Mi chiamo Madison Brown, ho 16 anni, vivo a Londra con mia madre e il suo compagno, ho i capelli biondi, occhi di un verde mischiato all’azzurro chiaro, sono alta e un fisico orrendo… I miei genitori sono separati da quando avevo 5 anni, mio padre è andato a vivere a Oxford, ho perso tutti i contatti con lui, non ci chiamiamo, non ci vediamo, non ci scriviamo, è come se non fossimo più padre e figlia, e questo fa male, anche perché avevo un bellissimo rapporto con lui. Mia madre dopo la separazione da mio padre si era risposata subito con David Blake. Lui, però, è cattivo… ogni sera torna a casa ubriaco e picchia sempre mia madre, la usa poi esce a farsi chissà quale puttana. David ha anche un figlio, il mio presunto fratellastro, è identico a suo padre, si chiama Jake ha la mia età e frequentiamo la stessa scuola. Lui insieme ai suoi amici mi insulta, mi picchia e abusa speso del mio corpo, specialmente quando è arrabbiato. Non ho amici, una volta ho avuto un fidanzato, si chiamava Dylan, all’inizio era dolce, mi proteggeva, mi aiutava, era riuscito perfino a farmi smettere di tagliarmi, sembrava mi amasse, poi.. diventò il mio incubo, mi rispondeva e mi trattava male, si comportava come Jake. Di lui e di Jake non l’ho mai detto a nessuno, neanche a mia mamma, ho paura che dopo faranno peggio.. Per fortuna di Dylan non so più niente, se ne è andato da 3 mesi, una tortura in meno. Sono le 6:15 e come ogni mattina mi devo alzare per andare in quell’inferno di scuola. Esco dal mio amato e comodo letto e vado in bagno, riempio la vasca, mi libero dei miei vestiti, ed entro. Mi sto insaponando il corpo, quando vidi i tagli che mi sono fatta, mi ritornarono in mente le immagini di Jake e Dylan sopra di me… chiusi gli occhi al ricordo e qualche lacrima percorse tuta la mia guancia. Voglio scappare, andare via di qui, andare dove nessuno mi conosce in modo da riiniziare la mia vita, e questa volta viverla felice… lontana dai pensieri, dal passato.. ma è impossibile, il mio fratellastro è come la mia ombra.. non mi molla, mi tortura sempre. Mi avvolgo in un asciugamano blu e ritorno in camera, indosso l’intimo, mi asciugo velocemente i capelli, per poi vestirmi con dei leggins e una felpa entrambi nero, e le mie All Star bianche. Prendo la borsa , il mio cellulare, le cuffie che metto subito… e scesi di sotto, erano tutti a tavola, senza neanche guardarli mi diressi verso la porta “Non ho fame!! Vado direttamente a scuola..!” tutto ciò che mi uscì dalla bocca. Aprii la porta e la richiusi alle mie spalle, attraversai il vialetto di casa e stavo uscendo di casa quando…