Il
clima di Magnolia sembrava aver deciso di regalare
un'improvvisa estate fuori stagione, per la gioia di Lucy che non
vedeva l'ora
di andare al mare.
Quella
mattina si era svegliata con la sensazione di
soffocare per il troppo caldo, tra le coperte e le braccia di Natsu che
la
avvolgevano ed era sgusciata via dalla sua stretta per correre a
infilarsi
sotto la doccia, prima che anche lui si svegliasse; era la sensazione
più bella
del mondo quella di averlo sempre attorno, ma quando stavano troppo
vicini l'aria
tendeva a surriscaldarsi in fretta e Lucy voleva davvero
andare in
spiaggia. Inoltre, quel caldo improvviso la faceva ben sperare sulla
possibilità di fare un bagno, e la cosa le stirò
le labbra in un ampio sorriso.
Si
voltò di scatto sentendo il box doccia aprirsi, e
spiaccicò una mano sul viso di Natsu che stava per entrare
disinvolto.
"Fermo! Aspetta il tuo turno".
"Come
il mio turno?!", esclamò lui, togliendosi
la sua mano dalla faccia. "Che problema c'è se entro anch'io
adesso?".
"Voglio
andare al mare, Natsu e voglio andarci fra
mezz'ora al massimo. Lasciami finire e poi avrai la doccia tutta per
te".
"Ma...".
"Ti
mando in bianco fin quando non ritorni a
Crocus".
"Hai
proprio ragione Lu, è meglio che aspetti il mio
turno".
Lucy
gli sorrise e si tese a baciarlo. "Bravo",
disse, tornando a lavarsi mentre Natsu si allontanava borbottando.
Lo
sentì biascicare un "Tiranna" ma preferì
lasciar perdere, decisa com'era a godersi quella giornata al mare che
si
prospettava bellissima. E il fatto che ci fosse lui, rendeva tutto
più
eccitante.
Lucy
restò a dir poco perplessa quando giunti alla
spiaggia si trovò davanti tutta l'allegra combriccola
formata dai loro amici.
L'orribile sospetto che li avessero pedinati cominciò a
prendere forma nel momento
in cui si accorse che i loro occhi curiosi non li lasciavano per un
momento,
sottolineati da stupidi risolini che non fecero altro che aumentare il
suo
disagio.
Natsu
la vide farsi piccola piccola per l'imbarazzo e
decise che fosse meglio tagliare la testa al toro: ignorando lo sguardo
allarmato della sua ragazza, le afferrò il viso fra le mani
e la baciò davanti
a tutti, sorridendo sulle sue labbra quando sentì le urla di
giubilo dei loro
amici. Rise apertamente quando una rossissima Lucy nascose il volto
contro il
suo torace mentre le ripeteva che in quel modo stava solo peggiorando
la
situazione.
Non
c'era uno solo fra i loro compagni che non stesse
sorridendo, perché li vedevano felici finalmente ma
soprattutto perché
speravano che Natsu non lasciasse più Magnolia. Festeggiare
tutti insieme la
sera in cui era tornato era stato come fare un salto nel passato e lui
era
sempre stato il cuore del loro incasinatissimo gruppo: avevano sentito
tutti la
sua mancanza.
Una
pacca sulla spalla fece voltare Natsu che si ritrovò
faccia a faccia con Gray. Il suo sguardo si incupì per un
istante, ricordando
quanto aveva sofferto quando il suo amico aveva conquistato la ragazza
che lui
amava; ma quella stessa ragazza, ormai donna, era fra le sue braccia in
quel
momento e non c'era motivo di sentirsi ferito. "Gray".
"E
così ce l'hai fatta alla fine, eh?".
"Se
tu non ti fossi messo in mezzo, io e Lucy
saremmo felici da anni!".
"Guarda
che era Lucy a venirmi dietro, non il
contrario!".
Lucy
sbuffò e si liberò della stretta di Natsu,
lasciandoli litigare come al solito; lo facevano da sempre, si volevano
un gran
bene ma non potevano fare a meno di punzecchiarsi e inevitabilmente
scoppiava
una rissa.
Individuò
Levy e si diresse in quella direzione per
sedersi accanto a lei sulla sabbia; non fece in tempo a posare il
fondoschiena
a terra che fu raggiunta da tutte le sue amiche. La guardavano in
maniera
inquietante.
"R-ragazze!
Vi serve qualcosa?".
"Non
fare la finta tonta, Lucy!", esclamò
Lisanna. "Vogliamo i dettagli".
Lucy
assunse la stessa tonalità di rosso dei capelli di
Erza e si coprì il viso con le mani, scuotendo la testa.
"Non vi dirò
proprio niente, pervertite!".
