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Autore: Dany Art 99    17/07/2015    1 recensioni
[JackxSally]
Giorno a tutti popolo di EFP:) Eccomi tornata con una storia romantica su Jack e Sally in versione umana:) In questa scrittura entrambi i due protagonisti hanno di segreti che nessuno sa, e non riescono a sopportarsi ma qualche volta l'odio è l'anticamera dell'amore.. riusciranno a dirsi tutto?
S volete scoprirlo dovete leggere.
*Dal testo "-Skellington e Doll- disse con voce annoiata il professore seguendo l'ordine che si era appuntata sul foglio che aveva davanti.
-Cosa?- chiese d'istinto Sally guardando ad occhi sbarrati il professore, -signorina Doll lei è in coppia con Skellington per il lavoro di gruppo- ripetè sempre più annoiato il professore.
No.. in una classe di venti persone.. proprio lui! Che diavolo! Pensò Sally cominciando a stringere fra le dita la matita fino quasi a spezzarla; proprio lui!"
Vi lascio alla storia, un bacio :) e buona lettura e ricordatevi RECENSITE :)
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Bau Bau, Jack Skeletron, Sally
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Sally si dovette mettere in mezzo ai due quando Nelson raccontò cosa aveva tentato e cosa aveva fatto suo padre visto che jack minacciava di tirargli un pungo.
-Jack! Fermo.. lui mi ha.. mi ha salvato da suo padre- sussurrò la ragazza mettendosi di fronte ad Oogie che la guardò perdendo un battito.
-Cosa?- chiese lui abbassando il braccio e risedendosi sulla panchina che avevano scelto come luogo di conversazione, -prima che.. che ..- cominciò a dire Sally ma il ricordo le si bloccò in gola, -che la stuprasse.. l'ho sentita urlare e sono intervenuto- disse Nelson salvandola dal silenzio che si era creato.
Jack lo guardò a lungo e per un momento Sally non capì nemmeno che cosa si stessero dicendo i due che si guardavano...
Poi ad un tratto Jack abbassò la mano e la porse a Nelson che la strinse, il ragazzo in piedi scandì lentamente delle parole a cui Oogie rispose con un secco cenno del capo.
-Grazie- aveva detto.
Sally si risedette fra i due e sospirò.
Aveva paura veramente che si picchiassero.
-Beh io ho un impegno.. felice di esservi stato utile- disse Nelson alzandosi, Sally lo prese per la maglia e lo tirò, -Nelson .. grazie- disse per poi lasciarlo e vederlo allontanarsi sulla strada per casa.
Sentì la mano di Jack sulla spalla e si lasciò stringere al suo petto chiudendo gli occhi e beandosi di quel contatto che per tanto aveva bramato.
Stettero su quella panchina per un tempo che sembrarono ore a Sally ma non poteva desiderare altro.
Mentre lui le accarezzava i capelli con la mano “buona” o meglio quella non ingessata la ragazza si ricordò di un messaggio che le aveva inviato Rachel.
-Hey.. - sussurrò, lui smise di accarezzarla e si allontanò leggermente, -si?- chiese lui sorridendo leggermente, -Rachel.. ha chiesto se in questi giorni.. visto che sono vacanze andiamo a trovarla in Francia.. Alex ha parlato di te con il suo capo ed ha detto che conosce molto bene tuo padre e che.. potremo stare nel loro hotel.. che ne dici? Una vacanza per festeggiare il tuo ritorno?- disse guardandolo costantemente negli occhi.
Lui ci pensì un momento.
-Beh.. si potremo andarci- disse lui in un sussurro, -che succede?- chiese lei accarezzandole piano il viso stando attenta a non toccare la cicatrice per paura di fargli male.
