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Autore: Crepuscolina13    14/07/2015    1 recensioni
Tratto dal 1 capitolo:Salve,il mio nome è Serena,purtroppo non conosco il mio cognome,18 ani fa sono stata abbandonata sulla soglia di un orfanotrofio all'età di 6 mesi circa nella città di Central City,dove tutt'ora abito.---questa storia parla di un ipotetica figlia di oliver e felcity che però hanno dovuto abbandonare,solo nei primi capitoli sarà presente un crossover con the flash.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Barry Allen, Felicity Smoak, Nuovo personaggio, Oliver Queen, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 13: Padre e figlia

La mattina quando mi svegliai pensai fosse stato tutto un magnifico sogno e pensando alla vita solitaria che mi aspettava fuori da quel letto qualche lacrima scese sulle mie guance,ma appena aprì gli occhi mi trovai una profumata massa bionda davanti agli occhi, e incredula mi guardai intorno,non era stato un sogno,era tutto vero!

Felice come non mai e veramente di buon umore mi ributtai sul cuscino, ma così facendo feci sobbalzare l'intero materasso e mia madre si svegliò sbadigliando e stiracchiandosi.

-Buongiorno tesoro- mi disse lei con la voce impastata dal sonno.

Io mi tirai subito su e con un balzo scesi dal letto notando che mio padre si era svegliato prima di me.

-Forza avanti abbiamo un intero giorno davanti,andiamo a fare colazione!- esclamai esultante

-o siete già sveglie- ci disse un Oliver appena spuntato dalla porta.

Appena lo vidi gli andai incontro buttandogli le braccia al collo per depositargli un dolce bacio sulla guancia.

-Buongiorno papà-

-buongiorno anche a te Serena!- rispose lui felice della mia iniziativa

-in realtà avrei voluto portarvi la colazione a letto,ma non centrava tutto su un vassoio,quindi appena vi alzerete troverete tutto pronto- spiegò poi lui.

Mia madre a quelle parole si alzò subito dal letto e venne ad abbracciarmi accarezzandomi i capelli,poi abbracciò papà con il quale condivise un bacio mozzafiato,forse era maleducazione ma non riuscivo a distogliere gli occhi dal loro viso,erano così belli!

Dopo ciò scendemmo, ancora in pigiama, le scale e sempre insieme ci dirigemmo in cucina,appena entrata rimasi a bocca aperta.

La tavola era imbandita con ogni possibile e immaginabile ben di dio.

-Non sapevo cosa mangiassi a colazione,così ho preparato un po' di tutto- spiegò mio padre imbarazzato

-grazie ma non dovevi disturbarti tanto- risposi anche io imbarazzata

-tranquilla nessun disturbo- spiegò lui, e mentre mia madre si sedeva prendendo una tazza di latte e un pancake io feci un giro del tavolo osservando tutte quelle prelibatezze

-di solito prendo solo un caffè ma per oggi credo che prenderò latte e biscotti- e detto questo mi sedei e consumai la colazione, mentre mio padre, anche lui accomodato, si servì un cappuccino con brioche.

-Buongiorno a tutti!!Dormito bene?Oggi è un gran giorno!- esclamò una pimpante Thea appena entrata in cucina.

-Fel ho chiamato tua madre,ha detto che saranno qui dopo pranzo e la festa comincierà alle cinque così avrete tutto il tempo di parlare in privato...non gli ho detto nulla di Serena,così potrete farlo voi- spiegò lei versandosi del thè in una tazza.

-Grazie Thea- rispose mia madre

-ah invece Barry e company saranno qui poco prima delle cinque,avevano ancora qualche...faccenda da sbrigare,poi ho già organizzato il catering e la musica e se a nessuno disturba avrei pensato di chiamare anche qualche giornalista..sai per rendere ufficiale la cosa- continuò poi lei

-ottima idea Spedy- rispose mio padre, ma a sentire quelle parole mi andò di traverso il latte e tossendo riuscì a dire/urlare

-i giornalisti????perchè?-

-fidati lo avrebbero saputo lo stesso e dopo sarebbe stato ancora peggio perchè si sarebbero assediati fuori dal cancello- mi rassicurò mia madre

-se penso al nostro matrimonio..- sospirò poi con sguardo vacuo in balia dei ricordi

-potrei vedere qualche foto?- chiesi sottovoce insicura

-mi sembra un ottima idea! Che dici Oliver gliele mostri tu che ora io devo fare una cosa?- rispose mamma entusiasta

-volentieri- rispose lui tracannando in un sol colpo tutto il cappuccino rimasto nella tazza. Prendendomi per mano mi guidò in uno studio dove da una libreria estrasse un voluminoso album fotografico.