"Oh
andiamo! Natsu è a dir poco focoso, posso solo
immaginare quanto lo sia a letto", intervenne Cana sorseggiando la
solita
birra.
"Non
immaginarti niente!", sbottò la bionda
alzando la testa di scatto.
"Dai
Lucy, non essere gelosa, solo per qualche
innocente fantasia!".
"Cana!".
Le
ragazze risero dell'imbarazzo di Lucy e lei si ritrovò
a invidiare Natsu che invece sembrava perfettamente a suo agio nella
rissa
scatenata da lui e Gray e ben presto estesasi all'intera componente
maschile
del gruppo.
"Lucy".
La
voce di Mirajane la riscosse dall'attenta osservazione
dei muscoli ben definiti del suo ragazzo, costringendola a prestare
attenzione
alla sua amica. "Mira non mettertici anche tu, ti prego!".
"No,
no, Lu-chan!", sorrise Mira.
"Volevamo solo dirti che siamo contente per te, anche se forse non
siamo
state capaci di dimostrarlo! Ti meriti l'amore di Natsu e lui merita di
essere
finalmente felice. È bellissimo vedervi insieme e speriamo
che lui rimanga
questa volta: sei radiosa da quando è tornato".
Lucy
si gettò fra le sue braccia, sforzandosi di non
piangere. "Grazie ragazze!".
"Però
qualche dettaglio piccante lo vogliamo lo
stesso".
"Cana!".
La
bionda non fece in tempo a protestare più vivacemente
che quella specie di tornado umano rispondente al nome di Natsu, la
afferrò e
incurante dei suoi strilli, se la caricò in spalla,
gettandosi in acqua con
lei.
Lucy
riemerse tossendo e sputando acqua, e colpì Natsu in
testa, rivolgendogli uno sguardo omicida. "Razza d'idiota, volevi
uccidermi?!".
"Ahia".
"Che
razza di risposta sarebbe, Ahia?!".
"Dai
Lu, stavo solo giocando!".
Lo
guardò per qualche momento e lo abbracciò prima
che
mettesse il broncio. Gli morse lievemente una spalla quando si accorse
del
sorriso furbo che gli aveva piegato la bocca e lui le
afferrò il viso,
avventandosi sulle sue labbra e fingendo di morderle a sua volta.
"Non
fare così, Lu. O ti prendo qui, davanti a
tutti", le soffiò nell'orecchio.
Lucy
si sentì avvampare e ringraziò mentalmente che
fossero immersi nell'acqua fredda quando sentì un'ondata di
desiderio
incendiarle il ventre.
"Lo
faresti?".
"Lucy".
Lei
gli si strinse maggiormente contro, schiacciando il
seno contro il suo torace solido. "Lo faresti?", ripeté.
"Vuoi
mettermi alla prova?".
Lucy
decise di capitolare quando incontrò i suoi occhi
decisi: se lo avesse sfidato davvero, Natsu sarebbe stato capace di
mettere in
pratica la sua minaccia, odiava perdere. "Certo che no, scemo. Alcune cose
sono riservate a noi due soli".
Natsu
le sorrise e la baciò di nuovo, accarezzandola
delicatamente.
"Certo che è così. Tu sei mia e solo mia".
Riportando
lo sguardo verso la spiaggia, vide Gray e
Juvia insieme e gli tornò in mente che non aveva ancora
chiesto a Lucy perché
avesse rotto con il suo migliore amico.
"Ehi
Lu... Perché tu e Gray vi siete
lasciati?".
Lucy
alzò le spalle, seguendo lo sguardo di Natsu.
"Non ci amavamo più da tempo, stavamo trascinando il
cadavere della nostra
relazione tentando inutilmente di rianimarlo. Ne abbiamo parlato con
franchezza
e abbiamo deciso che sarebbe stato meglio se le nostre strade si
fossero
divise. Juvia è più adatta a lui".
"Tutto
qui?".
"Cosa
ti aspettavi, una lite in grande stile e
piatti e stoviglie lanciati come proiettili?!", chiese lei,
ridacchiando.
"Beh
più o meno... Sembrava un amore epico il
vostro".
"Sembrava".
Lucy sorrise rassicurante,
stringendo le mani di Natsu. "Il nostro lo è davvero".
Natsu
non ricordava una giornata così bella da molto
tempo ormai: aveva degli amici a Crocus, naturalmente, ma niente e
nessuno
avrebbe mai potuto sostituire il gruppo che lo aspettava a Magnolia.
Era la sua
seconda famiglia, quella che nei momenti più travagliati
della sua vita era
stata lì, pronta a sostenerlo, e ora rimpiangeva di essere
scappato piuttosto
che affidarsi a loro; avrebbero sicuramente trovato il modo di fargli
superare
il dolore senza che fosse costretto a lasciare la sua città.
