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Autore: Mel94    14/07/2015    1 recensioni
Sentii le sue dita sfiorarmi dolcemente la guancia come per asciugarla. Schiusi appena gli occhi e notai la vicinanza tra di noi. Avevo all'altezza degli occhi la sua clavicola profonda e scolpita. Non riuscivo a guardare in alto, sarebbe stato troppo imbarazzante e doloroso come ultimo ricordo.
Tirò su anche l'altra mano e premurosamente, con entrambe, mi prese il viso in una stretta delicata ma decisa. Sentivo il cuore andare a mille. Tenevo gli occhi chiusi. Il suo tocco sulla mia pelle, aveva scatenato un effetto men meno che aspettato. Ero tutta elettrizzata, ma le gambe iniziavano a cedere. Mi tirò verso di sé e sentii il suo viso farsi sempre più vicino. Strinsi leggermente le labbra, perché non sapevo cosa aspettarmi. Tenevo i pugni stretti , premuti sulle cosce e poi....le sue labbra si posarono soffici e calde ....
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo Personaggio, Quasi tutti, Taemin
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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WAKE UP II

 

Percorsi il piccolo corridoio a passo lento, avevo le gambe tremanti. Cercai di ricompormi prima di passare davani la cucina sapendo che Minho mi avrebbe vista.

Mi feci coraggio e cominciai a camminara con andatura normale, o almeno così speravo. Mentre passavo rallentai appena e rivolgendomi a Minho gli dissi:

(N) “Uno è apposto, vado a sevegliare gli altri tre...

Lui mi fecce appena un cenno, era torppo concentrato a quello che stava cucinando.

Bhe, cosa ti aspettavi Nath che ti faccesse un applauso per esser riuscita ad uscire ancora mentalmente sana dalla stanza di uno di loro?

OK iniziavo a fare strani pensieri e non andava bene. Mi schiarii appena la gola e battei veloce le ciglia per riprendere lucidità.

Cominciai ad andare nell’altra parte del dormitorio. Attraversai la porta che portava al corridoio dove c’erano le altre camere. Alla mia destra Taemin e Jonghyun, alla mia sinistra Jinki e il manager....

E adesso? Quale per prima?

Poi di colpo un rumore provveniente dalla stanza di Jinki mi fece sobbalzare. Qualcosa di pesante era caduto a terra. La porta era socchiusa. Era totalmente buio all’interno. Nemeno un bricciolo di luce.

Il fatto che nessuno si fosse svegliato dopo quel rumore così forte mi aveva incuriosità. C’era almeno qualcuno lì dentro? A mio parere era impossibile non svegliarsi dopo un tonfo del genere, io sarei saltata giù dal letto!

Mi avviai a piccoli passi e raggiunta la porta appoggiai il palmo della mano sulla porta. La spalancai ancora un po’ per far entrare un po’ di luce e non rischiare di incimpare da qualche parte. Il problema era che davanti alla porta c’era un muro come a fare una ulteriore divisone e non faceva entrare bene la luce. Notai che la stanza iniziava alla mia destra. Entrai piano piano per cercare di abituare gli occhi al buio ed iniziai ad avvanzare. C’era un letto davanti a me e l’altro alla mia sinistra, quale era di chi? Erano entrambi coperti fin sopra la testa.

Bene, dovevo andare ad intuito. A Taemin era sfuggito di dirmi di chi era ogni letto. In quel momento mi accorsi che mi sarebbe stato utile una informazione del genere.

Avvanzi verso il letto di fronte a me. Dovevo pur cominciare da qualcuno no?

Lenatamente appoggia la mano su quella che supponevo fosse la sua spalla, ma qualcosa mi sorprese. Era fin troppo morbido...

Appoggiai allora con piu decisione la mano e sprofondo tra le coperte. Rimasi sorpresa e allora tolsi le coperte e affinai gli occhi per cercare di capire meglio.

 Cuscino....sotto c’era solo un cuscino, di quelli lunghi a cui ci si abbraccia....

Feci un sospiro di frustrazione e allo stesso tempo sollievo. Da una parte avrei preferito ci fosse il manager così avrebbe potuto svegliare lui Jinki, che da quel che sapevo era parecchio complicato da svegliare. Aveva il sonno pesante. D’altra parte pero era un sollievo che non fosse stato lì nessuno, soprattutto Jinki...immaginatevi io che lo scopro e me lo ritrovo mezzo nu.... okok NATH!!!!!! Riprenditi per l’amor del cielo!!! Da quando sei così pervertita?? Da quando ti metti a pensare a queste cose??!! Stupida Stupida Stupida!!!

Avevo il cuore che mi martellava dentro al petto. cercai di calmarmi e far passare quel momento di imbarazzo interno.