-Puoi toccarla.. non mi da molto fastidio- disse lui leggendone l'espressione, lei lo fece e la sentì ruvida sotto le dita, la percorse totalmente e poi sfiorò le labbra del ragazzo col pollice.
-Con questa adesso..non potrò più rispondere a tutti quei casting per modelli.. che peccato- disse sorridendo maliziosamente alla ragazza.
-Ah ecco.. lo sapevo. È tornato il cigolò- disse ridendo e stringendogli le braccia intorno al collo, poi gli sfiorò il collo con il naso e sussurrò -tu sei tornato-.
Lui la strinse leggermente a sé e le sorrise, -puoi dire di sì a Rachel ed Alexandre.. in fondo direi che ci meritiamo una vacanza.. sopratutto tu- le sussurrò con un sussurro ed una sfumatura impercettibile di tensione nella voce.
-Davvero? Se non vuoi possiamo stare qui.. a rilassarci su un divano.. con un bel film.. ogni sera..- continuò così alternando ogni parola ad un bacio sulla guancia.
-Sì.. davvero. Ma solo se stasera vieni da me e ci guardiamo quel film ok?- chiese lui stringendole il fianco con fare possessivo.
-Va bene Skelligton ma abbassa quelle mani eh!- disse imitando la voce seccata che usava prima di conoscerlo davvero, quando lo reputava solo un donnaiolo.
-Signorina Doll.. le rammento che ho dormito per giorni ascoltando solo le vostre suppliche di vedere i miei occhi un'altra volta- disse lui ridendo leggermente.
-Si si.. donnaiolo, dai andiamo a casa va- disse alzandosi e porgendogli la mano, lui la prese e si alzò stringendola a sé di nuovo per darle un altro bacio a stampo.
La sera la scena di loro distesi sul divano a guardare un film ricordò il momento in cui si era addormentata la prima volta con Jack dopo che lo aveva trovato ubriaco a picchiare un sacco da box.
Appoggiò la testa sulle sue gambe con una ciotola di popcorn in grembo da cui qualche prendeva una manciata di stuzzichini e se li metteva in bocca.
Jack teneva un cuscino sotto il braccio ingessato ed accarezzava con l'altra mano i capelli rossi della ragazza.
-Sai mi sono sempre chiesta perchè mi chiamavi Bambolina- disse la ragazza mentre masticava una manciata di pop corn, lui rise leggermente e disse -per il tuo cognome.. insomma Doll vuol dire bambola. E poi un altro motivo- disse lui.
-Ovvero?- chiese lei, -ovvero che ti trovavo la cosa più carina, fragile e dannatamente bella che avessi mai visto. Tanto bella da sembrare irreale ma che avevo paura di rompere anche solo toccandoti- disse lui sfiorandole il viso con la mano.
-Jack.. questa cosa è bellissima.. ma io non sono fragile.. lo sai che puoi toccarmi in ogni momento- disse lei alzandosi e inginocchiandosi di fianco a lui.
Jack si girò e le sorrise accarezzandole lo zigomo per poi continuare sul collo e sulla spalla spostando leggermente il maglione per renderla nuda.
Lei rabbrividì al contatto e sarebbe stato mentire a se stessa se avesse detto che non voleva rifare l'amore con lui in quel momento.
Lui la guardò direttamente negli occhi socchiudendoli leggermente, con quello sguardo che faceva sentire una strana sensazione alla bocca dello stomaco della ragazza.
Si mordicchiò il labbro senza rendersene conto e lui rise leggermente dicendo -il tuo corpo parla per te lo sai?- le chiese sorridendole; -ed io lo so interpretare molto bene- aggiunse dopo avvicinandosi di soppiatto per catturare le labbra della ragazza con le proprie.

