Benvenuti al primo  capitolo di Super Smash Bros Earth, sono felice di continuare a scrivere e, vi assicuro, che arriveranno moltissimi altri capitoli. Adesso però godetevi questo capitolo. Buona Lettura
DomySmash

Capitolo 1: Nel Giardino

-D-Dove mi trovo? Dove sono? – si disse Domenico, nella speranza di capire dov’era, anche se, in tutti i luoghi in cui era stato, questo non se lo ricordava. Domenico, con la sua famiglia, aveva viaggiato in lungo e in largo, per ogni paese del globo: Egitto, Grecia, America, Giappone, India, Australia e moltissimi altri paesi, che di certo non vi elencherò tutti adesso. Era strano. Si trovava in un giardino, bello, pulito, senza una traccia di erbacce. Davanti a lui si trovava un grande palazzo, la costruzione era più da grattacielo, ma un po’ più basso di quelli che possiamo vedere a  New York. –Poyo? Poyo, Poyo!!!-  si sentii da una piccola palla rosa. Oltre che viaggiatore, Domenico era un grande scrittore e videogiocatore. Sapeva benissimo chi era quel piccolo batuffolo. Ci giocava sul Nintendo DS quando era piccolo, più o meno 4 anni prima. Accanto a lui si ritrovò una bella ragazza in tuta blu che diceva- Ragazzi, un umano, venite.- Umano. Questo lo sanno tutti che uomini, donne e bambini si chiamano umani. Anche la giovane vicino al protagonista era un’umana. Aveva dei capelli biondi e occhi azzurri. –Forza venite, sta prendendo conoscenza. Tranquillo, ci siamo noi a proteggerti piccolo.- Piccolo? Un quattordicenne, in piena fase adolescenziale, tu lo chiami piccolo? Certo forse l’altezza poteva approvare l’affermazione di Samus, la ragazza bionda, ma guarda almeno il viso, la barba che comincia a spuntare e il Pomo d’Adamo. Si vedeva lontano un miglio che il giovane era entrato non da poco nella pubertà. Domenico vedeva in lontananza altre due persone, uno piccolo e un animale. Il primo disse- Ehi, Samus, dobbiamo seppellirlo, ho portato il badile, e anche la canna da pesca, l’ombrello, un paio di fiori, così riposerà in pace per il resto della sua vita.- -Poyo, Poyo.- -Ha ragione Kirby. Abit..- -Non mi chiamare così. Preferisco di gran lunga A.- disse l’omino spazientito al Pokemon. Era un esemplare di Lucario fantastico, il blu faceva a pugni con la pelliccia bianchiccia. –Ok, ok. A, per favore, potresti portare  dentro il nostro ospite, così da offrirgli una tazza di thè? Grazie.- e fu così che A trasportò Domenico, su una barella uscita dalle sue tasche (magia?!?). Faceva freddo e il ragazzo era completamente sudato, ma nessuno dei presenti nel soggiorno sapeva di cosa si trattasse. Nemmeno Dottor Mario, pluripremiato all’Università del Regno dei Funghi, riusciva a capire di tutto quel sudore, ma, vi assicuro, che ora non centra per niente l’adolescenza. Dopo aver bevuto un sorso di quel thè verde, che stava per essere servito proprio in quel momento, Domenico disse –Grazie. Scusate il disturbo, non mi sembra l’orario per venire a disturbare.- Era vero l’orologio davanti a lui segnava le 9:30. –Hai disturbato il mio sonno, disse una donna pallida come la calce con i capelli bruni. –Lo sanno tutti che bisogna dormire di regola almeno 8 ore a notte. Se almeno qualcuno di voi leggesse le indicazioni all’inizio del Wii Fit. I MET, non ne parliamo, non sapete nemmeno cosa sono.- -Trainer, per favore, stai zitta.- gli rispose un giovane in abito verde, cappello verde, occhi azzurri e capelli biondi. –Stai tranquillo, non stavi disturbando, anzi ci fa piacere la tua visita. Significa che il Grande Potere ti ha portato qui per una cosa importantissima. Io sono Link, piacere di conoscerti.- -Il piacere è anche mio. Io sono Domenico.- disse il ragazzo tutto eccitato. Dovete sapere che il gioco in cui il protagonista è Link, ha cambiato in meglio l’umore di Domenico sulla Terra. –Sapete, dove ci troviamo?- - Certo- rispose Samus al quesito del ragazzo –Tu adesso ti trovi al campo base di Super Smash Bros.

Nel prossimo capitolo: Conosceremo altri personaggi e vedremo Domenico svolgere un lungo e duro allenamento di Tiro con l’arco e spada. Mi raccomando non mancate.