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Autore: Redapple_    14/07/2015    1 recensioni
Fanfiction sulla coppia OutlawQueen; e se Robin e Regina, essendosi conosciuti durante il sortilegio di Zelena, avessero oltrepassato il suo portale temporale?
Dal Testo:
"Se ti dicessi una cosa, capiresti?"
"Qui l'unico che non capisce sei tu"
"Io credo di amarti" dice guardandomi negli occhi e in quel momento era chiaro, era chiaro che anche lui provava quello che io sentivo già da tanto. Noi ci apparteniamo, tu lo sapevi Regina, ma non lo avevi mai capito, che stupida. E ora il passato ti tormenta più che mai
"Ti amo anche io" Se solo fosse così facile...
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Lady Marian, Regina Mills, Robin Hood, Signor Gold/Tremotino
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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"Non credo che sia una buona idea, in fondo sono solo due giorni che stiamo insieme..." dico ad un'attenta e speranzosa Mary Margaret
"Invece si, io non riesco a tenere questo segreto ancora per molto. Dovete uscire allo scoperto!" Ribatte lei. In effetti, come sempre, non ha tutti i torti e credo che sia stata già abbastanza dura per lei non poter spettegolare con nessun altro di me e Robin. Ho solo paura di come la gente prenderebbe quest'ora storia della Regina Cattiva e il ladro che stanno insieme... Non tutti mi vedono diversa, non tutti capiscono che sono cambiata, sono poche le persone in questa città che credono in me, si potrebbero contare sulle dita di una mano.
"Mary, il fatto è che ho paura che le persone non capirebbero, ho paura di come la prenderebbero gli amici di Robin e suo figlio, ho paura che gli consiglino di starmi alla larga. Ancora è presto, magari un giorno lo diremo a qualcun altro..." Abbasso lo sguardo, credo sia la prima volta da tanto che non mi confido con qualcuno, e non avrei mai pensato che potesse essere con la mia più grande (ex)nemica. Lei mi prende la mano per tranquillizzarmi, lo fa spesso quando vuole consolare qualcuno.
"Regina tu non devi avere paura di cosa pensa la gente, non te ne è mai importato nulla di queste cose. Sei superiore a loro, tu sei la donna più forte che conosca e lui ti ama anche per questo carattere forte che nasconde la bontà del tuo cuore. L'amore che c'è tra voi è più forte di tutte le chiacchiere della gente, lui non ti lascerebbe mai per queste stupidaggini, puoi starne certa." Mi guarda negli occhi e poi sorride allegramente "E poi apprezzo il fatto che tu mi abbia chiamata Mary, è molto più confidenziale dei i tuo standard" dopo un secondo di silenzio scoppiamo a ridere entrambe come vecchie amiche. Il piccolo Neal, che fino a quel momento aveva dormito sopportando le nostre chiacchiere, inizia a piangere e urlare per il troppo rumore che ha disturbato il suo sonnellino pomeridiano, allora noi due smettiamo di ridere e concentriamo tutte le nostre attenzioni al neonato cercando di farlo addormentare.
 
