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Autore: Captainsweet99    15/07/2015    2 recensioni
Allora con tutta la grazia che contraddistingueva la piccola principessa, seppur contro voglia, si avvicinò e fece un inchino e disse>
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Quando all’alba Emma si svegliò, ebbe un sussulto, dove si trovava? Non era nel suo letto, né sulla carrozza o nei giardini del palazzo…E poi capì, ma certo la nave pirata, Killian, la fuga.
Era stordita, certo adesso si ricordava ogni dettaglio della notte prima, ma non sapeva ,non aveva idea di quale fosse la ragione per la quale aveva scelto di salire proprio su quella nave, proprio di quel capitano, Killian,o Uncino o in qualunque modo si facesse chiamare adesso… quella della notte prima era stata una decisione presa di istinto, aveva visto l’immediata possibilità di scappare dalla propria vita e dai propri doveri, per una volta e aveva agito; certo c’erano tante altre navi tra cui scegliere per partire, ma il cuore le diceva che il destino in qualche modo facendole incontrare Killian le aveva dato un segno, il segno che quella era la strada da seguire, o in questo caso il vascello.
Si alzò con questa confusione in testa, ma anche con una gran voglia di cibo, la sera prima alla fine non aveva neanche cenato e adesso aveva un enorme buco nello stomaco; si preparò in fretta, sistemò il vestito, si mise le scarpe e si rinfrescò il viso. Uscì dalla cabina e salì sul ponte; c’erano un sacco di uomini al lavoro, e tra quelli Killian che reggeva il timone, guardando l’orizzonte; lo stava per raggiungere, quando fu fermata da un marinaio, con dei buffi occhiali spessi e un cappello rosso:
“Bene, bene una donna a bordo, sapete siete davvero carina, volete farmi un po’ di compagnia stasera?” disse accarezzandole i capelli
“Ehm, ma no!!! Tenete le vostre manacce lontano da me!” disse Emma ritraendosi
“Non fate la preziosa mia cara!” disse ridendo
“SPUGNAA!!” si sentì dietro le spalle dell’uomo “Cosa stai facendo? stai lontano dalla signorina!”
“Ma capitano, è una donna, perché non la lasciate a me?”
“Spugna, te lo dirò solo un'altra volta e se non ti allontani da lei sappi che ti aspetta la passerella!”
“Si si capitano, scusatemi!!”
“Mm…bene, vedo che hai capito” disse Killian fissandolo furioso.
Emma intanto assisteva alla scena non sapendo se ridere o darsela a gambe.
“Scusatelo mia signora Spugna tende a non sapersi controllare quando si trova davanti una bella donna”
Emma arrossì
“Adesso riunirò la mia ciurma per presentarvi come mia ospite, dopodiché nessuno oserà avvicinarvi senza il vostro consenso…”
“Grazie, capitano!” disse Emma, ancora le faceva strano chiamarlo così.
“Non preoccupatevi! Comunque non c’è bisogno di darmi del voi!” disse con un sorriso furbo sulle labbra.
Emma ricordava un Killian timido e introverso, evidentemente era cambiato molto in questi anni.
“Bene, capitano, allora anche voi potete fare a meno di darmi del voi!”
“Vedo che cominci a fidarti di me!” disse Uncino sorridendo.
“Sono nelle vostre, ehm nelle tue mani adesso, non posso farne a meno!”
“Però non vi togliete la mantellina, c’è qualcuno da cui non volete farvi riconoscere per caso!” disse Killian punzecchiandola.
“Ehm, no ve l’ho detto, ho costantemente freddo!”
“Non riuscite proprio a non darmi del voi vero!? Bè passando ad altro, la prossima tappa del viaggio della Jolly Roger è Locksley, potrete scendere lì!”
Emma fu presa dal panico!! No, quella cittadina era troppo vicina, probabilmente le notizie della sua fuga si erano già diffuse, non poteva fermarsi lì, l’avrebbero trovata e riportata subito al castello! Non poteva permetterlo!
“Capitano, perdonatemi , ma-ma preferirei proseguire il viaggio con voi , non sono troppo sicura che Locksley sia il posto giusto dove fermarmi!”
Killian era sorpreso, preferiva veramente continuare il viaggio insieme a una ciurma di pirati invece che rimanere in quella tranquilla cittadina? C’era qualcosa che non tornava al capitano della Jolly Roger, probabilmente quella ragazza temeva qualcuno, nella foresta incantata, voleva scappare il più lontano possibile da quella terra…
“Se posso chiedere, perche?”
“Ve l’ho detto, non posso rimanere a Locksley! Ma se non siete disposto ad accompagnarmi fermatevi pure io proseguirò con un altro vascello!” disse Emma presa da un moto di stizza.
“No, non se ne parla neanche non posso permettere che vi succeda qualcosa!”
“Capitano, siete forse preoccupato per me?” disse Emma sorridendo, Killian non aveva certo perso la sua galanteria diventando pirata, cercava solo di fare il duro, ma a quanto pare con lei non vi riusciva.
“No” disse Killian imbarazzato tutt’ad un tratto “dico solo che essendo mia ospite non posso permettere che vi imbattiate in qualcuno che non abbia intenzioni buone quanto le mie”, ma cosa gli prendeva, da quando faceva quei discorsi senza senso, e poi che risposta era quella?
“Grazie” disse Emma, poco convinta dalla risposta del capitano e divertita dal suo comportamento.
La principessa tornò in cabina, preferiva di gran lunga stare da sola finché Uncino non avesse parlato con la sua ciurma e poi era stanca, aveva dormito male quella notte, troppe preoccupazioni, troppi dubbi; quindi si appoggiò sul letto e si appisolò in men che non si dica, pensando alla casa ormai lontana e cosa l’aspettava al di là del mare.
Killian, intanto, aveva riunito i suoi uomini e spiegato che la nuova ospite, non doveva essere disturbata in nessun caso, pena la morte,a meno che lei stessa non l’avesse voluto; la ciurma, era abbastanza stranita dal comportamento del suo capitano, era raro che si comportasse così per una donna, di solito se ne salivano a bordo erano di passaggio e per non più di una notte, cosa aveva questa di speciale?
Intanto la nave approdò a Locksley, e gli uomini scesero per fare rifornimento di provviste e armi, mentre Killian, scendeva in cabina; trovò la sua passeggera dormire, beatamente nel suo letto. Vedendola, ebbe un moto di tenerezza, sembrava così indifesa mentre dormiva, ma aveva rivelato, in così poco tempo che la conosceva, un animo forte e deciso, era anche piuttosto bella, sembrava un cigno, un bellissimo cigno maestoso, bellissimo ma a col tempo fragile; c’era un'altra persona che corrispondeva a quella descrizione, ma ormai, pensava il capitano, probabilmente quella persona non si ricordava neanche più di lui e se ne conservava qualche memoria probabilmente non era neanche piacevole…
Emma, si svegliò d’un tratto, sentendo dei rumori nella cabina, si girò di scatto! Oh, era il capitano, tirò un sospiro di sollievo; stava seduto su una sedia di fronte alla scrivania, con il viso appoggiato sul tavolo, probabilmente, stava riposando, ma sentendo la ragazza svegliarsi, si tirò subito in un lampo, imbarazzato, perché la sua ospite lo aveva colto in un momento di debolezza. Emma intanto sorrideva, non riusciva proprio a vedere Killian come un famigerato capitano dei pirati, nonostante l’apparente aggressività del ragazzo.
 
