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Autore: cin75    14/07/2015    6 recensioni
Che cosa l'amore può spingere a fare? Che cosa l'amore può far accettare?
Jared e Jensen avranno modo di poter rispondere a queste domande!!!!
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Jared Padalecki, Jensen Ackles, Misha Collins
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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“Io…” sguardo perso. Occhi bassi. Vergogna, forse. Confusione, sicuramente. Voglia di capire, certamente.
“Tu…”. Confusione, sicuramente. Vergogna, forse. Voglia di capire, certamente. Occhi bassi. Poi: “Anche io..”
“Anche tu….” Occhi negli occhi. Respiri affannati. Sorrisi accennati.
 
Non poterono dire chi iniziò. Chi prese a spogliare l’altro. Chi baciò per primo e chi per primo ansimo di piacere.
L’unica cosa certa è che si ritrovarono sul letto di Jared, vicini, abbracciati, nudi, occhi negli occhi. Ancora.
Le mani cercavano di scoprire ogni centimetro di quella pelle che fino a quella mattina era solo pelle, e ora sembrava la cosa più bella che mano potesse toccare. Le gambe che cercavano il giusto incrocio per non permettere di allontanarsi troppo. I loro corpi si cercavano, richiedevano un contatto sempre più forte. Inspiegabilmente. Senza vergogna.
E poi quei baci!!
Quei baci che ormai si scambiavano senza più timore o disagio. Quei baci che pian piano diventavano sempre più intimi e profondi. Che si attardavano sui petti ansimanti, sui capezzoli stuzzicati, sulle curve tese del collo o che si beavano dei tremori dei ventri contratti.
Poi i corpi, uno sull’altro. Jensen lentamente si era ritrovato sdraiato sul corpo di Jared che lo stringeva per le spalle.

Mio Dio! che sia questo il vero fare l’amore? Che sia sentirsi eccitato e perso solo sentendo il tocco dei suoi occhi su di me? Non ho mia provato una sensazione del genere. Non riesco a smettere, a fermarmi. Non riesco nemmeno a concepire che questo momento possa finire. Jared mi guarda, mi tocca, mi stringe  a lui e io so, sento, di essere finalmente vivo.

Questo vagava nelle mente di Jensen mentre continuava ad amare Jared, che imprigionato sotto di lui, si lasciava baciare, accarezzare e che sembrava pronto a fare l’ultimo passo.
 
Possibile che io lo abbia avuto sempre così vicino a me e non abbia mai capito niente? Possibile che dovevamo caderci per caso in questa follia d’amore? Ma è poi una follia o è davvero quello che doveva succedere? Non mi interessa. Ora voglio solo che Jensen continui a baciarmi come sta facendo. Voglio solo che continui a muoversi su di me, in questo modo che mi sta facendo impazzire. Che Dio mi aiuti!, ma voglio continuare e andare oltre, perché l’idea che lui possa andare via da me adesso o anche dopo, mi farebbe morire.
 

E sommerso da queste sensazioni, Jared alzò una gamba verso i fianchi del compagno, e in quel movimento le loro intimità si accarezzarono dure e umide e vibranti. Un gemito strozzato venne fuori dalle loro bocche. Impossibile trattenerlo.
“Jared…oddio….io credo che impazzirò se andiamo avanti di questo passo.” Mugolò Jensen baciandogli piano le labbra.
“Allora potremmo fare il salto, che ne dici?” azzardò guardandolo con gli occhi lucidi di un sorprendente desiderio.
“Tu…vuoi…cioè….se te la senti…..io….”
“Salti con me, Jensen?!” lo provocò malizioso, il giovane, tendendosi sotto di lui e lasciando che i loro bacini si scontrassero ancora e ancora.
“Ok! Salteremo insieme, allora.” Rispose e un attimo dopo, lentamente dolcemente, con le dita iniziò ad accarezzare piano quella intima zona di muscoli che era la parte più segreta di Jared.

Erano uomini fatti e sapevano come andavano certe cose, certi rapporti, ma mai, al mondo, avrebbero mai pensato che avrebbero fatto un esperienza del genere uno con l’altro. E soprattutto sentendo dentro di loro che non si trattava solo di mera curiosità ma di qualcosa che da tempo covava dentro di loro e che ora, finalmente, aveva trovato il coraggio di esplodere e risplendere alla luce del sole.