Dopo la sera in cui io e Robin ci siamo visti (prima del l'interruzione di Henry) lui mi ha chiamata il giorno dopo. Mi ricordo che è stata una strana telefonata, perché lui non ha ancora capito bene come funzionano queste tecnologie...
"Regina, sei tu?" sento la sua voce, un po' nervosa
"Robin! Tu hai il mio numero?"
"Oh meno male! Si, questo è l'apparecchio del bar di Granny, ancora non ho capito di che magia si tratti ma ho chiesto il tuo numero a lei"
"Mi stupisce che te lo abbia dato. Comunque si chiama telefono e non è una magia"
dico sorridendo tra me
"Ah okay." Poi fa una breve pausa e un respiro forte "Ti volevo chiedere se vuoi venire a prendere un caffè con me"
"Oh... ehm... certo"
"Non sembri molto convinta, se non vuoi puoi dirmelo..."
"No no! Voglio, è solo che tra la gente sai, non credi sia presto per uscire in pubblico?"
Dico cercando di fargli capire che non voglio stare in mezzo alla gente con lui, con gentilezza
"Ah ho capito" la sua voce era cupa così cercavo di rimediare
"Ma se vuoi puoi venire da me a prendere quel caffè"
"Certo! Voglio dire, va bene. Allora ci vediamo tra poco"
"A fra poco"
lui non riattacca quindi lo faccio io e subito inizio a rimettere a posto la casa aspettando che lui arrivasse.
Inizio a preparare il caffè e prendere due tazzine, le metto sul tavolo della cucina e vado in camera mia a prepararmi. Mi metto un vestitino rosso e ci abbino delle scarpe con il tacco alto, mi pettino i capelli e metto su un po' di trucco poi scendo in cucina.
Il caffè è pronto così lo verso nelle tazzine e lo porto sul tavolino nel soggiorno, prima di averle posate sento il campanello suonare, poso le tazzine e vado ad aprire.
"Signorina Swan! Cosa la porta qui?" mi guarda un po’ stupita probabilmente perché ho aperto troppo velocemente "Volevo sapere se Henry è qui" dice con una faccia sconvolta e guarda dietro di me per vedere se c'è 
"No, qui non c'è, credevo fosse con te"
"Allora se vuoi venire io vado a cercarlo"
"Aspetta, devo fare una chiamata"
Lei si ferma di scatto e mi guarda sospettosa
"Ferma, tu stai aspettando qualcuno vero?"
"No, cosa te lo fa pensare?"
"Non ti saresti vestita e truccata così per stare in casa. È Robin Hood vero? Sapevo che c'era qualcosa tra voi"
Io mi schiarisco la voce e non rispondo "va bene non dirmelo se vuoi, non importa Henry lo cerco io" Io cerco di obbiettare ma mi prende il telefono
"No! Non ci provare! Non ti permetto di annullare la tua serata per questo" dice con una voce ferma "ci sentiamo domani e stai tranquilla ti mando un messaggio quando trovo quel ragazzino" mi rende il telefono, si gira prima che potessi dire nulla e va via. Io faccio per chiudere la porta ma vedo Robin e Emma scontrarsi al cancellino del giardino, vedo che si salutano e lui viene in questa direzione con in mano un mazzetto di fiori, vestito elegante e dietro di lui Emma che mi fa l'occhiolino tutta sorridente ma io la ignoro come sempre.
"Buonasera Mi Lady"
"Buonasera"
gli sorrido appena arriva alla porta e lo faccio entrare, lui mi porge i fiori ma non ci faccio caso al momento perché sono preoccupata per mio figlio
"Cosa è successo?" Mi chiede dopo qualche secondo probabilmente vedendo la mia faccia preoccupata
"È appena passata Emma e mi ha detto che non trova più Henry... Ma tranquillo la cerca lei, noi stiamo tranquilli..." scuoto la testa pensando di mandar via quei brutti pensieri che mi passano per la testa, prendo le bellissime rose rosse che mi ha portato e le metto in un vaso con dell’acqua
"Non sembri molto convinta. Senti possiamo rimandare questo caffè, andiamo a cercarlo, so come stai quando si parla di lui" mi sorride e vorrei contraddire, ma mi convinco
"Va bene, scusami"
"Non scusarti, mi fa piacere aiutarti"
mi prende la mano e mi dà un piccolo bacio sulla fronte "prendi il giubbotto e andiamo" e così faccio.
Usciamo di casa e chiamo la Swan per dirle che andiamo con lei, la raggiungiamo a casa dei suoi.
 
"Regina! Ti avevo detto che ci penso io" Esclama appena mi vede
"Era troppo preoccupata e abbiamo rimandato" dice Robin al posto mio e lei si arrende.
Andiamo a cercarlo dappertutto nella città passando da Granny, al negozio di Tremotino e persino al parco e intanto lo chiamiamo almeno una ventina di volte al telefono ma non lo troviamo da nessuna parte. Io mi sento agitatissima quando non lo trovo, sembra sparito nel nulla, ma sentire Lui vicino a me riesce sempre a tranquillizzarmi. Stiamo tutta la sera fino a mezzanotte a cercarlo, ma poi Robin mi impone di tornare a casa per riposarmi anche se già so che non ci riuscirò.
 
