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Autore: Strakhan    17/07/2015    0 recensioni
Un uomo ha un piano: creare un mondo perfetto, come lo vuole lui.
Purtroppo, farà anche qualche vittima.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il mondo mi disgusta, sai?
Più lo osservo da questa finestra, più ho voglia di abbandonarlo. Mi delude. Non mi dona alcuna speranza.
E' grigio, spento, monotono. Non nasce nulla di buono. L'arte è morta, l'amore non esiste più.
Vedo solo, affrettarsi nelle strade come formiche, persone insulse, piccole e inutile. Ignave. Accidiose.
Questo mondo è l'Inferno dantesco. Non ci pensiamo, di solito, noi ci convinciamo che Inferno, Paradiso e Purgatorio siano come dimensioni alternative, ma sappiamo, in fondo al cuore, che non è così.
Tutti e tre, stammi a sentire, tutti e tre sono sulla Terra.
Questa città ne è un perfetto esempio. Osservo il mare, bello quanto velenoso, baciato dal sole, ma marcescente al suo interno: la spiaggia del Purgatorio.
Osservo la periferia ed il centro. Ladri, truffatori, maleducati, violenti, assassini, spietati uomini d affari. Mascherati con l'indifferenza, con il loro "essere del popolo", il loro far parte di una pluralità. La vostra disgustosa facciata decadente è solo nascosta. Ma io la vedo. Anche se non lo sapete, voi siete all'Inferno.
Osservo la zona alta, dove vivono i ricchi, nelle loro torri d'avorio. Si sentono al sicuro, ma le loro mani si sono sporcate col sangue della periferia. O con quello dei loro pari. Perché, si sa, negli affari non si può avere pietà. Sono in Paradiso.
Io voglio porre fine a tutto questo. Io voglio essere un punto di rottura.
Come posso esserlo?
So che te lo sei chiesto per tutto il tempo, mentre facevi un pompino alla mia pistola. Tu sei il primo. Io ti ho osservato. Per mesi. Hai intimidito, sfidato, imbrogliato, ucciso persone. Hai reso il mondo un posto peggiore. Ed io, adesso, porrò fine alla tua vita. E poi, risolverò tutto il resto. Perché è questo, l'unico modo di salvare il mondo: un punto di rottura.
La violenza. Per uccidere i mostri, hanno creato i mostri. Hanno creato me. Ed io sono pronto a dar loro quello che desiderano.
Suvvia, smettila di agitarti, farò in fretta. Accetta la tua fine con dignità. 
Addio, vetuste burocrazie malate. Benvenuto, nuovo ordine della violena.
CLICK.
La roulette russa fa sempre il suo effetto.
No, voglio tenerti un altro po' con me. Acoltami.
Guarda i politici. Sono corrotti, infidi. Più li guardi, più vorresti schiaffeggiarli. Sai perché sono così? Perché sono il frutto di una pianta malata alla radice. Nutrono le nostre televisioni con il veleno delle loro parole. Generano odio, lotta. Contrasto. Ci dividono. 
Tutto sta andando come vogliono loro. Ma, come ho detto, io sono il punto di rottura.
Tu, piccolo burocrate da quattro soldi, inutile assessore di una città malata, sei come un piccolo parassita annidato nelle radici dell'albero. Sei un parassita solo un po' più letale degli stessi cittadini, che vivono sulla corteccia. 
Quando ti ho rapito stamattina, dalla casa di quella tua prostituta abituale, che paghi con i soldi della tua città. Dei cittadini che hai promesso di amministrare e proteggere. Sei feccia.
Non sei quello che meritano le persone oneste  come noi.
Molti mi direbbero che sbaglio, che non si possono fare vittime. Che mi sto piegando ai vostri livelli.
Ma sai, mi rimase impressa una frase, attribuita ad un dittatore russo. Per fare una frittata, devi rompere qualche uovo.
E penso proprio che questo, più che rompersi, esploderà in mille pezzi.
Adesso sai abbastanza. Sai del mio piano. La mia operazione "mondo perfetto".
Gioisci! Stai per divenirne parte integrante.
Adesso goditi il tuo ultimo pompino. Non sprecherai neanche una goccia.
Non è neanche tanto male quando superi il sapore.
BANG.
C'è parecchio sangue per un buco così piccolo.
   
 
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