-Mi sono mancati i tuoi capelli lo sai?- disse Jack portandosi una ciocca davanti gli occhi, -ah solo quelli?- disse Sally rotolando verso lui sotto la coperta e appoggiando il petto contro il braccio di lui.
-No.. anche le tue spalle- e le baciò le spalle, -i tuoi occhi- e le baciò le palpebre chiuse, -le tue labbra tanto morbide da fare male- disse lui prima di mordicchiarle quello inferiore.
-Sarebbe stupendo se non mi dicessi queste cose smielate solo dopo aver fatto l'amore, Skelligton- disse Sally ridendo e poggiandosi ancor di più a lui ridendo.
-Ma dopo risulterei noioso no? Un ragazzo noioso ed appicicaticcio – disse Jack sorridendo leggermente e poggiando la testa sul poggiabraccio del divano.
-mm.. forse- disse Sally poggiandosi a lui e guardandolo negli occhi, -sì.. forse- disse lui ridendo e continuando ad accarezzargli i capelli.

Un paio di giorni dopo...

-SALLY!!!!!!!!- urlò un voce acuta per tutta la hall dell'hotel, -Rachel.. piano!- disse Sally guardando tutti i turisti che gli stavano lanciando sguardi interrogativi.
-Ah fregatene..ormai li conosco- disse la bionda abbracciando la migliore amica mentre saltellava sul posto.
Poi si staccò e guardò il ragazzo, -grazie per esserti svegliato- disse lei stringendolo in un dolce abbraccio.
-Di niente Rachy- disse lui stringendola con il braccio buono, -beh... Alex è al lavoro.. finisce stasera, da quello che so vi hanno messo in una stanza vicino alla nostra..ah e Jack.. credo che visto che qui conoscono tuo padre.. mi abbiamo fatto rimanere qui, quindi grazie- disse Rachel guardandolo con sguardo riconoscente.
-Non ringraziarmi per questo- disse lui guardandosi intorno, -qui ci venivo da piccolo..- sussurrò quasi sovrappensiero,Sally sorrise leggermente e gli strinse la mano.
Lui la guardò leggermente e poi riportò lo guardo al soffitto perso nei suoi pensieri.
-Beh direi.. visto che fa calduccio di andare in piscina- disse Rachel facendo strada verso le stanze.
L'hotel era uguale a come se lo ricordava.. lussuoso.. molto lussuoso, con decorazioni ovunque, specchi, piante etc..
Via via che seguivano Rachel lo sfarzo diminuiva verso le stanze del personale, quelle più vicine a quelle meno costose per i clienti.
Rachel sembrava nel suo habitat naturale, come se fosse cresciuta fra quegli angusti corridoi.
Sally la guardò e capì di non averla vista mai così felice, sorridendo ed a suo agio in tutta la sua vita, sorrise anche lei.
Nonostante questo comportasse che si separassero per molto tempo.. quando erano sempre state abituate a vedersi ogni giorno, a passare ogni giorno assieme.. era contenta di fare questo sacrificio per farla felice.
Salirono un paio di rampe di scale e Rachel si fermò davanti ad una porta marrone chiaro con una maniglia di ottone, -questa è quella mia e di Alexander- disse indicando il legno con un dito smaltato.
Poi camminò un altro paio di metri e sorpassò una porta di metallo, ed alcune con delle targhette con sopra scritto un numero.
-La 12 è la vostra.. è un tantino piccola in confronto a quella dell'ultima volta.. lo so ma- cominciò Rachel ma Sally la interruppe subito, -ma è perfetta per noi, punto- disse prendendole la mano.
-Ora voi due vi infilate un costume ed un pareo e mi raggiungete in camera, è un ordine- disse la ragazza bionda facendogli l'occhiolino.
Dieci minuti dopo erano tutti e tre in piscina, Rachel era andata a farsi un bagno subito per il caldo e Sally era rimasta con Jack che guardava fisso davanti a sé.
-Succede qualcosa Jack?- chiese toccandogli il braccio, lui si scaturì e la guardò sbattendo le palpebre.
-Sì.. tutto bene.. aspetta mi stanno chiamando- disse afferrando il telefono che stava vibrando, guardò chi lo stava chiamando e chiuse la chiamata prima che Sally potesse vedere.
-Chi era?- chiese lei, -avevano sbagliato numero- rispose seccamente lui, quel tono era strano per lui... Sally lo osservò ma preferì non dire niente.
Era strano da quando era uscito dal coma.. sembrava più chiuso in se stesso, più triste.
-hey piccioncini! Volete e non volete venire con me?- disse Rachel schizzandoci leggermente, Jack alzò il braccio ingessato per far segno di non poter e Sally si alzò.