Lo aprì lentamente e la prima foto mi colpì subito

-wow- riuscì a dire.

Ovviamente entrambi erano bellissimi.

Lui in un costoso smoaking e lei in un vestito bianco candido,molto semplice con qualche rosellina qua e la, e oltre al lungo velo che le incorniciava il viso,in vita portava un nastro di seta verde con un grazioso fiocco che era coordinato a una rosa verde che fuoriusciva dal taschino di lui.

Erano bellissimi eppure la cosa che colpiva di più erano i loro sorrisi,risplendevano di luce propria così come i loro occhi.

Successivamente mi mostrò altre foto,della cerimonia e del ricevimento e della luna di miele,trascorsa nelle più belle città europee, Londra, Parigi e Roma.

Quando le foto finirono scoprì che i miei occhi erano un po' lucidi.

-Sono felice di avere voi come genitori- gli dissi

-e io sono felice di averti finalmente trovata- rispose lui alzandosi per mettere a posto l'album.

Una volta compiuta la missione mi si avvicinò e mi chiese:

-tu invece?sai ragazzi...fidanzati.?ne hai avuti?-

-ohh...ehm si qualche ragazzo...ma nessuno di importante- spiegai io

-okay- e mentre ci dirigevamo verso la porta mi pose un 'altra domanda

-ehm..invece...sai..hai mai fatto..uhm..- balbettò imbarazzato

O mio dio! Mi stava davvero facendo quella domanda? Se non fossi stata in totale imbarazzo sicuramente mi sarei messa a ridere, cosa altro dovevo aspettarmi?il discorso forse?

-si...cioè è capitato...sai....- oddio ma davvero Sere? È capitato? Potevi dire di meglio

-ah...va bene- e detto questo visibilmente imbarazzato aprì la porta e insieme raggiungemmo Felicity.

La mattinata passò presto e dopo pranzo il campanello suonò.

Andò ad aprire Roy visto che era il più vicino e appena la porta si aprì entrò un tornado biondo.

-Ahhhh tesoro come mi sei mancata!!Ma guarda qua come sei magra?? sicuramente farai tanta ginnastica sotto le lenzuola- e urlato questo la donna vestita con un abito nero che dire cortissimo era un eufemismo,scollo a cuore che metteva in risalto il suò decoltè e i suoi capelli biondi,corse ad abbracciare Felicity.

Capì subito che si trattasse di Donna Smoak,mia nonna.

Dietrò di lei comparve un uomo magrolino,che cominciava a mostrare i primi segni dell'età,subito dopo entrò una donna con lunghi capelli biondi/castani che andò ad abbracciare Oliver.

Tutti si salutarono fra di loro mentre io rimanevo in disparte.

-Cara chi è questa splendida ragazza ?- chiese fortunatamente mia nonna a mia madre

-bè ecco...forse è meglio se ti siedi- rispose seria lei

-okay- rispose Donna che aveva capito si trattasse di un discorso serio.

Dopo che tutti e tre i nuovi arrivati furono seduti Felicity parlò:

-Mamma ti ricordi che 18 anni fa ho avuto una figlia che ho dato in adozione e che poi mi fu impossibile riprendere??- disse tutto d'un fiato

-bè diciamo che è stata lei- disse indicandomi - a trovare noi-

E detto questo nessuno si aspettò la reazione di Donna che svenne nelle braccia del compagno

-oddio mamma- esclamò Felicity precipitandosi dalla donna.

Io mi sentì osservata e infatti quando mi girai trovai gli occhi della ragazza che mi guardavano stupiti e dopo vari secondi di immobilità la ragazza si alzò e corse ad abbracciarmi cominciando a piangere

-oddio non ci posso credere!!!oddio sei veramente tu?- disse piangendo per poi interrompere l'abbraccio e guardarmi negli occhi

-scusa non mi sono neanche presentata,mi chiamo Laurel Lance, i tuoi genitori sono i miei migliori amici e quando ti persero per sempre sono stata io ad aiutarli a rialzarsi- e detto questo corse a d abbracciare anche Felicity la quale si stava asciugando qualche lacrima dopo aver visto la reazione della donna.