Quando quell’intimo spazio fu violato delicatamente, Jensen invogliato dai gemiti di timido piacere del compagno, si sistemò meglio tra le gambe di Jared e trovata la giusta posizione, piano, iniziò a spingersi dentro.
Questa sensazione però per  Jared risultò molto più sconvolgente delle semplici dita, per quanto Jensen lo avesse fatto in maniera spettacolare. Il giovane annaspò quando sentì Jensen dentro di lui e chiuse gli occhi per poi riaprirli e cercare un punto qualsiasi nella stanza che potesse distrarlo da quello che stava accadendo e che stava provando così profondamente.
 Jensen se ne accorse perchè quello sconvolgimento interiore non era solo di Jared ma anche suo. In maniera diversa, ma lo era. E non voleva che quel momento fosse un ricordo diverso per entrambi. Voleva che fosse uno ed uno solo, per tutti e due.
“Guardami. Ti prego, guarda me. Vivilo con me. Dovevamo saltare insieme , no?” sussurrò baciandogli dolcemente prima la fronte sudata , poi gli occhi, poi le labbra tremolanti. Jared sembrò rassicurarsi, gli sorrise e gli annuì dolcemente, incorniciandogli il viso con le sue mani.
“Salteremo insieme, allora!” disse Jared con lo stesso tono con cui prima Jensen lo aveva detto a lui, stringendo le gambe lungo i fianchi del compagno.
I loro corpi iniziarono a muoversi piano, in perfetto sincrono, come se quello che stavano facendo per la prima volta lo avessero, invece, fatto già molte volte.  

Un dolce walzer che nota dopo nota diventava un tango appassionato. Questo era ormai il loro fare l’amore.

La virilità di Jensen invadeva sensuale e prepotente il corpo di Jared che completamente conquistato dalle sensazioni che provava, si concedeva ormai con piena fiducia ai movimenti d’amore di quell’inaspettato ma meraviglioso compagno. Jensen , spinta dopo spinta, raggiungeva quei posti, dentro di Jared, che altro non facevano che aumentare l’estasi di entrambi.
Le loro maschili intimità vibravano alla spasmodica ricerca di un giusto finale, portate ormai al limite della sopportazione. Le spinte e le contrazioni dei loro bacini sembravano avere un tempo perfetto e in quella perfezione, l’inevitabile piacere arrivò. Sconvolgente. Mai provato, non in quella maniera. Assordante nelle loro teste dove impetuosi si rincorrevano i loro nomi ripetuti all’infinito.

Stretti in un abbraccio quasi disperato, un ultimo bacio regalava loro l’inizio di un nuovo  mondo.

Rimasero in quella posizione intima per alcuni momenti, assaporandone fino all’ultimo la sconcertante dolcezza, fin quando Jensen non sentì l’urgenza di stringersi meglio al corpo del compagno, che seguendo i suoi movimenti verso il materasso, si ritrovò ad abbracciargli il petto sui cui poggiò anche la testa mentre Jensen gli cingeva la schiena con le braccia e con movimenti pigri e lenti continuava ad accarezzarlo.
“E’ successo sul serio?!” fece Jared, quando ormai aveva riacquistato un respiro più regolare.
“Oddio!, direi proprio di sì.” rispose ridendo sommessamente Jensen. Poi ritornò serio. “Stai bene?” chiese, sperando che Jared capisse il vero senso di quella domanda.
E Jared capì ma era tentato di mettere Jensen in imbarazzo. Maledettamente tentato.
“In che senso?” chiese allora sorridendo appena per non essere scoperto.
“Tu…cioè….insomma… io ti ho….noi abbiamo…e tu hai…cioè…potrei averti fatto…”  , balbettò in imbarazzo. Porca miseria! Ackles hai appena fatto l’amore con lui e non riesci a mettere insieme una semplice frase su ciò che è successo?
Poi, sentì Jared decisamente ridere di lui. “Non è divertente, Jared!”
“Sì, che lo è. Lo sai che ho sempre adorato metterti in imbarazzo.” Disse ridendo ancora.
“Questo è vero!” convenne il maggiore.
“Quindi perché dovrei smettere adesso che la cosa potrebbe farsi ancora più stuzzicante!” fece presente Jared.
“Non puoi dire sul serio!!” si risentì senza troppa enfasi. “Io volevo solo assicurarmi che tu stessi bene, che non avessi provato dolore e tu invece rigiri tutto a mio sfavore?...a quanto pare ti ho giudicato male, Padalecki!” sostenne con decisione, mentre però, con la mano gli afferrava il mento e gli alzava il viso verso di lui per poterlo baciare e sorridere nel vederlo sorridere. “Stai bene?!” chiese poi ancora con le labbra quasi appoggiate su quelle del compagno.
“Non sono mai stato meglio in vita mia.” Rispose ricambiando il bacio appena ricevuto. “Ora però vorrei solo godermi il momento. Godermi questo stare abbracciato con te. Godermi la consapevolezza di quello che è successo. Ti prego….rimandiamo a domani tutto il resto. Ti va, Jensen?” chiese quasi supplichevole. “Ti va di passare la notte con me , qui, abbracciati, così?”
“Non avrei potuto chiedere di meglio!” lo rassicurò Jensen, e rese quelle parole fatti.
Si sistemò meglio accanto a lui e con un incredibile facilità, trovarono l’incastro perfetto dei loro corpi.

Come se uno fosse l’assoluta combinazione dell’altro.

“Andrà tutto bene!” disse Jared prima di rilassarsi completamente contro il corpo del compagno.
“Andrà tutto bene!” gli fece eco Jensen, seguendo, poco dopo, il giovane in quel dolce oblio portato dal sonno e dalla stanchezza.
   
 
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