Guardò Lucy
rannicchiata fra le sue braccia, sotto le coperte, e le posò
un bacio fra i
capelli, stringendola appena un po' di più. Avevano deciso
di restare tutti
insieme sulla spiaggia ma quando il sole aveva cominciato a calare, il
freddo
si era fatto sentire, così nel giro di poco tempo, Natsu
aveva preparato e
acceso un falò: occuparsi del fuoco era sempre stato il suo
compito.
Lucy
alzò lo sguardo su di lui, un po' preoccupata.
Sembrava malinconico e non le piaceva affatto vederlo così;
lui aveva sempre
sorriso tantissimo, vederlo triste o arrabbiato era davvero un pessimo
segno.
"Natsu", lo chiamò, piano. "Va tutto bene?".
"Certo,
Lu".
"Sicuro?".
Natsu
le sorrise finalmente, uno dei suoi soliti sorrisi
contagiosi. "Stai tranquilla, Lucy! Niente può andare male
ormai, ci sei
tu con me". Un bacio veloce. "Stavo solo pensando che i ragazzi mi
sono mancati troppo, avrei dovuto restare invece di scappare a Crocus".
"Invece
no", ribatté lei, stringendosi di più a
lui. "Quando sei andato via ho cominciato pian piano a capire quanto
fossi
importante per me; è stato doloroso ma anche una fortuna".
Afferrò la
coperta, tirandola sopra le loro teste e strinse le braccia al collo di
Natsu,
avvicinandosi di più al suo viso. "Non potrei proprio
rinunciare alla
felicità che sento adesso", gli disse un momento prima di
baciarlo.
"Ehi
Lucy, vogliamo dare un'occhiata anche
noi!".
La
voce di Cana, arrochita dall'alcool, giunse da fin
troppo vicino per i gusti di Lucy e prima che potesse impedirglielo,
aveva
tirato via la coperta che copriva lei e Natsu.
"Cana,
insomma!".
"Dai
Lu, non arrabbiarti!", rise Natsu,
riprendendo la coperta dalle mani di Cana. "E tu dammi quest'affare,
razza
di ubriacona! Vogliamo esserci al matrimonio e fa freddo!".
Cana
si congedò con un'alzata di spalle, un sorrisetto
inquietante a curvarle le labbra. "Divertiti con quelle bellezze, sono
davvero morbide!", esclamò mimando il seno di Lucy e ridendo
a crepapelle
quando vide la bionda arrossire furiosamente.
"Ehi
Lu", cominciò Natsu, tornando a sedersi
dietro di lei. "Cosa ne sa Cana di com'è il tuo seno?".
Lucy
sbuffò, accomodandosi nel suo posticino fra le
braccia del suo ragazzo. "Qualche volta lo ha toccato a tradimento, a
quanto pare farlo la diverte moltissimo".
"Posso
capirla".
"Natsu!".
Natsu
rise di nuovo, sfiorandole il viso con il dorso
della mano. "Ascolta, Lu... Per te andrebbe bene se tornassi a vivere a
Magnolia? Dopo il matrimonio di Lisanna, intendo; mi sembra che tu non
voglia
venire a vivere a Crocus e non mi va di starti lontano". Vide gli occhi
di
Lucy dilatarsi e per un momento - un orribile, lunghissimo momento -
pensò di
aver affrettato tutto, di nuovo. "Naturalmente non
devi rispondermi
adesso, non voglio metterti fret...".
"Sì!",
lo interruppe lei. "Cento e mille
volte sì, non voglio che mi lasci mai più!".
Lucy
lo abbracciò di slancio, facendolo cadere
all'indietro e questa volta non provò nessun imbarazzo
quando fu lei a baciarlo
fra gli schiamazzi dei loro amici.
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Buongiorno
^_^
Ci
sono riuscita, ho aggiornato prima di sabato XD
Dunque,
questo capitolo è un po' particolare, perché
volevo
inserire il gruppo di amici di Natsu e Lucy – prima del
famigerato matrimonio -
ma non sapevo bene come farlo; l'occasione della spiaggia mi
è sembrata la più adatta,
anche se vi ho di nuovo negato l'appuntamento fra i nostri due colombi,
gomen
XD
Ah,
la rottura tra Lucy e Gray: voglio troppo bene a quel
moretto nudista perché potessi scrivere qualcosa di
traumatico, ho preferito
una rottura "easy" :P
Spero
che il capitolo sia comunque di vostro gradimento,
ormai dovremmo essere in dirittura d'arrivo: la mia idea è
di scrivere un
capitolo per ogni giorno di questa benedetta settimana anche se la
storia
potrebbe allungarsi ;)
Al
solito, grazie a chi legge e due volte a chi
recensisce!
Alla
prossima <3