-Amica mia sono così immensamente felice per te- e le due donne si abbracciarono sprizzando dovunque la loro evidente amicizia.

 

Il tempo passò veloce e allo stesso tempo a rallentatore.

Dopo che Donna si fu svegliata volle avere una spiegazione e dopo che la ricevette mi abbracciò piangendo,promettendomi che sarei diventata la nipotina più viziata di tutto il mondo.

Thea trascinò me e mamma in bagno per cambiarci,e dopo aver indossato i nostri abiti ci truccammo insieme.

Mamma ad un certo punto fu chiamata da qualcuno e uscendo lasciò me da sola,in compagnia della mia stramba zia.

-Sai ancora non mi sono scusata per come mi sono comportata ieri sera- mormorò all'improvviso mentre si stava dando la matita

-a cosa ti riferisci?- chiesi confusa

-ieri sera..magari non ti sono sembrata molto sorpresa di vederti,ma non lasciarti ingannare dalle apparenze,io sono veramente felice che ti abbiamo ritrovato..-

-ehi tranquilla non ho mai pensato una cosa del genere- dissi interrompendola

-no davvero ci tengo a scusarmi è che...vedi da giovane sono ..morta- disse con sguardo vacuo per poi continuare subito

-cioè non morta morta sennò ovviamente ora non mi troverei qua..sono guarita ma da quel momento è come se avessi un sesto senso. Non so bene come spiegarti ma io sapevo che tu eri mia nipote, cioè non lo sapevo ma c'era questa sensazione...che mi diceva che in te c'era molto di più,per questo non ti sono sembrata molto sorpresa ieri sera- disse finendo il discorso stringendomi le mani

-allora sono contenta di avere una zia così speciale- dissi solamente alzandomi dalla sedia per abbracciarla.

Ad essere onesti io non ci avevo neanche fatto caso, ma se lei aveva voluto precisarlo significava che teneva veramente a me e questo non poteva far altro che rendermi felice.

Una volta preparate scendemmo nel salone ,ormai già addobbato.

Delicati fiori contornavano tutto l'intero salone,ai lati erano posizionati tavoli straboccanti di cibo e bibite. Nell'angolo proprio in quel momento stavano prendendo posto dei violoncellisti mentre dal lato opposto si ergeva una postazione dj.

Sentì del trambusto provenire dalla porta e guardando curiosa riconobbi Barry che appena entrato ricevette un'occhiataccia da mio padre e lentamente si avvicinò a me porgendomi una sacca con le poche cose che possedevo e che avevo lasciato nel mio mini appartamento.

Mentre Oliver e Felicty salutavano delle persone Barry mi portò un po in disparte e sorridendomi mi chiese.

-Sei Serena Queen non è vero?- è per la prima volta fui io a rimanere senza parole e non il contrario

-com...come lo sai?-

-ho i miei metodi ma sono felice di conoscerti finalmente - e detto questo mi fece un occhiolino dirigendosi verso i suoi amici che poi mi presentò.

Le cinque arrivarono in fretta e la casa si riempì di tantissime persone che nessuno mi presentò,con tutta quella folla persi di vista i miei genitori così mi diressi al tavolo degli aperitivi dove presi un fresco succo d'arancia.

-Anche tu niente alcolici eh? - mi chiese all'improvviso qualcuno e con il bicchiere ancora in mano mi girai verso la provenienza di quella voce e mi trovai davanti un ragazzo alto,di carnagione scura,capelli corti e un sorriso ampio che metteva in risalto i suoi denti bianchissimi che mi abbagliarono.

-Come scusi?- chiesi confusa

-il succo è analcolico- spiegò indicando il mio bicchiere

-oh- dissi in imbarazzo

-scusa che maleducato non mi sono neanche presentato! Piacere sono Andrew Diggle- disse il ragazzo porgendomi una mano che strinsi con molto piacere

-oh...il figlio di Jonh- dissi compiaciuta di questa nuova conoscenza

-esatto!Come conosci mio padre? - chiese curioso

-oh sai...amici di amici di amici- dissi di nuovo in imbarazzo..e poi perchè ero in imbarazzo??

-interessante...tu invece?- chiese lui

-cosa?- risposi ancora una volta in confusione

-il tuo nome-

-oh giusto,io sono Serena Q......- ma poi mi interruppi subito,mio padre aveva detto di non svelare subito la mia identità visto che avrebbe fatto lui un discorso per presentarmi a tutti.

