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Autore: redeagle86    21/01/2009    2 recensioni
Un nuovo torneo apre le sue porte, facendo da sfondo ad un'avventura incredibile. Tra personaggi vecchi e nuovi, misteri e imprevisti, a scendere in campo non saranno solo i bey!
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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15. Confessioni, rimpianti e…

 

Il freddo sembrava aver congelato gli animi dei blader, rendendoli più silenziosi e restii alla compagnia. Perfino Takao e Daichi erano tranquilli e non bisticciavano. Hilary e Koji non si guardavano neppure in faccia le poche volte in cui si incontravano. Al prof sembrava di soffocare: tutto era simile ad una tomba.

Avevano dimenticato l'allegria e ridotto allo stretto indispensabile le parole. Il capitano aveva vinto contro Garland, ma non per questo era meno preoccupato: era Amber il suo timore, Amber e la possibilità che Daichi venisse ferito. E poi c'era Hilary, distante, pallida, magra… E Koji, chiuso, soprapensiero…

Sentiva che la barca su cui navigavano stava andando in pezzi e la corrente li trascinava via, lontano l'uno dagli altri.

Si concentrò sulla rotazione di Dragoon, tranquilla e regolare, invidiando la sua placida calma: lui era invece un fascio di nervi, agitato e nervoso. Simulava quiete ma quella era la sola cosa che non possedeva. Tutto attorno, il suo mondo gli appariva stravolto, tutto ciò che era stato chiaro e normale prima dell'inizio del torneo.

E non gli piaceva. Non gli piaceva per niente.

 

Al contrario, Yuri era più rilassato rispetto ai giorni precedenti. Nella sua mente persisteva l'immagine di Marina, ma aveva capito che era una questione che non riguardava il torneo o i ragazzi: era una cosa solo sua, una battaglia personale.

Ed il suo stato non poteva che rasserenare Boris e Sergej, che non sopportavano più il suo atteggiamento vittimista. Ritrovarlo carico e battagliero era una garanzia di vittoria, o almeno ci contavano: quell'anno volevano arrivare primi e per farlo non potevano avere distrazioni.

Cosa di cui Kei pareva essersi scordato: era assente, perso in chissà quali riflessioni che ovviamente si guardava bene dal condividere con gli altri. E soprattutto era molto più irascibile del normale. Ormai Boris non si azzardava più a lanciare le sue solite battute, temendo una fin troppo violenta reazione del compagno.

Si allenava, ma non più di tanto e certo meno del suo solito: osservava molto gli avversari, specialmente gli Engel Eisig e i Dreamers. Il suo sguardo freddo non li abbandonava mai, quasi tentasse di carpirne oscuri segreti.

In verità il diciassettenne cercava di trovare una spiegazione a ciò che accadeva ad Hilary. Già, il gelido, imperturbabile, egocentrico Kei, si preoccupava di qualcuno. Di una ragazza per di più.

E a quanto poco sapesse di lei. Avevano trascorso insieme quasi due anni, ma della giapponese non conosceva che il suo carattere: cosa le piacesse, se avesse fratelli, se andava d'accordo con i genitori… Al giovane tutto questo era sconosciuto.

Ma gli sarebbe piaciuto scoprirlo…peccato esserci arrivati troppo tardi, quando ormai Koji l'aveva conquistata.

 

°§°§°§°§°

 

-Che cosa hai in mente di fare?- domandò Luce, aggressiva, rivolta a Cassandra.

-Aspettare che Nastia completi il suo processo.

-E uccida Hilary?! Bhe, io non…

-Ancora non ho finito- la interruppe la leader, accendendo il pc. Sullo schermo apparve il maestro Fouchy, nel suo studio a Dublino.

-Luce, quando smetterai d'essere così impulsiva?

-Quando smetteremo di coinvolgere persone innocenti.

-Il tuo cuore è fiero e ardente, ma devi ancora imparare che alcune battaglie non si vincono con la spada- ribatté l'uomo, lisciandosi la barba bianca. –Non rallegra nemmeno me questa situazione e mi agghiaccia che sia una ragazzina così giovane a portare questo peso.

-Davvero? Non mi sembri impegnato nel cercare una soluzione.- La reazione della bionda fu acida, nonostante l'occhiata lanciatole da Cassandra. –La verità è che non ti importa di Hilary, vuoi solo impedire che i poteri di Nastia finiscano nelle mani di Marina.

-È vero solo in parte. La vita di una persona non ha valore, Luce, ricordalo sempre.

-Sei tu che dovresti ricordarlo.

-Luce!- la rimproverò la rossa.

-No, Cassandra. Ha ragione a parlare così: vi ho insegnato che niente deve distogliervi dalla missione e, secondo questo, dovreste ignorare Hilary- replicò Fouchy. –Non ci si dovrebbe affezionare a niente e a nessuno, ma è impossibile. Ma non è tutto perduto. Non possiamo far nulla per evitale di soffrire in questo periodo, però possiamo tentare di salvarla al risveglio di Nastia.

-Non "possiamo": dobbiamo. Cos'hai trovato?

-Le lacrime di cristallo.

