Anime & Manga > Soul Eater
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Autore: Christal    20/01/2009    2 recensioni
Questa è la mia prima Fan Fiction in assoluto.
Ci sono voluti un bel po' di auto-incoraggiamente per obbligarmi a scriverla, più che altro perchè la mia paura più grande è sconvolgere i personaggi originali, e non voglio. Mi scuso quindi se a qualcuno risulteranno differenti dagli originali.
Venendo all FF vera e propria, è incentrata su Soul & Maka, di Soul Eater.
E' ambientata nel Far West e vuole approfondire quel fantastico rapporto conflittuale che si è creato tra i due personaggi dopo un incidente accaduto a Soul.
Soul e Maka se la dovranno vedere con un'anima pronta a diventare Kishin.
Tra un colpo dell'avversario e l'altro, il gomitolo di sentimenti dei due giovani si srotolerà almeno un po'.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Nei loro occhi...
Scintilla l'anima della giustizia.


Maka cominciava a sentirsi stanca, sentiva le energie scivolarle via, come acqua tra le dita.
Il combattimento contro quell'anima decaduta era più difficile del previsto. Butch Cassidy era dannatamente forte, veloce, e dal grilletto decisamente facile.
Inoltre...
C'era qualcosa che non andava... due per la verità.
La prima, la più preoccupante, riguardava la sua Buki.
Soul era stranamente pesante e terribilmente caldo. Per colpa di questi due fattori, tutt'altro che trascurabili, non riusciva a destreggiarsi come avrebbe voluto.
-Oi, Maka!- esclamò la Falce – Che ti prende?-
-E' forte...- gli rispose la ragazza parando l'ennesimo colpo dell'avversario. -Inoltre tu sei maledettamente pesante! - continuò scontrosa. - Quando torniamo a casa ti metto a dieta!-
-Cosa?! Non sono mica ingrassato! Stupida!!-
Clang
Le urla indignate di Soul fecero perdere la concentrazione alla Shokunin che si vide disarmare dal ladro fantasma.
Ma non erano state solo le urla a farla distrarre... aveva percepito di nuovo quell'anima...
Era la stessa percezione che aveva avuto poco prima di incontrare il fantasma. Veniva e spariva, e infine ritornava, facendola sobbalzare ogni volta. Era un'aura terrificante, potente... ed era sempre vicina a lei...ecco la seconda cosa che non andava.
(Dove si trova?)
-Maka, ti vuoi svegliare?!- Soul aveva ripreso forma umana e si era affiancato alla sua partner.
-C'è qualcun altro qui....- la ragazza di aggrappò alla felpa di lui -E' terribilmente forte...-
Soul vide la paura negli occhi della ragazza, la stessa paura che aveva visto durante lo scontro con Chrona.
Si stava di nuovo impossessando di lei. Non poteva sopportare di vederla così.
Nessuno poteva spaventare Maka al di fuori di lui, con le sue storie sugli zombie.
-Dai, sbarazziamoci di questa anima e andiamocene.- la tranquillizzò il ragazzo.
-Ma... cosa facciamo con chi si nasconde?-
-Niente. Non è compito nostro.-
La ragazza non potè ribattere. Butch ripartì all'attacco e ,se non fosse stato per un movimento veloce di Soul, l'avrebbe colpita.
L'asta della Falce aveva parato il colpo.
-G-grazie...- balbettò lei afferrando l'arma.
Il combattimento ricominciò, più frenetico di prima, la paura stava spingendo Maka a combattere febbrilmente, senza pensare.
-Maka, calmati, le tue onde spirituali sono tutte sballate!-
Era vero, ed era per quello che non riusciva a combattere come avrebbe voluto con Soul.
Doveva calmarsi, cercare di concentrarsi e di allineare la sua anima con quella del suo compagno.
Doveva... altrimenti avrebbero perso.