-Serena...?- chiese Andrew ansioso di sapere il mio nome

-solo Serena- dissi sorridendo,anche lui mi sorrise e ci guardammo negli occhi per poi accorgerci che ci stavamo ancora stringendo la mano,allora lui velocemente interruppe la stretta di mano balbettando un

-piacere di averti conosciuta Serena,ma ora vado,i miei genitori mi staranno sicuramente cercando- per poi allontanarsi velocemente da me.

Ma non ebbi neanche il tempo di ragionare su questo piacevole incontro che sentì la voce di mio padre ai microfoni e capì.

Il discorso stava per iniziare.

-Ringrazio tutti per essere venuti,in modo da condividere con tutti voi lo splendido momento che la mia famiglia sta vivendo- mia madre salì sul palco affiancando papà e anche io mi avvicinai un pochino al palco

-siete venuti qua non sapendo il motivo del festeggiamento e molti di voi probabilmente si sentiranno male o sveniranno come mia suocera ma ehi non preoccupatevi esistono gli alcolici a posta- continuò poi mio padre facendo ridere tutta la folla.

-Bene ora ritorniamo seri- continuò ancora sospirando,i suoi occhi scrutarono la stanza in cerca di qualcuno e quando il suo sguardo si incrociò con il mio sorriso e sembrò trovare la forza per continuare quel difficile discorso.

-Forse non tutti lo sapranno ma io e mia moglie 18 anni fa abbiamo avuto una splendida bambina- disse fermandosi per prendere una boccata d'ossigeno e notai che molti invitati erano rimasti attoniti

-purtroppo siamo stati costretti a darla in adozione,ci pentimmo subito di quella scelta ma purtroppo ci fu impossibile ritrovare quella splendida bambina- ancora una volta si fermò e io mi guardai intorno notando un paio di persone con la telecamera in mano, che erano intenti a riprendere il discorso di mio padre.

-Ormai da tempo immemore avevamo perso la speranza di ritrovarla,ma forse dovevamo solo aspettare che il destino compiesse il suo dovere perché amici miei ieri finalmente io e mia moglie abbiamo ritrovato nostra figlia,o meglio è stata lei a trovare noi- e detto questo la folla emise un sonoro “ohhhh” con alcuni “wow”.

Mamma felice come non mai rubò il microfono a papà

-abitanti di Starling City!è con immenso piacere che vi presentiamo nostra figlia!Serena Queen!!- e facendomi un segno con gli occhi mi invitò ad unirmi a loro.

Imbarazzata come mai nella vita mi feci spazio tra la folla e lentamente salì i pochi scalini per poi ritrovarmi davanti una donna bionda che prendendomi per mano mi porto fra lei e il suo uomo.

Di quello che successe dopo ricordo poco. Ero troppo emozionata per prestare attenzione a quello che mi succedeva intorno.

Avevo occhi solo per i miei genitori.

Papà prese una bottiglia del migliore champagne e dopo aver fatto fare il botto al tappo. lo servì a me e alla mamma,perché non so come mi ero ritrovata un calice in mano,poi passò ai nostri famigliare e servì la bevanda anche a loro.

Mamma mi lasciò sola un secondo,ma fu sufficiente perché mi ritrovassi accerchiata da gente sconosciuta che gentilmente voleva fare la mia conoscenza.

Fortunatamente fu mio padre a salvarmi,dopo tutto era o non era un eroe?

Mi invitò a un ballo lento padre-figlia, come di solito si usa fare nei matrimoni.

Mi portò al centro della pista dove mi guidò,visto che io e il ballo non eravamo esattamente amici.

-Serena non ricordo se in tutta questa situazione te l'ho mai detto, ma sono veramente felice di averti ritrovato-

-anche io papà,non ho parole per esprimere la mia felicità- risposi sorridendogli

-so che ancora non ci conosciamo molto, ma ti voglio bene- rispose lui visibilmente emozionato

-anche io vi voglio bene e non preoccuparti di quello, ci sarà tempo per conoscerci- lo rassicurai io. Felice come non mai lo abbracciai e continuando a ballare lentamente gli appoggiai la guancia sulla spalla chiudendo gli occhi per immagazzinare meglio tutti questi felici momenti che sperai non finissero più.

 

Autore:Non dico niente e lascio a voi il compito di esprimere( ovviamente se volete)la vostra gioia,felicità o anche tristezza o ribrezzo XD

A presto e una abbraccio grande a tutti quelli che seguono la storia!

  
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