Il giorno dopo mi alzo molto presto, non ho dormito tutta la notte solo al pensiero di non aver trovato Henry, e per quel poco tempo che riuscivo ad addormentarmi avevo terribili incubi. Esco di casa e mi dirigo verso la casa della Swan per sapere se ha notizie di nostro figlio, ma nulla.
"Ma dove è?" "E se gli fosse successo qualcosa??" Nessuno di noi riesce a calmarsi, siamo tutti legati ad Henry in un modo o nell'altro e come spesso succede iniziamo presto a pensare al peggio.
"Qualcuno deve averlo preso, dobbiamo trovarlo subito, non può solo essere sparito nel nulla!" dice Emma con terrore negli occhi
“…o forse sì" dico riferendomi a quelche sorta di portale  "L’ultima volta che lo abbiamo visto era a cercare indizi sull’autore nella casa dello stregone, direi intanto di iniziare a cercare indizi là e speriamo di trovare qualcosa”
“Va bene, andiamo” prendiamo la sua macchina gialla e ci dirigiamo verso quell’immensa e particolare casa

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"Che freddo" mi stringo nel giubbotto per farmi più caldo, ma sembra non fare molto la mia giacca primaverile.  Mi grado intorno cercando di capire dove sono finito, l’ultima cosa che ricordo è di aver trovato una porta nella casa dello stregone ma non so dove sono capitato. Non vedo altro che neve e ghiaccio, devo assolutamente trovare un modo per tornare a casa, ma per ora mi serve un posto dove riscaldarmi, ma non mi sembra di vedere neanche una casa nelle vicinanze. "Ma dove sono?" Il paesaggio è di montagna quindi non sono a Storybrooke, ma nemmeno nella foresta incantata perché lì non fa mai così freddo, sento una voce di una ragazza sovrastata dal vento forte che tira "C'è qualcuno??" Urlo per creare di farmi sentire, ma non ricevo risposta. Avanzo nella neve nella direzione dal quale ho sentito quella voce cercando di non restare impantanato, i miei piedi sono come due cubetti di ghiaccio e le scarpe sono completamente fradice.
Piano piano e chi avvicino sento la voce più forte sembra che anche lei stia chiamando qualcuno "ehi mi senti?? Sono qui aiuto!!" Urlo nuovamente e questa volta mi sembra di sentire una risposta: "Dove sei? Non ti vedo" ma ad un certo punto in lontananza vedo una figura femminile che sta urlando qualcosa, è lei! "Sono qui! A destra guardami, aiuto sto congelando" mi sento stanchissimo, le mie forze stanno finendo e ho così freddo... mi accascio sulla neve addormentandomi, sentendo che qualcuno corre verso di me e mi chiama "ragazzino svegliati!" Chiudo gli occhi per un secondo, cerco di restare sveglio ma non ci riesco "Ehi! Non poi addorment..." Mi sento le forze mancare e mi addormento senza aver sentito la fine della frase di quella ragazza.
 