Poi sentii qualcuno rigirarsi nell’altro letto facendo qualche mugolio di lamento. Si era svegliato? Io l’avevo svegliato? Si stava lamentando perche non voleva svegliarsi o peche era ancora immerso nel mondo dei sogni e stava facendo un bel sogno? Bhe era il momento di scoprirlo visto che ci stavo mettendo un po’ troppo e avevo ancora altri due da svegliare.

Mi avvicinai piano mettendo un piede davanti all’altro con cautela per non rischiare di inciampare con qualcosa. Ero ormai quasi arrivata, riuscivo a distinguere abbastanza bene il letto.

Di colpo il mio piede andò a finire sopra a qualcosa, non so dire cosa, ma fece un rumore assordante, tipo quei giocchetti per i cani che fischiano. A quel punto intenta a togliere il piede da lì sopra, con l’altro finii per inciampare su qualcosa di duro.

Tutto quanto lo vidi succedere in camara lenta. Io che cercavo qualcosa, qualsiasi cosa a cui agrapparmi mentre volavo sopra al letto, lui, Jinki,  che dallo spavento del fischio di prima, si era scoperto e girato verso la mia direzione intento ad alzarsi. Ma io gli piombai addosso, sbattendo il mento sulla sua testa finendo per mordermi anche la lingua. Entrambi facemmo un gemito di dolore.

La reazione di entrambi fu parecchio lenta. Mi ci volle un po’ per capire che  il mio innocuo e poco prosperoso petto era letteralmente spiaccicato sulla sua faccia. Lui cercava di tenere la testa di lato educatamente mentre aspettava che io mi alzassi, ma io...in quel mometno io...la vergogna era talmente tanta che non si riuscivo. Cercavo e cercavo con tutta me stessa di trovare un punto solido su cui la mia mano non scivolasse ogni volta che cercavo di tirarmi su.  Alla fine lui vedendo il mio inutile sforzo per quanto ero diventata estremanete goffa, mi prese per la vita e mi aiuto. Io appoggiai le mie mani sulle sue spalle mentre cercavo di non lasciargli fare tutto lo sforzo.

Rimanemmo in quella posizione per qualche secondo, guardandoci negl’occhi. Lui non sembrva per niente scosso in realtà.

Poi io mi allontanai e con cualche essagerato inchino finalmente parlai:

(N) “.....미안해요!!! (Scusami tanto)

Sentivo la faccia bruciarmi e ringraziavo il cielo che fossimo completamente al buio così che non potesse vedere quanto fossi rossa.

(O) “Bhe se proprio volevi venire a letto con me bastava chiedere” e fece una risatina soffocata e maliziosa.

Io ero pietrificata. Cosa avevo appena sentito? Ero incredula a quel che avevo sentito. Avevo probabilmente frainteso, dovevo aver frainteso. In fin dei conti il mio coreano non era ancora dei migliori.

(N) “Scusami? Come...cosa hai detto?” chiesi io cercando di mantenere la calma.

Lui intanto si era tirato su e aveva accesso una lampada dietro al letto. Aveva addosso una canottiera bianca che lasciava poco all’immginazione e sotto...sotto bhe cercai di non guardare perchè si vedeva che non portava niente....cioè si le mutande!! Ma niente olre a ...quelle...

 

Si girò verso di me con uno sguardo provocatorio e un sorrisetto tra le labbra. Non l’avevo mai visto così. Quello, di sicuro, non era l’Onew che conoscevo dagli show e il resto, ma nemmeno il Jinki che conoscevo su skype. Sì, certo avevo trovato delle differenze dal personaggio che doveva interpretare davanti al pubblico e quello che era lui mentre stava al dormitorio senza telecamere in giro, ma comunque mai mi sarei aspettata di veder quell’espressione su quel viso.

 

(O) “Bhe, non c’era bisogno di mettere in atto una scenetta del genere per mettermi le tette in faccia

Io mi ero impietrita a guardarlo a bocca aperta.

Poi scoppio a ridere di colpo piegandosi in due e tenendosi forte lo stomaco. La sua espressione camabiò completamente. Gli occhi da babmbino ritornarono sel suo viso e mi guradava più che divertito.

(O) “Scusa, scusa!!! Ahahahh non ho resistito.” E continuava a ridere ma io continuavo a non capire. “Dovresti vedere che escressione hai in questo momento. Sei completamente fuxia” E continuava..

Mi guardai un po’ intorno cercando di capire, ma di sciuro non mi veniva da ridere. Tutt’altro, avrei voluto mettergli le mani adosso, sta volta per fargli male però.

(N) “oh...ah...quidni era uno scherzo?” Chiesi io ancora un po’ persa.