Ecco, di nuovo quella musica, quelle note.
La sedia su cui era seduto era comoda, indubbiamente, ma non conciliava la calma...
Forse non era colpa della seduta, ma di quello che sarebbe successo di lì a poco.
Eccolo, puntuale come un orologio... piccolo e rosso che tentava di ballare sulle note della musica Jazz senza grande successo.
-Ti ho già ripetuto di smetterla di ballare in quella maniera.-
-Non vedo perchè dovrei.- rispose sorridendo il diavoletto. -Io ballo in base a quello che sento.-
Soul lo fissò, scettico.
La creatura gli rispose con un largo sorriso.
-Sei felice, quindi?-
-Certo! E dovresti esserlo anche tu.-
Uno schiocco di dita, e poi un altro, altri passi di danza scoordinati. Soul, stanco e irritato, si alzò e spense il grammofono da qui si sprigionavano le note.
-Ehi, perchè lo hai fatto?- chiese leggermente indignato il demone.
-Non ti sopporto, e non riesco a concentrarmi sul combattimento come si deve per colpa tua.-
-Colpa mia? La colpa è tua, mio giovane amico. Tua, perchè non sei determinato, perchè non accetti il mio dono... non accetti il potere.-
Soul lo guardò, furioso. Tutte le volte lo stesso discorso.
Il rosso pensava solo al potere, ma a lui non interessava, a lui interessava solo proteggere Maka, l'unica persona a cui era veramente legato, di cui si preoccupava.
-Con quel potere potresti salvarla...sai?-
-Zitto!-