 

°§°§°§°§°

 

Le luci si spensero su una nuova giornata nello stadio russo, ma qualcuno vi camminava ancora, respirandone la magia. Avrebbe voluto fosse invariata, immutabile, ma nemmeno quell'anno era tranquillo.

-Non vieni in albergo, Takao?

-Mi chiedevo se esistesse un po' di pace, la possibilità di disputare un campionato fatto solo di sfide…

-Cosa intendi?- lo interrogò l'amica. Daichi era uscito incolume dall'incontro.

-Lo sai benissimo, Hil. Tu sei più strana e pallida ogni giorno che passa, ad esempio. E non ti confidi più con me.

La brunetta abbassò la testa, colpevole: forse aveva esagerato con i misteri, aveva nascosto tutto al suo migliore amico, commettendo un grave errore… E rimediò, raccontandogli finalmente la verità. Tutta la verità.

-Koji ha fatto cosa?! Come si è permesso di…

-Calmati, è tutto passato ormai…anche se non ho ancora trovato l'occasione per parlargli.

-Sicura di non provare niente per lui?

-Con Koji sarei felice…ma è Kei che amo e non posso dimenticare quel sentimento- rispose la coetanea. –Koji è un caro amico…nient'altro.

-E la tua salute? Non è il caso di vedere un medico?

Hilary sorrise, suscitando la sorpresa del compagno che non capiva la sua reazione.

-Kei mi ha chiesto la stessa cosa prima che gli svenissi per la seconda volta tra le braccia.

-Quel ragazzo è un mistero… Un puzzle completato solo a tratti…

-Ma anche se appena iniziato, i pezzi nella scatola contengono già la soluzione- aggiunse la giovane.

-Io non ci conterei troppo: questo puzzle ha perso delle tessere. Non tutti i suoi ricordi sono tornati a galla- spiegò Takao. E sapeva che i pochi recuperati tormentavano l'amico giorno e notte. –Ci sono buchi che non vuole colmare. Non vuole soffrire più di quanto ha già fatto.

-Non è mai riuscito ad essere sereno, vero? Neanche quand'era con noi…

Il moretto annuì: Kei era cambiato da quando l'aveva conosciuto, a volte erano riusciti persino a strappargli una risata sincera, cristallina, senza traccia di amarezza. Ma sereno mai, mai erano stati in grado di cancellare quella patina di malinconia dai suoi occhi.

-Sarà sereno solo quando avrà il coraggio di accettare le risposte alle domande che ignora da sempre.

-E secondo te ci riuscirà un giorno?

-Sì, anche se non mi aspetto grandi mutamenti. Sarà sempre il solito acido e intrattabile Kei- commentò, passandole un braccio attorno alle spalle. –Ma è così che ti piace, no?

-Sì…

-E alla prossima tappa andrai dal dottore, promesso?- continuò.

-Promesso.

-Non vorrei che questo tuo svenire tra le braccia di Kei diventasse un'abitudine…

-Takao!

 

°§°§°§°§°

 

-Ottimo lavoro, Amber. Almeno tutti si convinceranno che quello di Koji è stato davvero uno spiacevole incidente.

-Anche perché il ragazzo continua ad affermarlo e questo va a nostro vantaggio.

-È solo l'orgoglio o il desiderio di vendetta a farlo parlare così- disse Marina, in tono annoiato. –Ancora poco e non dovremo più preoccuparci di niente.

-I Sognatori non si lasceranno sconfiggere tanto facilmente. Sono ostinati.

-Provino pure a contrastarci: troveranno le nostre lame ad accoglierli.

 

°§°§°§°§°

 

-Uau, signori e signore. Facciamo un enorme applauso ai nostri blader che finora hanno dato vita ad incontri stupendi e che ora lasceranno la Russia- annunciò DjMan. –Alessandria sarà il prossimo palcoscenico per i contendenti e alle mie spalle sono già pronti gli abbinamenti.

Ecco: ciò che Hilary più temeva si era avverato. Sarebbe scesa in campo contro Kei.

Sperava di avere ancora qualche tappa…

-Ti è andata male, Hila, mi dispiace.

-Dovrai dare il massimo- aggiunse il prof. –Anche se la vedo male: Kei sembra una macchina da guerra in questa gara.

-Non per niente è il migliore- commentò Takao.

-Io potrei batterlo anche ad occhi…- iniziò Daichi, bloccato dal capitano che gli infilò in bocca un panino.

-Zitto, scimmia. Kei non ti vedrebbe nemmeno e il suo Dranzer ridurrebbe Gaya Dragoon in un mucchietto di cenere.

-L'anno scorso stavo per vincere!

-Sbagliato: Kei ti stava lasciando vincere. Gli è bastato un attacco per buttarti fuori.

-Solo fortuna- borbottò il rosso.

-Tu Mao sei contro Olivier… Rei, non hai paura che il nostro romantico e galante amico te la porti via?- domandò il moretto.

Il cinese divenne bordeaux , guardando in tutte le direzioni tranne in quella della compagna, seduta in parte ad Hilary.

-No. Mao lo distruggerà- riuscì a replicare malgrado l'imbarazzo.

 

  
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