“Capitano, c’è qualcosa che non va?” disse Emma
“No, no niente, perché questa domanda?”
“Niente, mi era sembrato che aveste qualcosa da dirmi!” disse Emma curiosa
“Ah si certo, siamo arrivati al villaggio di Locksley, io devo raggiungere i miei uomini, per i rifornimenti, intanto se voi volete scendere e fare acquisti, sappiate che ripartiamo stasera al tramonto!”
“Bene, sì , grazie, certo, bè in effetti avrei anche un po’ fame, credo andrò a mettere qualcosa sotto i denti!”
“Perdonatemi, ma perché non avete detto prima che avete fame, non c’è bisogno di scendere in città per questo, c’è abbastanza cibo sulla nave, vi faccio subito preparare qualcosa da uno dei miei uomini, aspettate solo un secondo!”
“No, no non c’è n’è bisogno, non datevi disturbo , provvederò io a cerca qualcosa, potrei anche preparare qualcosa per la ciurma, avranno sicuramente fame alla fine della giornata!” disse Emma sorridendo dolcemente
“ Ma voi, non dovete..” disse Killian senza parole
“No, no voglio farlo è un modo per ripagarvi  per il passaggio sulla vostra nave!” disse Emma interrompendolo con una mano in segno di silenzio, voleva che la ascoltasse, non era di certo una bambina, sapeva benissimo quello che faceva
“Come volete” disse Killian, in un sussurro e si inchinò; meglio andarsene, l’aria era diventata stranamente irrespirabile lì dentro.
E uscì dalla cabina.
 
