziosamente.
Paige ebbe la sensazione di essere stata veramente morsa da una sanguisuga. Sentiva che le energie la stavano abbandonando poco a poco.
Così come la voglia di vivere.
Piangeva in silenzio, senza singhiozzare, ma Leo poteva giurare di aver sentito il rumore di qualcosa che cadeva e si spezzava.
Un rumore erano certo l'anima e il cuore della ragazza.
Ma anche il suo cuore si era rotto.
Ora aveva la speranza di salvare la sua Paige ma a che prezzo? Non gli aveva riportato il fratello, come le aveva promesso... l'aveva delusa.
E questo, anche dopo mille secoli... non se lo sarebbe perdonato.
BOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOMMMMMMMMMMMMMMMMMM!!!!!!
'' AH!''- fece Paige cadendo all'indietro.
Il fucilere sparò un colpo che centrò in pieno il suo compagno e Bishop fu costretto a lasciare andare il giornalista.
'' Che è successo?''- fece l'agente sinceramente sorpreso.
Ma non fece in tempo a dire altro che...
'' Ah!''- cadde a terra privo di sensi.
'' Karai?!?''- fecero in coro le tartarughe e i due fratelli.
Nel frattempo, Raph aveva aiutato il giovane Robert a tirarsi su e adesso stava tagliando le fascette da elettricista che gli serravano i polsi.
La kunoichi aveva in mano un taser ed era ancora caldo.
'' Tranquilli... è vivo. Purtroppo.''
Raph sgranò gli occhi per la sorpresa -'' Dovrai farti vedere da qualcuno cara signorina... questa è la prima cosa che dici e nella quale siamo perfettamente concordi.''
Robert rise nervosamente... e così sua sorella e il resto del gruppo.
'' Paige, fai due passi indietro... questo farà scintille.''- fece Donatello avvicinandosi alla porta della gabbia con qualcosa che somigliava ad un orologio da polso.
Paige obbedì e Donatello sistemò l'orologio sulla porta.
Quando il timer arrivò a zero, causò una piccola esplosione che fece scattare l'apertura della porta.
Paige uscì fuori di corsa e la prima cosa che fece fu quella di precipitarsi tra le braccia del suo amato fratellone.
'' Stai bene?''- fece prendendogli il viso con le mani ancora tremanti per la paura.
Robert annuì.
'' Non sai che paura ho avuto...''
'' Piuttosto...''- fece Leo rivolto a Karai -'' come mai sei qui?''
'' E me lo chiedi pure, principe azzurro dei miei stivali?''- fece la donna -'' Nessuno mi dava più notizie così sono andata a trovare la vostra amica... e mi ha detto della vostra idea. Ho pensato aveste potuto avere bisogno di aiuto.''
Leo arrossì fino alla punta dei capelli ( ovviamente si fa per dire! -nd autrice) nel sentirsi chiamare '' Principe azzurro'', ma fu costretto ad ammettere che era vero.
In fin dei conti... non aveva condotto una crociata con un piano molto incerto, solo per avere il sollievo di riavere al suo fianco la ragazza di cui aveva capito essersi innamorato?
'' Per quanto mi costi ammetterlo...''- fece Raffaello -'' il tuo intervento ha salvato sia Paige che Robert.''
Karai parve sollevata nel sentire quelle parole.
In quel momento Bishop iniziò a riprendere i sensi.
'' Lasciamo i convenevoli a più tardi...''- propose Donatello -'' tra poco qui non sarà tanto tranquillo.''
Parvero tutti d'accordo.
Iniziarono a correre verso l'uscita del palazzo, mentre Bishop lanciava maledizioni su di loro e ordinava ai soldati presenti nell'edificio di riprenderli.
Stavolta però non potevano rischiare... Non avrebbe avuto alcuna pietà.
Non che ne avesse mai avuta molta, del resto...
Ad ogni modo riuscirono ad uscire da quel luogo infernale, ma proprio quando sembrava che potessero tirare un agognato sospiro di sollievo, due rumori squarciarono il silenzio della notte.
Uno era un fulmine.
L'altro....
BANG!
'' Ah...''- pardon, tre rumori squarciarono il silenzio della notte.
Paige si voltò. Per la seconda volta la stretta della mano del fratello attorno alla sua si era fatta più debole.
Quando si voltò, vide il fratello steso sullo stomaco, a terra con un foro di proiettile nel fianco destro.
'' Robert... ROBERT!''- sinprecipitò su di lui, seguita a ruota da Leo.
Il ninja gli poggiò due dita sul collo e la rassicurò -'' E' ancora vivo.''
'' N-N-N- non lo lascio qui stavolta...''- fece lei con voce rotta.
Leo la prese per le spalle rassicurandola -'' E io non abbandonerò te. Non abbandonerò nessuno dei due... andiamo.''- nel dir così prese il giovane semi svenuto e se lo caricò sul guscio.