 

(O) “Veramente scusami, ma non ho resistito. La situazione era perfetta

Cercai di ridere insieme a lui per quanto mi riuscii.

Si misse addosso dei pantaloni di una tuta blu scuro.

Io intanto gli dicevo che Minho stava preparando la colazione.

(N) “Ormai dovrebbe essere quasi protno. Abbiamo iniziato a cucinare da un pezzo.

(O) “Uuu colazione preparata del nostro Minho e la nostra Nath. Speriamo non ci farete venire qualche attacco al fegato.” Mi lanciò un sorriso divertito.

(N) “YA!” io lo guardai fingendomi scocciata. Ridemmo insieme. Onestamente ero sorpresa della mia reazione così spontanea e giocosa, quasi non fosse successo niente prima.

(N)“Vado a svegliare gli altri due qui davanti, altrimenti finiamo per mangiare nel giorno del mai” e gli rivolsi un sorriso.

(O) “Ok va bene. Io in tanto vado allora

Io girai i tacchi e iniziai ad avviarmi verso la porta.

 Ero stupita di quanto mi sembrasse a quel punto così naturalme quella situaizone. Ok all’inizio ci ero rimasta male, eppure per qualche strano motivo mi sentivo a mio agio. Bhe in fin dei conti non era la prima volta che mi ero ritrovata in quelle circostanze: alle scuole superiori in palestra i ragazzi non facevano nemmeno più caso a me e se ne andavano tutti in giro in mutande. Ad un certo punto ormai io stessa entravo nel loro spogliatoio per chiaccherare mentre loro si cambiavano. E quidni in quel momento, in parte, sentivo come fossi ritornata a quei tempi di scuola.

(O) “Ah Nath!

Mi chiamò lui da dietro prima che raggiungessi la porta. Io mi girai verso di lui

(N) “Si?

Mi guardo con un sorriso sgrembo e scherzoso:

(O) “Sei sempre la benvenuta. Quando vuoi....” e mi fecce un occhiolino mentre tratteneva una risata tra i denti.

Gli lanciai uno sguardo acido ma col sorriso sulle labbra mentre mi allontanavo. E finalmente uscii.

Avevo ancora il sorriso tra le labbra. Certo ero ancora sconvolta e sorpresa per il Jinki con cui mi ero ritrovata a che fare. Niente a che vedere con le mie aspettative, ma qualcosa in fondo mi aveva sempre detto che in effetti lui era così. In fin dei conti, quante volte sui programmi avevano detto che Jinki non era adatto per la tv come idol , ecco perchè era stato creato Onew. Ora ne avevo la conferma ed ero felice di poter conoscere finalmente il vero lui. Ero felice che avesse deciso di condividere con me questa cosa. Ed ero felice di aver raggiunto una tale confidenza da potersi permettere di fare uno scherzo del genere senza che io mi offendesi e al contrario fossi lieta di aver ricevuto. Certo, la sua risata e il fatto che mi avesse detto che era solo uno scherzo, onestamente non mi aveva convinta del tutto. Dire cose del genere solo per gioco...mmmm un minimo di verità c’è sempre dietro a queste cose, e lo sapevo. Ma non mi proccupavo. Se avesse voluto veramente altro non si sarebbe limitato a giocarci su.

 Ormai ci avevo preso gusto...altri due ed era finita!

Mi avviai verso l’altra stanza a grandi passi, ormai sicura che peggio di così non poteva andare. Arrivai davanti alla porta. Mi soffermai per un momento e poi con un gran sorriso decisi di aprire la porta. Presi la maniglia ma ancora prima che riuscissi a girarla, qualcuno da dentro aprì trascinandomi insieme alla porta. Pimobai su qualcosa di duro e bagnato. Per lo spavento avevo chiuso gli occhi e ora trovandomi in quella situazione non osavo aprirli.

 Una mano mi tenne sulla vita perchè altrimenti sari caduta all’indietro visto che anche lui mi era venuto adosso e, naturalmente, era piu forte e pesante  di me. Io a lui non l’avevo spostato nemmeno di un millimetro, con la mia gran forza -.-

Sapevo benissimo in che situaizone mi ritrovavo quindi continuai a tenere gli occhi chiusi e mi allontanai da lui facedo un inchino e chiedendo scusa ancora una volta, mentre una voce da dietro commentava:

(O) “Gia mi stai tradendo? Mmm mi deludi” e tratteneva ancora una volta una risata.

Io mi girai e lo guardai male. Chi sa cosa avrebbe pensato chiunque fosse davanti a me. Sì perche ancora esitavo a guardare davanti a me...ma mi ero gia fatta qualche idea di chi potesse essere.

 


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