-Non dirmi quello che ti passa per la mente ma ricorda chi ti è stato vicino quando non ti svegliavi- disse lei dandogli un bacio sulla guancia per poi avvicinarsi alla piscina.
Lui rimase a guardare sedersi per abituarsi alla temperatura dell'acqua e venire gettata dentro di forza da Rachel che rideva mentre riemergeva.
“ chi ti è stato vicino quando non ti svegliavi” aveva detto.
Lui non avrebbe mai voluto che lo facesse.. ma ne era grato.. l'amava ancor di più per quello.
Ma non poteva cancellare dal suo passato quello che aveva passato.. e quello che aveva fatto.
Se avesse controllato la macchina.. se non si fosse messo in testa di andare alla polizia.. sua zia e la nascitura sarebbero ancora vive..
Era colpa sua se sua zia non aveva potuto vedere la sua piccola.. se quella bambina non aveva mai potuto vedere il mondo, se non era mai potuta andare a scuola, giocare con le bambole.. ridere.
Era solo colpa sua.
E Sally meritava molto di più che un assassino.
La guardò sorridere, tirarsi di lato i capelli bagnati e puntare lo sguardo su di lui ammorbidendo il sorriso.
Poi Rachel la riprese e se la riportò al centro della piscina.
Il telefono risuonò di nuovo e lui non accettò di nuovo la chiamata, -smettila mamma- sussurrò lui e mise il telefono nella borsa della ragazza.
La sera li raggiunse anche Alexandre, sfinito dal lavoro ma contento di vederli, sopratutto Jack che era finalmente sveglio davanti a lui.
Mangiarono nel ristorante dell'Hotel tutti insieme poi bevvero un pochino, giusto qualche bicchiere per festeggiare, cosa che però costò a Sally qualche giramento non reggendo per nulla l'alcool.
Jack la prese in braccio e dopo aver salutato Alex e Rachy, la portò in camera poggiandola lentamente sul letto dove si raggomitolò.
-Io odio l'acool!- esclamò lei mettendosi un cuscino sopra la testa, -dovevi dirtelo prima di bere stupida, ora vado a farmi una doccia, la porta è chiusa quindi non dovresti poter uscire ok?- disse lui ridendo leggermente ed entrando in bagno, lasciando la porta leggermente aperta in caso di bisogno.
Sally non era completamente ubriaca.. solo un tantino brilla.. ancora capace di intendere.
Prese la sua borsa in cerca del suo cellulare ma prese quello di Jack, lo lasciò ricadere sul letto e stava ancora cercando il suo quando però quello cominciò a vibrare.
Lo prese e rispose vedendo che si trattava della madre di Jack.
-Pronto?- disse, -oh finalmente qualcuno mi risponde.. ciao Sally mia cara.. come va?- disse Veronica,-io bene.. circa.. e tu?- chiese la ragazza.
-Starei meglio se mio figlio mi rispondesse.. sarà la trentesima volta che chiude la chiamata ignorandomi.. lui come sta tesoro?- chiese Veronica, -è un po' strano.. più chiuso in se stesso.. fisicamente bene ma credo sia triste ed io non so che fare- disse Sally abbassando la voce mentre fissava la porta del bagno.
-Oh.. lo sospettavo.. sempre il comportamento di quando beh.. abbiamo perso nostro figlio più piccolo.. lui si è sentito in colpa ed ho il terrore che si creda in colpa per la morte della zia e della piccola - disse la donna con voce tremante al ricordo di quanto aveva sofferto nel vederlo darsi la colpa.
-Che cosa posso fare Veronica?- chiese la ragazza, -stagli vicino e non permettere mai che si dia la colpa.. questo non farlo..- disse la donna per poi aggiungere -stagli vicino anche per me-.
-Lo farò... ma ora devo andare ciao Veronica- disse chiudendo la telefonata sentendo che la doccia diminuiva di intensità  cancellò la chiamata e rimise il telefono nella sua borsa.
Si infilò un pigiama leggermente barcollante e lo aspettò a letto, quando lui la raggiunse con indosso solo i boxer, lei si distese al suo fianco e poggiò la testa sulla sua spalla.
Sussurrò una singola frase che però rimase nella mente del ragazzo, -ho bisogno di te in questo momento.. del vero te, non è colpa tua per quello che ci è successo.. ma sta a noi vivere a meglio il tempo che ci è concesso.. quindi adesso baciami ok?- disse la ragazza.


 


eccomi tornata con il 20 capitolo :)
senza ulteriori perdite di tempo vi lascio al capitolo e recensite per dirmi se vi piace e anche no:)
Un bacio, Dany
al prossimo capitolo



 
   
 
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