Alla sera quando, ormai i rifornimenti erano terminati, Killian e i suoi uomini tornarono alla nave, intanto Emma aveva finito di preparare il cibo per la ciurma, così questi venne distribuito e al termine  Killian prese il timone, gli uomini raggiunsero i propri giacigli, mentre Emma, raggiunse Uncino a prua.
 Emma si pose in silenzio accanto al timone e cominciò a guardare l’orizzonte, aveva un milione di pensieri per la testa, la sua famiglia, nei cui confronti si sentiva parecchio in colpa, ma che nonostante questo detestava per la decisione presa: costringerla a sposarsi, dopo quello che era successo, dopo che… Killian era scappato; adesso Killian, era accanto a lei lì sulle nave, e non l’aveva riconosciuta, ma del resto quanto tempo era passato, sette, otto anni? Lei lo aveva riconosciuto subito però, la sua aura, era inconfondibile, era molto cambiato nel comportamento e anche nell’aspetto, ma nonostante questo, aveva sempre la stessa luce negli occhi, che solo una volta aveva visto spegnersi, quell’unica volta, che aveva decretato la fine di tutto, di tutta la felicità, di tutta la favola.
“Questo cielo, mi rievoca tanti ricordi, l’ho già visto una volta, con una persona molto importante per me, è pieno di stelle come quella notte!” disse Killian ad un tratto.
Emma sapeva a cosa si riferiva, sapeva di quale sera parlava e chi era quella persona tanto speciale per lui, solo che lui non era consapevole di averla proprio accanto.
“Scusatemi” aggiunse il capitano  “non voglio annoiarvi con i miei discorsi senza senso, ma sento che con voi posso confidarmi”
“No, prego continuate pure, parlatemi del cielo di quella notte”
“Bè, non c’è molto da dire, era luminosissimo, era la sera dei miei diciotto anni e quella sera diedi il mio primo bacio, ero in un grande giardino, davanti a un laghetto, davvero un bello scenario, un lago di….” Disse Killian scavando nella propria memoria.
“Di cigni” disse Emma, d’istinto.
“Sì esatto, di cigni, ma voi, come…” Killian sgranò gli occhi, la gola gli si era chiusa d’un tratto, aveva difficoltà a respirare e le mani gli sudavano.
“Emma” disse Killian abbandonando il timone e girandosi verso di lei.
Si avvicinò e le tolse il cappuccio del mantello, dal quale straripò la sua chioma bionda.
Non ci poteva credere, Emma, ecco chi era, come aveva fatto a non riconoscerla? Ma certo, che stupido, chi poteva essere altrimenti…la presenza di chi altri poteva scombussolare l’animo del pirata se non quella della principessa…
“Emma, sei proprio tu, sei stata tu per tutto questo tempo”
Emma aveva gli occhi lucidi, non poteva fare a meno di piangere, il fuoco che le ardeva nel petto anni fa, probabilmente non si era spento del tutto…
“Sì Killian” disse tra le lacrime.
Killian cercò di asciugarle le lacrime con la mano, accarezzandole il viso.
Emma non ne poté più e affondo il viso sul suo petto
“Killian, perché te ne sei andato?” disse la principessa tra i singhiozzi
Il capitano per una volta dopo tanti anni, non sapeva cosa dire, non poteva credere di avere la donna che amava da sempre tra le proprie braccia, che piangeva e gli chiedeva perché l’aveva lasciata e lui non sapeva cosa rispondere. Si sentiva uno stupido vigliacco.
“Sono stato un vigliacco Emma” disse stringendola
“Non ti meritavo allora e non ti merito neanche adesso, e tu perché? Perché sei fuggita?”
“Non adesso Killian, poi giuro che ti racconterò tutto, ma adesso stringimi, non voglio svegliarmi e rendermi conto che è tutto un sogno”
“Un bellissimo sogno” disse Killian stringendola ancor di più a sé.
 



L'autrice: Scusate se ho fatto passare così tanto tempo per pubblicare, ma ero indecisa sulla piega da dare alla storia, spero che siate soddisfatti del risultato, aspetto vostre recensioni e a presto....
Ps: Sto scrivendo una fan fiction a quattro mani con Captainswan girl, "No one gets to decide who I am." , passate se ne avete l'occasione. Baci :))))
 
   
 
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