Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Diemmeci    17/07/2015    3 recensioni
Il mondo va avanti anche quando sembra essersi fermato, smette di ruotare per centinaia di migliaia di motivi diversi, variando da persona a persona, e all'improvviso, quando meno te lo aspetti, riprende a girare grazie ad una persona che ti travolge completamente.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Epilogo


Una settimana dopo aver lasciato Leeds mi resi conto che stare lontana da James era difficile – più difficile di quanto avessi immaginato.
Lo realizzai mentre stavo rincasando dopo una giornata di lavoro alla libreria e trovai Jennifer chiacchierare al cellulare con Michael. Forse fu la consapevolezza di non poterlo vedere ogni qualvolta che desiderassi a rattristarmi un po’. O almeno credevo.
«Ehi» Jennifer sventolò una mano davanti al mio viso, richiamando la mia attenzione. Aveva appena terminato la chiamata e notai un po’ di malinconia nei suoi occhi; non doveva essere facile neanche per lei stare lontana da Michael, ma cercava comunque di non farlo trasparire. «Hai fame?»
«Sì».
«Preparo qualcosa, allora».
Annuii, tentando di scacciare la sensazione di tristezza e andai in camera mia. Poggiai la borsa sul letto e feci una doccia veloce.
«Hai bisogno di una mano?» Tornai in cucina.
Jennifer scosse il capo. «No, sto preparando la pasta col sugo. Qualcosa di semplice, insomma».
«Nell’ultimo periodo hai cucinato più spesso del solito» notai.
Lei si strinse nelle spalle. «Sta iniziando a piacermi».
Ridacchiai, raccogliendo i capelli in una coda di cavallo. «Ottimo».
Chiacchierammo allegramente della lunga giornata di lavoro appena giunta al termine – per me, purtroppo Jennifer aveva turni diversi – finché il mio cellulare non iniziò a squillare. Andai in camera e risposi senza leggere chi fosse il mittente della chiamata.
«Pronto?» Risposi, buttandomi di peso sul letto, supina.
«Ehi» la voce di James risuonò più squillante del solito. «Ti disturbo?»
«No, ovviamente no» dissi in modo frettoloso, tirandomi a sedere in modo automatico. «A cosa devo questa chiamata?»
Lo sentii ridere. «Deve esserci un motivo in particolare per chiamarti?»
«No».
«In effetti c’è un motivo, oggi» aggiunse.  
Sorrisi. «Sono impaziente di scoprire di cosa si tratta».
«C’è una cosa che devo dirti».
«Cosa?»
«Ci vediamo tra un’ora al The Narrow» disse frettolosamente, terminando la chiamata ancora prima che potessi rispondere.

Mi alzai di fretta dal letto e mi resi conto che erano le sette ed avevo solo un’ora – se non di meno – per prepararmi.
Sorrisi al pensiero di rivedere James e raggiunsi nuovamente Jennifer in cucina. «Mi vedo con James al The Narrow» la informai senza smettere di sorridere. «Ha detto di dovermi dire qualcosa e penso che sia importante».
La mia amica sgranò gli occhi. «Non ti ha dato neanche un indizio?»
«No».
«James sa essere molto misterioso» constatò lei, al che annuii. Aveva ragione. «Be’, vorrà dire che gusterò da sola la cena».
«Scusami».
«Stavo scherzando, Rose» Jen ridacchiò. «Che cosa hai intenzione di indossare?»
«Non ne ho idea».
Jennifer si alzò dal letto e mi sorrise. «Ci sono qui io, non preoccuparti».
Tu ci sei sempre, pensai tra me e me, sorridendole raggiante.

Quando arrivai al The Narrow, il cameriere che ci aveva serviti la prima volta – Edwin! –  mi scortò allo stesso tavolo che avevamo occupato la sera in cui Jennifer aveva deciso anche per me di uscire con due perfetti sconosciuti (conoscevo già Michael, sì, ma non averlo visto e sentito per tanti anni lo aveva reso tale per me).
Mi sedetti allo stesso posto, impaziente, e mi guardai intorno alla ricerca di James.
Niente. Di lui non c’erano tracce.
Edwin si avvicinò e mi rivolse un sorriso radioso prima di porgermi una bustina bianca. «Da parte del signor Cox».
«Grazie» mormorai, girando e rigirando la bustina tra le mie mani.
«Ha detto che può aprirla immediatamente» soggiunse Edwin prima di voltarsi ed allontanarsi.
Presi un lungo respiro, lanciai di nuovo un’occhiata intorno a me e, non vedendo James, decisi di aprire la bustina. Estrassi il foglietto e trattenni il respiro quando lessi ciò che c’era scritto.

 
Credo di amarti anche io

Sorrisi istintivamente, sentendomi come una bambina durante il mattino di Natale, e avvertii il mio cuore che iniziava ad accelerare. Alzai lo sguardo e stavolta lo incrociai con gli occhi color ghiaccio che mi avevano stregata sin da subito.
James mi sorrise ed iniziò a venirmi incontro e, senza esitazioni, abbandonai la sedia su cui ero seduta e lo stesso feci io. 


 
* * *
Ed eccoci qui, siamo arrivati al capolinea. Non riesco ancora a crederci, con tutta onestà, e credo che non realizzerò presto di aver terminato la mia prima originale. Per me è una soddisfazione enorme e sono felicissima di aver condiviso questa avventura con voi.
Ringrazio tutti i lettori che mi hanno supportato durante tutta la durata della storia, siete stati sempre gentilissimi e mi avete fatta sentire fiera di ogni capitolo che ho scritto. Non solo a chi ha recensito, anche chi ha letto la storia da dietro le quinte.
Grazie

Mi rendo conto che sia un finale un po' fiabesco, ecco, ma credo di aver sfogato la mia vena romantica in questa storia al massimo (nella vita reale non sono così però) e quindi ho voluto finire in questo modo. Mi piaceva come idea, ho sorriso per tutto il tempo mentre scrivevo l'epilogo, e spero che sia piaciuta anche a voi. 

Be', spero che continuerete a seguirmi e spero di tornare il prima possibile con altre originali. 
Vi abbraccio forte, vi voglio bene.


Diemmeci

 
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Diemmeci