Di colpo di ritrovò di nuovo fuori dalla sua anima, nella realtà, lontano dal demone e dalla musica Jazz.
-Soul?-
-Si...-
Un'altra parata, un altro tentato affondo. Ma niente, Butch Cassidy era un'anima decaduta con i controfiocchi.
-Maka... proviamoci...-
-Cosa? Ma l'ultima volta...-
-Possiamo farcela... inoltre, vedi altre soluzioni?-
La Shokunin non sembrava per nulla convinta. La Risonanza delle Anime era sempre stata un problema per lei e Soul.
Nonostante fossero partner da molto e fossero decisamente una coppia affiatata, i loro caratteri, entrambi decisamente forti, portavano a degli inevitabili contrasti e quei contrasti rendevano la Sincronizzazione difficile.
Era pur vero che ci era già riusciti più di una volta, contro il prof. Sid, contro il Dr. Stein...
Forse potevano farcela di nuovo.
-Ok...-
Entrambi si fermarono, espandendo le loro onde spirituali, sempre più, finchè non cominciarono a percepire quelle del compagno.
A quel punto cominciarono a lavorare sulla forza delle onde, così poco alla volta, riuscirono ad allinearle.
-Risonanza delle Anime!-
-Caccia alle Streghe!-
Soul mutò aspetto, diventando decisamente più grande e brillante. Sembrava una enorme luna tagliente.
Buctch Cassidy, capendo di essere nei guai, cominciò ad aumentare la forza dell'attacco verso la Shokunin e la Buki, ma non c'era nulla da fare. Maka e Soul paravano ogni singolo proiettile.
Oramai era il momento di contrattaccare.
La ragazza caricò il colpo, facendo roteare sulla sua testa la Falce.
Ma proprio quando stava per vibrare il colpo mortale verso il ladro fantasma qualcosa andò storto.
-Soul!!-
L'asta nelle mani di Maka divenne ardente, tanto che il colpo perse la sua traiettoria e colpì l'avversario solo di sbieco, provocando una ferita piccola, in proporzione a quella a cui stava andando in contro.
-Che succede?!- li canzonò sollevato il ladro.
Era la stessa cosa che si domandava Soul, furioso, mentre lottava con tutte le sue forze per rimanere cosciente, per non cadere nell'incubo, per non tornare dal demone e dal Jazz.
Ma non servì a nulla... il diavoletto voleva prendere il sopravvento su Soul.
(No, se lo farai, Maka rimarrà ferita!)
(Ma con il potere che ti darò questo non avverrà!)
(Non e vero, soffrirà... non voglio...)
-Non voglio...-
-Soul! Riprenditi!- urlò la Shokunin preoccupata. Il ragazzo era a terra, di nuovo nella sua forma umana, Maka sopra di lui, con il viso preoccupato, quasi pronta a piangere.
-Che succede?-
-La Sincronizzazione è fallita. Sei svenuto... e hai ripreso forma umana...-
-Lui?-
-L'ho ferito. Ma sta per tornare alla carica.-
-Dov'è? Non lo vedo.- costatò il ragazzo mettendosi a sedere.
-Si è ritirato... è vicinissimo all'altra anima...-
-Forza, vediamo di finirla.- Soul si rialzò, portandosi dietro la Shokunin.
Aveva il viso teso, preoccupato come non mai e la colpa era solo sua che non riusciva a tener a bada un molesto nano rosso.
-Oi,- Soul cercò di riacquistare l'attenzione della ragazza concentrata nel cercare di percepire i nemici.
Non riuscendoci, l'afferrò per un braccio e l'attirò a sé.
Aveva il viso rigato dalle lacrime... se di isteria o di preoccupazione non lo capiva.
Prese il suo viso tra le mani e la guardò negli occhi.
-Maka, se siamo noi... possiamo farcela. Ok?-
Una sensazione di calma si impadronì di Maka mentre ascoltava rapita le parole del compagno.
-Ok?- ripetè lui.
-Ok!-
Gli occhi della Shokunin ricominciarono a brillare, pieni di determinazione.
Prese la mano di Soul, e pochi secondi dopo si ritrovò con in mano una luccicante falce rossa.
E proprio in quel momento, il ladro fantasma ritornò all'attacco, cercando di colpire alle spalle i due giovani.
Ma Maka non di fece trovare impreparata. Si voltò e parò il colpo senza difficoltà.
Ora riusciva a maneggiare Soul in maniera decisamente migliore, anche se pesava sempre più del solito.
Parò ancora un paio di colpi dell'avversario: erano decisamente meno forti, forse per via della ferita che gli aveva procurato.
-Maka, forza!-
La ragazza ascoltò.
Cominciò a controbattere, con determinazione e ostinazione, mettendo sempre più in crisi l'anima decaduta.
Ancora una parata, e un affondo.
Doveva dargli il colpo di grazia... doveva trovare un buco nella sua difesa e, dopo l'ennesima parata, lo trovò.
-Eccolo.-
Senza aspettare oltre, roteò la Falce dietro la sua schiena, caricando il fendente e colpì.
Tagliò il corpo del ladro fantasma in diagonale, dal basso verso l'alto.
Questo prese a contorcersi e a mutare aspetto, finchè le tenebre intorno a lui non scomparvero e non rimase che una fiammella rossa... eterea... un'anima.
Soul si avvicinò, riprendendo forma umana e ringraziando per il pasto ingoiò in un solo boccone l'anima decaduta.
-Buona?-
-Non sai quanto!- rispose sorridendo di sbieco il ragazzo.
Stava per voltarsi verso la Shokunin, ma la sua attenzione fu attratta da qualcosa per terra.
Dei piccoli fini argentati, simili a ragnatele, si stavano ritirando lontano da lui, come se qualcuno li stesse tirando.
E, assieme a quei fili finissimi, alcuni piccoli ragnetti si dileguavano tra le foglie del sottobosco, inseguendoli.
-Oi, Maka, senti ancora la seconda anima?-
-Cosa...?-
Maka si mise subito in ascolto ma le uniche anime che percepiva erano quella di Soul e degli abitanti della città. -No... non sento più nulla.-
Soul si avvicinò alla Shokunin e le premette una mano sulla schiena, invitandola a camminare.
-Andiamocene di qui...-
Maka annuì, leggermente confusa, ma seguì senza far storie la sua Buki, fuori dal cimitero, fino alla moto, e poi fuori città lontano da quel paese intrappolato nel passato.






Note: Mi dispiace immensamente per avervi fatto attendere tanto per il finale. Spero sia di vostro gradimento. L'ho volutamente lasciato aperto, con la possibilità di un seguito... in fondo non si sa ma, magari scriverò ancora di questa coppia.
  
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