C'è un atmosfera calda e tranquilla, mi sento più in forze anche se sento ancora freddo, una voce femminile mi sta chiamando piano piano per svegliarmi e io apro gli occhi sperando che sia mia mamma è che fosse tutto un incubo. Davanti a me vedo la faccia di una ragazza con dei capelli rossi raccolti in due lunghe trecce che mi sorride dolcemente "buongiorno dormiglione" cerco di tirarmi su ma lei mi ferma "resta a dormire ancora un po', hai ancora freddo? Ti porto un'altra coperta. Ma come ti salta in mente di uscire con questo freddo? Meno male che ti ho trovato prima che fosse troppo tardi sennò chissà cosa sarebbe successo. Ti senti meglio? Vuoi una cioccolata per riscaldarti?" Sorrido divertito dalla parlantina di quella ragazza
"sto meglio ora grazie, ma dove sono?"
"Ti ho trovato là fuori al freddo e ti ho portato nell'emporio di un mio amico per riscaldarti, qui c'è anche la sauna! Ma appena ti senti meglio ti posso accompagnare a casa tua, a proposito di dove sei? Che strani i tuoi vestiti"
"Sono di Storybrooke, questo che regno è?" Anche se parla tanto non ho capito dove siamo
"Questa è Arendelle, qui gli inverni sono sempre molto freddi da quando mia sorella, anzi la regina, ha scatenato una tempesta di ghiaccio. Che nome carino Storybrooke, deve essere uno strano regno"
“Si diciamo… Le mie mamme staranno di sicuro pensando al peggio, avranno mobilitato l’intera città per trovarmi” sorrido pensando a come sempre entrambe si preoccupano per me e mettono da parte le loro divergenze solo per salvarmi
“Scusa hai detto ‘le mie mamme’??”
“E’ una storia lunga… Mia madre biologica si chiama Emma ed è la figlia di Biancaneve e il principe azzurro e la mia madre adottiva è la Regina cattiva”
“No aspetta, ma tu vieni da Misthaven? La regina cattiva è la strega che ha lanciato il sortilegio oscuro?”
“Misthaven? Ah giusto, noi la chiamiamo Foresta Incantata. Io non sono proprio di lì ma mia madre sì è lei Regina, ma ora è cambiata non è più cattiva come prima”
“Ho sentito che l’unico modo per spezzare quel sortilegio era Emma, ce l’ha fatta?”
“Si, tanto tempo fa… Ma tu come fai a saperlo? Anche tu sei di lì?”
“No ma qui siamo molto vicini a quella terra ci sono anche stata tempo fa. Ora però dobbiamo pensare a farti tornare a casa, vieni”
si alza e mi tira su prendendomi per mano e mi porta fuori salutando il proprietario del negozio.

Camminiamo per una mezzora nella neve e lei non fa altro che parlare, mi racconta di sua sorella Elsa. Da piccola per proteggerla dai suoi poteri del ghiaccio la aveva esclusa ma poi quando si era sistemato tutto e loro si erano riavvicinate è arrivata nel regno una loro zia con gli stessi poteri di Elsa che le ha fatte separare di nuovo lanciando un incantesimo “Ha detto che si chiama l’incantesimo degli sguardi infranti, l’ultima cosa che ricordo è che lei ha fatto in modo che io intrappolassi mia sorella nell’urna e poi siamo stati tutti congelati per trent’anni fino ad ora”
“Trent’anni?? E ora tua sorella dove è, è ancora nell’urna con la vostra zia o sei riuscita a salvarla?” questa storia ha dell’incredibile, poteri del ghiaccio… non sapevo esistessero. Vedo il volto di Anna rattristirsi e capisco che ancora non l’hanno trovata, vorrei tanto aiutarla sembra tenere davvero molto a sua sorella
“Quando ci siamo ‘risvegliati’ dalla congelazione l’urna non c’era più e nemmeno Ingrid, qualcuno dice che è stata vista a Misthaven senza l’urna ma una cosa mi ha colpita: nel castello ho trovato della paglia tramutata in oro e sono poche le persone che riescono a fare questa magia, e una di queste sfortunatamente è” “Tremotino” finisco la frase con lei e vedo che ha lo sguardo perplesso “come conosci il signore Oscuro? Ci hai avuto un brutto incontro come me?”
“Io… beh insomma lui è mio nonno”
lei si ferma di colpo, vedo il suo sguardo spaventato “ma ora non è nella Foresta Incantata, è a Storybrooke per via dei sortilegi, ma tu come lo hai incontrato?”
“Non importa ti spiegherò poi, è una storia lunga… Allora se lui non c’è forse posso provare a cercare l’urna nel suo castello!! Devo assolutamente dirlo a Cristoff!!” mi prende la mano e per l’ennesima volta mi trascina nella neve camminando a passo svelto
 

__Spazio Autore: Ri-ciao a tutti!! eccoci ancora qui con un nuovo capitolo, come avrete notato è da parecchio che non pubblico nulla, chiedo veniaa <3 ho avuto un periodo nel quale non ho scritto quasi nulla ma ora prometto che continuerò questa fanfiction con più velocità! XD spero che il capitolo vi sia piaciuto e che vi interessi questa svolta nella storia perchè amo frozen e non potevo non integrarlo, tanti saluti e alla prossima!!___
   
 
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