'' DAI FORZA!''- li incitò Raph aiutando Leo a caricare il ragazzo ferito a bordo del tarta-furgone -'' Coraggio Paige''- fece poi aiutando anche la ragazzina a salire.
'' UCCIDETELI TUTTI!!!''- urlò Bishop ai suoi cercando raggiungerli.
Ma poco prima che i suoi soldati potessero aprire il fuoco, i portelloni del mezzo di trasporto delle tartarughe si chiusero e il furgone scattò via ad una velocità folle.
'' MALEDIZIONE!!!''- inveì Bishop contro i suoi, fuori di se per essersi fatto scappare dalle mani l'uomo che aveva le prove per incastrarlo e sua sorella, che ormai sapeva troppo persino nella sua beata innocenza di bambina.
Poi parve calmarsi -'' Pattugliate le strade. Trovateli e uccideteli.''
In quel momento scoppiò un violento temporale.

'' Robert, come stai, mi senti...?''- fece Paige chinandosi sul fratello steso per terra tamponando la sua ferita con un asciugamano.
Dal canto suo, Robert teneva gli occhi socchiusi, in un bagno di sudore, lamentandosi in silenzio per la ferita.
Donatello aveva incaricato il fratello dalla benda rossa di guidare, per potersi occupare del giovane, in quanto era l'unico tra i presenti che avesse la minima idea di dove mettere le mani per medicarlo.
Paige si spostò e passò ad asciugare la fronte  madida di sudore di Robert.
'' Vediamo...''- fece Don strappando la camicia di Robert per vedere meglio la ferita. Robert gemette subito.
'' Il proiettile è ancora dentro''- fece il genio riprendendo a tamponare -'' ha perforato l'addome sul lato destro, ha perso e continua a perdere molto sangue... non ne ho la certezza, ma potrebbe aver danneggiato un rene.''
Karai non era meno preoccupata degli altri.
In fin dei conti... Robert era anche suo amico.
'' Che dici, si salverà?''
Don prese una bottiglietta d'acqua da piccolo frigorifero a bordo del furgone e gli avvicinò la bottiglia alla bocca per farlo bere, aiutato anche dalla sorella del ragazzo.
'' Lo spero... lo visiterò meglio alla fattoria. Lì avrò qualche cosa per estrargli il proiettile. Non preoccuparti Paige... sistemeremo tutto.''
Leo prese Paige per le spalle conducendola con sè a sedere sulla panca.
'' Andrà tutto bene...''- fece lui con voce calda e rassicurante stringendola forte per tentare di scaldarla -'' abbi fiducia... il mio fratellino se la cava bene.''- nel dir così le depositò un affettuoso bacio sui capelli cercando di cullarla e farla stare tranquilla.
Sentiva il rumore dei suoi pensieri e del suo cuore... paura, rabbia, odio, stanchezza... odiava vederla così e nemmeno il pensiero di sapere Robert nello loro mani, finalmente al sicuro lo tranquillizzava.
Era ferito e a sentire Donatello la situazione era anche molto grave... ma Donatello si era sempre dimostrato un ottimo ingegnere ed anche come medico si difendeva abbastanza bene.
Questo gli dava motivo di essere ottimista e di trasmettere l'ottimismo anche alla piccola Paige.
Bishop aveva solo una cosa di cui essere grato a se stesso... di non averla toccata. Ma anche non avendola ferita in quel modo... aveva inferto a lei e suo fratello i dolori peggiori che si potevano immaginare.
E per questo avrebbe pagato.
Poco dopo arrivarono nella fattoria nel New Hampshire.
Donatello e Michelangelo si occuparono di sorreggere Robert per aiutarlo a scendere, mentre Raffaello cercava di ripararli come poteva con una coperta.
Leo si occuprò di portare Paige al riparo come meglio poteva.
'' Figli miei!''- Splinter spalancò la porta di casa per andar loro incontro, a discapito della pioggia battente, seguito a ruota da April e Casey.
Si stupì nel vedere Karai con loro, ma non era preoccupato di lei in quel momento.
'' Che è successo?''- chiese la rossa notando l'espressione sofferente di Robert.
'' Quel damerino da due soldi di BIshop gli ha sparato...''- spiegò Karai senza velare il disprezzo per quell'uomo.
'' Oddio...''- fece Splinter sbiancando -'' ma voi come state? Nessun'altro è ferito?''
I mutanti fecero cenno di no con la testa.
'' Venite, mettiamoci al riparo dentro casa...''- propose Casey.
Nessuno se lo fece ripetere due volte.
Nessuno di loro aveva studiato medicina o per lo meno non in maniera approfondita, ma erano tutti dell'avviso che a Robert non sarebbe giovato essere curato sotto la pioggia battente.
Si preannunciava un'altra notte insonne.
La buona notizia era che almeno erano tutti insieme ed erano al sicuro.
Almeno per ora.

  
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